Messina in A, Torino in B
 

Il Messina resta in serie A. Manca ancora l'ufficialità, ma appare ormai certo che il Consiglio di Stato abbia respinto tutti i ricorsi, ad eccezione di Gela e Torres. Quindi il Bologna potrà iscriversi solo al campionato cadetto, come sentenziato dopo lo spareggio di giugno con il Parma, mentre il Torino vede sfumare la promozione in A conquistata sul campo, a causa della mancanza di copertura economica per l'iscrizione. Il Perugia ripartirà dalla C1 a causa del suo dissesto finanziario. Il Napoli, che sperava in un ripescaggio, vede confermato il verdetto del campo e ripeterà la stagione in serie C.
Secondo l'avvocato del Napoli Stefano Vinti, il Consiglio di Stato avrebbe respinto il ricorso della Figc contro il Messina, confermando quindi la sentenza del Tar che lo riammetteva in serie A, ed accolto quelli del Gela e della Torres per la C1. Contemporaneamente lo stesso avvocato ha aggiunto che sono stati respinti i ricorsi del Napoli contro Vicenza e Pescara. Il legale del Gela Alfredo Galasso ha poi confermato l'accoglimento dei ricorsi di Gela e Torres.
Soddisfatto il presidente del Messina Calcio Pietro Franza, acclamato da un gruppo di tifosi arrivati a Roma per la sentenza: "Abbiamo vinto, così come siamo arrivati settimi in campionato. Ce lo siamo meritati e solo le vittorie sportive hanno importanza. E' una vittoria della società, che ora può diventare un modello, dei tifosi, che ringrazio per aver manifestato solo civilmente, e di una intera città, che perdendo la A avrebbe perso tutto. Ora vogliamo la coppa Italia dalla quale ci avevano estromesso".

La VI sezione del Consiglio di Stato, presieduta dal presidente Giovannini, ha preso in esame 15 ricorsi: Gela, Imolese, Rosetana, Perugia, Torino, Napoli contro Vicenza, Napoli contro Pescara, Napoli contro Messina, Benevento, Bologna contro Messina, Verona, Spal, ****rnitana, Torres, Figc contro Messina. Per ora, quindi, sembrano confermate le sentenze dei precedenti gradi di giudizio.