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staff 09-12-2008 12:30 PM

Nuova Alitalia non decolla oltre 5000 esuberi
 
ROMA - La nuova Alitalia non decolla. Dopo il fallimento del tavolo di confronto e della mediazione durata tutta la notte al ministero del Lavoro, la Compagnia Aerea Italiana (Cai), la società che si era fatta carico di avviare un piano di salvataggio per la compagnia di bandiera, ha deciso che l'operazione non si può fare. «Cai prende atto, dopo sette giorni di incontri, che non esistono le condizioni per proseguire le trattative» annuncia un portavoce della società spiegando che «evidentemente non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessità di profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede». Non solo: in mattinata sarebbe stato fatto rientrare dalla sede della Magliana il team incaricato di svolgere il lavoro di due diligence legato all’offerta. Ma da parte sindacale arriva l'appello del leader della Cisl, Raffaele Bonanni: «Voglio sperare che Cai non dia forfait. Noi ce l'abbiamo messa tutta. Ci vuole senso di responsabilitá anche da parte loro, oltre che da parte nostra e spero anche da parte del governo». E per il governo parla il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui la vicenda «volge alle più negative conclusioni». Tuttavia, per il ministro, «la situazione è critica ma non definitiva», anche se «il margine di mediazione alle condizioni attuali credo sia esaurito».

POCO OTTIMISMO - L'intesa tra le parti sulle opzioni per il salvataggio di Alitalia già nelle prime ore della mattinata era aparsa difficile. Di più: secondo i sindacati, le distanze erano «insormontabili». Non a caso lo stesso Sacconi, aveva detto di ritenere molto probabile l'avvio già in giornata delle procedure di mobilità per i lavoratori, precisando poi che «la macchina del commissario di Alitalia è inesorabilmente in moto». Tuttavia il confronto resta ancora formalmente aperto. E malgrado il vertice notturno tra rappresentanti sindacali, governo e la Cai (la nuova compagnia pronta a rilevare il vettore nazionale) abbia dato esiti negativi, i vari soggetti impegnati nella trattativa si sono ripromoessi di aggiornare nelle prossime ore i diversi tavoli. Una breve pausa di riflessione, dunque, prima di ricominciare un serrato confronto che risulterà decisivo per le sorti della compagnia e delle persone che vi lavorano. Ma proprio lo stop al confronto, secondo il leader della Uil, Luigi Angeletti, «significa che la firma non era vicina». Ore concitate e di grande apprensione, insomma. E chissà se sarà di conforto l'annuncio di papa Benedetto XVI che, in partenza da Roma su un aereo Alitalia, ha detto che da tempo le sorti della compagnia trovano posto nelle sue preghiere.



GLI ESUBERI - Intanto trapelano alcuni dei dati sugli esuberi presentati nella notte. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il numero dei lavoratori considerati in eccesso dalla Cai sarebbe di oltre 5mila, considerando anche le attività del gruppo per le quali è prevista una esternalizzazione. In particolare, per i piloti ci sarebbero mille esuberi dei quali 130 riguardano l'esternalizzazione delle attività cargo. I dati riguardano complessivamente sia i lavoratori per i quali è previsto il ricorso ad ammortizzatori sociali con una copertura per sette anni, sia i dipendenti di attività per le quali è prevista l'esternalizzazione con la cessione ad altre società. Guardando le singole categorie, sarebbero 1.600 gli esuberi previsti per gli assistenti di volo, 840 per gli operai della manutenzione leggera, 950 nei servizi di terra aeroportuali, 800 per le attività di manutenzione pesante concentrate negli stabilimenti Atitech di Napoli e 360 tra i dipendenti (non piloti) delle attività cargo da esternalizzare.

«MOBILITA' SUBITO» - Anche il ministro Maurizio Sacconi non è ottimista. «Le condizioni oggettive fanno temere il peggio», dice usendo dal ministero dopo la lunga mediazione nella notte con Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Quanto alla possibilità che l'amministratore straordinario di Alitalia, possa avviare subito le procedure per la mobilità, il ministro ha indicato che «certamente» lo farà, probabilmente già da questa mattina, «perchè è tenuto a farlo, e non perchè lo diciamo noi o perchè sia nelle sue disponibilità decidere. Non ha voluto attivarla fino ad oggi, ma ritiene un suo dovere farlo». Sacconi ha fatto capire che nella notte si è stati vicinissimi al fallimento delle trattative con i sindacati sul piano per salvare Alitalia: «La rottura non c'è stata - ha detto - solo perchè alla fine è emersa un pò di buona volontà».

