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  #1  
Old 08-29-2007, 07:07 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Vuelta 2007


Centonovantotto corridori, 22 squadre, 3291 km, quattro arrivi in salita e due cronometro. Tutto con un solo obiettivo: trovare un vincitore "vero" per la Vuelta 2007, che scatta sabato per concludersi domenica 23 settembre. I kazaki Vinokourov e Kaschechkin, primo e terzo lo scorso anno, sono stati spazzati via dopo la positività al Tour. Lo spagnolo Valverde, secondo, fortemente sospettato di essere coinvolto nell’Operacion Puerto, preferisce avvicinarsi al Mondiale stando nell’ombra. Roberto Heras, idolo di Spagna, l’ultima Vuelta l’ha conquistata nel 2005. Ma era dopato e il successo gli è stato tolto. Domani mattina 27 ufficiali dell’Uci preleveranno il sangue ai 198 atleti al via per effettuare due tipi di controlli: tutela della salute (30 parametri analizzati) e antidoping.
IL PERCORSO - Si parte sabato da Vigo, in Galizia, con una tappa per i velocisti: anche le successive due frazioni sono per le ruote veloci. Alla 4ª, invece, con l’arrivo in salita a Lagos di Covadonga (12,6 km al 7,3% medio), la classifica comincerà a prendere fisionomia. L’8ª tappa coincide con la prima crono: Carinena-Saragozza. Sono 52 km in leggera discesa. Poi due arrivi in salita consecutivi: Cerler e Andorra. Martedì 11, il primo riposo. Da mercoledì a sabato, cioè dall’11ª alla 14ª frazione, di nuovo in scena le ruote veloci. Lunedì 17 il secondo giorno di riposo. L’ultimo arrivo in salita, alla 19ª tappa, sull’Alto de Abantos; a Collado Villalba, il giorno seguente, la seconda crono di 20 km. Il 23 settembre a Madrid, sul Paseo del Prado, la parata finale. Una Vuelta quindi abbastanza sbilanciata, con la prima parte molto più dura della seconda.
LE STAR - Per la maglia oro la lotta dovrebbe essere tra spagnoli. Assente Valverde, i nomi forti sono quelli di Oscar Pereiro, Samuel Sanchez, Haimar Zubeldia, Josè Angel Gomez Marchante e Carlos Sastre. Nelle gambe di Cadel Evans, secondo al Tour, bisogna vedere quanta benzina è rimasta. Il russo Vladimir Karpets è da verificare su una corsa di tre settimane. L’altro russo, Denis Menchov, la Vuelta 2005 l’ha vinta a tavolino per squalifica di Heras, poi è scomparso. La Discovery Channel schiera un trio interessante: Janez Brajkovic, Tom Danielson e Stijn Devolder.
CHE ITALIA - Noi ci giochiamo Damiano Cunego, anche se il talento della Lampre parte con l’intenzione di conquistare una tappa. Per la classifica ci potrebbero essere Leonardo Bertagnolli e Franco Pellizotti. Al via anche il campione del mondo Paolo Bettini, Davide Rebellin, Alessandro Petacchi (17 successi di tappa), Daniele Bennati e Francesco Chicchi. I loro avversari più accreditati sono Oscar Freire, Erik Zabel e Tom Boonen e Stefan Schumacher.

gazzetta.it

speriamo non sia un Tour-bis


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  #2  
Old 08-29-2007, 08:38 PM
alma alma is offline
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... sai anche quanti chili di pillole vince il primo?
__________________
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P2PTV?...incomincia da qua.
Perché non continuar così...e poi magari registrare?
Se hai domande...te lo cerco io
La (R)esistenza continua


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  #3  
Old 08-29-2007, 08:43 PM
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Originally Posted by alma
... sai anche quanti chili di pillole vince il primo?


o quanti anni di squalifica si becca???


