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![]() Torneo dell'AcropoliL’Italia, imbattuta dopo le prime 8 amichevoli pre-Europeo, conosce al torneo Acropolis l’amaro della sconfitta (84-81) per mano della Slovenia, prima avversaria azzurra in Spagna. Mancinelli ha la possibilità di pareggiare allo scadere ma la tripla che avrebbe salvato il risultato, ma non una prestazione insufficiente, sbatte sul ferro. Meglio così: di quella che Carlo Recalcati definisce con sintesi e chiarezza ("Una partita di m....") c’è poco da salvare, nemmeno il solito bottino di Belinelli (20 punti con 8/9 dalla lunetta).
SUPPONENZA - Appena mettiamo il naso fuori dall’Italia, cambia subito l’aria. Bargnani commette il 3° fallo in 8’ in campo e al 17’ è già fuori (chiude con 2 punti e 1/5 al tiro in 15’ totali). Gli azzurri non mordono, giocano con supponenza, la Slovenia ci supera a rimbalzo (37-22 alla fine), punisce i nostri cattivi rientri difensivi colpendoci in contropiede e con Erazem Lorbek chiude in vantaggio il primo tempo (36-41), condotto quasi sempre dopo il buon inizio azzurro (11-6) subito sistemato da Smodis e Nesterovic con un 9-0. COME JACKSON - Il disastro è a inizio ripresa: l’Italia subisce un 11-0 (36-52) e cade in meno di 3’ a -19. Recalcati, come Phil Jackson quando le cose si mettono davvero male, lascia che il quintetto in campo (Bulleri, Basile, Belinelli, Galanda, Marconato) se la cavi da solo per quasi tutto il quarto senza un cambio o un timeout. Poi, difficile dire se per le triple di Soragna (16 punti) e l’attività di Gigli (8 e 8 rimbalzi) o perché la Slovenia gioca a lungo coi bambini, gli azzurri tornano sotto. "CATTIVO ATTEGGIAMENTO" - Archiviato il gol di Bargnani che riporta lo svantaggio sotto i 10 punti (64-73) per un quintetto che schiera Mancinelli ala forte, risaliamo coi liberi di Beli, le triple di Mordente e Soragna fino a -1 a 1’13" e poi 40" dalla fine. Ma prima il varesino Capin, poi il giovane Vidimar, su uno scarico in mezzo all’area, mantengono la Slovenia davanti (Smodis 13, Nesterovic 12, Jagodnik 11, Capin 10). "Abbiamo pagato il cattivo atteggiamento - dice il c.t. -, la mancanza di energia mentale: così non siamo stati in grado di correggere i nostri errori. La filosofia della nostra squadra non è cambiata: dobbiamo lavorare e soffrire per vincere. Se crediamo con supponenza che non sia più così, abbiamo già cominciato a perdere l’Europeo". gazzetta.it |