[magikoMILAN1982]

La Wwe ha sospeso alcuni fra i più conosciuti wrestler del mondo, sospettati di aver violato le severe regole del doping. Lo riporta il tabloid Sun, rivelando che il provvedimento sarebbe scattato dopo che la polizia ha rinvenuto i nomi degli atleti fra i clienti della "Signature Pharmacy", la ditta di Orlando coinvolta nel febbraio scorso nello scandalo di un giro di steroidi e anabolizzanti venduti senza controllo medico. Anche Chris Benoit, il wrestler che si è ucciso il 24 giugno del 2007 dopo aver ammazzato la moglie e il figlio di sette anni, era fra i "pazienti" della Signature.
TUTTI I BIG - E' stata la stessa Wwe ad annunciare il provvedimento restrittivo: "Basandoci sulle informazioni ricevute dagli investigatori di Albany - si legge nel comunicato ufficiale - la Wwe ha deciso di sospendere 10 dei suoi wrestler per aver violato la Wellness policy. Non intendiamo rivelare i nomi degli atleti sospesi, ma abbiamo già comunicato a tutti che i provvedimenti verranno resi noti l'1 Novembre". Ma la stampa Usa si è subito buttata alla ricerca dei wrestler sospettati di aver preso steroidi dalla ditta di Orlando e nel giro di poche ore sono stati divulgati diversi possibili elenchi, all'interno dei quali si celerebbero i dieci lottatori squalificati: secondo il New York Daily News gli atleti sarebbero Randy Orton, Charles Haas, Jr, Adam "Edge" Copeland, Robert "King Booker" Huffman, Shane Helms, Mike Bucci, Anthony "Santino Marella" Carelli, John "John Morrison" Hennigan, Darren "William Regal" Matthews, Ken "Mr Kennedy" Anderson e Chavo Guerrero. In realtà, in questa lista ci sarebbero 11 nomi, ma Mike Bucci, alias Simon Dean, si è ritirato dalle competizioni e ora si occupa di giovani talenti. A questi atleti, il canale sportivo Espn avrebbe poi aggiunto Dave "Batista" Bautista, Shoichi Funaki e Chris "Masters" Mordetsky, mentre Sport Illustrated avrebbe messo dentro anche Umaga.
MA NON ERA CAMBIATO TUTTO? - Ironia della sorte, giusto poche settimane fa e proprio sul Sun, Kennedy aveva sottolineato come ormai le cose fossero cambiate nel wrestling: "Abbiamo avuto dei problemi in passato, ma onestamente adesso non credo che sia ancora così. Se guardiamo gli atleti che sono morti, ci rendiamo conto che questi facevano parte di un'altra era del wrestling". Nella stessa intervista, l'atleta aveva poi confessato di aver fatto uso di steroidi, ma di aver smesso quando la Wwe aveva introdotto la Wellness Policy e iniziato un rigido programma di controllo dopo la morte di Guerrero nel novembre del 2005.

gazzetta.it

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La WWE (World Wrestling Entertainment) ha deciso di pagare le cure disintossicanti a tutti i wrestler che decideranno di entrare spontaneamente in un programma di riabilitazione per farsi curare dalla dipendenza da droghe e farmaci. Lo rivela il Sun, spiegando che l’agevolazione, annunciata dal presidente Vince McMahon, riguarderà tutti gli atleti del presente e del passato e durerà tutto il tempo necessario per il ricovero. Sebbene la coincidenza sia perlomeno curiosa, visto che la WWE dovrà presentarsi fra breve davanti al Congresso Usa per chiarire la questione delle droghe e delle morti di alcuni wrestler, quello indicato da McMahon è sicuramente un primo, importante passo nella giusta direzione.
MORTI SOSPETTE - Solo la scorsa settimana, infatti, lo stesso tabloid inglese aveva riportato la notizia che Sensational Sherri Martel, una delle lottatrici più famose del circuito, era morta lo scorso giugno per un’overdose di “Hillbilly Heroin” (eroina dei boscaioli), senza contare tutti gli altri decessi famosi di questi ultimi anni, quasi sempre legati a problemi di anabolizzanti e droghe in genere. L’iniziativa della Federazione è stata accolta con favore dall’ambiente. Una voce su tutte, quella di Scott E. Williams, che ha appena finito di scrivere un libro sulla tragedia di Chris Benoit e sulle reazioni a quelle morti così violente (nel giugno scorso l’atleta ha ammazzato moglie e figlio prima di suicidarsi, ndr): “Storicamente, il wrestling professionistico è sempre stato un business in cui i promoter degli spettacoli usavano gli atleti quando più a lungo potevano per guadagnare soldi, poi li scaricavano senza mezzi termini, lasciandoli soli ad affrontare problemi di salute e altre difficoltà. L’annuncio della WWE a proposito del ricovero in clinica per disintossicarsi è un voltafaccia davvero bene accetto. Malgrado tutto il disprezzo che ha ricevuto, e in molti casi meritato, Vince McMahon non è il diavolo e ogni passo che viene compiuto dalla sua federazione sul trattamento delle dipendenze e nei riguardi della salute, sebbene tardivo, merita un applauso”.
L'APPELLO DI THE ROCK - E mentre la WWE tenta di darsi una ripulita dalle accuse degli ultimi mesi, l’ex campione del mondo The Rock chiede tolleranza zero per le droghe. La star del ring, che sostiene di non aver mai preso steroidi mentre lavorava per la Federazione, ha parlato a un giornale americano e le sue dichiarazioni sono poi rimbalzate oltreoceano: “Bisogna prendere una linea molto dura - si legge sul Sun - . Chi usa le droghe e viene scoperto, è fuori. Ovviamente, serve un programma educativo aggressivo, perchè questi ragazzi devono essere messi a conoscenza dei problemi legati alle droghe e devono capire quanto negative esse siano e che danni possono causare al loro fisico mischiandole con un certo stile di vita. Io dico sempre ai ragazzi che vogliono entrare nel mondo del wrestling professionistico che devono imparare a prendersi cura di loro stessi e del loro corpo, ma che non faranno mai soldi solo con i loro bicipiti”.

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