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  #51  
Old 06-01-2007, 07:46 PM
pepe64 pepe64 is offline
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Corriere della sera.it


MILANO - «Il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda, giovedì sera su Rai Due, del video "Sex crimes and the Vatican" ha fatto chiarezza sulle reali intenzioni della trasmissione: fare sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa». Lo ha scritto il Servizio Informazione Religiosa in una nota a firma di Franco Mugerli, presidente del Copercom, il coordinamento di 23 associazioni per la comunicazione con oltre due milioni di iscritti.

VIDEO A TESTI - Secondo il Sir, «questo filmato della Bbc, più che un'inchiesta, in realtà è un video a tesi, non credibile, con grandi falsità, pretestuoso e pregiudizialmente ostile. È troppo - si domanda la nota - chiedere al servizio pubblico di aiutare a ristabilire la verità?». «Noi - spiega Mugerli - non abbiamo paura della verità. Riteniamo la ********a un grave crimine contro l'umanità e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: "pur riconoscendo il diritto alla dovuta libertà d'informazione, non bisogna consentire che il male morale divenga occasione di sensazionalismo". In questo modo non si aiuta la ricerca della verità, ma al contrario si contribuisce alla perdita del senso morale della società». Il Copercom, ricorda il Sir, ha contribuito alla legge contro la pedo****ografia anche a mezzo Internet.

AVVENIRE SMONTA LE ACCUSE - Sulla decisione di mandare in onda il video, è intervenuto nei giorni scorsi Massimo Introvigne, sociologo della religione, che ha smontato pezzo a pezzo tutte le accuse contro il Vaticano e il Papa. «Il documentario - ha scritto su Avvenire - è merce avariata: quando uscì fu subito fatto a pezzi dagli specialisti di diritto canonico, in quanto confonde diritto della Chiesa e diritto dello Stato. La Chiesa ha anche un suo diritto penale, che si occupa tra l'altro delle infrazioni commesse da sacerdoti e delle relative sanzioni, dalla sospensione a divinis alla scomunica. Queste pene non c'entrano con lo Stato, anche se potrà capitare che un sacerdote colpevole di un delitto che cade anche sotto le leggi civili sia giudicato due volte: dalla Chiesa, che lo ridurrà allo stato laicale, e dallo Stato, che lo metterà in prigione».

TRE FALSITA' - Entrando nello specifico, il professor Introvigne denuncia che «il documentario afferma tre volte il falso: presenta come segreto un documento del tutto pubblico e palese; dal momento che il "cattivo" del documentario dev'essere l'attuale Pontefice, Benedetto XVI (per i laicisti il Papa buono è sempre quello morto), non spiega che la 'De delictis gravioribus' firmata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede il 18 maggio 2001 ha l'unico scopo di dare esecuzione pratica alle norme promulgate con la lettera apostolica Sacramentorum sanctitatis tutela, del precedente 30 aprile, che è di Giovanni Paolo II; lascia intendere al telespettatore sprovveduto che quando la Chiesa afferma che i processi relativi a certi delicta graviora ("crimini più gravi"), tra cui alcuni di natura sessuale, sono riservati alla giurisdizione della Congregazione per la dottrina della fede, intende con questo dare istruzione ai vescovi di sottrarli alla giurisdizione dello Stato e tenerli nascosti». Per Introvigne, «al contrario, è del tutto evidente che questi documenti si occupano del problema, una volta instaurato un giudizio ecclesiastico, a norma del diritto canonico, a chi spetti la competenza fra Congregazione per la dottrina della fede, che in questi casi agisce "in qualità di tribunale apostolico" (così la Sacramentorum sanctitatis tutela), e altri tribunali ecclesiastici. Questi documenti, invece, non si occupano affatto - conclude il fondatore del Cesnur - delle denunzie e dei provvedimenti dei tribunali civili degli Stati».
31 maggio 2007

