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  #1  
Old 08-20-2007, 09:17 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Torneo dell'Acropoli


L’Italia, imbattuta dopo le prime 8 amichevoli pre-Europeo, conosce al torneo Acropolis l’amaro della sconfitta (84-81) per mano della Slovenia, prima avversaria azzurra in Spagna. Mancinelli ha la possibilità di pareggiare allo scadere ma la tripla che avrebbe salvato il risultato, ma non una prestazione insufficiente, sbatte sul ferro. Meglio così: di quella che Carlo Recalcati definisce con sintesi e chiarezza ("Una partita di m....") c’è poco da salvare, nemmeno il solito bottino di Belinelli (20 punti con 8/9 dalla lunetta).
SUPPONENZA - Appena mettiamo il naso fuori dall’Italia, cambia subito l’aria. Bargnani commette il 3° fallo in 8’ in campo e al 17’ è già fuori (chiude con 2 punti e 1/5 al tiro in 15’ totali). Gli azzurri non mordono, giocano con supponenza, la Slovenia ci supera a rimbalzo (37-22 alla fine), punisce i nostri cattivi rientri difensivi colpendoci in contropiede e con Erazem Lorbek chiude in vantaggio il primo tempo (36-41), condotto quasi sempre dopo il buon inizio azzurro (11-6) subito sistemato da Smodis e Nesterovic con un 9-0.
COME JACKSON - Il disastro è a inizio ripresa: l’Italia subisce un 11-0 (36-52) e cade in meno di 3’ a -19. Recalcati, come Phil Jackson quando le cose si mettono davvero male, lascia che il quintetto in campo (Bulleri, Basile, Belinelli, Galanda, Marconato) se la cavi da solo per quasi tutto il quarto senza un cambio o un timeout. Poi, difficile dire se per le triple di Soragna (16 punti) e l’attività di Gigli (8 e 8 rimbalzi) o perché la Slovenia gioca a lungo coi bambini, gli azzurri tornano sotto.
"CATTIVO ATTEGGIAMENTO" - Archiviato il gol di Bargnani che riporta lo svantaggio sotto i 10 punti (64-73) per un quintetto che schiera Mancinelli ala forte, risaliamo coi liberi di Beli, le triple di Mordente e Soragna fino a -1 a 1’13" e poi 40" dalla fine. Ma prima il varesino Capin, poi il giovane Vidimar, su uno scarico in mezzo all’area, mantengono la Slovenia davanti (Smodis 13, Nesterovic 12, Jagodnik 11, Capin 10). "Abbiamo pagato il cattivo atteggiamento - dice il c.t. -, la mancanza di energia mentale: così non siamo stati in grado di correggere i nostri errori. La filosofia della nostra squadra non è cambiata: dobbiamo lavorare e soffrire per vincere. Se crediamo con supponenza che non sia più così, abbiamo già cominciato a perdere l’Europeo".

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  #2  
Old 08-22-2007, 12:23 AM
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sconfitta onorevole con la Grecia


L’Italia a lezione dai campioni d'Europa in carica. Nella seconda giornata del Torneo Acropolis gli azzurri raccolgono la seconda sconfitta in due giorni: 72-62 contro la Grecia, al termine di una gara in cui dal secondo quarto in poi non c’è più storia. Le assenze erano importanti, da un Gallinari ancora out a Bargnani che si è dovuto fermare di nuovo per la lombalgia: quattro giorni di lavoro differenziato, l’obiettivo è recuperarlo per il torneo del weekend a Bamberg (Germania).
POLLICE BASSO - Nonostante il passo avanti sul piano dell’atteggiamento rispetto alla sconfitta del giorno prima con la Slovenia, resta l’impressione che anche con gli assenti in campo non sarebbe cambiato molto contro una squadra di gran talento e dai meccanismi perfetti come la Grecia. Certo che proprio quando mancano i golden boy ci si dovrebbe affidare al collettivo, invece è sul piano del gioco che gli azzurri hanno lasciato a desiderare. Tanti, troppi errori dal campo, aggravati dalle forzature (con medie nel tiro da due di poco superiori al 30%) di un attacco poco equilibrato, sbilanciato sull’eccessiva ricerca del tiro dalla distanza e dalla scarsa aggressività nell’attaccare il canestro.
POLLICE ALTO- Note positive? La conferma della solidità di Gigli e Soragna, e soprattutto la personalità di Hackett. La voglia di risalire c’è stata, a volte scomposta e altre sfortunata, ma di fronte c’era una Grecia splendida anche perché spietata nel non farsi mai riprendere dopo la fuga del secondo quarto, un 11-3 che ha spedito gli ellenici sul 29-19 al 15’. Non bastano i tanti rimbalzi offensivi quando si sbaglia così tanto, al punto da arrivare al riposo sul 39-24.
NIENTE RIMONTA - La volontà al ritorno in campo produce una difesa interessante ma non depura il gioco dagli errori, che fanno volare i greci al massimo vantaggio sul 54-37 al 28’. Quando un 8-0 produce il rientro sotto la doppia cifra di margine (54-45 al 31’), con una persa nel contropiede che avrebbe dato il -7: qui le triple di Hatzivrettas affondano l’Italia prima di un finale nervoso che non cambia le carte in tavola. Le assenze e la forza dell’avversario non siano un alibi, perché compito dell’Italia è arrivare a giocarsela al top, anche con squadre come la Grecia.
RECALCATI - “Abbiamo fatto una partita onesta – il commento del c.t. azzurro a fine partita – cercando di dare ciò che avevamo. Al di là dei molti errori al tiro e delle brutte percentuali, pure con buone scelte, non ho grandi appunti da rivolgere ai ragazzi. Di fronte avevamo una squadra che gioca a memoria, una delle favorite per gli Europei, mentre noi avevamo obiettivamente qualche problema di organico e comunque abbiamo fatto la nostra onesta partita, cercando di recuperare. All’interno della gara forse abbiamo commesso qualche errore, però siamo andati meglio rispetto alla Slovenia”.
Grecia-Italia 72-62 (17-11, 39-24; 54-39)
GRECIA: Hatzivrettas 16 (2/2, 4/4), Diamantidis 4 (1/1, 0/1), Kakiouzis 6 (3/3, 0/1), Fotsis 6 (0/2, 0/1), Papadopoulos 9 (3/8); Papaloukas 2 (1/2), Bourousis 7 (3/3), Zisis 3 (1/3), Spanoulis 16 (4/7, 1/2), Dikoukis, Pelekanos 3 (0/1, 1/1), Vassilopoulos. All. Yannakis.
ITALIA: Bulleri (0/1, 0/1), Belinelli 10 (2/5, 1/7), Soragna 10 (1/4, 2/4), Gigli 11 (2/4, 1/2), Crosariol 4 (2/5); Basile 5 (1/2, 1/3), Galanda 8 (1/2, 2/4), Marconato 4 (2/4), Mordente (0/2, 0/1), Mancinelli 2 (1/1), Hackett 8 (0/3, 1/4). All. Recalcati.
ARBITRI: Zavlanos, Piloidis, Facchini.
NOTE - Tiri liberi.: Grecia 18/20, Italia 14/18. Rimbalzi: Grecia 33 (Bourousis 6), Italia 26 (4 con 4). Assist: Grecia 14 (Diamantidis 4), Italia 15 (Hackett 3). Progressione: 5’ 8-6, 15’ 29-19, 25’ 44-31, 35’ 64-52.

