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  #11  
Old 09-06-2007, 04:30 PM
pietrosanero pietrosanero is offline
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pietrosanero is on a distinguished road
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solo 2 appunti....
1)ma da quando il napoli è una grande????

2)ma se la democrazia dice...chi ha piu voti vince(e non vale ricontarli ) xke si ostinano a rompere le palle??????


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  #12  
Old 09-06-2007, 09:34 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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magikoMILAN1982 is on a distinguished road
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intervista a Cobolli Gigli


Giovanni Cobolli Gigli non se l’aspettava. Lui stesso considerava "scontata" la sua elezione nel consiglio di Lega, dove invece ora per la prima volta non siede nessuna delle grandi, perlomeno con diritto di voto. Così, all’indomani della pugnalata di via Rosellini, il presidente della Juventus è intento alle proprie ferite. Quelle fisiche, esami e terapie per un ginocchio dalle cartilagini degne di un calciatore a fine carriera. Ma anche quelle m****i, perché l’anno scorso come rappresentante di una grande in quota alla serie B aveva svolto un grande lavoro di raccordo, a cominciare dalla soluzione per i diritti televisivi dell’intero campionato in cui si trovava la Juve. Gliene avevano dato atto tutti, a cominciare dal presidente Matarrese. Per questo Cobolli non si aspettava l’esito del voto, uno schiaffo alle sue doti di mediatore. Ma per la stessa ragione si definisce "assolutamente tranquillo", anche se ammette che "ora è tutto più difficile".
- Presidente, come si è arrivati a questo punto?
"A luglio avevamo proposto che per alcune votazioni, come quella di martedì, occorresse la maggioranza qualificata dei due terzi dell’assemblea, invece è passata la maggioranza semplice. Anche così, comunque, sembrava scontato che io venissi inserito nel consiglio per la serie A dopo essere stato consigliere per la B. Ma poi ho scoperto che c’era un’altra candidatura (Ghirardi del Parma, ndr) e questa ha preso più voti. È stata una decisione pienamente democratica, contro la quale non ho nulla da dire".
- Legittima, dunque. Ma anche motivata?
"Certamente legittima per via del voto. Motivata no, perché noi abbiamo sempre dato ampia dimostrazione di voler operare in gruppo. Pensavamo di poter dare un contributo, invece così è stata tolta ai rappresentanti delle grandi squadre la possibilità di partecipare al dibattito. Si è rotto quel gruppo compatto attraverso il quale lavorare alle grandi sfide che ci attendono".
- La più urgente delle quali riguarda la spartizione dei diritti televisivi: la sua mancata elezione è dipesa da questo?
"Non c’è dubbio che dietro ci sia la questione dei diritti e dei criteri di spartizione. Credo che alla fine una soluzione si troverà, ma adesso è certamente più difficile".
- Anche perché il voto di martedì aumenta la frattura fra grandi e piccole: è stata ventilata addirittura la possibilità di un’azione legale...
"Indubbiamente ora c’è un po’ di tensione. Galliani ha parlato di avvocati perché in certi casi vanno considerati anche gli aspetti legali. E l’84% dell’audience costituita dai tifosi di Milan, Juventus, Inter, Roma e Napoli è certamente un argomento di cui tener conto".
- È per questo che l’ha definita una vittoria di Masaniello?
"Mi è stato chiesto se era la vittoria di Davide contro Golia e ho risposto di no perché Golia era brutto, grosso e cattivo, e noi non siamo né brutti né grossi né cattivi, così come i piccoli club non sono tutti dei santi come Davide. Trovo che sia più calzante Masaniello, che era il capo di una rivolta popolare".
- Masaniello è Cairo?
"No, Cairo è solo una testa che ha votato. Semmai Cellino: l’intelligenza che ha gestito tutta la vicenda è stata la sua".
- Una vendetta per i tre punti che domenica la Juve ha portato via al Cagliari?
"Non credo, anche perché per tutta la scorsa settimana e domenica stessa ho cercato ripetutamente Cellino, invano. Non sono riuscito a incontrarlo neanche allo stadio, né prima né dopo la partita. Ne ho desunto che non aveva voglia di vedermi e due giorni dopo ho capito perché".
- Ora cosa accadrà?
"A breve dovremo vederci con le altre quattro società per definire una linea comune. Abbiamo il diritto di decidere come muoverci insieme non per prevaricare o minacciare nessuno, ma per una equa e corretta, e sottolineo tre volte corretta, spartizione dei diritti tv".
- Uscirete da questa Lega con le altre grandi?
"Per carità, nessuna minaccia. Non c’è nulla di precluso né di pensato, è tutto prematuro. Possiamo farci venire qualsiasi tipo di idea, ma la realtà è che al momento attuale non abbiamo deciso ancora nulla".