Fonte : corriere della sera.it


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  #52  
Old 06-02-2007, 12:30 PM
travis bickle travis bickle is offline
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Ingiuste le critiche al Papa


«La tanto discussa trasmissione da parte della Rai nel quadro del programma Annozero del documentario della BBC sulla Chiesa e la ********a è infine avvenuta. Animato da una sensibilità ferita, il documentario tratta fatti drammatici in un quadro di prospettiva evidentemente parziale, e diventa gravemente ingiusto quando appunta le sue critiche sulle motivazioni di documenti ecclesiali di cui viene svisata la natura e la finalità, e quando prende di mira la figura del cardinale Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI».

È questo il commento di padre Federico Lomabardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, sulla Radio Vaticana, in merito alla messa in onda del video della Bbc, ieri sera, alla trasmissione di Santoro Annozero. Nella Chiesa «c’è la forte volontà di guardare in faccia i problemi con obiettività e di affrontarli con lealtà, e c’è chi si impegna con competenza e dedizione sul fronte della lotta alla ********a conoscendone assai meglio la natura e le dimensioni di quanto non risulti da prospettive condizionate dalle tesi antiecclesiali». «La partecipazione di monsignor Rino Fisichella e di don Fortunato Di Noto al dibattito - dice padre Lombardi alla Radio Vaticana - ha dimostrato che, contrariamente alle tesi del documentario, nella Chiesa c’è la forte volontà di guardare in faccia i problemi»

«Le denunce possono certamente spingere ad affrontare e risolvere problemi sottovalutati o nascosti. Allo stesso tempo -prosegue il direttore vaticano - non devono diventare non veritiere, così da essere strumentalizzate per distruggere invece che per costruire. La Chiesa cattolica ha dovuto imparare a sue spese le conseguenze dei gravi errori di alcuni suoi membri ed è diventata assai più capace di reagire e di prevenire. E` giusto - continua il gesuita - che anche la società nel suo insieme si renda conto che nel campo della difesa dei minori e della lotta alla ********a ha un lungo cammino da compiere. La esperienza della comunità ecclesiale, che conta nella sua lunga storia incalcolabili meriti di impegno per la gioventù, dovrà essere un elemento importante - conclude - per collaborare costruttivamente in questa direzione».
Fonte:La Stampa.it


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  #53  
Old 06-04-2007, 11:28 PM
Malcom1875 Malcom1875 is offline
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Originally Posted by pepe64
Ciao ! Credo (anzi ne sono sicuro!) che il matrimonio dei preti non cambierebbe assolutamente nulla, semplicemente perché la p edofilia non é per niente legata a una "astinenza sessuale" ma a ben altre cose ! Vogliamo forse dimenticare che la stragrande maggioranza delle violenze pedofile avviene nelle case, responsabili genitori, conviventi di genitori, amici di genitori regoralmente sposati e che quindi avrebbero la possibilità di esercitare una sessualità normale...
No, la p edofilia non c'entra nulla con il matrimonio dei preti ! La p edofilia é terribile e va combattutta, a partire da tutto quello che circola su internet a questo riguardo ! Tra l'altro mi sembra che ci sia un prete che da anni stia aiutando la polizia andando a scovare sui vari siti tutto cio' che potrebbe nascondere materiale o situazioni pedofile ! Non facciamo di tutta l'erba un fascio, senno' dovremmo chiudere asili, ambulatori medici, scuole, negozi, etc... E' giusto pero' che tutti coloro che hanno commesso abusi su minori - preti e non preti - siano "aiutati a riconoscere" le loro grandi responsabilità e il male commesso, senza dimenticare pero' da parte nostra che questi "orchi" spessissimo sono stati a loro volta abusati nella loro infanzia.... E non dimentichiamo che il problema della p edofilia riguarda molta più gente "normale" che non si creda : basta fare un giretto per i vari paesi asiatici per constatare come il turismo sessuale p edofilo tira parecchio....