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  #3  
Old 08-23-2007, 12:46 AM
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Terza batosta filata


L’Italia torna ridimensionata dalla tourneè in Grecia di preparazione all’Europeo, sconfitta per la terza volta in tre giorni, stavolta colata a picco a -16 contro la Lituania. Dopo una buona prima metà di gara, il crollo verticale è arrivato con un inguardabile terzo quarto che ha spinto gli azzurri anche a -24, prima dell’inutile mini-rimonta dell’ultimo periodo, mettendo il dito nella piaga di tutti i limiti attuali di questa squadra. Ancora senza Gallinari e Bargnani, per fare un passo avanti rispetto alle precedenti uscite non sono bastate le motivazioni di chi era chiamato a giocarsi il posto. In giornata infatti Recalcati aveva ufficializzato una lista di otto convocati sicuri per la Spagna (Basile, Belinelli, Bulleri, Galanda, Gigli, Marconato, Mordente e Soragna), aprendo la lotta per i restanti quattro posti. Due sono prenotati da Bargnani e Gallinari quando risolveranno i propri problemi fisici, per i restanti due restano in lizza Crosariol, Di Bella, Hackett, Mancinelli e Garri. Al torneo del weekend a Bamberg la situazione sarà più chiara, anche sulle condizioni degli infortunati.
PROBLEMA GIOCO - Tutto il gruppo però è atteso a un passo in avanti, dopo essere almeno entrato in partita stavolta contro una squadra come la Lituania che lascia giocare e che fa trovare fiducia (63% alla fine da due). Ma è nel gioco il vero margine di miglioramento degli azzurri, condannati dall’atteggiamento quando nel terzo quarto hanno mollato la presa, ma anche abbandonati a una gestione di gara incapace di invertire in alcun modo il trend negativo. Senza un sistema affidabile a cui aggrapparsi per trovare buone soluzioni, la scarsa aggressività nell’attaccare l’area è diventata un problema quando il tiro da fuori ha smesso di entrare. Spina nel fianco è stata da subito la nuova coppia senese formata da Kaukenas e Ksystof Lavrinovic, anime del 16-9 al 5’. Ma proprio i loro dirimpettai Gigli e Bulleri giocano con grande intraprendenza e concretezza: il primo vantaggio (19-20 al 9’) arriva con una tripla del play dell’Armani, 13 punti all’intervallo, tremendo nell’inventare dal palleggio contro i cambi difensivi lituani. Un calo di tensione a fine primo quarto (ma ci sarà anche a fine secondo quarto) ci ricaccia indietro, ma i riferimenti azzurri restano quelli e, con un pizzico di Mancinelli, si torna in parità a quota 30 a metà del secondo periodo.
IL CROLLO - L’equilibrio si spezza con il calo di tensione azzurro al ritorno dall’intervallo: la Lituania chiude l’area e la buona circolazione azzurra non è esaltata dalla necessaria precisione da fuori, così agli errori si sommano i personalismi per provare a sbloccare la situazione. E così la perdita diventa emorragia: quattro minuti di digiuno fanno perdere il contatto sul 54-39, ma è solo l’inizio. Recalcati ruota vorticosamente gli uomini in campo senza trovare solo con questo accenni di inversione di tendenza, e gli azzurri colano a picco: persa la testa, si sparacchia senza raziocinio fino al severo 68-44 al 29’, partorito dal folle 26-5 subito nel frattempo. Un 7-0 di puro orgoglio rianima l’Italia, a cui segue, di fronte alle seconde linee lituane, un altro break azzurro di 12-0 che vale il rientro 75-65 al 37’. Uno zuccherino che ha reso meno pesante un ko comunque severo.

gazzetta.it


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