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  #11  
Old 09-07-2007, 09:34 AM
petrescu petrescu is offline
Moderatore
 

Join Date: Mar 2006
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Posts: 3,526
petrescu is on a distinguished road
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dai che arriva il freddo e ci passa a tutti sta fobia delle temperature
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  #12  
Old 09-07-2007, 11:21 AM
rei rei is offline
Senior Member
 

Join Date: Jan 2006
Posts: 137
rei is on a distinguished road
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Tutto questo variare mi mette di cattivo umore


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  #13  
Old 09-08-2007, 02:16 AM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
Senior Member
 

Join Date: Aug 2006
Location: al Nord!!
Posts: 7,829
magikoMILAN1982 is on a distinguished road
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In Italia il riscaldamento dell'aria aumenta ad un ritmo maggiore di quello registrato in media nel Pianeta. Un fenomeno che costituisce da solo un segnale importante dell'avanzata dei cambiamenti climatici nel nostro Paese, alle prese con l'aumento delle ondate di calore e la diminuzione delle precipitazioni. A scaldarsi poi non è solo l'aria, ma anche l'acqua, ad esempio dei nostri laghi. E poi ci sono le variazioni di fenomeni atmosferici estremi come la grandine, che sembra abbiano aumentato la loro frequenza.

Questi i principali dati emersi oggi a Roma nel corso della presentazione del Cnr di un volume che raccoglie le ricerche più recenti e in corso svolte dall'Ente, sul tema dei cambiamenti climatici. Un'occasione per fare il punto sul caso italiano e ribadire, come sottolineato da Franco Prodi, direttore dell'Istituto di Scienza dell'atmosfera e del clima del Cnr "il ruolo fondamentale della ricerca". Il lavoro di raccolta ha coinvolto 24 istituti e circa 500 ricercatori, disponibile anche on-line ed elaborato in vista della Conferenza nazionale sui mutamenti climatici promossa dal ministero dell' Ambiente e organizzata dall'Apat, che si terrà a Roma il 12 e 13 settembre. Ecco i principali dati del Cnr diffusi oggi:

- RISCALDAMENTO: Sul fronte delle temperature la variazione registrata sul nostro Paese è di un grado in 100 anni (1865-2003), più alta del valore medio registrato su scala globale, che è di 0,74 gradi /100 anni (dati Ipcc dal 1906 al 2005). Questo quanto emerge dall'analisi delle nostre serie storiche, visto che gli strumenti per la misura dei parametri meteorologici sono nati in Italia nel XVII secolo. Ai fini scientifici, il Cnr ha creato poi con altri enti un data base con i dati di temperature e precipitazioni di oltre 100 stazioni, distribuite sul territorio nazionale, che coprono gli ultimi 200 anni circa. "Bisogna considerare comunque anche la collocazione delle stazioni - ha spiegato Michele Colacino del Cnr - che in passato era alle periferie delle città, mentre oggi, come a Roma, è in pieno centro";

- ONDATE DI CALORE: Significativo l'aumento delle ondate di calore, decisamente in crescita: il numero dei giorni 'caldi' registrati nei mesi estivi, da giugno a settembre, è passato dal 10% del decennio 1960-1970 al 40% del decennio 1990-2000.

- PRECIPITAZIONI: La valutazione è complessa. Considerando gli ultimi 150 anni, la variazione non è statisticamente significativa, mentre valutando gli ultimi 50-60 anni, l' ammontare delle piogge risulta fortemente ridotto. Nell'Italia meridionale piove il 12-13 per cento in meno, in quella settentrionale la diminuzione è compresa tra 8 e 9 per cento. Si riducono le precipitazioni leggere (meno di 20 mm al giorno) e aumentano quelle intense (maggiori di 70 mm/g). Con minore risorse di acqua e maggiore rischio di frane e alluvioni. Sempre sul fronte delle precipitazioni, secondo prime analisi nell'area del Centro Italia, dai trend passati risulta un aumento significativo nella frequenza di eventi di grandine e scenari futuri mostrano che la probabilità annuale di eventi di grandine sembrano in crescita, specie in primavera;

- RISCALDAMENTO DELLE ACQUE DEI LAGHI: Negli ultimi 50 anni, in particolare dalla metà degli anni '80, la stabilita' della massa d'acqua del Lago Maggiore è aumentata sensibilmente e si sono ridotte le profondità raggiunte dal rimescolamento invernale. In particolare, è aumentata la temperatura di tutta la colonna d'acqua: nel 1956 era di 5,8 gradi, nel '63 e' stata di 5,9 gradi e nel 1979 di 6 gradi. Nel 2006 la temperatura ha segnato 6,22 gradi.

ON-LINE FILO DIRETTO CON PECORARO SCANIOLa questione clima arriva on line. Parte infatti un dialogo aperto in cui i cittadini potranno fare osservazioni e dire la loro sulla web tv del sito della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, dove l' appuntamento clou sara' il faccia a faccia con il ministro dell' Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, previsto lunedi' 10 settembre. Bastera' armarsi di computer e sara' possibile confrontarsi con il ministro via webcam o tramite email. Chiunque si puo' registrare. A dare il via al 'filo diretto' con i responsabili scientifici ed organizzativi sara' il confronto con Giancarlo Viglione, commissario straordinario dell'Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici), giovedi' 6 settembre, dalle 19 alle 20. Venerdi' sara' invece il turno del coordinatore scientifico dell'evento, Vincenzo Ferrara. I tre appuntamenti aperti a tutti sono parte integrante della preparazione della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, voluta dal ministero dell'Ambiente e organizzata dall'Apat, che si apre a Roma il 12 settembre con il ministro Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, il commissario Apat, Giancarlo Viglione, il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il giorno seguente, i lavori continueranno alla presenza del presidente del Senato, Franco Marini, con la partecipazione di un folto numero di ministri (Padoa Schioppa, Bersani, De Castro, Mussi) e rappresentanti del mondo del lavoro e della produzione (i segretari delle Confederazioni sindacali, Marcegaglia per Confindustria), della ricerca (tra gli altri il premio Nobel Rubbia), della politica e degli organismi internazionali. Secondo il programma diffuso dagli organizzatori, concludono i lavori il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e il presidente del Consiglio, Romano Prodi.
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