Condivido in pieno ed agiungo che la ********a è una malttia spesso legata alla difficoltà di realzionarsi con persone adulte. I ******** oltre che ha pagare i torti commessi devono essere curati,altrimenti non serve a nulla la pena detentiva.
E' assurdo che il Papa con un documento abbia deciso di ostacolare la giustizia punendo con la scomunica chi denuncia fuori chiesa o non denuncia in chiesa. E poi che senso ha spostare un prete da un altra parte a fare danni?
Ma Ratzinger la vista la sofferenza sul volto delle vittime intervenute ad Annozero? Spero di sì e si rimangi il documento che tra l'altro secondo viola il Concordato (meglio abolirlo) e la Costituzione Italiana.

Vorrei far sapere ad Angus che la Chiesa non si è limitata a esprimere opinioni ma è andata oltre dando vere e pririe indicazioni di voto tentando di favorire il cdx come accaduto a Verona dove Tosi (Lega) ha vinto grazia all'appoggio del Vescovo. E il cdx ripaga da una parte tentando di imbavagliare la Rai sul filmato BBc e dall'altra rispolverando vergognosamante il caso Visco-GdF.
Qualcuno mi spieghi perchè Visco non può occultare su Unipol ( e cmq non lo ha fatto) ma la CdL può ocultare le colpe del Papa.

Quanto a Juve vorrei solo diriti che Sivori87 forse non avrà a vuto buon senso ma era in regola anche se al limite e ja fatto bene il mod a non bannarlo..mi fà piacere notare una certa indulgenza....


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  #54  
Old 06-04-2007, 11:43 PM
Malcom1875 Malcom1875 is offline
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Originally Posted by pepe64
MILANO - «Il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda, giovedì sera su Rai Due, del video "Sex crimes and the Vatican" ha fatto chiarezza sulle reali intenzioni della trasmissione: fare sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa». Lo ha scritto il Servizio Informazione Religiosa in una nota a firma di Franco Mugerli, presidente del Copercom, il coordinamento di 23 associazioni per la comunicazione con oltre due milioni di iscritti.

VIDEO A TESTI - Secondo il Sir, «questo filmato della Bbc, più che un'inchiesta, in realtà è un video a tesi, non credibile, con grandi falsità, pretestuoso e pregiudizialmente ostile. È troppo - si domanda la nota - chiedere al servizio pubblico di aiutare a ristabilire la verità?». «Noi - spiega Mugerli - non abbiamo paura della verità. Riteniamo la ********a un grave crimine contro l'umanità e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: "pur riconoscendo il diritto alla dovuta libertà d'informazione, non bisogna consentire che il male morale divenga occasione di sensazionalismo". In questo modo non si aiuta la ricerca della verità, ma al contrario si contribuisce alla perdita del senso morale della società». Il Copercom, ricorda il Sir, ha contribuito alla legge contro la pedo****ografia anche a mezzo Internet.

AVVENIRE SMONTA LE ACCUSE - Sulla decisione di mandare in onda il video, è intervenuto nei giorni scorsi Massimo Introvigne, sociologo della religione, che ha smontato pezzo a pezzo tutte le accuse contro il Vaticano e il Papa. «Il documentario - ha scritto su Avvenire - è merce avariata: quando uscì fu subito fatto a pezzi dagli specialisti di diritto canonico, in quanto confonde diritto della Chiesa e diritto dello Stato. La Chiesa ha anche un suo diritto penale, che si occupa tra l'altro delle infrazioni commesse da sacerdoti e delle relative sanzioni, dalla sospensione a divinis alla scomunica. Queste pene non c'entrano con lo Stato, anche se potrà capitare che un sacerdote colpevole di un delitto che cade anche sotto le leggi civili sia giudicato due volte: dalla Chiesa, che lo ridurrà allo stato laicale, e dallo Stato, che lo metterà in prigione».