«MA COSI' SALTA IL CONFRONTO»- L'eventuale apertura della procedura di mobilità sarebbe però un grosso ostacolo al confronto tra le parti. Lo dice chiaramente Renata Polverini, segretario generale dell'Ugl, secondo cui un'eventuale azione in tal senso bloccherebbe di fatto ogni possibilità di intesa. «Il ministro del Lavoro ha garantito che si sono fermati gli orologi - ha evidenziato la Polverini - e quindi si sono fermati per tutti gli attori che partecipano al tavolo, e a mio avvio anche per Fantozzi. Mi pare difficile che avvii la mobilità, ma se la avvia non credo che ci sarà un negoziato che prosegue».

IL NODO DEI PILOTI - Intanto la vicenda si gioca anche sulle dichiarazioni rilasciate a margine degli incontri. Come quella di Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa San Paolo, che sta dietro a Cai, secondo cui i lavoratori della compagnia «non si rendono conto della situazione in cui si trova Alitalia, in particolare i piloti». Una tesi che questi ultimi hanno però subito rirspedito al mittente: «Non siamocosì capricciosi o poco coscienti - sbotta Roberto Spinazzola, segretario generale dell'Unione Piloti -: l'offerta di Cai è prendere o lasciare e quanto e mille persone in esubero è un dramma non gestibile».

LE REAZIONI POLITICHE - Mentre dunque sul futuro di Alitalia si addensano nubi sempre più scure, dal mondo della politica arrivano le prime reazioni. E' il centrodestra a prendere la parola. Mentre Capezzone (FI) e Rotondi (Dca) mettono le mani avanti facendo sapere che un eventuale fallimento sarà da addossare alla responsabilità dei sindacati, il leghista Roberto Calderoli mette l'accento sul fatto che in un modo o nell'altro la questione andrà a chiudersi, con sollievo per le casse pubbliche: «Quello che a me interessa - ha detto il ministro della Semplificazione - è quello che non pagheremo più per il sistema Alitalia, perchè fintanto che Alitalia è rimasta una cosa pubblica regolarmente abbiamo continuare a dare. Chiudiamo questa vicenda, che mi auguro si chiuda già oggi stesso, con la certezza che il cittadino non dovrà più dare una lira in futuro per Alitalia».








fonte corriere.it

tiolucas73 09-12-2008 01:06 PM

e si criticava il piano AIRFRANCE....grazie, Silvio! :mad:

Malcom1875 09-12-2008 06:17 PM

Quote:
Raffaele Bonanni: «Voglio sperare che Cai non dia forfait. Noi ce l'abbiamo messa tutta. Ci vuole senso di responsabilitá anche da parte loro, oltre che da parte nostra e spero anche da parte del governo». E per il governo parla il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui la vicenda «volge alle più negative conclusioni». Tuttavia, per il ministro, «la situazione è critica ma non definitiva», anche se «il margine di mediazione alle condizioni attuali credo sia esaurito».


La chiave è tutta in una parte delle parole di Bonanni! Serve rspomsabilità da parte anche della Cai che invece vuole solo mangiarsi Alitalia e non porta rispetto ai lavoratori. Spero che la trattativa fallisce e qualche altra compagnia provi a comprarla.
La Cai spera nche le minacce di sacconi facciano effetto ma si sbaglia per ora non stan facendo grande effetto!

mimmo-44 09-13-2008 10:49 AM

Prepariamoci!!!
 
A dire E"NOI PAGHIAMO!!!!!!! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Malcom1875 09-18-2008 06:22 PM

E' fallita!
 
Pag.111 (1/1) 18/09/2008 17:49
Primopiano

ALITALIA, A UNANIMITA' RITIRO OFFERTA CAI

La Cai ha deciso di ritirare l'offerta per Alitalia. Il ritiro "è stato deliberato all'unanimità" dall'assemblea riunita questo pomeriggio, scaduto l'ultimatum di Colaninno. Il presidente di Compagnia aerea italiana ieri aveva chiesto alle forze sindacali che non avevano sottoscritto l'accordo quadro di aderire entro oggi alle 16,prima dell'assemblea della Cai. "La drammatica situazione di Alitalia e dei mercati internazionali - si legge in una nota - non permette di allungare ulteriormente una trattativa che è stata approfondita e ha portato a numerose concessioni". "Dilazioni" metterebbero "a rischio la realizzazione del piano".

