| sheol77 |
07-26-2007 08:40 PM |
Quote:
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Originally Posted by corso
vero, ma la tecnologia, aiuta i bluff come la spears, non i veri musicisti. il problema e' che i discografici, con molto meno soldi di prima, non rischiano piu'. cercano di batter cassa sul sicuro. quindi i nuovi talenti fanno difficolta' ad emergere, e le sperimentazioni che aiutano la musica a progredire sono sempre meno. i pink floyd al giorno d'oggi avrebbero avuto problemi ad avere credito con le case discografiche. allo stesso tempo pero' grazie a nuendo, cubase e simili, corredati da i vari plug-ins tipo the grand, virtual guitarrist ecc.... molti musicisti sconosciutissimi e squattrinati sono riusciti ad uscire dall'anonimato ed addirittura vendere su sellaband e cloni. :)
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su questo sono pienamente daccordo visto che è stato un po' quello che successo a me e al mio gruppo.Abbiamo utilizzato tutti questi programmi per far nascere il nostro progetto e farci conoscere in giro. il problema ulteriore è rapportare tutto ad un mercato minuscolo come l'italia, si pensi al fatto che un disco d'oro oramai telo danno con 40000 copie "vendute" mentre una volta era di 1.000.000.
Il p2p può aiutare tutti coloro che vogliono una distribuzione a prescindere da Radiodj ( a noi all'epoca chiese 500.000.000 di lire per "pompare" il nostro singolo).
Myspace in amrica oramai è il primo canale per le band per emergere.
La musica ha la possibilità di tornare in mano a chi suona, speriamo anke in Italia.
hola!!! |
