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  #1  
Old 04-11-2007, 06:08 PM
travis bickle travis bickle is offline
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La faccia tosta degli Yankees


http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/...olo357127.shtml Lozano,il marine che uccise Calipari, non ha dubbi,ha fatto il suo lavoro...e l'ha fatto bene purtroppo


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  #2  
Old 04-11-2007, 06:18 PM
alma alma is offline
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http://www.peacereporter.net/dettag....php?idart=4874


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  #3  
Old 04-11-2007, 09:45 PM
corso corso is offline
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e´giusto essere partigiani dei fatti italiani. perche e´la nostra patria. ma siamo sicuri che le cose siano andate come pensiamo noi. la realta´ e´ forse peggio di quella dei film. chissa´cosa c´era dietro tutta questa storia....... forse calipari era scomodo proprio a noi, o la sgrena.... o entrambi, insomma "diciamocelo", si puo´giudicare solo se si e´veramente a conoscenza dei fatti.
pittosto l´arroganza degli usa fu palese quando i due jets buttarono giu´la teleferica.


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  #4  
Old 04-11-2007, 10:41 PM
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Quote:
Originally Posted by corso
e´giusto essere partigiani dei fatti italiani. perche e´la nostra patria. ma siamo sicuri che le cose siano andate come pensiamo noi. la realta´ e´ forse peggio di quella dei film. chissa´cosa c´era dietro tutta questa storia....... forse calipari era scomodo proprio a noi, o la sgrena.... o entrambi, insomma "diciamocelo", si puo´giudicare solo se si e´veramente a conoscenza dei fatti.
pittosto l´arroganza degli usa fu palese quando i due jets buttarono giu´la teleferica.

Anche io credo che Calipari fosse scomodo ai vertici del Sismi ma gli Usa anche stavolta non hanno esitato a combinarne un'altra,con la complicità proprio dei nostri servizi segreti(guardate che personaggi sono i vari Pollari e Mancini...).


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  #5  
Old 04-11-2007, 10:47 PM
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Sembra della dietrologia,ma invece purtroppo mi sa che abbiate ragione.


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  #6  
Old 04-11-2007, 11:59 PM
ABNormal ABNormal is offline
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a me più che altro rimbomba la frase "due paesi amici che collaborano pienamente..." ma non ricordo a riguardo di quali paesi...


tempo fa cmq riguardo la tesi ufficiale (USA) feci un uso piuttosto semplice della matematica per palesare le idiozie che lo supportavano... ora lo cerco un pò....
.... ecco:
Quote:
Tratto da Repubblica.it di oggi (15apr2005)

--------------------------------------------------------------------------------------------------
La commissione d'inchiesta ha ricostruito gli avvenimenti del 4 marzo. Un'auto dei servizi segreti italiani si dirigeva verso l'aeroporto di Baghdad. A bordo c'erano la giornalista Giuliana Sgrena, liberata poco prima dai rapitori, l'agente del Sismi Nicola Calipari e un altro agente, che guidava. La commissione attribuisce a Calipari un errore fatale: l'avere «scelto di non coordinare i suoi movimenti con i militari americani per timore di compromettere la liberazione dell'ostaggio».
Su una rampa di accesso all'aeroporto c'era un blocco dell'esercito americano. L'inchiesta non ha accertato a quale velocità viaggiasse l'auto: circa 80 chilometri l'ora secondo i soldati americani, meno di 40 secondo Giuliana Sgrena e l'agente italiano superstite. Secondo la commissione quando l'auto è arrivata a 120 metri dal blocco i soldati americani hanno lampeggiato con i fari per ordinare l'alt. A 80 metri è stato esploso un colpo di avvertimento. L'auto non si è fermata e quando è giunta a 60 metri gli americani hanno sparato una raffica di mitragliatrice che ha ucciso Calipari e ferito Giuliana Sgrena. Tutto è avvenuto in 4 secondi.
--------------------------------------------------------------------------------------------------

Ma la matematica non è un'opinione:
80 Km/h= 80.000 metri /3600 secondi
pari a 22,2222... metri al secondo.
Nei 4 secondi dell'accaduto l'auto avrebbe compiuto quindi 88,888... metri, mentre la commissione d'inchiesta afferma che ne ha percorsi solo 60 (120-60).
mmmmm qualcosa non va....
In matematica si può anche procedere all'inverso:
60m. in 4 secondi = 15m. al secondo = 900m al min. = 54km/h
CINQUANTAQUATTRO chilometri all'ora, normale velocità urbana, altro che auto a tutta corsa!!!
quindi l'auto non correva e quindi la commissione mente in modo elementare.
E soprattutto, se si mente così impunemente con dati facilmente contestabili, vuoi vedere che è tutto falso (luci, primo sparo in aria, 4 secondi...) ????

