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  #1  
Old 05-08-2007, 09:16 PM
travis bickle travis bickle is offline
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Razzismo all'italiana


Gli italiani non sono razzisti. Non vogliono essere razzisti. Non possono essere razzisti. Gli italiani sono brava gente, pizza e mandolino. Un italiano può accettare di essere chiamato in vari modi: evasore, mafioso, corrotto. Non fa una piega. Per lui sono complimenti. Ma se lo chiami razzista diventa una bestia. E più è di sinistra, più si incazza.
E’ una lotta con sé stesso. Una lotta che ha risolto con il razzismo all’italiana. Un razzismo che non c’è, ma c’è. Un razzismo che ci fa sentire tutti più buoni. Insomma, l’italiano ha rimosso il razzismo. Lo ha fatto con discrezione, dando il giusto peso alle notizie.
Se muore una bambina polacca sparata a Napoli, viene accoltellato un cingalese a Milano o interrati dei nordafricani in Puglia durante la stagione dei pomodori, la notizia si dà con discrezione. Per un giorno e in decima pagina. Se il morto è autoctono scatta la caccia all’omicida. Il morto extra si nota poco, il morto nostrano si nota molto di più.
Se vengono stuprate in massa per 30 euro delle minorenni extra, anche di dodici/tredici anni, nei viali di tutto il Paese è folklore. Se viene aggredita una ragazza nostrana va in prima pagina. Se i bambini extra sono buttati in mezzo a una strada a chiedere la carità o a vendersi è folklore. Se succede a un bimbo italiano, i genitori finiscono in carcere. L’omicida rumeno è un mostro, quello nostrano un delinquente.
I nostri extra sono equiparati agli extra che vivono a casa loro. Numeri, non persone. Chi dà peso ai cinquanta morti al giorno in Iraq o alle stragi del Darfur? Le carceri sono piene di extra che non hanno capito le regole. Regole che appunto non ci sono. Nel nostro Paese che non c’è, le leggi sono un optional. L’italiano lo sa, si arrangia, tira a campare, ad andare in prescrizione senza passare dal via. L’extra invece va direttamente in galera perchè crede che l’impunità in Italia sia uno stile di vita, non un reato.
Sarkozy ha vinto per il ripristino della legge. La legalità, ha detto Veltroni, è un diritto, senza specificare però per quale classe di reddito. Chi non è ancora diventato razzista in Italia lo diventerà. E’ il Paese che lo vuole.
Fonte:Beppe Grillo.it


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  #2  
Old 05-08-2007, 09:49 PM
petrescu petrescu is offline
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tutti siamo razzisti. anche senza volerlo. più che razzismo io la chiamerei paura del diverso. il razzismo vero e proprio secondo me è ben altro.
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  #3  
Old 05-09-2007, 12:17 AM
corso corso is offline
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Originally Posted by petrescu
tutti siamo razzisti. anche senza volerlo. più che razzismo io la chiamerei paura del diverso. il razzismo vero e proprio secondo me è ben altro.



sono super daccordo. paura del diverso.


