Non apprezza la cena, brucia l'albergo
 

In un ***el sul lungomare di Capo d'Orlando, nel Messinese
Non apprezza la cena, brucia l'albergo
Uno squilibrato già arrestato la settimana prima per resistenza a pubblico ufficiale. Poco prima aveva litigato con la moglie


CAPO D'ORLANDO (Messina) - Dieci intossicati in maniera lieve. È il risultato di una cena finita male, ma non perché il cibo fosse avariato. È che i piatti non erano stati graditi da Maurizio Salvatore Gravagna, venditore ambulante di Catania, ma residente a Taranto, già arrestato la settimana scorsa nel Milanese per resistenza a pubblico ufficiale. La cena non gli era piaciuta e, per vendicarsi con i proprietari dell'albergo sul lungomare di Capo d'Orlando, in provincia di Messina, ha pensato bene di dare fuoco alla sua stanza dopo essersi barricato all'interno.
Panico tra gli ospiti della struttura, che sono scesi in strada per cercare di sfuggire alle fiamme e soprattutto al fumo. Il piromane ha tentato la fuga da un «pozzo luce», precipitando al piano inferiore e riportando la frattura di un polso. L'uomo è stato bloccato da alcuni poliziotti motociclisti che si trovavano in zona per un controllo. Gravagna è stato portato in carcere con l'accusa di incendio doloso. Alcuni testimoni hanno affermato di averlo sentito litigare al telefono con la moglie prima del propagarsi delle fiamme.
28 agosto 2007

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come si dice, il cliente ha sempre ragione!!! :D :D :D