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Old 08-20-2008, 12:04 PM
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Olimpiadi news


Olimpiadi/Vela: CONI, ricorso al TAS contro 4* POSTO fratelli SIBELLO

ASCA) - Roma, 19 ago - Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha deciso di rivolgersi al TAS (Tribunale d'arbitrato dello Sport) per ricorrere contro la decisione dell'ISAF (la ferazione internazionale di Vela) che ha omologato la Medal Race della prova dei 49er, relegando al 4* posto l'equipaggio azzurro formato da Pietro e Gianfranco Sibello. Lo ha annunciato il Capo Missione della Squadra Italiana Raffaele Pagnozzi.

Il ricorso verra' presentato domani presso la sede del TAS a Pechino e verra' redatto dallo Studio Legale Chiomenti che tulela e affianca il CONI in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino.

luq/sam/rob

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  #2  
Old 08-20-2008, 12:06 PM
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Olimpiadi/Vela: SENSINI medaglia d'argento nel WINDSURF RS:X


Olimpiadi/Vela: SENSINI medaglia d'argento nel WINDSURF RS:X

(ASCA) - Roma, 20 ago - Medaglia d'argento per Alessandra Sensini nella Medal Race di vela, classe windsurf RS:X, alle Olimpiadi di Pechino.

L'azzurra e' arrivata dietro alla cinese Yin Jian (oro) e prima della britannica Bryony Shaw (bronzo).

Per la 38enne di Grosseto si tratta del primo argento olimpico dopo l'oro di Sidney 2000 e i due bronzi di Atlanta 1996 ed Atene 2004.

luq/sam/lv

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  #3  
Old 08-20-2008, 12:09 PM
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Liu Xiang, l'addio alle Olimpiadi porterà nelle sue casse 9 milioni di euro


Liu Xiang, l'addio alle Olimpiadi porterà nelle sue casse 9 milioni di euro

La delusione di Liu Xiang per il forfait dalle Olimpiadi di Pechino, e il conseguente addio alla possibilità di vincere la medaglia d'oro dei 110 h sotto gli occhi del suo paese, potrebbe presto essere sostituita da una consistente consolazione economica. Lo scorso anno l'icona dello sport cinese, ritiratosi nei pressi della gara di qualificazione alla finale per un problema tendineo al piede destro, era stato omaggiato in modo gratuito da una compagnia cinese di una polizza assicurativa del valore di 9 milioni di euro per eventuali infortuni subiti alle gambe. In cambio della polizza, Liu Xiang aveva a sua volta assicurato ai dirigenti della compagnia di prendere parte a iniziative di beneficenza da questi promosse. In sede di accordo, il velocista cinese aveva dichiarato di sperare di non dover incassare il premio pattuito.

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  #4  
Old 08-20-2008, 12:11 PM
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Olimpiadi, Liu: sapevo che il mio piede non era a posto


Olimpiadi, Liu: sapevo che il mio piede non era a posto

PECHINO (Reuters) - L'ostacolista cinese Liu Xiang ha detto che era consapevole del fatto che il suo piede dolorante avrebbe minato le speranze di un oro olimpico, ancora prima di ritirarsi ieri per la delusione dei suoi fan cinesi.

Nei suoi primi commenti in pubblico dopo il suo ritiro, Liu ha detto alla tv di Stato in un'intervista trasmessa oggi che "non ha mai parlato con leggerezza del fallimento".

Liu era l'atleta in cui la Cina riponeva maggiori speranze per un oro nell'atletica alle Olimpiadi di Pechino e il suo improvviso ritiro dai 110 metri a ostacoli ha lasciato attonito il Paese dove la sua immagine campeggia su innumerevoli cartelloni.

"Mentre facevo riscaldamento, sentivo che il mio piede non andava bene. Anche solo fare jogging era doloroso", ha detto Liu con voce calma, dissimulando l'espressione di dolore sul suo volto.

Nelle due settimane precedenti i suoi tempi erano stati promettenti, ha detto l'atleta. "Ma oggi non so cosa è andato storto...non riuscivo proprio a farcela. Volevo farlo, e quindi quel momento è stato davvero indescrivibile".

Liu ha detto di non essere il tipo di persona che molla facilmente e che ritornerà.

"Ci saranno opportunità quest'anno, e dopo ce ne saranno altre. Dopo tutto, sono ancora al massimo della forma. Ho bisogno di essere un po' ottimista e non posso lamentarmi e dare la colpa agli altri".

