MILANO - Davide contro Golia. Ancora una battaglia sul diritto d’autore in Internet. Questa volta a spuntarla è il
sito Rojadirecta. Che vince la causa contro il colosso spagnolo dei diritti dello sport in tv. Rojadirecta è uno dei portali più famosi e cliccati di Spagna e permette di vedere gratis molti incontri sportivi spagnoli e internazionali, non solo di calcio. Ma attenzione, non si tratta di un sito di condivisione video (come ad esempio Youtube), ma semplicemente di un contenitore di indirizzi esterni a siti, non gestiti da Rojadirecta, dove è possibile visualizzare i video desiderati in modalità
streaming, in diretta e senza pagare un centesimo. Tra i link più cliccati, ovviamente, non mancano quelli delle partite della Liga spagnola e della Coppa del Re.
DENUNCIA – E proprio questi ultimi due tornei sono stati il motivo del contendere. Secondo quanto scrive
El Mundo, nell’agosto del 2007, Audiovisual Sport, società controllata dal gruppo Prisa (editore, tra l’altro, del quotidiano
El Paìs e della rete televisiva Cuatro) e titolare dei diritti televisivi della Liga e della Copa del Re, ha fatto causa a Rojadirecta. Motivo: violazione del diritto d’autore. Gli autori del sito hanno immediatamente pubblicato la denuncia a loro carico e, continuando la propria attività, hanno dato battaglia in tribunale. E hanno vinto. La sentenza del giudice di Madrid è arrivata pochi giorni fa. «Il caso è archiviato, il fatto non sussiste». Rojadirecta non è responsabile della violazione del diritto d’autore in quanto «non fornisce alcun codice necessario per decriptare il segnale televisivo, né realizza connessioni con programmi in grado di decodificarlo. Ma semplicemente si limita a fornire collegamenti a programmi che consentono la libera visione degli incontri sportivi». Infatti, anche se alcuni spettacoli televisivi – come ad esempio le partite del campionato spagnolo – sono ad accesso codificato in Spagna (
pay per view), in altre parti del mondo (come in Cina) vengono comunque trasmessi decodificati, e quindi gratis, e da lì circolano liberamente in rete, attraverso programmi «di uso libero, aperto e univer****». La corte spagnola, inoltre, ricorda che il sito non ottiene compensi diretti dal fornire i link ai propri utenti: Rojadirecta vive di guadagni pubblicitari.
fonte corriere.it
PS REDAZIONE: E' successo in modo identico nel caso CoolStreaming. Se i programmi sono di uso univer**** aperti e senza decriptaggi sono legali.