Go Back   Forum > OT-Forum > Calcio

LOGIN

Register FAQ Live Now! Rules Live TV Arcade Search Today's Posts Mark Forums Read






× Notice: This forum is read-only.The content of the community may not be verified or updated. More info
Reply
 
Thread Tools Display Modes Translate
  #1  
Old 03-20-2008, 09:21 PM
yatta yatta is offline
attualmente out
 
yatta's Avatar
 

Join Date: Nov 2005
Location: I live in peace
Posts: 3,600
yatta is on a distinguished road
Default

Calcio totale : I match a tutte le ore dal sabato al lunedì sera ...


Calcio totale

I match a tutte le ore dal sabato al lunedì sera, fine delle trasmissioni in chiaro, un nuovo canale sky di notizie

Luca Valdiserri per il Magazine

Lo spezzatino, come potrebbe testimoniare ogni moglie alle prese con il caro-vita, è un piatto tendenzialmente povero. Carne un po’ dura, che deve cuocere a lungo; patate e carote per dare sostanza; spezie per insaporire. Lo spezzatino dei diritti tv del calcio, che rischia di cambiare sabato, domenica e lunedì delle famiglie italiane, è invece un piatto ricco, ricchissimo, che la Lega calcio valuta in almeno un miliardo di euro. C’è molto nel piatto, anche una rivoluzione televisiva che porterà Sky a un canale tutto dedicato agli eventi sportivi e uno all’informazione sportiva, che potrebbe mettere la parola fine a programmi in chiaro come Controcampo e/o i corrispettivi sulla Rai, che magari convincerà fior di professionisti come Sandro Piccinini a prendersi un anno sabbatico e poi decidere cosa fare da grande. E c’è pure il rischio che quel piatto non arrivi mai in tavola. Sky ha appena depositato un ricorso alla Commissione Europea contro il decreto legge Melandri-Gentiloni, che ha riportato la cessione dei diritti televisivi in ambito collettivo e non più individuale. «Secondo noi», ha detto il vicepresidente del Milan, Adriano Galliani «è il primo in ordine cronologico e altri ne seguiranno davanti ad altri organi giurisdizionali». La battaglia, insomma, è cominciata ben prima del fischio d’inizio.

QUANTO VALE LA TORTA

Una partita a mezzogiorno la domenica, un’altra il lunedì sera e flessibilità negli orari in caso di turni infrasettimanali (come è già successo quest’anno con il derby Lazio-Roma programmato all’orario “spagnolo” delle 21,15). Il prossimo campionato potrebbe aggiungere queste novità ai due anticipi al sabato (alle 18 e alle 20,30) e al posticipo la domenica sera (20.30). I diritti tv ritorneranno alla vendita collettiva nel 2010. Ci sono già una quindicina di pretendenti per il ruolo di advisor, tra banche di affari e broker, che dovranno dare una risposta alla Lega calcio entro il 30 marzo. Il mandato a vendere non scende sotto il miliardo di euro. L’ultimo contratto è stato di 850 milioni e soltanto sopra quella cifra l’advisor comincerà a guadagnare la sua provvigione. Vendendo a un miliardo di euro, insomma, l’advisor avrà la sua quota su 150 milioni di euro. Il partito dei nostalgici, quello delle gare tutte in contemporanea la domenica alle 15, è forte. Ma lo è anche quello del calcio business. Il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, dice: «Non vorrei che si esagerasse. Il calcio bisogna un po’ farlo desiderare. Preferivo quando era tutto alla domenica. E, comunque, le 15 sono un errore, era meglio giocare alle 16. Però può essere che i giovani preferiscano la spalmatura su diverse ore». Il vicepresidente vicario del Milan, Adriano Galliani, come in un vero derby, la pensa all’opposto e bacchetta i giornalisti, che definisce in modo colorito: «Tipi da spiaggia, perché un giorno leggi come sono bravi gli inglesi, che sanno vendere il loro prodotto a un milione di euro, mentre gli italiani non sono capaci. Poi, quando diversifichi giorni e orari, qualche giornale parla di spezzatino televisivo. Dovete solo mettervi d’accordo, perché non si possono fare entrambe le cose. È come quando in prima pagina si invocano i bilanci sani senza spendere molti soldi e poi nelle pagine interne si chiede perché non si compra un giocatore. In Inghilterra giocano di sabato, domenica a mezzogiorno, di pomeriggio, il lunedì, a Natale e a Capodanno, ottimizzando i ricavi, e nessuno si lamenta. In Italia, invece, lo chiamate spezzatino».

