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Old 01-20-2006, 07:15 PM
fedez02 fedez02 is offline
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fedez02 is on a distinguished road
Exclamation

a proposito della tsi, notizia interessante


Tv: la Svizzera approda al digitale

Notizia del 20.01 ore 14:14
inserita da Elia


All’incontro c’erano proprio tutti i protagonisti della vicenda. Per la Rai, la consigliera Giovanna Bianchi Clerici e la responsabile del marketing nazionale, Deborah Bergamini. Per la RadioTelevisione Svizzera, il direttore regionale Remigio Ratti, insieme a Claudio Generali, presidente della Corsi e vice presidente della Idée Suisse. Per la Regio Insubrica, il presidente Marco Reguzzoni. Per la provincia di Como, il suo presidente Leonardo Carioni, con il suo segretario generale Roberto Forte. Al centro del vertice, organizzato alla sede TSI a Comano, vicino a Lugano, un argomento che sta a cuore di moltissimi telespettatori italiani del Nord: la ricezione del segnale televisivo proprio della TSI nelle province italiane a ridosso del confine. Un argomento del quale si è già a lungo parlato e che vede favorevoli tanti parlamentari non solo ticinesi ma soprattutto italiani. A cominciare dal leader Umberto Bossi, che prima a Varese e poi con una lunga intervista esclusiva alla stessa Televisione Svizzera si era detto pronto a impegnarsi affinché i programmi della TSI potessero continuare ad essere visti oltre frontiera. Il tutto anche dopo il passaggio dal (vecchio) sistema analogico a quello (nuovo) che si affida al digitale terrestre. Durante l’incontro, che non resterà certo l’unico, si è potuto constatare che la progressiva adozione della tecnologia digitale terrestre non potrà che migliorare la qualità del segnale della TSI captato nelle regioni italiane. Da giugno, luglio al massimo infatti la Televisione Svizzera abbandonerà la diffusione del segnale in analogico per puntare tutto sul digitale. Purtroppo, con questa innovazione, qualcuno rischia di non vederla più la TSI, se non “passando al digitale”. Ma altri la vedranno meglio. E altri ancora potranno forse vederla bene dopo anni di segnale “s*****”, ricevuto a sprazzi, per colpa delle instabili frequenze analogiche, che “sbandano” e creano congestioni e sovrapposizioni. Purtroppo a questa innovazione da parte della TSI si aggiunge un problema: in Italia il passaggio dall’analogico al digitale slitta, per tutto il Paese, al 2008. Qualche regione già riceve il segnale Rai in digitale, ma la totalità del territorio sarà coperta dal nuovo sistema di trasmissione da qui a due anni. «Questa decisione - ha spiegato Remigio Ratti - crea un po’ di confusione tra i telespettatori italiani, divisi fra analogico e digitale. Per quanto ci riguarda, posso confermare che già ora la TSI viene ricevuta con il digitale terrestre oltre confine. Certo, si tratta di un segnale che “sfora”, come si dice in gergo, ma è ben ricevuto». Tutto vero. Addirittura c’è chi racconta di vederla bene, la TSI persino a Milano. E comunque in una vasta fetta di Lombardia e Piemonte. Ora però si tratta di discutere (e lo si farà da qui in avanti) anche della preziosa presenza (culturale, qualitativa e informativa) della TSI in tutt’Italia. Proprio grazie alla tecnologia del digitale terrestre. Un sogno che potrebbe diventare realtà. In che modo? Forse “affittando” un canale digitale per un certo numero di ore, magari quelle serali, nel quale offrire “il meglio della TSI”, ovvero quei programmi di propria produzione tanto amati (e seguiti) anche dal pubblico italiano. Come dire il TG, il Quotidiano, il newsmagazine Falò, i documentari, le commedie dialettali, le fiction. «Questa presenza TSI in Italia dovrà essere frutto di un accordo tra i due Governi, italiano e svizzero. Abbiamo dei segnali incoraggianti - conferma ancora Remigio Ratti - e ci vengono dal Ministero delle comunicazioni italiano. Sono insomma fiducioso». Dunque, qualcosa si muove. E molti spettatori italiani (oggi esclusi dalla ricezione di una televisione di qualità e dall’elevato standard) forse domani potranno tornare a rivederla.

| La Padania |


fonte digital-sat


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