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staff 11-08-2006 10:50 PM

Rai e Utenti all'estero qualcosa si muove
 
Fonte: digital-sat


Da ormai molti anni sul nostro forum (e non solo) si dibatte animatamente
del problema dei programmi che la RAI codifica sui propri canali
satellitari. Come noto infatti i canali RAI sono visibili gratuitamente via
satellite e questo consente a tanti abbonati italiani, domiciliati
all'estero o in Italia ma in zone (ancora numerose) ove sono presenti seri
problemi di ricezione del segnale terrestre (analogico e ancor più
digitale), di poter usufruire legalmente del servizio televisivo pubblico
per cui pagano il canone. Ci sono però programmi per cui la RAI acquista i
diritti solo per il territorio nazionale e che è quindi costretta a
codificare nelle trasmissioni via satellite, ricevibili in tutta Europa e
oltre. Queste trasmissioni sono in genere, guarda caso, quelle che
riscuotono maggiore successo e interesse: eventi sportivi in diretta, film
in prima visione, cartoon Disney. Per poter accedere a questi eventi sulla
piattaforma satellitare gli abbonati RAI devono sottoscrivere un abbonamento
alla pay tv satellitare italiana Sky Italia, così come previsto da un
accordo intervenuto tra RAI e Sky. Per gli abbonati alla RAI che non siano
abbonati anche a Sky non c'è invece via d'uscita: si tratta di fatto di
abbonati di serie B. Il problema è peraltro presente anche negli altri paesi
europei che l'hanno risolto o utilizzando un segnale (beam) satellitare
strettamente puntato sul paese interessato (la BBC in Gran Bretagna) o
fornendo agli abbonati a modico prezzo una card ufficiale che possa mettere
in chiaro i canali dell'emittente pubblica (SRG in Svizzera) o, più
semplicemente, trasmettendo comunque in chiaro anche via satellite tali
programmi (ARD/ZDF in Germania, France Television in Francia).

Ora però qualcosa sembra muoversi anche in Italia. Il mese scorso infatti
tre deputati del gruppo dei Verdi hanno presentato in IX Commissione alla
Camera dei Deputati una risoluzione (che riportiamo di seguito) che impegna
il Governo ad affrontare la questione e "a contrastare quella che appare una
palese violazione delle leggi comunitarie e nazionali". La risoluzione era
stata fissata all'ordine del giorno del 10 ottobre ma non è stata trattata:
il suo iter risulta ancora in corso. Ovviamente nessun accenno all'analogo
problema delle reti Mediaset che, essendo private, non hanno gli stessi
obblighi che la concessionaria pubblica ha verso i suoi abbonati.


Risoluzione in Commissione 7-00060
presentata da ANGELO BONELLI
mercoledì 11 ottobre 2006 nella seduta n.051

La IX Commissione premesso che,
sembra che i programmi della Rai, in particolar modo quelli relativi alle
manifestazioni sportive, siamo regolarmente criptati (anche se, allo stato
attuale, sarebbe più corretto dire «oscurati») in Europa, In tal modo si
esclude che soprattutto gli italiani all'estero possano goderne provocando
disagio e malcontento più volte segnalato anche dal corrispondente Rai a
Bruxelles alla dirigenza della Rai;
la questione di cui trattasi è da ricondurre ai diritti d'autore ed in tal
senso è risaputo che alcuni programmi (film, gare di Formula 1, partite di
calcio e quant'altro) vengono criptati perché la Rai non paga i diritti per
la loro diffusione oltre il territorio nazionale;
in conseguenza di tali fatti, su richiesta dei titolari dei diritti
internazionali, l'azienda radiotelevisiva italiana è obbligata a criptare
(sia per la ricezione satellitare sia per quella via cavo) il segnale in
partenza;
risulterebbe che alcune compagnie televisive estere, come la Codetel in
Belgio, abbiano già iniziato a oscurare le manifestazioni sportive trasmesse
da Rai 1, nonostante che, da quanto sembrerebbe, i clienti di origine
italiana abbiano acquistato un pacchetto comprendente anche la
programmazione Rai e che tali compagnie chiedano ai loro abbonati un
supplemento pecuniario per assistere alle partite di calcio;
frequentemente si discute sull'importanza della promozione e diffusione
della lingua e della cultura italiane all'estero, della grande ricchezza che
rappresentano gli italiani, nel mondo in quanto ambasciatori del made in
Italy, della libera circolazione del pensiero e così via, sarebbe pertanto
auspicabile che tali principi, in tutte le sedi in cui ne ricorrano le
circostanze, fossero adeguatamente difesi, sostenuti e sviluppati;

impegna il Governo,

ad adottare le opportune iniziative per accertare la reale entità delle
problematiche esposte in premessa ed a contrastare quella che appare una
palese violazione delle leggi comunitarie e nazionali.
(7-00060) «Bonelli, Lion, Cassola»

SmAiL 11-08-2006 11:06 PM

Basterebbe fare una semplicissima carta in Seca (attuale codifica della rai) da inviare GRATUITAMENTE agli italiani che ne facciano richiesta sia nel territorio nazionale (gratis perchè paghiamo già il canone) sia per coloro che risiedono nel resto d'europa...

La televisione svizzera fa così..

giacchettone 11-09-2006 12:30 AM

non è mai troppo tardi...

giuseppe. 11-09-2006 11:30 AM

fosse bello se tutti gli evetni all'estero li lascerbbero vedere xche nn e giusto che gli italiani all'estero nn possano vedere x esempio la champions essendo italiani e che tifano x squadre italiane

Corvinus 11-09-2006 01:17 PM

le squadre italiane si fanno pagare per essere guardate,
e si fanno pagare sia dagli italiani in italia che da quelli all'estero che, dagli stranieri.
Se si parlasse dei diritti anche all'estero le squadre itailane o l'uefa vorrebbero che oltre ai diritti per il territorio nazionale (60 milioni di utenti potenziali) si pagasse anche per i milioni di italiani residenti all'estero. Quindi chiederebbero di più. Poichè il canone lo pagano solo gli italiani residenti in italia, tutto questo si tradurrebbe dicendo che la quota di canone relativa agli eventi sportivi costerebbe agli italiani residenti in italia il doppio!!!

E' vero che si paga anche per ricevere la rai all'estero, ma la quota non sarebbe sufficiente per coprire l'enorme aumento delle spese.

non diamo troppe colpe alla rai.
I soldi li vogliono le squadre e qualcuno deve pagarli!

giuseppe. 11-09-2006 01:33 PM

si ma va bene corvinus capisco che gli italiani residenti in italia pagano il canone ma gli italiani all'estero ne pagano di altri canoni x esempio io che sto in germania devo pagare il canone x ard e zdf ecc...
devono capire anche questo

Corvinus 11-09-2006 02:04 PM

è vero, ma non deve capirlo la rai, la rai lo sa...deveìono capirlo le squadre di calcio e chiedere meno.
Anche se la verità è che l avvento delle pay tv ha dopato il mercato del calcio

king8 11-09-2006 03:36 PM

Quote:
Originally Posted by Corvinus
è vero, ma non deve capirlo la rai, la rai lo sa...deveìono capirlo le squadre di calcio e chiedere meno.
Anche se la verità è che l avvento delle pay tv ha dopato il mercato del calcio

purtroppo sarà difficile invertire questa tendenza... le squadre per sopperire alle loro enormi spese devono guadagnare con gli introiti televisivi... e la rai non può competere con sky... solo lo streaming può cambiare le cose... speriamo bene per il futuro...


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