La Gioconda, il celeberrimo ritratto di Leonardo Da Vinci esposto al Louvre di Parigi, avrebbe finalmente un nome e cognome accertati. La donna raffigurata nel dipinto sarebbe infatti Lisa Gherardini, detta anche Lisa del Giocondo, andata in moglie quindicenne al commerciante di tessuti, più anziano di lei di una ventina d'anni, Francesco del Giocondo.
La rivelazione proviene dall'Università tedesca di Heidelberg, dove l'ex direttore della sezione manoscritti, Martin Schlechter, ha rinvenuto su un incunabolo una scritta di pugno del proprietario, Agostino Vespucci, datata ottobre 1503. La nota vergata a margine sull'opera, un'edizione a caratteri mobili degli scritti di Cicerone datata 1477, paragona Leonardo al celebre pittore dell'antichità Apelle, affermando che Da Vinci proprio in quel momento stava lavorando al ritratto di Lisa del Giocondo.
In questo modo troverebbero conferma le indicazioni del Vasari, che nel 1550 aveva indicato proprio in Lisa Gherardini la donna che fece da modella per il quadro. Ma la sua affermazione, fatta quasi 50 anni dopo la realizzazione del dipinto, era stata quasi subito messa in discussione da altri studiosi. La scoperta di Schlechter, che conferma anche la data di inizio del dipinto, il 1503, varrebbe dunque come prova definitiva che l'identificazione effettuata a suo tempo era esatta.
L'attuale responsabile della Biblioteca universitaria di Heidelberg, presso la quale è stata effettuata la scoperta, Veit Probst, sta lavorando a un saggio, la cui pubblicazione dovrebbe avvenire nei primi giorni di febbraio, che ricapitola le vicende che hanno portato alla clamorosa conferma.
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