Nuovo regolamento Uefa, squalifiche contro i razzisti e 2 turni di stop ai simulatori
 

Il nuovo regolamento prevede pene fino a 5 giornate, per i club e le federazioni, multe e partite a porte chiuse

GINEVRA - Mano pesante contro il razzismo. E sanzioni dure anche per i simulatori. Sono queste le due principali novità del regolamento disciplinare della Uefa. In linea con quanto deciso alcuni mesi fa dalla Fifa, l'organismo direttivo mondiale del calcio.

Lotta al razzismo. Un giocatore colpevole di insulti razzisti rischia fino a cinque giornate di squalifica. I club (o le nazionali) i cui tifosi si rendono colpevoli di atteggiamenti razzistici avranno quale pena minima 19.000 euro di multa. E si può arrivare fino alla squalifica di un club dalla competizione. La commissione disciplinare può imporre sanzioni aggiuntive ai danni delle federazioni o dei club responsabili, come ad esempio una o più partite giocate a porte chiuse, chiusura di uno stadio, sconfitta a tavolino o esclusione da una competizione. Qualunque forma di propaganda ideologica estremista è proibita prima, durante e dopo le partite.

Simulatori. Per quanto riguarda la simulazione, questa potrà essere punita anche se sfugge all'arbitro. Il giocatore colpevole dovrà scontare due turni di stop.

Doping. Introdotto un periodo di prescrizione per reati di doping in linea con le richieste dell'Agenzia mondiale anti-doping: non si potrà più procedere dopo otto anni dalla data del reato.

Partite a tavolino. Anche in questo settore ci sono novità. Una squadra contro la quale viene aggiudicata una gara a tavolino, perde 3-0. Se la differenza reti è uguale o maggiore di tre, resta valido il risultato sul campo della partita. Se le partite sono a eliminazione diretta, i gol in trasferta non valgono doppio, mentre verranno considerate altre sanzioni alternative al dare partita vinta agli avversari nel caso di gare di campionato. Per partite abbandonate o non giocate
sono previste multe.

Arbitri. Le decisioni prese sul campo sono definitive. Solo le conseguenze legali delle decisioni prese dagli arbitri possono essere riesaminate nei casi in cui una decisione risulti in uno sbaglio evidente, come ad esempio nel caso di errore di persona.

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