I leader cinesi hanno manifestato sostegno a Liu Xiang, spingendolo a superare l'infortunio e a ritornare alla "gloria".

Secondo quanto riferito oggi dai media di Stato, il vice presidente cinese Xi Jinping ha mandato a Liu un messaggio per augurargli pronta guarigione,

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  #5  
Old 08-20-2008, 12:14 PM
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Olimpiadi


OLIMPIADI: ALESSANDRA SENSINI VELA D'ARGENTO


Vola sulle onde Alessandra Sensini, leggera come il suo windsurf. E mette al collo la quarta medaglia olimpica consecutiva. Bronzo ad Atlanta '96, oro a Sidney 2000, bronzo ad Atene e adesso argento alle spalle della cinese Jian Yin e davanti alla britannica Bryony Shaw a Pechino. Anzi, nelle acque di Qingdao, gia' teatro ieri del bronzo di Diego Romero nella classe star. Buone notizie dalla mattinata cinese arrivano anche dal volley. La nazionale maschile di Anastasi soffre ma ottiene il pass per le semifinali battendo 3-2 la Polonia.

Pallavolo e vela regalano dunque agli azzurri quei sorrisi negati ieri da Igor Cassina e dalle ragazze del volley. Il ginnasta si e' sfilato dal collo l'oro di Atene, chiudendo quarto alla sbarra. Senza troppi rimpianti: troppi due errori in una finale olimpica. Bruciante il ko al tie brek dell'Italvolley Femminile, evaporata negli ultimi due set contro gli Stati Uniti.

Erano le grandi favorite, tutti le pronosticavano almeno in finale, dovranno invece riflettere su un'eliminazione preoccupante le ragazze di Massimo Barbolini. Resta il rammarico ben riassunto dalle parole del ct: ''Non so cosa ci sia successo, un'occasione cosi' capita ogni quattro anni''.

Nella mattina di Pechino sono arrivati altri buoni risultati per gli azzurri.

Manuel De Vecchi e' entrato in semifinale nel bmx, Martina Grimaldi si e' piazzata decima nella 10 chilometri di fondo vinta dalla russa Ilchenko. Nella canoa Stefania Cicali, Alessandra Galliotto, Fabiana Sgroi e Alice Fagioli si sono qualificate per la finale del K4 500 metri.

E oggi attenzione a Boxe e atletica. Vincenzo Picardi, categoria 51 kg, **** sul ring nei quarti contro il tunisino Cherif. La sfida mette in palio un posto tra i primi quattro, che significherebbe medaglia sicura visto che la boxe non prevede finale per il terzo e quarto posto ma assegna due bronzi ex aequo. Stasera, primo pomeriggio in Italia, la pedana del salto con l'asta vedra' Giuseppe Gibilisco impegnato nelle qualificazioni, una prova importante per il bronzo di Atene dopo le vicissitudini degli ultimi due anni.

Infine Usain Bolt. Il giamaicano, red dei 100 metri, e' atteso stasera dalla finale dei 200. In batteria e semifinale ha giocato come al suo solito, rallentando sempre a meta' gara per risparmiarsi in vista della finale. E stasera, alle 22.30 di Pechino, il National Stadium sara' tutto per lui. Usain Bolt e' atteso al bis, difficile possa sfuggirgli.

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  #6  
Old 08-20-2008, 12:20 PM
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Simona Galassi, la beffa è servita: "Alle Olimpiadi del 2012 anche la boxe femminile"


Simona Galassi, la beffa è servita: "Alle Olimpiadi del 2012 anche la boxe femminile"

Riccardo Fantini

La proposta è stata avanzata ufficialmente dall’associazione dilettantistica al Cio. La campionessa non ha mai nascosto che i cinque cerchi fossero il suo chiodo fisso, ma dopo il no di Pechino è passata al professionismo

Forlì, 20 agosto 2008 - Il treno fischia quando è troppo tardi. "Boxe femminile alle Olimpiadi di Londra 2012": la proposta è stata avanzata ufficialmente dall’associazione dilettantistica di boxe al Cio. Simona Galassi smorza: "Finché non vedo non credo". Ma il timore che il sogno di una vita si trasformi nella grande beffa, oggi, è davvero concreto.