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  #4  
Old 05-09-2007, 07:31 AM
18luciano 18luciano is offline
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Originally Posted by travis bickle
Gli italiani non sono razzisti. Non vogliono essere razzisti. Non possono essere razzisti. Gli italiani sono brava gente, pizza e mandolino. Un italiano può accettare di essere chiamato in vari modi: evasore, mafioso, corrotto. Non fa una piega. Per lui sono complimenti. Ma se lo chiami razzista diventa una bestia. E più è di sinistra, più si incazza.
E’ una lotta con sé stesso. Una lotta che ha risolto con il razzismo all’italiana. Un razzismo che non c’è, ma c’è. Un razzismo che ci fa sentire tutti più buoni. Insomma, l’italiano ha rimosso il razzismo. Lo ha fatto con discrezione, dando il giusto peso alle notizie.
Se muore una bambina polacca sparata a Napoli, viene accoltellato un cingalese a Milano o interrati dei nordafricani in Puglia durante la stagione dei pomodori, la notizia si dà con discrezione. Per un giorno e in decima pagina. Se il morto è autoctono scatta la caccia all’omicida. Il morto extra si nota poco, il morto nostrano si nota molto di più.
Se vengono stuprate in massa per 30 euro delle minorenni extra, anche di dodici/tredici anni, nei viali di tutto il Paese è folklore. Se viene aggredita una ragazza nostrana va in prima pagina. Se i bambini extra sono buttati in mezzo a una strada a chiedere la carità o a vendersi è folklore. Se succede a un bimbo italiano, i genitori finiscono in carcere. L’omicida rumeno è un mostro, quello nostrano un delinquente.
I nostri extra sono equiparati agli extra che vivono a casa loro. Numeri, non persone. Chi dà peso ai cinquanta morti al giorno in Iraq o alle stragi del Darfur? Le carceri sono piene di extra che non hanno capito le regole. Regole che appunto non ci sono. Nel nostro Paese che non c’è, le leggi sono un optional. L’italiano lo sa, si arrangia, tira a campare, ad andare in prescrizione senza passare dal via. L’extra invece va direttamente in galera perchè crede che l’impunità in Italia sia uno stile di vita, non un reato.
Sarkozy ha vinto per il ripristino della legge. La legalità, ha detto Veltroni, è un diritto, senza specificare però per quale classe di reddito. Chi non è ancora diventato razzista in Italia lo diventerà. E’ il Paese che lo vuole.
Fonte:Beppe Grillo.it


Per favore, ognuno al suo posto, non facciamo blog su blog


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  #5  
Old 05-09-2007, 10:44 AM
breunzo breunzo is offline
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Penso che i mass media hanno una responsabilità e inseguire la notizia che fa più ascolti sia dannoso alla società. Crea soltanto paure ingiustificate.
Ci sono periodi dell'anno in cui gli stupri sono oggetto di notizia e sembra come se si verificassero a raffica soltanto in quel periodo. Allo stesso modo a Napoli quando i morti della camorra superano una certa soglia diventa emergenza.
I centri di accoglienza sono stati soltanto una presa per i fondelli, basta guardare i numeri delle sanatorie immigrati.
Si ha come la sensazione che gli immigrati venissero da mare, e invece sono una minima parte, perchè la maggior parte viene da terra. Basta una semplice gita organizzata per venire, non è poi così difficile.


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  #6  
Old 05-09-2007, 01:37 PM
mattelan mattelan is offline
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Concordo In Pieno!!!! Ci Spieghiamo La Confitta Per Euro 2012.se Non Cambiamo Manco La Coppa Del Nonno Ci Danno!!!


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  #7  
Old 05-09-2007, 02:54 PM
corso corso is offline
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Originally Posted by breunzo
Penso che i mass media hanno una responsabilità e inseguire la notizia che fa più ascolti sia dannoso alla società. Crea soltanto paure ingiustificate.
Ci sono periodi dell'anno in cui gli stupri sono oggetto di notizia e sembra come se si verificassero a raffica soltanto in quel periodo. Allo stesso modo a Napoli quando i morti della camorra superano una certa soglia diventa emergenza.
I centri di accoglienza sono stati soltanto una presa per i fondelli, basta guardare i numeri delle sanatorie immigrati.
Si ha come la sensazione che gli immigrati venissero da mare, e invece sono una minima parte, perchè la maggior parte viene da terra. Basta una semplice gita organizzata per venire, non è poi così difficile.


infatti e' cosi'. un altro ente inutile e controproducente e' la caritas, che ghettizza i nuovi arrivati e spalma una patina d'illegalita' su gente che cerca solo una chance per una vita migliore. ma noi italiani, in america, che abbiamo passato per arrivare ad essere una delle etnie piu' potenti, influenti e rispettate degli usa? diamo tempo al tempo e facciamo integrare i nostri nuovi coabitanti dell'italia. facciamo scuole piu' degne di essere chiamate tali, creiamo piu' impieghi e bastoniamo chi abitua le minoranze ad essere sfruttate col lavoro nero e sottopagato. rispettiamo gli altri per avere maggior rispetto di noi stessi.


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