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  #4  
Old 09-01-2007, 03:28 PM
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VIGO (Spagna), 31 agosto 2007 - Questa sera la festa di presentazione delle 21 squadre (189 ciclisti) poi domani alle 13.25 da Vigo, città della Galizia (Spagna nord-occidentale), prende il via la 62ª edizione della Vuelta. La prima tappa, 153 km con partenza e arrivo in questa città in riva all’Atlantico, chiama i velocisti alla ribalta. E i velocisti più forti al mondo, nel complesso, sono italiani. Qui ci giochiamo Alessandro Petacchi, il re che nonostante una stagione tormentata è già a 17 successi; e Daniele Bennati, il successore designato, che di vittorie in stagione ne ha 7 tra le quali due tappe al Tour che hanno amplificato il valore del velocista della Lampre. Ma buone carte, in questa corsa, se le potrà giocare anche Francesco Chicci, tirato a lucido come mai s’era visto.
INNOCENZA - Ma l’argomento del giorno resta Alejandro Valverde. Il murciano è sempre più al centro di una lotta politica tra Federazione spagnola (una delle sei dissidenti con Italia e Francia) e Uci. Eusebio Unzue, direttore sportivo della Caisse d’Epargne, è stato chiaro: "Proseguiamo per coerenza con il nostro programma. Alejandro corre domenica a Plouay perché, per la legge, prevale la presunzione d’innocenza. Noi non abbiamo carte in mano per poterlo fermare. Il suo caso è già stato esaminato dalla Federazione spagnola e dal Consiglio superiore dello Sport. Entrambe le istituzioni non hanno ritenuto che le prove esistenti siano sufficienti per fermarlo. Se invece l’Uci ha prove nuove, le mostri e prenda provvedimenti".
DOSSIER - L’Uci ha mandato mercoledì della documentazione alla Rfec (la federciclo spagnola). Dovrebbero essere il frutto dello studio del dossier di 6000 pagine redatto dalla Guardia civil nell’ambito dell’Operacion Puerto. Quindi non dovrebbero esserci sostanziali novità. Le prove, secondo gli accusatori, sono:
- sacche di sangue o plasma, riferite all’anno 2004, contrassegnate con il numero 18 e con "Valv-Piti". Valverde ha un cane che si chiama Piti. Una sacca di plasma, così come altre 7 delle 99 esaminate, contrassegnata con il 18 conteneva anche Epo;
- il nome dei cani è stato usato spesso, come con Basso-Birillo, Jaksche-Bella e Bartoli-Sansone;
- nel 2004 Valverde correva per la Kelme, di cui Eufemiano Fuentes era medico. Tra i due quindi c’erano rapporti (cosa confermata da Valverde che però ha escluso motivi di doping);
- al momento dell’arresto, il 23 maggio 2006, Fuentes aveva nelle tasche dei pantaloni un biglietto scritto di suo pugno con i nomi: Ale, Manc, Vino, Popo y Valverde.
LEGGE - A questo punto bisogna però tenere conto del fatto che la legge spagnola vieta l’uso di prove raccolte per via giudiziale (Operacion Puerto esempio) dalla giustizia amministrativa (tra queste quella sportiva). Da qui una serie di domande: se l’Uci, come dice, ha letto tutto il dossier possibile che in 6000 pagine abbia trovato solo il nome di Valverde?; perché l’Uci non prende provvedimenti contro i corridori già chiaramente identificati (Sevilla, Mancebo, Vicioso) che continuano a correre?
Ieri s’era sparsa anche la voce di un vertice oggi a Parigi della Caisse d’Epargne per decidere se continuare la sponsorizzazione alla squadra spagnola (contratto attuale fino al 2010). "Non mi risulta che ci sia nessun vertice - ha spiegato Unzue durante la conferenza stampa indetta per parlare del prolungamento di contratto di Oscar Pereiro per due anni -. Anzi tra noi e lo sponsor non c’è nessun attrito. Continuiamo serenamente e con fiducia reciproca".
BANCHIERI - Anche su questo fronte da registrare altre polemiche. Secondo gli spagnoli molti in Francia fomenterebbero i banchieri per andare al divorzio. Lo sponsor farebbe gola al Tour e alle squadre transalpine di ProTour (Cofidis, Credit Agricole, Bouygues e Française des Jeux) a cui l’anno prossimo scade il contratto. Tra le poche cose certe che lunedì si riunirà la Rfec per esaminare i documenti mandati da Aigle. "Siamo curiosi di vedere cosa ha trovato l’Uci che noi non siamo stati in grado di vedere", il sarcastico commento di Eugenio Bermudes, segretario della Rfec. L’impressione è che molto difficilmente Valverde verrà fermato dalla sua federazione. Lui prosegue ad allenarsi, anche oggi 120 km. L’aereo per Stoccarda non è detto che sia perso.

