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Frequenze DTT Tv: l’Italia rischia la contestazione UE


La Legge Gasparri preoccupa la Commissione Europea in tema di frequenze, tanto da far rischiare all’Italia la procedura d’infrazione. Spetterà al nuovo Governo risolvere il problema.

La Commissione Europea, a proposito della Legge Gasparri, ha recentemente espresso la propria “preoccupazione sulla sua compatibilità con le norme comunitarie sulla distribuzione delle frequenze per il digitale terrestre”. Secondo il Commissario europeo alla Concorrenza Neelie Kroes, l’aspetto più preoccupante è la posizione dominante di Mediaset per ciò che riguarda appunto le frequenze del digitale terrestre, ottenuta anche grazie alla Legge Gasparri, voluta e fortemente sostenuta dal Governo Berlusconi.
Partendo da questo presupposto, la Commissione Europea può aprire una procedura d’infrazione con una richiesta di modifiche della Gasparri in base all’articolo 226 del Trattato UE. Una volta presa la decisione e comunicatala all’Italia, le Autorità italiane avrebbero due mesi di tempo per prendere provvedimenti, oppure per difendersi di fronte all’Antitrust UE.
Con la vittoria del Centro-Sinistra alle elezioni politiche del 9 aprile, è facile pensare che il Governo italiano decida di prendere i provvedimenti necessari per modificare la Gasparri, piuttosto che difendersi a oltranza di fronte all’Antritrust europeo. La Legge Gasparri, infatti, è sempre stata apertamente osteggiata dall’ex opposizione.
In particolare l’Antitrust europeo punta l’accento su alcune domande fondamentali alle quali il Ministro delle Comunicazioni Landolfi non avrebbe dato risposte esaurienti: perché il Governo Berlusconi ha deciso di concedere le frequenze per la DTT solo ad operatori già presenti sul mercato della Tv analogica? Perché non
è stato fissato un limite alla raccolta di licenze e frequenze per il digitale? Le frequenze analogiche che si libereranno con il passaggio al digitale saranno restituite per una riassegnazione o rimarranno agli attuali concessionari?
Alcune indicazioni su come agire al Governo italiano verranno suggerite dalla Commissione Europea, ma il nuovo Governo avrebbe comunque intenzione di intervenire sulla stessa Gasparri.

fonte: www.millecanali.it
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