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![]() Gli scudetti del Chievoda Buongiorno di Massimo Gramellini su La Stampa del 16.04.2006
"Che il direttore milanista del giornale di Rifondazione pretenda la consegna al Milan degli scudetti di moggi - anziché la loro revoca per evidente deterioramento di tutto il sistema - non è una grande sorpresa. L'idealismo dei comunisti tende a fermarsi davanti all'interesse di parte. Quando però anche un moderato di sinistra fa il verso a Berlusconi e afferma che gli scudetti della Juve sono moralmente del Milan", significa che il demone dell'opportunismo ha ormai invaso ogni strato della società: Qui rischia di finire come Tangentopoli, dove i colleghi di Craxi si rifecero una verginità "morale", pur avendo condiviso, se non proprio e non sempre gli stessi metodi, di sicuro lo stesso ambiente maleodorante. Juventus e Milan hanno gestito insieme la deriva arrogante del Calcio. Comandavano in Lega e in Federazione. Si erano spartiti tutto: i soldi delle televisioni, il potere e l'obiettivo di assorbire le altre tifoserie per diventare sempre più ricche, più gonfie, più debordanti, raccontandosi la solita storia che nell'economia moderna non c’è spazio per la diversità e i pesci grandi fanno branco fra loro per mangiarsi i pesci piccoli. E’ il progetto che ha partorito il calcio mostruoso di questi anni: gli ingaggi folli, i bilanci truccati, le rose elefantiache, il rifiuto di tetti salariali, la mancata spartizione dei diritti tv, e naturalmente, la cupola di Moggi. E’ umano, per quanto triste che un tifoso del Milan sottovaluti le responsabilità del suo club: decisive, anche se non penalmente rilevanti. Invece da un politico come Enrico Letta sarebbe stato lecito aspettarsi che avesse il coraggio di dire la verità: gli scudetti della Juve sono moralmente del Chievo". Da tifoso juventino chiedo a Moggi un sussulto, un regalo che vale più di sette scudetti, per favore con la tua confessione aiutaci a spazzare via questa dirigenza che è stata la rovina del calcio, perchè anche il Chievo possa vincero lo scudetto. |