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pseuda 10-14-2006 08:15 AM

Così la Terra senza l'uomo.
 
di Enrico Franceschini
LONDRA - Che cosa accadrebbe sul nostro pianeta se la specie che lo ha dominato, sfruttato, modellato per alcune migliaia di anni, cioè l'uomo, dovesse improvvisamente estinguersi? L'ipotesi è puramente immaginaria, benchè venga considerata di tanto in tanto, come risultato di una guerra mondiale nucleare, di qualche virus micidiale, di un disastro ambientale. Ma il settimanale britannico New Scientist, senza cercare di stabilire la causa, ha interpellato un gruppo di autorevoli scienziati per descrivere minuziosamente le conseguenze di un eventuale scomparsa dell'uomo: raccontando, insomma, come sarebbe "la terra senza la gente", il titolo che ha messo in copertina.
Il quadro che se ne ricava è agghiacciante o confortante, a seconda dei punti di vista; spaventoso per gli esseri umani, di cui non resterebbe traccia nel giro di 50 mila anni, un'inezia a confronto delle ere geologiche; desiderabile per fauna e flora, che in un lasso di tempo piuttosto breve ritroverebbero il loro paradiso perduto.
Dunque chiudiamo gli occhi e immaginiamo che domani non sia rimasto sulla terra più uno solo dei suoi sei mliardi e mezzo di abitanti umani. Immediatamente, affermano gli esperti del New Scientist, la maggior parte delle oltre 15 mila specie oggi minacciate di estinzione si riprenderebbero. Nel giro di 48 ore, il livello di inquinamento diminuirebbe per i blackout delle centrali elettriche, mentre sull'intera terra si spegnerebbero le luci. In tre mesi, calerebbe l'inquinamento atmosferico. Entro dieci anni non ci sarebbe più metano nell'aria. Entro venti, la natura riconquisterebbe strade rurali e villaggi. Entro cinquant'anni fiumi e laghi tornerebbero puliti, senza nitrati o fosfati, e i pesci ripopolerebbero i mari in grande quantità. Entro cent'anni le piante, l'erba, i cespugli ricoprirebbero la maggior parte delle strade urbane e delle città, anche nelle grandi metropoli come Londra, New York, Tokyo. Entro ducento anni ponti, strutture in ferro, grattacieli di vetro e cemento armato cadrebbero a pezzi. Entro cinquecento anni si rigenererebbero le barriere coralline. Entro un millennio, diciamo nel 3006, la maggioranza delle costruzioni di pietra e mattoni si dissolverebbero, sradicate dalle radici di alberi e piante, corrose dal tempo; ed entro quella stessa data il livello di ossido di carbonio nell'atmosfera tornerebbe ai livelli pre-rivoluzione industriale.
A quel punto facciamo un salto un pò più avanti, all'anno 52006: ed ecco, non resterebbe più niente , o quasi, delle tracce dell'esistenza umana. Solo qualche rovina archeologica coperta dal verde della natura testimonierebbe la nostra passata civiltà: e se pensiamo in che condizioni sono oggi le piramidi in Egitto, che hanno "solo" circa tremila anni, possiamo farci un'idea delle condizioni in cui sarebbero i resti del nostro mondo fra cinquanta mila anni. Qualcosa in realtà sopravviverebbe anche dopo: le scorie chimiche impiegherebbero duecentomila anni a scomparire; e quelle nucleari ancora di più, due milioni di anni.
Non sono molti, commenta il Times di Londra, cinquantamila anni per cancellare ogni traccia umana; se pensiamo che l'homo sapiens abita la terra da 150 mila anni e che i dinosauri la popolarono per 160 milioni di anni, prima di estinguersi per cause ignote. Se nell'anno 52006 della nostra era, un'atronave extraterrestre riuscisse a raggiungere la terra, scavando troverebbe sotto terra i segni di una civiltà intelligente da lungo perduta, una larga concentrazione di scheletri di un grosso bipede, chiaramente sepolti in modo deliberato, alcuni con denti d'oro e beni come gioielli: ma gli alieni non potrebbero capire molto di più sul nostro conto.
Se lasciamo stare la fantascienza e torniamo alla scienza l'indagine del settimanale britannico segnala soprattutto una cosa: la relativa rapidità con cui la natura tornerebbe a fiorire non appena scomparso l'uomo.
Una prova ce la dà la "zona di esclusione" creata attorno al reattore danneggiato di Chernobyl: dove oggi, nonostante la radioattività, ci sono dieci volte più cinghiali che all'esterno e gli unici lupi ancora avvistabili in Ucraina. La natura ha un'incredibile capacità di resistenza: non s'arrende a nulla, tranne che all'uomo.

ABNormal 10-14-2006 08:40 AM

mi fate una cortesia?
vi steminate un poco tutti quanti voi?
lasciatemi questa situazione tutta per me e qualche amico/amica.

mathias 10-14-2006 09:57 AM

Quote:
Originally Posted by ABNormal
mi fate una cortesia?
vi steminate un poco tutti quanti voi?
lasciatemi questa situazione tutta per me e qualche amico/amica.


sarebbe possibile lasciar in vita qualche cinese? cosi giusto per continuar a far funzionare ppstream, pplive... :D

yatta 10-14-2006 12:50 PM

Quote:
Originally Posted by mathias80
sarebbe possibile lasciar in vita qualche cinese? cosi giusto per continuar a far funzionare ppstream, pplive... :D



:D :D :D :D :D :D :D :D :D
Per rispondere all'articolo: noi quando accadrà tutto ciò saremo già su Marte ..., poi ritornano i Maya ... :D :D :D :D :D

Re Leone 10-14-2006 01:28 PM

Quote:
Originally Posted by yatta
:D :D :D :D :D :D :D :D :D
Per rispondere all'articolo: noi quando accadrà tutto ciò saremo già su Marte ..., poi ritornano i Maya ... :D :D :D :D :D


Oppure gli ALIENI.......... :D

yatta 10-14-2006 01:38 PM

Quote:
Originally Posted by Re Leone
Oppure gli ALIENI.......... :D



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