"Ho sempre amato lo sport a 360 gradi, per questo desideravo partecipare alle Olimpiadi insieme a tutti i più grandi atleti del mondo". Simona non ha mai nascosto che i cinque cerchi fossero il suo chiodo fisso. Ci ha sperato fino al 2006, poi anche Pechino ha snobbato i guantoni rosa. E allora la campionessa di Santa Maria Nuova, che tra dilettanti aveva già sbaragliato tutte le avversarie, ha deciso che si era fatta l’ora di chiudere il sogno olimpico in un cassetto. Ed è passata al professionismo. "Non rimpiango quel passo: avevo già conquistato tutto, c’era bisogno di un’esperienza diversa".

A spegnere il tizzone dei rimpianti contribuisce il cinturone Wbc dei pesi mosca, conquistato e poi difeso dalla Galassi tra il 2007 e il 2008. Adesso che è la prima al mondo anche tra i prof., Simona riesce perfino a commentare senza rabbia la possibile partecipazione delle pugili dilettanti a Londra 2012: "Sarebbe una crescita per tutto il movimento femminile, perché porterebbe il Coni ad interessarsi e a sostenere economicamente la boxe femminile". Gli annunci disattesi del passato la inducono però a non spingersi troppo oltre: "Si diceva già per Pechino 2008, invece non se n’è fatto niente. Ci sono troppi interessi opposti".

Lei, in Cina, probabilmente ci sarebbe andata: "Anche se il limite per le dilettanti è 35 anni e io ne ho compiuti 36 a giugno: avrei chiesto una proroga". L’avrebbero concessa alla pugile più forte del mondo. E Simona avrebbe coronato il suo sogno: un caffè con Bolt, due chiacchiere en passant con Phelps. "Sarebbe stata un’esperienza inimmaginabile". Resterà l’unico grande rimpianto nella vita sportiva di un’atleta formidabile, campionessa sul ring ed esempio di fair play: "Mi auguro che la boxe femminile sia davvero inserita nel programma di Londra 2012. Se sarà così guarderò gli incontri con grande emozione. Ma nessun rimpianto".

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  #7  
Old 08-20-2008, 02:04 PM
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Olimpiadi/ Diario doping, positiva l'ucraina Blonska - scheda


Olimpiadi/ Diario doping, positiva l'ucraina Blonska - scheda

L'atleta, recidiva, rischia squalifica a vita

Roma, 20 ago. (Apcom) - Con l'ufficializzazione della positività dell'ucraina Lyudmila Blonska salgono a 7 i casi di doping ai Giochi Olimpici di Pechino. L'atleta era giunta seconda nella prova dell'eptathlon, ma come ha confermato il presidente della Federazione Internazionale di Atletica Leggera, Lamine Diack, non ha superato il successivo controllo disposto dal Cio. In caso di conferma dei risultati anche nelle controanalisi, la Blonska si vedrebbe ritirare la medaglia d'argento e potrebbe andare incontro ad una squalifica a vita poiché recidiva (già sanzionata per 2 anni nel 2003). Il secondo gradino del podio andrebbe dunque alla statunitense Hyleas Fountain, bronzo invece per la russa Tatiana Chernova.

15 agosto: Il tiratore nord-coreano Kim Jong Su e la connazionale ginnasta Thi Ngan Thuong Do si aggiungono ai casi di doping appurati alle Olimpiadi di Pechino. Kim, positivo a un betabloccante, aveva conquistato la medaglia d'argento nella prova della pistola da 50 metri ed il bronzo dai 10 metri. Medaglie che sono ovviamente state tolte al nord-coreano. La Thing aveva invece chiuso all'ottantaduesimo ed ultimo posto la prova al corpo libero.

13 agosto: La federazione baseball di Taiwan fa sapere attraverso un dirigente che un giocatore della nazionale taiwanese è risultato non negativo ad un controllo antidoping, subendo l'esclusione dalla gara d'esordio nel torneo delle Olimpiadi di Pechino. Il segretario generale della federazione, Lin Tsung-cheng, spiega che il terza base Chang. Tai-shan non ha superato un primo controllo. Un secondo test determinerà l'eventuale esclusione del giocatore dalle Olimpiadi in caso di conferma del risultato di positività. Lin non ha precisato quale sostanza abbia causato la non negatività del suo atleta.

11 agosto: La ciclista spagnola Maria Isabel Moreno è stata esclusa dalle Olimpiadi di Pechino per la positività all'Epo riscontrata in un test antidoping effettuato il 31 luglio scorso al villaggio olimpico, che ha lasciato lo stesso giorno senza attendere l'esito del test. Per la ciclista spagnola, espulsa dai Giochi, il Cio ha chiesto all'Unione ciclistica internazionale di aprire un'azione disciplinare. La Moreno era iscritta alla crono su strada.