e continuavo con
Quote:
Sarà che sono diffidente e che non mi va giù che ad indagare sul caso siano proprio gli amici dell'assassino.
Ma ho voluto fare una ulteriore serie di calcoli, basandomi sui dati che la commissione sta per pubblicare:
ricordiamo
a 120m i soldati segnalano con la luce un alt all'auto degli italiani
ad 80m sparano un colpo di avvertimento
a 60 sparano per uccidere
l'auto va a 80km/h
e trascuriamo questa volta l'ulimo stridente dettaglio dei 4 secondi dello svolgimento dell'accaduto (abbiamo visto già essere incompatibile con la realtà).
a questa velocità i 60 metri si percorrono in soli 2 secondi e 70 centesimi e quindi:

scena vista da fuori:
vedi un auto a 120 metri da te che "corre" e decidi di lampeggiare l'alt;
tra l'inizio del lampeggiare e lo sparo di avverimento (40 metri) passano 1secondo e 80 centesimi (usano riflettori o luci stroboscopiche?)
tra lo sparo di avvertimento e la mitragliata sull'auto 90 centesimi di secondo (punta la mano in alto come x sparare, portala rapidamente in basso e "spara" di nuovo...il tempo è quello, neanche a controllare se l'auto stia rallentando!)

e già qui di innocenza non ne respiro molta.

ma "rivediamo" scena da dentro l'auto:
-hai appena finito una trattativa di rilascio di un ostaggio,
-forse adrenalina in circolazione, forse anche stanchezza, forse no...chissà
-vai a 80 all'ora in una strada scarsamente illuminata e forse anche polverosa...
- F L A S H !!!! un riflettore schiaffato negli occhi
- "che ca##o succede" anche detto velocemente occupa 90 centesimi di secondo, e hai appena compiuto un terzo del percorso che ti è concesso prima di morire.
- diciamo che vuoi anche frenare a tavoletta perchè (genio!) hai capito cosa stia per succedere....

....ebbene fermiamoci e andiamo su un sito specializzato:
http://www.sicurauto.it/consiglisic...disicurezza.php
e prendiamo quanto dicono loro sui tempi/spazi di frenata:

Il tempo di reazione equivale al tempo che intercorre tra quando ci accorgiamo del pericolo e l'inizio della frenata e, di norma, varia tra i 0,5 e 1,5 secondi.
Il tempo di reazione (che chiameremo t.d.r) medio, ovvero di una persona in condizioni psichiche e fisiche in buona efficienza, è di circa 7 decimi di secondo (ma di solito si considera il tempo di 1 secondo).
IMPORTANTE!
- in caso di pioggia i valori vanno aumentati del 20/30%;
- sulla neve o sul ghiaccio lo spazio di arresto può addirittura quadruplicare;
- in caso di stanchezza o riflessi appannati il t.d.r. può aumentare considerevolmente.
(questo se non avete sulle spalle una giornatina come quella dei nostri..., ma andiamo oltre)
Possiamo però cercare di trovare una formula per calcolare lo spazio di arresto necessario, supponendo che la decelerazione sia costante durante tutta la frenata.
Pertanto la formula sarà: spazio di arresto approssimato; (velocità* x velocità*) / 2a (a = decelerazione)
* La velocità deve essere espressa in metri al secondo
e
La decelerazione media garantita dalle vetture moderne è pari a circa 9 m/s quadro
NB ---> I valori sono valori teorici e "ottimali", nella realtà i valori saranno più alti poiché come ho più volte detto ogni auto e ogni persona è diversa. Inoltre la decelerazione non sempre è costante (pochi premono in maniera efficace il pedale del freno...) e se le gomme dovessero bloccarsi la frenata sarà molto più lunga!


ordunque:
un secondo prima di frenare= 22.22m
Frenata (a regola d'arte): (22.22*22.22)/2*9= 27,43m
TOTALE= 49,65m minimo per fermarsi inchiodando davanti ad un pericolo, a 80 all'ora.
ai 60 metri che i macellai americani hanno concesso agli italiani c'è solo un margine di 10,35m, pari a 46 centesimi di secondo (metà della frase "che ca##o succede" di cui sopra")
sempre non considerando la qualità della strada iraqena e frenata non a regola d'arte!

era un posto di blocco o un plotone d'esecuzione?

non mi accontento e vado su un secondo sito.
qui trovo un grafico:

anche qui si evidenzia che anche con tutta la buona volontà a fermarsi gli italiani non hanno potuto farlo: gli americani hanno preparato una trappola mortale che non dava scampo a chiunque fosse capitato su quella strada a 80km/h.
Nessuna speranza di poterne uscire vivi.

