Nuovo Palinsesto All Music
 

All Music, parte la sfida
Linus in tv con Radio Deejay
di ALESSANDRA VITALI


Linus e Nicola

UN DEBUTTO in società in grande stile quello che si appresta a compiere, lunedì 23, l'emittente All Music, che arriva all'appuntamento forte di alcuni mesi di "lavori in corso" partiti all'inizio di ottobre. Affinate le armi e incrementati gli ascolti, la tv del Gruppo Espresso diretta da Elisa Ambanelli si prepara a offrire al pubblico, oltre alla musica, anche una serie di appuntamenti che ne arricchiscono il palinsesto. Fra questi, fra i punti di forza, Deejay chiama Italia, il celebre programma di Raidio Deejay, che dalla radio si sposta in tv. O meglio: è la tv che entra nella radio, con le telecamere piazzate nello studio della diretta ma anche in redazione, per permettere agli ascoltatori di scoprire che cosa succede mentre Linus e Nicola Savino dialogano con gli ascoltatori.

Linus, vi mettete le telecamere in casa, un po' come il Grande Fratello?
"Ecco, spero che il paragone si fermi a un livello così, superficiale... In realtà noi speriamo che non sembri troppo strano, al pubblico, assistere a un talk show fatto da due conduttori con la cuffia in testa. E soprattutto vedere un programma dove non c'è gente che sta perdendo tempo, come accade praticamente in tutti i reality show, ma che lavora a un progetto".

La radio in tv: quando ci hanno provato, non è andata bene.
"Ma noi non portiamo la radio in tv, semplicemente continuiamo a fare la radio, e a farla bene. D'altronde, abbiamo fatto due settimane di prove, e con le telecamere occultate, senza cameramen, dopo un po' ti dimentichi del tutto che stai facendo televisione".


Però tutti scopriranno come siete fatti. Non ne va, un po', della sacralità, del fascino della radio?
"No, perché la nostra in realtà è una radio anomala, siamo in webcam da anni e ormai le nostre facce le conoscono già tutti. Quello che mi dispiace, è non poter conoscere le facce di chi ci ascolta. E' un po' una mia fissazione, infatti a Deejay chiama Italia spesso dico agli ascoltatori di raccontarci che cosa stanno facendo, dove sono mentre ci ascoltano".

Cederete a qualche piccolo vezzo televisivo?
"No, nessun cedimento. Certo, magari mi farò la barba, cercherò di no vestirmi come 'uno scappato di casa'. E magari proveremo a dire meno parolacce nei fuori-onda. Ma nessuna grande differenza rispetto a quel che facciamo di solito, davanti alla webcam. D'altronde, a me l'idea è venuta proprio grazie alla webcam. Ho detto: tanti ci ascoltano e ci vedono, e in fin dei conti quello che facciamo è un programma d'attualità. Perché non può essere anche un programma televisivo?".


fonte www.repubblica.it

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