IL MODELLO INGLESE

Ma come è organizzato questo mitico modello inglese di cui tanti parlano e pochi conoscono? La prima vendita alla pay tv (all’epoca si chiamava BSkyB) è del 1992 e, da quel momento, l’ascesa è stata continua: 191 milioni di sterline, saliti a 670 nel 1997, a 1.024 nel 2007 e addirittura a 1.700 con l’ultimo contratto. Sky, per non incorrere nelle sentenze dell’Antitrust dell’Unione Europea, non ha più il monopolio del criptato. Il calcio della Premiership è stato diviso in 6 pacchetti: 4 sono andati a Sky e due a Setanta Television. A differenza dell’Italia, non tutte le partite in programma sono trasmesse in pay-tv, ma c’è una scelta da parte dell’emittente, che determina anche gli incassi dei singoli club. La divisione dei proventi avviene in tre parti: 50% in parti uguali tra le partecipanti, 25% in base alla classifica finale, con la prima classificata che guadagna 20 volte più dell’ultima, e 25% a seconda di quante partite della singola squadra vengono trasmesse in televisione. Una regola che, come è facile capire, favorisce le squadre più importanti e con più tifosi abbonati alla pay-tv. Il divario tra “grandi” e “piccoli” club è quantificabile in 1 a 4 a favore dei club più prestigiosi. In Italia era sbilanciato in 1 a 7 e per questo, su spinta del ministro per lo Sport, Giovanna Melandri, è stato approvato un decreto legislativo che ha riportato alla vendita collettiva dei diritti tv e non più alla vendita singola.

IL CALCIO KOSHER

Per continuare nella metafora culinaria, però, lo spezzatino del calcio italiano rischia di trasformare anche gli ingredienti della televisione che si occupa di sport. Il palinsesto di Sky, la novità delle telecronache “dedicate” sul digitale terrestre e il clamoroso successo di radio e tv private che si occupano di calcio provano una nuova realtà, che, riprendendo un termine della cucina ebraica, possiamo definire kosher, cioè “adeguato”. A ogni tifoso viene assicurata la “purezza” del prodotto che riguarda la sua squadra, sacrificando l’obiettività in nome del tifo e, in ultima analisi, del vecchio adagio “il cliente ha sempre ragione”. Il pomeriggio di Sky, ad esempio, è diviso in fasce orarie dedicate a Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio. Al programma generalista, tipo Domenica Sportiva o Controcampo, dove si parla di tutte le squadre, si è preferito un prodotto che garantisce un ascolto con meno picchi ma più fidelizzato. Il tifoso, poi, può cambiare canale. Sarà sostituito dal tifoso di un’altra squadra. Eclatante la trasformazione delle telecronache. Prima il commento doveva essere imparziale, una garanzia per l’ascoltatore. Adesso ci sono le telecronache tifose (Carlo Pellegatti per il Milan, Carlo Zampa per la Roma, Paolo Brosio per la Juve…) dove si urla al gol della squadra del cuore e si sospira addolorati a quello dell’avversaria. Ha fatto clamore la sciarpa nerazzurra al collo di Walter Zenga, seconda voce nella tlecronaca di Inter-Liverpool di Champions League su Raiuno, cioè sul servizio pubblico pagato da tutti gli abbonati, interisti e non. È dovuto intervenire il direttore di Raisport, Massimo De Luca: «Diciamo che è stata un’uscita avventurosa, e gliel’ho fatto notare, garantendogli che per la prossima volta gliene regalerò una io. Ma per il resto ha interpretato in maniera eccellente il ruolo di voce tecnica al fianco di Gianni Cerqueti, autore di un’ottima telecronaca». Come mai la televisione ha così tanto potere sul calcio italiano? Perché i diritti televisivi sono la fonte primaria degli introiti delle società. Ogni analista finanziario può spiegare che un bilancio sano tiene in equilibrio tre fattori di reddito: 1) i diritti tv, 2) gli incassi da stadio, 3) marketing, merchandising e sponsorizzazioni. Più ci si avvicina a un 33% di ogni introito e meno rischi si corrono di andare incontro a un ridimensionamento economico. In Inghilterra, molti club sono in questa situazione. In Italia, nessuno. Da noi, anzi, sono in parecchi a dipendere per il 60% dai diritti tv. Questo dà alle tv un potere immenso. Tradizioni e malcostume, però, non sempre garantiscono a chi paga (le tv) i diritti che dovrebbero essere automatici. In nessun altro posto, come in Italia, esiste e prospera l’assurdità del silenzio stampa. Lazio e Napoli, per esempio, da mesi non fanno parlare i loro giocatori, ma solo presidente e allenatore. Le leghe professionistiche americane non sopporterebbero mai un comportamento simile. Chi non parla con la stampa, nella Nba, viene multato. Il calcio italiano ha un grande potenziale, ma non sempre viene gestito con professionalità. Giorgio Giovetti, responsabile acquisti dei diritti sportivi di Mediaset, analizza così la situazione: «I diritti televisivi per il calcio in chiaro sono stati svuotati negli ultimi due anni, quando 4 milioni di spettatori si sono spostati sul calcio a pagamento, dove vedono tutti i gol in diretta, che vengono poi ripetuti a rullo: c’è stato un calo di quasi 50% sul chiaro. Da spettatore lo spezzatino non mi convince, anche perché le strutture sono inadeguate. Non mi eccita andare a San Siro a mezzogiorno, con la partita alle 13, e mangiare un fetido panino con la porchetta. Fosse come allo stadio dell’Arsenal, con quattro ottimi ristoranti, sarebbe diverso. A quel che ci risulta da nostre indagini, non c’è nel pubblico tutta questa richiesta di spezzatino. Per noi, poi, avendo due parti in commedia, digitale e chiaro, l’offerta della Lega è poco interessante: perderemmo da una parte quel che guadagneremmo dall’altra. Noi, ora, paghiamo 60 milioni per avere il chiaro dopo le 18. Poniamo, invece, che venga spostato dopo le 22,30: a quel punto ci terremo il criptato, che già abbiamo per il digitale, e offriremmo 4-5 milioni per il chiaro dopo le 23. Il calcio è un prodotto devastato dalla Lega. Non per nulla con loro ci trasciniamo un paio di cause da anni». E, come Mediaset, anche la Rai non ha intenzione di fare offerte, se non con un forte ribasso, per il chiaro.