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  #5  
Old 09-01-2007, 05:51 PM
travis bickle travis bickle is offline
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Daniele Bennati vince in volata la prima tappa della Vuelta a Espana battendo Oscar Freire e Alessandro Petacchi.
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  #6  
Old 09-02-2007, 04:02 AM
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Originally Posted by travis bickle
Daniele Bennati vince in volata la prima tappa della Vuelta a Espana battendo Oscar Freire e Alessandro Petacchi.
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Ormai il ruolo di anti-Petacchi gli calza a pennello. Se lo era meritato questa primavera vincendo tre volate su quattro della Vuelta Valenciana davanti ad Ale-jet. Oggi Daniele Bennati ha confermato la sua superiorità negli scontri diretti contro il velocista più forte delle ultime stagioni. L'ha fatto nella prima tappa della Vuelta, battendo Petacchi con una progressione irresistibile sul rettilineo di Vigo e conquistando la maglia oro di leader della generale.
OTTAVA - L'aretino della Lampre-Fondital ha sfruttato la scia del rivale, lanciato alla perfezione dal treno della Milram, ed è uscito di prepotenza negli ultimi 100 metri. La sensazione di un successo netto, tanto che Petacchi ha smesso di pedalare ed è stato superato sulla linea anche dallo spagnolo Oscar Freire, 2° all'arrivo. Per Bennati è l'ottava affermazione dell'anno, la prima contro Petacchi in un grande giro. Lo scontro diretto era mancato al Tour, per la vicenda della positività al salbutamolo (antiasmatico) che aveva tenuto lontano dalle corse Petacchi per due mesi (dopo il Giro) in attesa di giudizio: lo spezzino è stato poi scagionato dalla giustizia sportiva italiana.
RIVINCITA - Nel frattempo Bennati si è aggiudicato in Francia le due tappe più belle della sua carriera, tra cui quella di Parigi. E oggi alla Vuelta ha aggiunto un'altra perla in una corsa di tre settimane, fermando la rincorsa del rivale verso il 18° successo, che gli avrebbe consentito di agganciare il belga Van Looy e il francese Jalabert tra i plurivittoriosi del Giro di Spagna. Per la rivincita non bisognerà aspettare molto: domani c'è la Allariz-Santiago de Compostela, ancora per i velocisti.


Giro del Veneto
C'era il dubbio se fosse riuscito a mantenersi ancora ad alti livelli, visto che è dal 5 agosto, Giro dell’Appennino, che è in primissima fila. Alessandro Bertolini ha affidato la risposta al Giro del Veneto ed è stata una risposta affermativa. Il 36enne trentino della Diquigiovanni si è infatti aggiudicato, sul traguardo di Thiene, la 79esima edizione della corsa organizzata dalla Padovani, battendo allo sprint lo svizzero Florian Stalder (Volksbank) e un Daniele Nardello in crescita di forma: con l’Appennino sopra menzionato e la Coppa Agostoni, un tris di successi (in meno di un mese) che anche nell’era ProTour resta molto nobile.
AZZURRO - E se alla Tre Valli non avesse forse sottovalutato Murro, sarebbe stato poker... Così la domanda che lascia il Giro del Veneto è questa: un Bertolini così vale la Nazionale? "Ha messo la squadra a lavorare, segno che voleva vincere - è stato il commento del c.t. azzurro Franco Ballerini - gli avevo chiesto continuità di risultati, e la sta avendo. Non è che manchi poi tantissimo al Mondiale (30 settembre a Stoccarda, il 18 le convocazioni, n.d.r.)...". Parole che fanno ben sperare l’uomo che un Mondiale, nel 1993, da dilettante, lo stava quasi vincendo: sbagliò volata a Oslo e un certo Ullrich lo beffò. Quattordici anni dopo, non è troppo tardi per immaginarsi vestito di nuovo d’azzurro.

