PALERMO (18 agosto) - Centinaia di viaggiatori, ogni giorno, subiscono nell' aereoporto Falcone-Borsellino di Palermo la cosiddetta truffa dei carrelli per il trasporto dei bagagli. All'arrivo per liberare un carrello bisogna introdurre nell'apposita fessura una moneta da un euro. In teoria fuori dall'aerostazione nel posteggio dei carrelli infilando la chiavetta metallica, attaccata al portabagagli, dalla fessura dovrebbe venir fuori un euro. In realtà vengono restituite monete da 10, 20 centesimi o addirittra da 10 lire. Il viaggiatore già stanco per il volo e l'attesa raramente protesta con gli addetti della cooperativa che gestisce il movimento dei carrelli e va via lasciando quindi una differenza di almeno 80 centesimi. Un movimento di 500 carrelli al giorno produce quindi una differenza di circa 400 euro. Ma a chi vanno questi soldi?
Interpellati gli addetti dicono che «C'è qualche furbo che mette dieci centesimi al posto dell'euro nella fessura». Dentro l'aerostazione, nella zona ritiro carrelli, però, le fessure ove si pongono le monete accettano solo pezzi da un euro. La truffa avviene fuori al momento di lasciare il carrello. Dicono gli addetti che «andrebbero riparati i marchingegni di plastica posti fuori per l' accettazione dei carrelli che ormai sono usurati e accettano monete di diverso taglio». Intanto ogni mese migliaia di viaggiatori vengono truffati e qualcuno guadagna migliaia di euro.
www.ilmessaggero.it