Forum - Telecom e l'incognita Wimax

Telecom e l'incognita Wimax

Le questioni sul tavolo del nuovo consiglio di amministrazione della società, sempre più orientata al business locale. di Luigi Ferro

Girano attorno a Telecom al Wimax gli interrogativi più importanti per il futuro dell’hi tech tricolore.

Il nuovo vertice di Telecom si troverà fra le mani a breve la patata bollente della separazione della rete e nel frattempo dovrà decidere quale strada seguire.

Intanto ha deciso di mettere in vendita la versione francese di Alice. Il mercato transalpino è troppo competitivo e le speranze di vittoria sono nulle.

Per questo si torna a casa; un a decisione comprensibile ma che contribuisce ancora di più a ridurre le attività estere di Telecom che fra i carrier europei è quello che realizza la minore fetta di ricavi all’estero.

Telecom è quindi un importante operatore locale che ha pure pochi margini di manovra visto che, come ha ricordato Antonella Olivieri sul Sole 24 ore, “con un indebitamento finanziario netto pari a circa tre volte l’Ebitda i margini sono limitati. Per riaprire un orizzonte di crescita, secondo gli analisti, occorrerebbe ricondurre il rapporto net debt/Ebitda a 2, cioè abbassare il debito di 12,5 miliardi”.

Tutto questo mentre sono urgenti gli investimenti per l’Ngn, la rete di nuova generazione. Poi c’è il Wimax che ha suscitato grandi speranze che ora paiono essersi sopite. L’incognita su quale modello di business adottare è grande tanto che non è detto che alla fine chi ha manifestato l’interesse per la trasmissione a banda larga senza fili partecipi effettivamente alla gara.

Entro la fine del mese si dovrebbero sapere i nomi dei partecipanti, ma l’entusiasmo pare completamente assente.

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