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  #11  
Old 06-06-2005, 08:47 PM
belf belf is offline
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Deduco di essere l'unico a favore dell'astensionismo.
Cmq volevo solo dire che se vince il si la legge non può essere cambiata ma viene del tutto cancellata. Se vince il no la legge può essere cambiata.
Cmq ognuno è libero di fare ciò che vuole, questo è il bello della democrazia.
ciao


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  #12  
Old 06-06-2005, 08:48 PM
Giovanni Giovanni is offline
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Originally Posted by belf
Cmq volevo solo dire che se vince il si la legge non può essere cambiata ma viene del tutto cancellata.


mi spiace contraddirti..ma non è così..la legge resta, vengono abrogati alcuni articoli


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  #13  
Old 06-06-2005, 08:49 PM
belf belf is offline
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Hai ragione ma tali articoli vengono cancellati e non si può più modificarli.
o sbaglio?


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  #14  
Old 06-06-2005, 08:56 PM
mimmoamerelli mimmoamerelli is offline
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FECONDAZIONE.
NOVE DOMANDE, NOVE RISPOSTE PER CAPIRE MEGLIO

1 Che cos'è la fecondazione medicalmente assistita e quando vi si ricorre?
E' l'aiuto che la scienza offre a coppie che non possono avere figli. Può inoltre aiutare coppie fertili ma portatrici di malattie ereditarie o infettive a far nascere bambini sani.

2 Quale legge viene sottoposta a referendum e perché?
Il referendum riguarda solo alcuni punti della legge n°40 voluta dal governo di centrodestra nel 2004. In particolare si chiede la modifica della legge su 4 temi specifici: la salute della donna, l'equiparazione dei diritti del concepito e quelli della donna, la libertà di ricerca scientifica e la cosiddetta fecondazione eterologa (cioè la fecondazione realizzata grazie a un donatore o donatrice esterno alla coppia). Si è giunti ai referendum perché il centrodestra si è opposto in Parlamento a qualsiasi modifica della legge, respingendo gli oltre 350 emendamenti migliorativi che erano stati presentati anche a nome di importanti esponenti della comunità scientifica.

3 Se vincono i Sì esiste il pericolo di un vuoto legislativo con il ritorno al cosiddetto "far west", vale a dire una situazione senza regole e senza controlli?
No, questo pericolo non c'è. Per due ragioni fondamentali. In primo luogo perché i referendum non chiedono l'abrogazione di tutta la legge ma solo, come abbiamo visto, di alcuni articoli che sono dannosi per milioni di donne e uomini. In secondo luogo perché già prima dell'entrata in vigore della legge 40 esisteva in Italia il codice deontologico dei medici che regolava in modo preciso le pratiche della fecondazione assistita. I referendum non vogliono il "far west". Vogliono una nuova buona legge.

4 Cosa implica il referendum n°1 sulla libertà di ricerca scientifica?
Ogni anno che passa la nostra speranza di vita si allunga anche perché medici e scienziati, instancabilmente, cercano e trovano nuove terapie per malattie gravissime che un tempo non si potevano curare. Una legge non può impedire che questa ricerca proceda anche al fine di guarire chi vive con la sola speranza di una terapia nuova per il suo male. Votando Sì al primo referendum sarà di nuovo possibile per i ricercatori usare cellule staminali prelevate da embrioni congelati non utilizzati (vale a dire cellule che, debitamente orientate, sono capaci di moltiplicarsi consentendo la cura di una serie di organi vitali). La ricerca su queste cellule è considerata decisiva per la cura di malattie gravissime come il Parkinson, il diabete, la sclerosi, il morbo di Alzheimer, i tumori. Soltanto in Italia è un problema che investe circa 12 milioni di persone alle quali non è giusto sottrarre una speranza fondata di cura, guarigione e futuro. Abbiamo rispetto per tutte le opinioni su un argomento tanto complesso e che attiene alla sfera stessa della dignità umana, ma poniamo una domanda. Può una legge decidere che un embrione ha più diritti di un bambino di dieci anni costretto sulla sedia a rotelle e che la scienza potrebbe aiutare a guarire? Votare Sì al referendum è il modo per dire che una legge - qualsiasi legge - questa decisione non la può assumere. E non per motivi giuridici o formali. Più semplicemente per il rispetto verso le persone, tutte, e per amore della vita.

