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yatta 01-24-2008 01:42 AM

Le cifre della nostra crudeltà, Unicef 2008.
 
Le cifre della nostra crudeltà, Unicef 2008.

Sembra impossibile ed impensabile, non si riesce a credere che ogni giorno ben 26 mila bambini nel mondo, con meno di cinque anni, muoiono per malattie del tutto evitabili come normalissime infezioni, curabili con blandi antibiotici, o per comuni diarree.
Sono questi i dati che emergono dal rapporto annuale del 2008 dell’Unicef sulla condizione dell’infanzia nel mondo, presentato oggi e, quest’anno, dedicato al diritto alla salute («Nascere e crescere sani»).
Snocciolando i dati si scopre così che un bambino su quattro nel mondo è sottopeso, nei paesi meno sviluppati lo è uno su tre, in Asia meridionale addirittura uno su due.
Il 50% dei decessi dei bambini con meno di cinque anni avviene per malnutrizione, in pratica sono ben cinque milioni di bambini.
Nel 2006 con un poco di fortuna si è riusciti a far scendere le morti dei bambini sotto i 10 milioni (erano 20 milioni nel 1960); 72 morti ogni mille nati vivi.
Tra le undici priorità individuate dall’Unicef per il 2008 c’è poi anche la lotta alle violenze contro i minori: quando si osservano regioni in cui 80.000 bambini perdono la vita ogni anno a causa delle violenze tra le mura domestiche, oppure quando si scopre che ancora due milioni di bambini sono sessualmente sfruttati e sei milioni lamentano abusi di vario genere, è cruciale e urgente individuare soluzioni e forme di intervento.
Purtroppo però le morti raggiungono ancora cifre impressionanti, 9,7 milioni di bambini.
Quasi la metà di questi decessi, sotto i cinque anni di vita, avviene ancora in quella terra, dimenticata da Dio e dagli uomini, che è l' Africa sub-sahariana. Una percentuale incredibile.
Fra le principali cause si possono annoverare le complicazioni neonatali (36%), la polmonite (19%), la diarrea (17%), la malaria (8%), il morbillo (4%), l’Aids (3%).
Solo di banali diarre muoiono , ad esempio, circa 2 milioni di bambini l’anno.
Rilevante anche la malnutrizione che è il principale fattore di circa la metà delle morti di bambini. A questa si aggiunge poi la mancanza di acqua potabile e servizi igienici adeguati ,che da soli incidono sulla mortalità per un 88% circa dei decessi dovuti a malattie diarroiche, in pratica oltre 1,5 milione di morti l’anno.
Si pensi che se si migliorasse semplicemente l’accesso ai servizi - afferma l'Unicef - si ridurrebbe di un terzo la mortalità dovuta alla diarrea.
Il dossier segnala anche l'importanza che i conflitti locali e le guerre in quei territori hanno sulla mortalità e sulle condizioni generali di mortalità.
Attualmente oltre 40 paesi, per buona parte a basso reddito, sono coinvolti in conflitti.
La mortalità infantile, ed era inevitabile, risente in maniera impressionante delle condizioni di vita delle madri. Mezzo milione di donne muoiono ogni anno per motivi legati al parto o alla gravidanza. Le condizioni delle une condizianano inesorabilmente la vita degli altri. Nei paesi in via di sviluppo un quarto delle donne incinte non riceve nemmeno una visita medica prima del parto.
L'Unicef segnala anche un dato impressionate che ci lascia inorriditi, si pensi che ad esempio 12 dollari potrebbero, per la maggior parte dei casi, salvare la vita di uno di questi bimbi.
Si stima, ad esempio, che "nell’Africa sub-sahariana l’applicazione di un pacchetto di interventi essenziali, in grado di ridurre la mortalità infantile di oltre il 30% e la mortalità materna di oltre il 15% , potrebbe avere un costo aggiuntivo, rispetto ai programmi attuali, di 2-3 dollari procapite".
Sono sicuramente impressionanti le cifre dei morti e della sofferenza, ma sono più impressionanti le cifre della nostra indifferenza e del nostro disinteresse.
Le prime forse ingenuamente si potrebbero addebitare alla fatalità, le altre no, non hanno giustificazioni , non ne meritano , sono solo le cifre orrende del nostro disinteresse e della nostra crudeltà.

Fonte

No comment :mad:

mimmo-44 01-24-2008 09:32 AM

Un pensiero :(Che spero non sia utopia).
 
Se le Nazioni Unite decidesse che per un anno il danaro che tutte le nazione spendono per gli armamenti li metterebbero a disposizione di queste tragedie,si otterebbero due importantissime cose: una parte di sollievo per questa gente,e l"altra quella di avviare a tutte le nazioni un inizio di distensione mondiale che fino ad oggi non pensa altro ad autodistruggersi!
P.S.La chiesa:chi non ha sofferto la fame non puo capire il problema,basta vedere dal primo all"ultimo dei religiosi (tutti sovrappesi) ed hanno il coraggio di parlare della fame nel mondo! Questo che noi attraversiamo e"una Era perversa,in gergo si dice:(non c"e" piu" religione).E"quelli che la dovrebbero rappresentare,pensano piu alla politica che hai problemi sociali.CHE TRISTEZZA!!! :mad: :mad:


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