Ripeto: era un posto di blocco o un plotone di esecuzione?
questo significa controllare il territorio o cercare il massacro?
sfido chiunque a dire la parola "innocenti" diretta agli americani e a tutte le forze di occupazione dell'iraq.
ah già...italiani esclusi, che come in libia,somalia ed eritrea anche qui siamo andati a portare benessere, progresso e l'italica civiltà...

sono passati due anni e, a menti fredde, non ho ancora visto ipotesi che modifichino questi dubbi...
ABN
__________________
«Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra.» Bob Marley


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  #7  
Old 04-12-2007, 01:04 AM
Corvinus Corvinus is offline
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Corvinus is on a distinguished road
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a suo tempo anche io manifestai i miei dubbi sull'accaduto.
ed erano qualcosa di più di un dubbio.
ora, però, non ho più voglia di inchieste e contrapposizioni.
perchè ad essere sotto processo non è un'apparato militare che 'avrebbe' preparato un attentato contro callipari e sgrena, ma un soldato...
e come al solito non si chiama john smith ne bill white...ma mario lozano, uno che mi immagino reclutato in una zona depressa e ricca di disoccupazione degli states...e mandato li controvoglia...uno che ci tiene tanto a riportare la pelle a casa, uno che ha paura (come si fa a non averla?).
uno che magari temeva ogni notte al posto di guardia, che ricordava le facce dei suoi colleghi morti e dei suoi famigliari a casa.
Uno mandato li a fare un posto di blocco con gli ordini sottomano....
dubito che il sig. lozano sia un esperto di spazi di frenata....
se qualcuno lo ha mandato li per fare fuori il rappresentante di un paese che pagando i riscatti mette a rischio la sicurezza delle altre delegazioni....
o se ha avuto solo paura, il terrore di non vedere più casa sua,
o ancora ha solo calcolato male i tempi da concedere alla auto, perchè stanco,
poco mi cambia.

Di sicuro non è lui quello che vorrei vedere sotto processo.
__________________
Corvinus

infondo me lo avevano detto: non volare troppo vicino al fuoco...ed ora sono riparabili le ali?


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  #8  
Old 04-12-2007, 02:22 AM
Super Mario Super Mario is offline
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Si, d'accordo ma...


Perfettamente d'accordo. Feci anch'io dei calcoli simili, senza carta e penna ma "a naso" e mi resi subito conto che qualcosa non andava, che forse l'unico vero modo per evitare di morire sotto fuoco "amico" era quella di viaggiare su un panzer o di avere una grossa esse disegnata sul petto. Ma questo è un altro discorso. Quello che voglio però dire è che forse è ora di finirla di mandare gente in quei paesi dove i rapimenti, la morte e le atrocità sono all'ordine del giorno. Se uno decide di andare, non mette a repentaglio solo la sua vita, ma quella di molte persone: autisti, traduttori, tecnici e molte altre persone. Inoltre come dice corvinus, non si può fare un processo ad un marine perchè spara ad un auto che almeno apparentemente sta violando un posto di blocco, semmai bisogna indagare chi non ha informato il posto di blocco del passaggio dell'auto. Se immagino di essere un marine nella notte iraquena con in mano un mitragliatore che deve difendere me ed i miei compagni, se mi è stato detto di sparare, se l'auto non rallenta, se tutto ciò che vedo sono due fari che avanzano a 80km\h (siano anche 60) beh io sparo. Sparo perchè un auto in iraq non è una semplice auto, ma potenzialmente sono 200 kg di tritolo. Detto questo, RIMANETE IN ITALIA. Chissene del dovere di cronaca, che si ammazzino tra di loro questi esaltati.

Last edited by Super Mario : 04-12-2007 at 02:28 AM. Reason: Avevo dimenticato qualche cosa


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