5 E il n°2, sulla salute della donna?
Ogni coppia che ricorre alla fecondazione assistita lo fa dopo una lunga riflessione e, facendolo, compie un atto d'amore. La donna che vuole mettere al mondo un figlio è chiamata ad affrontare un percorso impegnativo, sul piano fisico e psicologico. Il secondo referendum ha l'obiettivo di aiutarla a vivere serenamente e nella sicurezza ogni passaggio del suo desiderio di maternità. Come? In cinque modi: Consentendo l'accesso alla fecondazione assistita anche alle coppie fertili che rischiano di trasmettere al figlio malattie genetiche ereditarie o infettive. Non imponendo per legge il trasferimento dell'ovulo fecondato nel corpo della donna in assenza di un suo rinnovato consenso. Permettendo alle coppie portatrici di malattie genetiche l'esame dell'embrione (la cosiddetta analisi preimpianto) prima del suo trasferimento nell'utero della donna. Questo per evitare l'assurdità e la violenza (anche psicologica) dell'impianto di un embrione malato e il conseguente ricorso a un aborto terapeutico. Consentendo il congelamento degli embrioni prodotti con le tecniche della fecondazione assistita. L'attuale divieto obbliga la donna a sottoporsi, in caso di insuccesso, a più cicli di trattamento con possibili danni per la sua salute. La conservazione degli embrioni eviterebbe questa situazione e garantirebbe alla donna il migliore trattamento possibile senza obbligarla a ricominciare sempre daccapo. Revocando l'obbligo di fecondare un numero massimo di tre ovuli, tutti da trasferire contemporaneamente. Quest'ultimo punto è di enorme rilievo: ogni donna ha una storia, un'età e condizioni psico-fisiche diverse. Non si può impedire al suo medico e a lei stessa di valutare come è meglio procedere nell'utilizzo delle tecniche di fecondazione. Imporre per legge il numero di embrioni da trasferire è una scelta assurda e rischiosa perché una ragazza di vent'anni o una donna di quaranta avranno, per ovvie ragioni, esigenze terapeutiche diverse. Può la legge sostituirsi al medico? Noi pensiamo che non possa avvenire e di questo si occupa il secondo referendum.

6 E il n°3, sull'equiparazione dei diritti del "concepito" e quelli della donna?
Questo è un punto decisivo. La norma attuale assicura "al concepito", a partire dall'ovulo fecondato, ancor prima che si formi l'embrione, gli stessi diritti e la stessa tutela giuridica della madre o di un'altra qualsiasi persona nata. E' la prima volta che questo avviene nelle nostre leggi. Ciò perché si è voluto imporre un solo punto di vista, una sola etica di parte. Si è violato così il principio di una laicità dello Stato, ricca di pluralismo etico e culturale. Le conseguenze di questa decisione sono soprattutto concrete e investono la vita di milioni di persone. Facciamo un esempio: se la legge stabilisce che "il concepito" ha gli stessi diritti di una persona nata, il medico non potrà fare nulla nel caso di un embrione con una grave patologia trasmessa geneticamente. Infine affermare, che "il concepito" ha eguali diritti della madre può divenire la premessa per mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza, legge che ha prodotto l'esito positivo della riduzione degli aborti in Italia.

7 E l'ultimo, il n°4, sulla fecondazione eterologa?
Bisogna fare una premessa: alla fecondazione eterologa si ricorre solamente in casi gravi di sterilità. Detto ciò, poniamoci una domanda: si è madre e padre solo quando a nostro figlio abbiamo trasmesso il nostro corredo cromosomico? In altre parole, si è madre e padre solo se il figlio è nato dalla coppia dei genitori? Come sanno tutti, le cose sono più complesse. I bambini adottati hanno un padre e una madre, a pieno titolo. Ed essi non sono meno genitori di altri solo perché il loro bambino è stato adottato. Bisogna tenere a mente questo concetto elementare per comprendere il senso del quarto referendum, che, per l'appunto, vuole consentire la fecondazione assistita anche utilizzando gameti (******tozoi nel caso degli uomini e ovociti nelle donne) di donatori esterni alla coppia. Se in una coppia la donna accetta di usare il seme di un donatore, vietare questo tipo di fecondazione ha solo due sbocchi: impedire per sempre a quella donna di partorire o costringerla, sempre che disponga dei mezzi economici necessari, a recarsi in uno qualsiasi dei paesi dove la fecondazione eterologa è consentita. Perché vietare quello che in tutti i principali paesi europei è consentito e che era consentito anche in Italia, nei centri privati specializzati, fino all'approvazione di questa legge?