gazzetta.it


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  #13  
Old 09-07-2007, 09:27 AM
mimmo-44 mimmo-44 is offline
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Wink

X Pietrosanero!!


Il Napoli,e come il palermo sono considerate (GRANDI)per l utenza non per risultati sportivi ottenuti ,visto che i risultati alla fine sono quasi tutti prescritti prima di iniziare,questo e quello che riguarda la precedente condotta messo in atto dalla lega ,spero che nella nuova conduzione cambia qualcosa,ma aime stento a crederci!!!


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  #14  
Old 09-07-2007, 09:38 AM
sefirothmorpheus sefirothmorpheus is offline
Moderatore brazingles :)
 

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Quote:
Originally Posted by djvezz82
Il presidente del Parma e` stato scelto al posto dell`altro candidato Giovanni Cobolli Gigli



giusto per sottolineare quanto contiamo ormai nel calcio
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Sefiroth-Morpheus


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  #15  
Old 10-10-2007, 07:47 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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La frattura è ricomposta. A poco meno di un mese dall'ammutinamento delle società medio-piccole, che avevano defenestrato il presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli preferendogli come consigliere il numero uno del Parma, Tommaso Ghirardi, la situazione all'interno della Lega sembra essere tornata tranquilla. A rimettere insieme grandi, piccole e pure la serie B la possibilità di aumentare il valore del prodotto calcio, oggi stimato sui 730 milioni di euro (esclusi i diritti televisivi di Coppa Italia e serie B, ancora invenduti). "La famiglia si è ricomposta - ha detto alla fine della riunione del Consiglio il presidente di Lega, Antonio Matarrese - e i lavori proseguono con la grande volontà di arrivare al più presto a ridefinire il quadro finanziario delle nostre risorse. L'obiettivo comune è quello di ottenere il massimo dalla vendita del nostro prodotto".
L'ADVISOR
- Ed è proprio per questo motivo che la Lega Calcio sta pensando di ricorrere a un "advisor internazionale per confezionare i vari pacchetti da vendere", per massimizzare i proventi già dal 2010. "Dobbiamo avere ben chiare quali sono il valore e le modalità per vendere al meglio il nostro prodotto - ha proseguito Matarrese -. Se il Governo ci pone dei vincoli e non ci consente di mettere in concorrenza le reti televisive, allora l'immagine del mondo del calcio precipita e non possiamo vendere al massimo del guadagno. I nodi da sciogliere sono la situazione degli stadi e il principio di esclusiva. Se quest'ultimo venisse applicato, i nostri guadagni potrebbero aumentare e si ragionerebbe per piattaforme".
I DIRITTI TV DELLA B - Nessuna novità per quanto concerne i diritti televisivi di serie B, anche se la posizione di Matarrese è sempre più dura: "Domani avrò un incontro con il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, per cercare di trovare una soluzione - annuncia il presidente -. Fino a oggi siamo stati molto corretti: abbiamo aiutato la Rai quando non eravamo tenuti a farlo e ci siamo indebitati simpaticamente con la Uefa . A questo punto la pazienza ha un limite. Io non consentirò nè a Rai nè a Sky di tergiversare su questo tema. Se non si troverà una soluzione, cambieremo politica. Abbiamo dato e adesso vogliamo avere. Quando i grandi club se ne sono andati sbattendo la porta ho subìto molte amarezza. Ora che la famiglia si è ricomposta non vogliamo più essere usati".
CAIRO - Prima dell'inizio del Consiglio, a tenere banco l'accordo sui diritti tv. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha detto che è necessario salvaguardare il prodotto serie B, ma ha anche tirato le orecchie ai colleghi dei club cadetti: "Il campionato di serie B va evidentemente tutelato, anche se potevano pensarci prima - aveva dichiarato Cairo all'ingresso in Lega -. Si sarebbe potuto pensare di stipulare un contratto con Sky lungo tre anni, anziché uno solo, soltanto accettando di non prendere 38 milioni di euro subito. Abbassando le pretese del primo anno, avrebbero potuto fare un contratto più lungo". Ovviamente non solo serie B, si è parlato anche della massima categoria.
UNA A PIU' INTERESSANTE - "Bisogna fare in modo - ha detto Cairo - che il campionato di serie A sia più avvincente e abbia almeno 7-8 squadre che possano competere per il primato. Per questo serve una miglior distribuzione delle risorse". Matarrese a fine Consiglio ha parlato di fratture sanate e famiglia ricomposta, trovando il consenso del presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, che al termine del Consiglio aveva spiegato: "Oggi non abbiamo parlato di ripartizione dei diritti tv, ci siamo confrontati su temi più importanti. Dobbiamo cercare magari di aumentare il gruzzolo da dividerci così eviteremo magari di fare delle polemiche. Di serie B abbiamo parlato, ma si tratta di un campionato in grossa difficoltà. Anche la Rai dovrebbe contribuire. Un aiuto dalla serie A? Siamo disponibili ad analizzare le varie soluzioni".

