Il tatuaggio si potrà cancellare. Senza dolore
 

Dermatologi Usa mettono a punto un inchiostro che non dura tutta la vita

Il tatuaggio si potrà cancellare. Senza dolore

Un disegno sulla pelle «libero da ripensamenti» è il sogno di molti, per ovviare al cambio del partner o al mutare delle convinzioni

LONDRA - Un tatuaggio è per la vita. O almeno così si è sempre creduto finora, anche perché rimuoverlo è un lavoro lungo, costoso e doloroso. Oltretutto senza nemmeno la certezza di riuscire a cancellare del tutto quella farfalla multicolore che ci eravamo fatti disegnare per assecondare un momentaneo desiderio di libertà o il nome del partner che ci aveva giurato amore eterno (salvo poi mettersi con qualun altro dalla pelle liscia e senza scritte). Da oggi, però, sarà possibile tatuarsi qualunque cosa, con la certezza di farla poi sparire con un raggio laser. E per di più in una sola seduta, anziché le dodici in oltre due anni che ci vogliono con le tecniche attuali (per una spesa di almeno 3.000 euro).

INCHIOSTRO A LUNGA DURATA - Alcuni dermatologi della scuola di medicina di Harvard, in collaborazione con il professor Edith Mathiowitz della Brown University e con un'azienda newyorkese, la Freedom-2, hanno infatti messo a punto un inchiostro a lunga durata ma che non dura una vita. Apparentemente, sembra un controsenso, ma il «regret-free tatoo» (letteralmente, «tatuaggio libero da ripensamenti») è caratterizzato da un inchiostro cancellabile, racchiuso in microscopiche capsule di polimero (macromolecola di origine sintetica) e iniettato nella pelle con un tradizionale ago da tatuaggi. Più a lungo l’inchiostro resta nelle capsule, e più tempo dura il tatuaggio, ma quando ci si stanca, basta un raggio laser e la pelle torna come prima, senza cicatrici o aree scolorite, come, invece, succede spesso con i sistemi attuali. Il raggio laser rompe, infatti, le capsule e il colore fuoriesce, venendo poi rimosso naturalmente dal corpo. LA TECNICA - Conosciuta con il nome di «microincapsulazione» e già utilizzata in medicina per molteplici scopi (ad esempio per trasportare le pastiglie e fare in modo che queste non vengano a contatto con gli enzimi dello stomaco), questa futuristica tecnica non convince, però, completamente i dermatologi d’Oltremanica, che mettono in guardia dai possibili rischi di allergie alle capsule di polimero. Ma il professor Mathiowitz difende a spada tratta la sua creatura sulle colonne del Guardian: «La sfida era quella di trovare la giusta combinazione di polimero e colore – ha spiegato l’esperto - e di fare in modo che, una volta iniettati nella pelle, rimanessero lì. Tradizionalmente, l’inchiostro nero assorbe tutte le lunghezze d’onda della luce, mentre le nostre particelle sono studiate per assorbire più luce a specifiche lunghezze d’onda, focalizzando meglio l’energia sulle microcapsule e permettendo così al corpo di rimuovere l’inchiostro del tatuaggio». Il nuovo «inchiostro magico» dovrebbe essere messo in commercio entro la fine dell’anno.


Simona Marchetti
05 agosto 2007

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/04/tatuaggio_marchetti.shtml