[magikoMILAN1982]

La potremmo definire l’eterna sfida di fine estate, un po’ “grazie” anche a Raymond Domenech che ha esasperato il clima con le sue accuse straballate. A confronto due nazioni, Italia e Francia, due scuole di pensiero calcistico da sempre in concorrenza. Nel giro di tre settimane, le rispettive nazionali si affrontano non due, ma tre volte. Infatti, tra la partita degli Under 21 di stasera a La Spezia e quella di San Siro dell’8 settembre tra azzurri e Bleus, c’è un altro rendez-vous. Stavolta un Francia-Italia di gala, che il 31 agosto apre la 60ª Coppa del Mondo di Subbuteo a Les Herbiers, in Vandea.
FAVORITI - Un mondiale dove l’Italia parte da favorita. Lo scorso anno, in Germania, durante i mondiali di calcio, gli italiani si sono fatti onore anche nel Subbuteo sollevando la sesta coppa consecutiva per la categoria a squadre (Senior) e anche quella individuale. L’uomo da battere è Efrem Intra che a Dortmund è salito sul gradino più alto del podio, raccogliendo l’eredità di Massimo Bolognino. La scia vincente azzurra dura dal 2003. E i veterani (Over 40) non sono da meno: campioni in carica pure loro.
NOZZE - “Sono fiducioso – dice Efrem che tre giorni dopo la finale convolerebbe a nozze – e spero di ripetermi. A parte i connazionali, i più temibili sono austriaci, belgi e il maltese che ho battuto un anno fa”. Una finale vinta 2-1, con gol decisivo a metà del tempo supplementare. Tra gli Under 19, il campione in carica è un altro azzurrino: Stefano Buono, erede di Daniele Bertelli, campione nel 2004 e 2005.
GALA - Di conseguenza, il torneo di Les Herbiers non poteva aprirsi, il 31 agosto, che con un Francia-Italia. “Un’amichevole di prestigio - spiegano gli organizzatori - per festeggiare nel miglior modo i 60 anni della disciplina”. Disciplina nata in Inghilterra nel 1947 che prende il nome dal simbolo scelto dal suo creatore, un’aquila che in latino si chiama Subbuteo. Fino al 2 settembre, sui 40 “campi” della Vandea, si sfideranno 21 paesi, 250 giocatori: 400 partite in 48 ore. Due tempi da 15’, con supplementari e rigori in caso di parità. C’è anche la sezione femminile. Le danesi sono imbattibili.

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