gasport


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  #16  
Old 10-11-2007, 06:42 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Convocata per il 18/10 dal presidente della Lega Calcio un'assemblea straordinaria di serie B per un punto sulla situazione dei diritti tv. L'assemblea trattera' anche il tema della ripartizione delle risorse all'interno della categoria e l'eventuale modifica della normativa sul numero massimo di calciatori utilizzabili in B con riferimento alla possibilita' di sostituire i calciatori infortunati inseriti in lista. (ANSA)


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  #17  
Old 10-18-2007, 05:50 PM
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La situazione delle societa' di B e' complicata. Parola del vicepresidente della Lega Calcio per la serie cadetta Giorgio Lugaresi. "Tutto il movimento del calcio sta muovendo - ha aggiunto Lugaresi al termine dell'assemblea -. Adesso prepareremo un piano indirizzato soprattutto al contenimento dei costi". La firma del contratto con le tv non arriva, ma i presidenti non hanno preso posizione. "Giocare la domenica? Direi di no. La nostra collocazione e' il sabato", conclude Lugaresi. (ANSA)


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  #18  
Old 10-18-2007, 08:48 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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"Evidentemente non c'e' interesse da parte dei media verso il nostro campionato": lo ha detto il presidente dell'Ascoli, Benigni. Il patron del club marchigiano ha cosi' commentato l'ennesima fumata grigia dopo la riunione a Milano sui diritti tv della serie B. La trasmissione in diretta delle partite del campionato cadetto rimane una chimera. "Bisognera' aspettare quantomeno la qualificazione o meno dell'Italia a Euro 2008. Forse potrebbe venir fuori un scambio Rai-Sky".

"Attenderemo la decisione autonoma e interna della Lega Calcio fino al prossimo 4 novembre. Non tollereremo ritardi": cosi'il ministro Melandri. "Entro il 9 novembre -ha aggiunto- presenteremo in Consiglio dei Ministri i decreti attuativi della legge delega sui diritti tv". La dichiarazione e' giunta al termine dell'incontro della Melandri con i vertici della Lega (Matarrese, Galliani, Sensi, Lotito). Il regolamento condiviso all'interno della Lega verrebbe poi presentato senza variazioni in CdM.