8 Se vincono i Sì può aprirsi la strada a una moderna eugenetica, vale a dire la possibilità di programmare in laboratorio i figli scegliendo sesso, colore degli occhi, etc.?
No, nella maniera più assoluta. Prima di tutto perché gli stessi scienziati respingono con forza questa prospettiva in linea di principio e in linea di fatto. Il codice deontologico dei medici prevede in modo esplicito che ogni intervento sul genoma umano sia teso unicamente alla prevenzione e correzione di condizioni patologiche. In altre parole i soli interventi possibili sono a scopo di cura. Quindi sono ammessi test genetici (la cosiddetta diagnosi preimpianto) solo al fine di rilevare eventuali malformazioni o malattie ereditarie e prevenire così la scelta sofferente dell'aborto. In termini più generali siamo favorevoli a limiti certi e invalicabili (clonazione umana, mamme-nonne, utero "in affitto"). Limiti che anche nel caso di vittoria dei Sì ai referendum rimarrebbero assicurati dalla normativa vigente.

9 La sfida sui referendum è anche una sfida tra laici e cattolici?
Neppure questa affermazione è vera. I referendum investono alcune norme di una legge dello Stato e i cattolici, e credenti al pari dei laici, hanno su questo opinioni diverse. Alcuni sono favorevoli alla legge cosi com'è, altri la vorrebbero cambiare. La realtà è che nel mondo cattolico esiste lo stesso pluralismo - cioè la stessa articolazione di opinioni - presente nel mondo laico. Questa è una ricchezza per tutti, per i cattolici e per i laici, perché consente alle persone di scegliere sulla base delle proprie convinzioni e della propria coscienza.

Fonte: Comitato per il SI

Last edited by mimmoamerelli : 06-06-2005 at 09:13 PM.


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  #15  
Old 06-06-2005, 08:58 PM
Giovanni Giovanni is offline
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Originally Posted by belf
Hai ragione ma tali articoli vengono cancellati e non si può più modificarli.
o sbaglio?


sbagli


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  #16  
Old 06-06-2005, 08:59 PM
Giovanni Giovanni is offline
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Originally Posted by mimmoamerelli
FECONDAZIONE.
NOVE DOMANDE, NOVE RISPOSTE PER CAPIRE MEGLIO


per correttezza, cita la fonte


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  #17  
Old 06-06-2005, 09:04 PM
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complimenti per la chiarezza
...anche se un pò di parte...
almeno qualcuno prova a fare chiarezza e spiegare le cose...


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  #18  
Old 06-06-2005, 09:12 PM
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Originally Posted by Giovanni
per correttezza, cita la fonte


oops, ho dovuto tagliare xche mi limitava il testo a 100 caratteri, cmq e' tratto da una newsletter del Comitato per il SI.

cito una notizia ANSA che aggiunge spunti di riflessione:

PROCREAZIONE: DONNA PERDE TRE GEMELLI E ACCUSA LA LEGGE 40
SI ERA SOTTOPOSTA A FECONDAZIONE ASSISTITA
(ANSA) - TREVISO, 25 MAG - Tre gemelli concepiti tramite Pma
(Procreazione medicalmente assistita) sono morti in seguito
all'applicazione della legge 40 che il 12 e 13 giugno prossimo
sara' oggetto di referendum: l'accusa alla legge viene dalla
madre, che ha deciso di rendere noto il suo caso su ''La Tribuna
di Treviso'' per superare dentro di se' ''rabbia, dolore, paura,
rassegnazione e vergogna''.
Dopo aver atteso quattro anni un concepimento naturale, la
signora, arrivata all'eta' di 31 anni, si era risolta a
ricorrere alla Pma. Le erano quindi stati prelevati per essere
fecondati tre ovociti: il desiderio della donna, spiega il
quotidiano trevigiano, sarebbe stato di conservare il terzo
embrione ''per una prossima inseminazione'', ma la legge 40 non
ammette la crioconservazione.
La legge prevede invece che tutti gli ovociti fecondati e
diventati embrioni, per un massimo di tre, siano impiantati
contemporaneamente nell'utero della madre e cosi' e' stato
fatto: il triplice impianto ha quindi dato avvio a tre camere
gestionali, determinando l'inizio della gestazione di tre
gemellini eterozigoti.
Per evitare rischi a se stessa e per dare garanzia a qualcuno
degli embrioni di sopravvivere, in accordo con il marito, la
signora, che ha mantenuto l'anonimato, avrebbe a questo punto
voluto procedere all'embrioriduzione, l'eliminazione di uno o
piu' feti. In Italia, pero' non e' consentita la selezione dei
feti: la signora puo' quindi solo scegliere se portare avanti la
gravidanza o interromperla, ma non di selezionare, neanche per
motivi precauzionali, tra gli embrioni che ha dentro di se'.
Alla fine della dodicesima settimana, uno dei tre feti e'
morto: di solito - dichiara la donna - viene riassorbito o
espulso, invece nel suo caso resta li' per un mese intero,
inizia ''ad imputridire creando un'infezione che corrode i
sacchi degli altri due gemellini''. Alla diciottesima settimana
si verifica la rottura delle acque, prosegue, altre due
settimane e i piccoli superstiti vengono partoriti con aborto
spontaneo, troppo prematuri per poter sopravvivere.
Due mesi dopo il fatto, la madre e' ancora provata
dall'esperienza e decide di rendere nota la sua storia e di
''battersi per le tante coppie che desiderano un figlio e
potrebbero averlo senza gli ostacoli della legge 40''. ''Non
auguro a nessuno - afferma - di dover perdere una gravidanza a
causa di una legge che ha ucciso i miei bambini''.(ANSA).

http://www.lucacoscioni.it/node/4414


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  #19  
Old 06-06-2005, 09:17 PM
tiolucas73 tiolucas73 is offline
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tiolucas73 is on a distinguished road
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ragazzi, spero vogliate scusare la mia franchezza e la mia durezza, ma non riesco a non dirlo:
chi ha approvato la legge 4o sulla fecondazione assistita e chi la difenderà non andando a votare, non ha capito nulla del senso della vita, e vi spiego il perchè.
Limitare la libertà di scelta di una coppia in UN SOLO paese non fa altro che aumentare le differenze di classe, infatti chi se lo può permettere aggira la legge 40 andando all'estero (la spagna è vicinissima!! solo per fare un esempio....) mentre chi ha delle difficoltà economiche deve sorbirsi l'iter di questa stupidissima legge.....
aprite gli occhi, non lasciateveli bendare da sciocchi moralismi falso-cristiani!


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  #20  
Old 06-23-2005, 10:40 PM
CapoClunk CapoClunk is offline
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Scusate il ritardo


Ho notato che il forum si è svolto tutto in un giorno ma, anche se mi sono registrato solo ora, volevo aggiungere due parole. Una è che sono d'accordo, anche l'astensionismo può essere un modo di votare ed ognuno è libero di fare quello che vuole; non capisco però come può uno che non esprime nessun parere ricevere una interpretazione e stabilire un risultato di voto annullando il referendum ed il voto di chi invece a votare ci è andato. Senza contare che c'è anche chi a votare non ci va mai e chissà perchè ai referendum quelli contano. Se contassero alle politiche sarebbero di gran lunga il partito di maggioranza. Vi immaginate il parlamento con un terzo dei seggi vuoti perchè appartenenti al partito dei non votanti... Basta. Mi stò perdendo. Quello che volevo veramente dire è che l'astensionismo è un diritto, ma convincere ad astenersi dal voto è un reato punito dalla legge italiana per le elezioni con pene dai sei mesi a tre anni di reclusione più una multa. Solo che nessuno denucia, se no ne vedremmo di politici e preti al gabbio...
Per ora lascio... ma non dimenticate l'anno prossimo ci sono le politiche. Cerchiamo di non votare come quattro anni fa... per favore.


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