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  #7  
Old 09-02-2007, 06:18 PM
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Oscar Freire ha vinto la seconda tappa della Vuelta di Spagna, Allariz-Santiago de Compostela, km 148,7. Il 31enne spagnolo della Rabobank ha battuto allo sprint, su un arrivo in leggera salita, il campione del mondo Paolo Bettini. Terzo il colombiano Duque, poi Zabel (per il quale ha lavorato il compagno di squadra Petacchi ), quinto Davide Rebellin.
BENNATI - Freire, al settimo successo stagionale (e al quarto della carriera nella gara di casa), è anche il nuovo leader della corsa: Daniele Bennati, al comando dopo la volata vincente di ieri (proprio su Freire, con Petacchi terzo), è rimasto coinvolto in una caduta nel finale, apparentemente senza conseguenze. Ha concluso regolarmente anche Damiano Cunego, che era finito a terra nella frazione inaugurale rimediando tredici punti di sutura.
DOMANI - La Vuelta prosegue con la terza frazione: Viveiro-Luarca, km 153 senza grandi difficoltà. Ma martedì c’è già il primo arrivo in salita, ai Laghi di Covadonga. (gazzetta)


Thomas Voeckler (Bouygues Telecom) ha vinto il Grand Prix di Plouay. Alle spalle del francese, il norvegese Thor Hushovd (Cre'dit Agricole) e il nostro Danilo Di Luca (Liquigas). (Agr)


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  #8  
Old 09-03-2007, 08:59 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Paolo Bettini torna alla vittoria. Lo fa nella 3ª tappa della Vuelta. Era dal 22 febbraio scorso, un’eternità per lui, che il Grillo non centrava un successo. Dietro di lui si piazza Oscar Freire e scoppia la polemica. "Paolo mi ha chiuso in volata", accusa lo spagnolo. "Solo una piccola deviazione e non per colpa mia", la risposta dell’iridato. I due avranno altre occasioni per sfidarsi, ma nella testa di entrambi c’è già Stoccarda, 30 settembre. Queste sono vittorie che più che altro possono servire a rafforzare la propria fiducia e, viceversa, indebolire quella dello sconfitto. In ottica maglia azzurra bene anche Davide Rebellin (4°) nonostante una volata non proprio perfetta tatticamente. Buona la prova anche di Daniele Bennati. Il polso battutto ieri gli impedisce di alzarsi sui pedali ma lui tiene duro e chiude 14°. Non bene invece Alessandro Petacchi, 171° a 8’16". Nel finale c’era uno strappo di circa un chilometro al 7%, ma il migliore AleJet sarebbe decollato. Colpa della forma fisica o di quella psicologica dopo i guai estivi legati alla faccenda salbutamolo?
Domani nella Langreo-Lagos de Covadonga il primo arrivo in salita di questa Vuelta. Entrano quindi in scena gli uomini di classifica: Sastre, Menchov, Lopez, Marchante, Sanchez, Evans. Noi puntiamo su Pellizzotti e Bertagnolli. Damiano Cunego, che oggi ha perso 34", è un’incognita. Le ferite gli fanno male, vedremo se questo prestigioso traguardo avrà anche potere anestetico.

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  #9  
Old 09-03-2007, 09:25 PM
travis bickle travis bickle is offline
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Bettini non è stato scorretto...ha tenuto soltanto la sua linea...per domani vedo bene il Bertagnolli...


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  #10  
Old 09-04-2007, 06:15 PM
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Vladimir Efimkin ha vinto la quarta tappa della Vuelta di Spagna. Sull’arrivo in salita, il primo della corsa, dei Laghi di Covadonga, il 25enne russo della Caisse d’Epargne è riuscito a coronare una fuga da lontano molto numerosa (si sono trovati davanti in una quarantina tra cui Bertagnolli, Pellizotti e Vanotti), iniziata dopo una quindicina dei 185 chilometri delle tappa. Il russo, che vive a Villongo (Bergamo), è arrivato solitario al traguardo, ottenendo il sesto successo in tre stagioni da pro’ (il secondo del 2007) e diventando anche il nuovo leader della corsa a scapito di Freire, che come previsto si è staccato già all’inizio dell’erta finale.
PIEPOLI SECONDO - A poco più di un minuto i primi inseguitori sono stati regolati in volata da Leonardo Piepoli (Saunier Duval-Prodir). Con il pugliese anche Sastre, Devolder e Menchov. Più staccati, tra gli uomini di classifica, Cadel Evans (a 1'28"), Oscar Pereiro (a 1'57") e Gomez Marchante (a 2'23"), mentre Pellizotti e Bertagnolli hanno accusato un ritardo di circa 2’. Damiano Cunego invece si è staccato all’inizio della salita conclusiva. Domani la Vuelta presenta la quinta tappa, Cangas de Onis-Reinosa, km 157,4: una frazione molto ondulata con quattro gpm di cui uno di prima categoria, il Puerto de la Palombera, a una ventina di chilometri dalla conclusione.

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