ALITALIA, SINDACATI: SI CONTINUA A VOLARE
L'Alitalia continuerà a volare anche dopo che sarà ufficializzato il ritiro dell'offerta avanzata dalla Cai. Lo ha detto il segretario nazionale dello Sdl,Maras, annunciando che le sei sigle sindacali che non hanno accettato l'offerta Cai sono ora riunite per mettere a punto una serie di misure per garantire l'operatività dell'azienda. La notizia del ritiro della Cai è stata accolta da applausi dai dipendenti Alitalia riuniti in assemblea che hanno intonato slogan: "Via la casta, riapre l'asta" e "Tutti a casa".


Cose è successo effettivamente
La Cai aveva dopo una trattativa con i sindacati aveva fatto un accordo con parte di essi: Cisl, Uil, Ugl.
Mentre Cgil ed altre 5 sigle di categoria non avevano firmato, chiedento tempo per riflettere.
La Cai ha dato quindi un ultimatum che scadeva oggi alle 16(senza accordo saltava tutto) e le 6 sigle dissidenti dopo una riunione hanno fatto una controproposta pervenuta alla Cai prima della scadenza dell'ultimatum.
Ad ultimatum scaduto al Cai si è riunita ed ha fatto sapere che ritirava l'offerta e non intendeva trattare sullla controproposta delle sei sigle sindacali.


Altre reazioni

ALITALIA, BERLUSCONI: SIAMO SUL BARATRO
Il presidente del Consiglio, che in primo momento si era detto "non preoccupato" dalla situazione Alitalia, ha poi detto:"Siamo sull'orlo del baratro. E la colpa è dei piloti e della Cgil". Il commento del premier è arrivato quando la notizia del ritiro dell'offerta Cai è stata ufficializzata.

EPIFANI:PREMIER PRENDA LE SUE RESPONSABILITA'
"Piuttosto che cercare capri espiatori, governo e presidente del Consiglio si assumano le proprie responsabilità per come hanno gestito tutta la vicenda Alitalia e la trattativa con le parti sociali". E' la replica del segretario della Cgil, Epifani, a Berlusconi che ha addossato alla Cgil e ai piloti la responsabilità del ritiro della Cai dalla trattativa Alitalia. La Cgil, ha sostenuto Epifani, "si è assunta per intero le proprie reaponsabilità per evitare il fallimento di Alitalia".

PRIMA DEL RITIRO, LETTERA EPIFANI A CAI
Prima della scadenza dell'ultimatum e del conseguente ritiro della Cai dal piano di salvataggio di Alitalia, Epifani della Cgil aveva scritto una lettera nella quale chiedeva a Colaninno "la determinazione di andare avanti". "Le confermo la nostra adesione e la nostra firma all'accordo quadro concluso domenica",scriveva Epifani.Il quale ribadiva "l'adesione per il personale di terra" chiedendo di ripristinare "a fronte di un incremento dato di produttività una effettiva invarianza per i lavoratori a reddito medio-basso".

UIL-CISL: QUALCHE COLLEGA E'RESPONSABILE
"E' chiaro" che dopo il ritiro dell'offerta da parte di Cai "siamo di fronte a una catastrofe sociale e sindacale per i lavoratori". Così il segretario generale della Uil, Angeletti, commenta il fallimento delle trattative su Alitalia dopo il ritiro della Cai. "L'azienda è morta e qualche mio collega si accinge a fare il becchino.Mi ricorda la Fiat di 30 anni fa" Intanto Bonanni (Cisl),auspica "che entro questa sera ci garantiscano uno spiraglio" e commenta: "Per responsabilità di pochi pagheranno in molti".