10 agosto: Beffa per la pesista indiana Monika Devi. L'atleta era stata ritirata il 5 agosto dall'India dal tabellone del sollevamento pesi femminile perché positiva ad un anabolizzante in un test antidoping effettuato lo scorso 28 giugno. L'indiana è stata prosciolta dalle accuse di doping, ma troppo tardi per partecipare alle Olimpiadi. La Devi ha accusato la federazione indiana di sollevamento pesi di avere costruito della false accuse contro di lei per favorire un'altra atleta.

9 agosto: La nazionale greca di atletica leggera annuncia la positività di un elemento iscritto alla gara dei 200 metri piani. E Tassos Gousis è l'unico atleta greco iscritto a quella gara. Lo sprinter si è dichiarato "innocente" e ha detto di avere "la coscienza tranquilla".

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  #8  
Old 08-20-2008, 02:12 PM
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Olimpiadi/ Ginnastica, Horton: "Un argento dedicato a Cassina"

Ginnasta Usa: Il mio esercizio è ispirato a quello dell'italiano

Pechino, 20 ago. (Apcom) - Era ispirato a Igor Cassina l'esercizio che è valso l'argento olimpico alla sbarra a Jonathan Horton. Lo ha dichiarato lo stesso atleta statunitense ad Apcom, a margine della conferenza stampa della nazionale di ginnastica artistica Usa.

"Cassina - dice Horton - è diventato un pioniere di questo attrezzo. Dopo i suoi esercizi così spettacolari ci siamo dovuti adeguare tutti noi". L'americano rende onore all'azzurro, giunto ieri quarto, ed evita polemiche sul suo secondo posto, con i giudici che hanno preferito per l'ennesima volta un atleta di casa, Zou Kai, al terzo oro in questa edizione dei Giochi. "Meritavo l'oro? Lo ha detto più di un osservatore, ma bisogna adeguarsi ai verdetti - risponde l'americano alzando gli occhi al cielo - e comunque se i giudici hanno deciso così va bene così".

Non gli sono sfuggite le polemiche per i punteggi della finale agli anelli e per le recriminazioni del team azzurro, che aveva reclamato un miglior piazzamento per Andrea Coppolino. "E' difficile dare un parere perché negli anelli le differenze sono davvero minime. Sembrerà una risposta diplomatica - aggiunge Horton - ma davvero non so esprimere un'opinione netta".

"Comunque una cosa è certa - conclude il ginnasta Usa - gli italiani dopo Chechi e con altri due ginnasti nella finale agli anelli di queste Olimpiadi, si confermano ai primi posti nel mondo in questa specialità".

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  #9  
Old 08-21-2008, 12:38 PM
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Pechino 2008 - Rigaudo: il bronzo del sacrificio

Terzo posto nella 20 km di marcia per l'atleta piemontese che ripete a Pechino il risultato degli Europei di Göteborg 2006. Si tratta della 21esima medaglia azzurra in questa Olimpiade, l'ottavo bronzo

Benché l'oro sembri ormai un obiettivo irraggiungibile (l'ultimo è quello del lottatore Andrea Minguzzi, datato 14 agosto), l'Italia rimpolpa il suo medagliere con un'altra medaglia di bronzo, un terzo posto che per Elisa Rigaudo vale come un trionfo.

L'atleta 28enne di Cuneo ha conquistato infatti un ottimo terzo posto nella 20 km di marcia al termine di una gara combattutissima. La russa Olga Kaniskina è partita da sola immediatamente per non farsi prendere più, mentre alle sue spalle si è formato un gruppo di una decina di marciatrici, tra le quali la nostra Rigaudo.

Al 12esimo km la bielorussa Ryta Turava prova l'accelerazione ma finisce per crollare nel finale, sicché viene rimontata da Platzer, Vasco, Rigaudo e Liu, protagoniste di una sorta di lunga volata negli ultimi 2.000 metri.

La Kaniskina, nel frattempo, va a vincere strameritatamente in 1'26"31, nuovo record olimpico nonostante la pioggia battente di Pechino. Alle sue spalle l'argento va alla norvegese Kjersti Tysse Platzer (primato nazionale in 1'27"07), mentre una fantastica Elisa Rigaudo brucia la rivale cinese Liu per andare a prendersi l'ultimo posto sul podio (1'27"12).