TRE FALSITA' - Entrando nello specifico, il professor Introvigne denuncia che «il documentario afferma tre volte il falso: presenta come segreto un documento del tutto pubblico e palese; dal momento che il "cattivo" del documentario dev'essere l'attuale Pontefice, Benedetto XVI (per i laicisti il Papa buono è sempre quello morto), non spiega che la 'De delictis gravioribus' firmata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede il 18 maggio 2001 ha l'unico scopo di dare esecuzione pratica alle norme promulgate con la lettera apostolica Sacramentorum sanctitatis tutela, del precedente 30 aprile, che è di Giovanni Paolo II; lascia intendere al telespettatore sprovveduto che quando la Chiesa afferma che i processi relativi a certi delicta graviora ("crimini più gravi"), tra cui alcuni di natura sessuale, sono riservati alla giurisdizione della Congregazione per la dottrina della fede, intende con questo dare istruzione ai vescovi di sottrarli alla giurisdizione dello Stato e tenerli nascosti». Per Introvigne, «al contrario, è del tutto evidente che questi documenti si occupano del problema, una volta instaurato un giudizio ecclesiastico, a norma del diritto canonico, a chi spetti la competenza fra Congregazione per la dottrina della fede, che in questi casi agisce "in qualità di tribunale apostolico" (così la Sacramentorum sanctitatis tutela), e altri tribunali ecclesiastici. Questi documenti, invece, non si occupano affatto - conclude il fondatore del Cesnur - delle denunzie e dei provvedimenti dei tribunali civili degli Stati».
31 maggio 2007

Fonte : corriere della sera.it


Francamente non concordo per nulla con quanto scrivi: segreto o no il documento dice di punire con la scomunica chi parla dei crimini con chi è al di fuori della chiesa ovvero denucia i crimini alle autorità civili! Ed grave ostacolare le Magistrature. Dopodiche io credo che il diritto Canonico abbia un difetto grave: scoperto il crimine si limita alla scomunica (quasi mai applicata) e non gira gli atti alla procura come vorrebbero le leggi più avanzate! E' scorretto. E non tirare in ballo i laici che sono stati fuori da questa storia.


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  #55  
Old 06-05-2007, 09:25 AM
pepe64 pepe64 is offline
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Originally Posted by Malcom1875
Francamente non concordo per nulla con quanto scrivi: segreto o no il documento dice di punire con la scomunica chi parla dei crimini con chi è al di fuori della chiesa ovvero denucia i crimini alle autorità civili! Ed grave ostacolare le Magistrature. Dopodiche io credo che il diritto Canonico abbia un difetto grave: scoperto il crimine si limita alla scomunica (quasi mai applicata) e non gira gli atti alla procura come vorrebbero le leggi più avanzate! E' scorretto. E non tirare in ballo i laici che sono stati fuori da questa storia.

Ciao ! Guarda che io ho riportato semplicemente quello che era stato scritto sul corriere della sera ! Inoltre c'é una bella differenza tra il diritto della chiesa (che ha le sue sanzioni) e il diritto dello stato : ognuno punisce secondo le leggi che gli sono proprie ! Il diritto della chiesa non ha il potere di mandare in prigione e non ha intenzione di farlo ! (é come se per ogni cartellino rosso nel calcio si facesse un processo penale!) Se hai visto la puntata di santoro, avrai ascoltato che i due preti presenti (in particolare quello che si occupa di ********a su internet) hanno denunciato loro stessi alla magistratura dei preti, dunque non c'é nulla nei vari documenti della chiesa che impedisca questa denuncia ! Bisogna essere onesti e leggere bene tutti i documenti prima di sparare a zero ! Poi é vero che certi preti non sono stati denunciati - peccato davvero - ma non si puo' chiamare in causa la legislazione della chiesa che é molto ma molto chiara al riguardo ! Sarebbe come condannare la stato perché non punisce il papà o lo "zio" di un bambino abusato semplicemente perché chi de la famiglia era a conoscenza non ha parlato !
Ciao !


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