ANSA calcio


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  #19  
Old 10-30-2007, 12:28 AM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Incredibile ma vero. C'è un punto su cui Luigi Corioni, da una vita presidente del Brescia e "attivista" della Lega calcio (di cui è stato per molti anni consigliere), è perfettamente d'accordo con Adriano Galliani. "Non ci metteremo d'accordo, questa è una certezza" aveva detto l'altro giorno il vicepresidente del Milan, riferendosi all'assemblea della serie A che domani dovrebbe dire la parola definitiva sui criteri di spartizione della torta dei diritti tv. E Corioni gli fa eco: "Domani non ci sarà nessun accordo, assolutamente. L'unica via d'uscita è un intervento del governo. La Lega è stata dominata negli ultimi 10-12 anni da un tiranno che non era né il suo presidente, né il presidente federale. Può succedere ancora, per cui certe decisioni le prenda Roma".
LA PROPOSTA - Lui, Corioni, un'idea precisa ce l'ha, sulla falsariga del modello inglese: "Il 20 per cento alla B, il 40 per cento diviso in parti uguali e il restante 40 ripartito secondo criteri decisi dalla Lega". Una Lega che, tra l'altro, da alcune settimane non ha più in Consiglio un rappresentante dei grandi club, evento che ha spinto Galliani a prefigurare le vie legali. Qui, evidentemente, la "sintonia" di Corioni con Galliani finisce: "E' una cosa che non ha senso - dice il presidente del Brescia -. E' stato fatto tutto a norma di regolamento. Solo che prima, finché non entrava in Consiglio uno delle big, si continuava a rinviare, ora non si è fatto. Parlare di vie legali è sprecare parole per fare colpo su chi non sa come vanno le cose".
LA B IN TV - Per Corioni, la sua idea di spartizione è anche l'unica soluzione per la B: "Per quest'anno è andata così - spiega - ora speriamo che l'Italia si qualifichi per l'Europeo in modo che la cessione a Sky da parte della Rai dei diritti di alcune partite crei le risorse per l'acquisto dei diritti della serie B. Ma non saranno certo quei 10-15 milioni di euro a cambiare le cose. E' il sistema che deve cambiare, perché con quello attuale hanno cercato di staccare la B dalla A, di ghettizzarla. Lasciamo perdere....".
IL BRESCIA - Già, meglio lasciar perdere, e parlare di B nel senso di Brescia, che di quel campionato è capolista. "Abbiamo un gruppo di giovani eccezionale - dice senza mezzi termini Corioni - con 15 nazionali. E abbiamo un tecnico come Cosmi che con loro ha instaurato un feeling particolare. Anche il crollo con il Mantova è stato positivo: lì la partita l'abbiamo fatta noi, poi loro hanno segnato e i ragazzi hanno perso la testa. Ora hanno imparato che questo non deve succedere, e infatti siamo subito tornati a vincere". Così, se sarà A, ripartirà il progetto del nuovo stadio: avveniristico, polifunzionale... "Quello si fa anche se sarà B. E' dal 1990 che ci penso. Ora, entro fine anno dovrebbe arrivare l'ultima autorizzazione, dopodiché partono i lavori". Magari per far inaugurare il nuovo impianto da un suo amico di nome Robi Baggio: "Ci sentiamo spesso, ma lui mi dice che per il momento pensa alla caccia e alla famiglia. Quando se la sentirà di collaborare con noi si farà sentire lui".

gazzetta


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  #20  
Old 10-30-2007, 07:16 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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L'assemblea di Lega di Serie A è vicina all'accordo sulla ripartizione dei diritti televisivi. Potrebbe quindi chiudersi positivamente una riunione che sembrava destinata allo stallo.La svolta viene dalla proposta avanzata dai "grandi" club, che pure avevano presentato una dichiarazione di "fermezza" in caso di decisione a maggioranza.
Il compromesso fissa al 30% la voce dei risultati (i "piccoli" puntano al 40%).
Di tale quota, il 15% riguarda i risultati dal 1946 al 2005, il 10% dal 2005 al 2010, il 5% il 2010/11.Per il resto, il 30% è determinato dal bacino d'utenza e il 40% diviso alla pari.


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