"Questo bronzo per me vale oro: è un premio all'impegno che metto sempre, e mi ripaga di tutti i sacrifici che ho fatto; pensate, sono piemontese e da tre mesi non bevo una goccia di vino - scherza Elisa -. Salgo sul podio perché sono riuscita a fare un a gara a ritmo costante, in condizioni climatiche a me favorevoli perché io soffro il caldo. Le altre che mi stavano davanti erano andate a strappi e a un certo punto sono scoppiate".

"La dedico al mio allenatore Sandro Damilano - conclude la Rigaudo in lacrime - e a mio marito Daniele che era qui e prima della gara mi ha detto che avrebbe portato allo stadio solo una cosa, che non era la macchina fotografica, e me l'avrebbe data solo in casa di necessità: era la bandiera tricolore". Una bandiera che avvolge le spalle di Elisa nel momento più bello della sua carriera.

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  #10  
Old 08-21-2008, 12:42 PM
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Pechino 2008 - Ecco il vero Dream Team!

Si chiamano Misty May e Kerri Walsh e sono una delle realtà sportive più forti in senso assoluto: hanno dominato il torneo di beach volley conquistando la loro vittoria n.108... consecutiva. E' l'occasione per ammirare i progressi che gli Usa stanno compiendo in tutto il movimento della pallavolo

Pensi al dream team e la mente ti porta automaticamente alla pallacanestro degli assi Nba. Poi guardi i risultati e scopri che la nazionale americana sta dominando anche dove non ti aspetti, forse perché la cosa, qui da noi, fa notizia solo relativamente.

Misty May (coniugata Treanor) e Kerri Walsh rappresentano davvero il massimo che lo sport americano può offrire in questo momento. Mai vista una squadra così straordinaria capace di vincere due ori olimpici e tre titoli mondiali di fila e una sfilza di sfide del World Tour tale quasi da augurarsi una loro sconfitta: anche perché le vittorie sono state 108, tutte di fila.

La finale di Pechino le ha viste dominare dall'inizio alla fine due avversarie discrete, le cinese Wang Fei e Tian Jie (seconde in classifica mondiale ma a distanza siderale), le intemperanze di una pioggia battente (mai visto giocare una partita di beach volley sotto un nubifragio!) e un tifo contrario assordante. Altra cosa che nel beach volley, di solito, non si vede.

Misty e Kerri, senza incertezze, hanno preso in mano la partita e giocato alla loro maniera: in modo potente ma creativo, divertente ma essenziale.

Portandosi a casa una vittoria che ha dell'epico, non tanto per le condizioni nelle quali è stata ottenuta ma perché rappresenta un fenomeno indiscutibile. May e Walsh sono la miglior squadra di beach volley di sempre: forse una delle migliori realtà sportive a livello assoluto.

Il loro atteggiamento dentro e fuori dal campo, poi, è sempre delizioso: di conforto per le avversarie di turno che passano sotto il loro trattamento, di grande affetto per il pubblico. E guadagnano (relativamente) poco: un quinto dei colleghi maschi Rogers-Dallhauser che probabilmente conquisteranno l'oro, lo si verificherà a breve, ma un'infinità in meno rispetto ad altri professionisti dello sport del loro paese che hanno vinto molto meno, o addirittura nulla.

Talmente brave e simpatiche da diventare insopportabili. Ma d'altronde è difficile non innamorarsi di questo sport vedendo il calore dei giocatori brasiliani e l'efficacia di May e Walsh. E il tutto merita forse una riflessione: in un paese dove la pallavolo professionistica di fatto non esiste, si tratta di un fenomeno quasi collegiale e universitario che coinvolge i migliori giocatori, prima che finiscano per diventare professionisti all'estero, il volley sta esplodendo a livelli mai visti. E non solo sulla sabbia.

Tra gli uomini la squadra guidata dal meraviglioso Lloy Ball è in semifinale; tra le donne stelle e strisce spiccano il volo verso la finale. E purtroppo lo abbiamo imparato in modo fin troppo traumatico anche noi, dopo il quarto di finale nel quale Bown e compagne hanno schiantato la squadra azzurra, dandoci una delle più cocenti delusioni di questa olimpiade.

In attesa delle altre medaglie che sicuramente arriveranno dall'arena indoor, gli Usa si coccolano May e Walsh, un fenomeno che nel mondo non ha paragoni. E che, almeno qui, proviamo a fare diventare notizia anche in Italia.
Stefano Benzi / Eurosport

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