petrescu 09-18-2008 07:25 PM

Quote:
Originally Posted by Malcom1875
La Cai aveva dopo una trattativa con i sindacati aveva fatto un accordo con parte di essi: Cisl, Uil, Ugl.
Mentre Cgil ed altre 5 sigle di categoria non avevano firmato, chiedento tempo per riflettere.
La Cai ha dato quindi un ultimatum che scadeva oggi alle 16(senza accordo saltava tutto) e le 6 sigle dissidenti dopo una riunione hanno fatto una controproposta pervenuta alla Cai prima della scadenza dell'ultimatum.
Ad ultimatum scaduto al Cai si è riunita ed ha fatto sapere che ritirava l'offerta e non intendeva trattare sullla controproposta delle sei sigle sindacali.

mi sembra che il tutto sia fallito per quell'inetto di epifani. così volevano, così sia...e si parte con la cassa integrazione. evviva

tiolucas73 09-18-2008 08:26 PM

Quote:
Originally Posted by petrescu
mi sembra che il tutto sia fallito per quell'inetto di epifani. così volevano, così sia...e si parte con la cassa integrazione. evviva


ma finiscila di guardare il tg4 e metti a fuoco la realtà!
la CAI è stata imposta dall'alto (o dal basso, se preferisci...)..non ti dice niente il fatto che il personale di alitalia abbia fatto festa a fiumicino all'annuncio del ritiro dell'offerta??
piuttosto chiediti a cosa sia servito "disturbare" la trattativa con airfrance (peraltro arrivata dopo regolare bando di vendita di alitalia, non certo con imposizione) e aver bruciato oltre 300 milioni di euro pubblici con il prestito-ponte....su cui peraltro dovremo anche pagare la penale imposta dalla UE per infrazione alle norme di finanziamento pubblico!!!

alma 09-18-2008 08:35 PM

A me fa venir in mente il Principe di Salinas,il Gattopardo,che affermava"Bisogna cambiar qualcosa perché nulla cambi".
Mi sbaglierò,ma quell'obbrobrio incivile che è il complesso Alitalia fa troppa gola a tutti quelli che ci mangiavano perché non lo si resusciti/mantenga in vita con le stesse capacità nutrizionali.
Chi vivrà vedrà!
...e la pagherà! :mad:

tiolucas73 09-18-2008 08:42 PM

Quote:
Originally Posted by alma
A me fa venir in mente il Principe di Salinas,il Gattopardo,che affermava"Bisogna cambiar qualcosa perché nulla cambi".
Mi sbaglierò,ma quell'obbrobrio incivile che è il complesso Alitalia fa troppa gola a tutti quelli che ci mangiavano perché non lo si resusciti/mantenga in vita con le stesse capacità nutrizionali.
Chi vivrà vedrà!
...e la pagherà! :mad:


certo...secondo te a cosa serviva la "cordata italiana" se non a questo??
lungi da me l'idea di toglier colpe a chi non lo merita, ma per lo meno la "volta scorsa" furono fatte le cose per bene.....

petrescu 09-18-2008 11:30 PM

Quote:
Originally Posted by tiolucas73
ma finiscila di guardare il tg4 e metti a fuoco la realtà!
la CAI è stata imposta dall'alto (o dal basso, se preferisci...)..non ti dice niente il fatto che il personale di alitalia abbia fatto festa a fiumicino all'annuncio del ritiro dell'offerta??
piuttosto chiediti a cosa sia servito "disturbare" la trattativa con airfrance (peraltro arrivata dopo regolare bando di vendita di alitalia, non certo con imposizione) e aver bruciato oltre 300 milioni di euro pubblici con il prestito-ponte....su cui peraltro dovremo anche pagare la penale imposta dalla UE per infrazione alle norme di finanziamento pubblico!!!

1. non guardo il tg4
2. che berlusconi abbia fatto pressioni per far cadere la trattativa con air france ci sta ed è innegabile
3. che la trattativa con la cai sia fallita per colpa di epifani mi sembra altrettanto innegabile
4. a casa mia si è sempre usato fare in altro modo: se non ho soldi per andare avanti (e tanto meno per pagarti) e nessuno vuole comprare la mia attività si chiude il sipario e tutti a casa
5. chiediti perchè in italia non ci sono investimenti esteri: per colpa di berlusconi (ormai è colpa sua anche se piove) o per colpa dei sindacati? questi si sono appropriati delle aziende e non ve ne rendete conto. sempre a casa mia è il proprietario dell'azienda che decide, non chi ci lavora.

PS: 6. che la cordata cai fosse una porcata è innegabile come i punti 2 e 3.


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