IL FUTURO

La Lega calcio conferma che anche in futuro sarà mantenuta, a garanzia della regolarità del campionato, la contemporaneità di tutte le partite nelle ultime 4 giornate. Un paradosso e, sicuramente, diventerà il prossimo terreno di battaglia tra tv e Lega calcio. Vi immaginate un campionato con tre squadre in corsa per lo scudetto e la possibilità di spalmare, nelle ultime quattro giornate, una partita al sabato sera, una alla domenica sera e una al lunedì sera? Si potrebbe contare sui teletifosi di tutte la squadre interessate non una volta sola ma tre. Con ovvio aumento dell’audience. Se si deve trasgredire, insomma, meglio farlo del tutto. Per poter chiedere ancora più soldi, in attesa che piattaforme tecnologiche emergenti, come l’Iptv (trasmissione digitale attraverso banda larga) e la televisione sui telefoni cellulari, prendano piede. Gli esperti pensano che, prima di tre-quattro anni, i diritti tv sulla rete telefonica mobile non saranno un affare. Ma c’è chi pensa già al futuro, tanto che il decreto legislativo sui diritti tv se ne è già occupato: potrà partecipare all’asta solo chi ha un titolo autorizzativi per quel tipo di piattaforma e non chi pensa a comperare per poi sublicenziare, in più per Iptv e Dvbh (smartphone, palmari e cellulari evoluti) su telefonia mobile non ci saranno diritti di esclusiva.

Fonte


Reply With Quote
  #2  
Old 03-20-2008, 10:00 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
Senior Member
 

Join Date: Aug 2006
Location: al Nord!!
Posts: 7,829
magikoMILAN1982 is on a distinguished road
Default

a me piace lo spezzatino ma questo non potrebbe essere così buono come si credeva, non vorrei che skyfo prendesse l'intero monopolio delle partite, sarebbe una mazzata colos****...


Reply With Quote
  #3  
Old 03-21-2008, 01:39 AM
corso corso is offline
Senior Member
 
corso's Avatar
 

Join Date: Jan 2007
Location: RIO DE JANEIRO
Posts: 2,546
corso is on a distinguished road
Default

Quote:
Originally Posted by magikoMILAN1982
a me piace lo spezzatino ma questo non potrebbe essere così buono come si credeva, non vorrei che skyfo prendesse l'intero monopolio delle partite, sarebbe una mazzata colos****...


proprio cosi`


Reply With Quote
  #4  
Old 03-22-2008, 01:22 AM
rei rei is offline
Senior Member
 

Join Date: Jan 2006
Posts: 137
rei is on a distinguished road
Default

Quote:
Originally Posted by magikoMILAN1982
a me piace lo spezzatino ma questo non potrebbe essere così buono come si credeva, non vorrei che skyfo prendesse l'intero monopolio delle partite, sarebbe una mazzata colos****...



D'accordissimo


Reply With Quote
Reply







Thread Tools
Display Modes

Posting Rules
You may not post new threads
You may not post replies
You may not post attachments
You may not edit your posts

vB code is On
Smilies are On
[IMG] code is On
HTML code is Off
Forum Jump


All times are GMT +2. The time now is 05:39 AM.


Powered by: vBulletin Copyright ©2000 - 2023, Jelsoft Enterprises Ltd.
Search Engine Friendly URLs by vBSEO 3.1.0 ©2007, Crawlability, Inc.