Quote:
Originally Posted by giammy1288
la situazione che romans ha descritto è, devo dire, purtroppo vera... o perlomeno lo era, ora molto di meno
la cosa non riguarda me o i miei genitori, ma sicuramente riguardava mio nonno: lui corrisponde esattamente a questa immagine del nord est italiano.
Ha passato tutta la vita a lavorare, senza prendere alcun piacere dalla vita (non andava nemmeno "a ombre" con gli altri del paese) per costruire una casa tutta da solo, che poi avrebbe tenuto con grande cura e in modo minuzioso. Lavorava per una ditta e tornato a casa lavorava ancora nel suo campo e con il bestiame (i suoi insacati mi raccontano che erano eccezionali). Ha avuto un solo amico nella sua vita, non parlava con nessun'altro, se non con parenti. Ogni domenica rigorosamente a messa, mai una che fosse saltata, era molto religioso. Un convinto ammiratore di Craxi: votava per lui anche se le sue leggi non erano esattamente nel suo interesse.
Ma io sono convinto che tutti questi, come lui, che sono tanti, abbiano lavorato con la speranza che i propri figli avrebbero vissuto una vita migliore, e non sono da condannare come ignoranti, ma come grandi lavoratori per portare avanti una famiglia numerosa e facenti carico di grandi impegni per quella. Degni di ammirazione, quindi, e pur disprezzando la vita che hanno svolto capiamo che parte degli sfizi che ci possiamo togliere ora è anche merito loro.
|
Giammy, non è a questo tipo di persone cui ci si riferisce, anche mio padre ha lavorato moltissimo, dopo la guerra non c'erano molte scelte, oggi questa è una scelta ben precisa, di "ignorare", bada bene "questo" intendo, il mondo che li circonda,
"Loro non vogliono aprirsi al mondo, vogliono solo che il mondo acquisti quello che producono, e poi li lasci in pace a vivere come han sempre vissuto prima".
Leggiti anche i commenti all'articolo che ho postato.