McCain, SCEMO & PIU' SCEMO
 

Come scrivevo l’altro giorno, l’establishment economico-militare che gestisce il governo degli Stati Uniti ha bisogno di un presidente che sia il più possibile manipolabile. La malleabilità di un presidente è strettamente legata al suo quoziente intellettivo. Un presidente completamente deficiente è l’ideale per gestire il corso degli eventi da dietro le quinte, senza dover mettere in conto intralci o ammutinamenti. George Bush II, da questo punto di vista, è stato un presidente quasi perfetto. Ma con John McCain si può fare di meglio.

Contro McCain, Barack Obama non ha molte chance. Obama, purtroppo per lui, non è deficiente, solo servile e dei servi non sai mai fino a che punto puoi fidarti. Nonostante i suoi ripetuti salamelecchi allo Stato giudaico, quando crede che nessuno lo guardi Obama si lascia andare ad affermazioni quasi sensate che destano preoccupazione e sfiducia nei controllori. Ad esempio, in un’intervista sulla rivista The Atlantic, citata alcuni giorni fa da Maurizio Blondet, Obama così rispondeva al giornalista Jeff Goldberg, che gli chiedeva se Israele fosse una palla al piede per la reputazione americana nel mondo:

«No, no, no. Ma ciò che penso è che questa ferita sempre aperta, questa piaga costante, infetta tutta la nostra politica estera. La mancata soluzione di questo problema dà il pretesto a militanti islamisti anti-americani di commettere atti inescusabili, sicchè abbiamo un interesse di sicurezza nazionale per risolvere questo... E anche Israele, credo, ha un interesse di sicurezza a risolvere questo, perchè ritengo che lo status quo sia insostenibile. Sono assolutamente convinto di questo, e certe tensioni che possono nascere tra me e alcuni degli elementi più falchi nella comunità ebraica degli USA può venire dal fatto che io non aderirò ciecamente alla più estrema delle posizioni solo perchè mi copre le spalle politicamente».

Dichiarazioni del genere, che fanno balenare tra una genuflessione e l’altra sconcertanti scintille di pensiero, fanno di Obama un personaggio assolutamente inadeguato a ricoprire il ruolo di docile scendiletto del sionismo. Dunque penso non ci siano dubbi su chi sarà il “vincitore” delle prossime, democraticissime elezioni presidenziali americane. Guardatevi il video qui sopra e ditemi se non siete disposti a scommettere su McCain ogni centesimo che possedete.

http://blogghete.blog.dada.net/post...SCEMO#commentil

Purtroppo e' verissimo... paradossalmente, visti i sondaggi e le previsioni di voto, nella sfida presidenziale di novembre Hillary Clinton avrebbe molte piu' possibilita' di battere McCain di quante non ne abbia Obama (il che, tutto sommato, conferma la tua tesi... ;) ;) )

forse non avete idea cosa muove la politica americana. sono le lobbies che dettano chi sara' presidente. e' sempre stato cosi'. le piu' forti sono, armi e petrolio. e' ovvio che vogliono un repubblicano. ma nel passato hanno appoggiato anche quei democratici che avevano promesso di non toccare i loro giganteschi imperi. mccain e' uomo delle lobbies. anche la clinton e' donna delle lobbies. obama no. i dems hanno speranza di affogare quel clone di bush, odiosissimo vecchio rimbecillito e pericoloso guerrafondaio, solo se metttono obama e la clinton insieme. prez e vice-prez.

p.s. comunque sono pronto a scommettere che il mio obama sara' il prossimo prez usa. :) :cool:

Quindi avremo una donna presidente USA? Wow...però a me ispira di più Barak Obama... l'importante e che sia democratico e non repubblicano.

io penso che

la clinton la spunterà su obama...
ma perderà con mccain (ma è quello delle patatine? :eek: :rolleyes: :D )

p.s.
per concludere... mccain perderà con osama!


così concludo la mia terna con una rima! :p

l'unica ragione per cui la vacchetta e' ancora in corsa e' che piu' autorita' conquista nel partito democratico e piu' chances ha, tra qualche anno, di ritentare una scalata alla casa bianca e alla sua argenteria. :rolleyes: :cool:

obama ha gia' la nomination in tasca. lo sa anche lei. mccain e' duro da buttar giu' perche' ha tutti i conservatori, i bianchi, i bianchi radicali, le destre religiose, i white supremacists (non so come si dice in italiano), gli xenofobi, i razzisti etc.. dalla sua parte.senza contare le lobbies di armi, petrolio e tabacco. ha dalla sua anche i sanitari tutti, compresi i medici che non vogliono l'assistenza sociale medica per ovvii motivi di guadagno, ma anche per evitare processi per mala sanita', che in america sono all'ordine del giorno. senza contare le forze armate, soprattutto tra le gerarchie piu' alte. insomma tutto lo schifo contro un candidato di colore, con un nome straniero, che non ha fatto il militare, che ha pochissima esperienza politica, ma ha un fascino enorme sulle minoranze e su tutti progressisti liberali d'america. me compreso. se poi fosse tifoso viola sarebbe perfetto. :rolleyes: :cool: :p :D :D :D

(white) supremacist= sostenitore della supremazia (dei bianchi)

;)