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Old 05-08-2007, 04:01 PM
breunzo breunzo is offline
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Condannata la polizia per il G8 di Genova 2001


di Massimiliano Valdannini - criticamente.it

"Segreto di Stato: a Genova ci fu un disegno repressivo, prima condanna per la Polizia al G8 del 2001. La censura da parte dei media è stata rigida ed assoluta: della sentenza di Genova non si doveva parlare. Infatti incredibilmente non ne ha scritto neanche il Manifesto e dovrebbe spiegare perché. Alzi la mano chi ha saputo che la settimana scorsa a Genova c'è stata la prima condanna per i pestaggi della Polizia durante il G8 del 2001.

Eppure la sentenza di Genova è un passaggio capitale per la ricostruzione della verità e la giustizia di quello che successe nel capoluogo ligure oramai 6 anni fa. E ci spiega anche molto del disegno politico sotteso alla repressione [ Gennaro Carotenuto ].

Lo Stato è stato condannato a risarcire Marina Spaccini, 50 anni, pediatra triestina, volontaria per quattro anni in Africa, per il pestaggio che subì da parte della Polizia in via Assarotti, nel pomeriggio del 20 luglio 2001. Marina, come decine di migliaia di militanti cattolici della Rete Lilliput , era seduta, con le mani alzate dipinte di bianco, gridando “non violenza”, quando fu massacrata dalla Polizia. Questa si è difesa sostenendo (sic!) che non era possibile distinguere tra le mani dipinte di bianco di Marina e i Black Block. Per il giudice Angela Latella invece la selvaggia repressione genovese –e la cortina di menzogne sollevata per coprirle- è stata una delle pagine più nere di tutta la storia della Polizia di Stato e per la prima volta ciò viene scritto in una sentenza. Non solo, è ben più grave quello che è scritto nella sentenza genovese. Quelle dei poliziotti non furono né iniziative isolate né eccessi, ma facevano parte di un disegno criminale.

Si inizia a confermare in via processuale quello che chi scrive sostiene e scrive da sei anni. A Genova vi fu un disegno criminale selettivo da parte di apparati dello stato. Tale disegno era teso a terrorizzare non tanto la sinistra radicale ma il pacifismo cattolico, in particolare la Rete Lilliput, che per la prima volta in maniera così convinta e numerosa scendeva in piazza saldandosi in un unico enorme fronte antineoliberale con la sinistra.

Le ragazze e i ragazzi delle parrocchie furono quelli che pagarono il prezzo più alto, soprattutto sabato. I loro spezzoni di corteo furono sistematicamente bersagliati dai lacrimogeni e centinaia di loro furono pestati selvaggiamente. Ma, soprattutto decine di migliaia di loro, e le loro famiglie, furono spaventati a morte in una logica pienamente terroristica. Quanti dopo Genova sono rimasti a casa?

Di fronte all'immagine sorda data dai grandi della terra, Bush, Blair, Berlusconi, quel movimento pacifico, colorato, credibile, fatto di persone serie e non dei pescecani rinchiusi nella città proibita, che si era riunito intorno alle proposte concrete per un nuovo mondo possibile del Genoa Social Forum, doveva essere schiacciato. Non lo sapevamo, ma mancavano 50 giorni all'11 settembre.

Di seguito, l'articolo di Massimo Calandri, apparso SOLO sulle pagine genovesi di Repubblica lo scorso 29 aprile.

Prima condanna per le violenze delle forze dell'ordine contro i manifestanti: "Non furono iniziative isolate". G8, condannato il Ministero - Missionaria picchiata, risarciti invalidità e danni morali "Ho solo ottenuto quello che attendevo da 6 anni: giustizia"

MASSIMO CALANDRI

LA PRIMA condanna nei confronti del Ministero dell?Interno per le illecite e gratuite violenze dei suoi poliziotti è arrivata nei giorni scorsi, e cioè circa sei anni dopo la vergogna del G8 genovese. Ma le parole con cui il giudice istruttore Angela Latella ha motivato la sua decisione rinfrescano la memoria.

Ricordando a tutti che quelle cariche sanguinarie,quelle teste rotte a manganellate, quei lacrimogeni sparati contro le persone inermi, non erano frutto dell?iniziativa isolata o dell'autonomo eccesso di qualche agente. Facevano invece parte di un più ampio disegno -così come le menzogne raccontate più tardi per coprire le nefandezze - , che rappresenta una delle pagine più buie nella storia della Polizia di Stato.

Il tribunale del capoluogo ligure ha dato ragione a Marina Spaccini, pediatra cinquantenne di origine triestina, pacifista che per quattro anni ha lavorato in due ospedali missionari del Kenia. Alle due del pomeriggio del 20 luglio, era il 2001, venne pestata a sangue in via Assarotti. Partecipava alla manifestazione della Rete Lilliput, era tra quelli che alzava in alto le mani dipinte di bianco urlando: "Non violenza!".

Gli agenti e i loro capi avrebbero poi raccontato che stavano dando la caccia ad un gruppo di Black Bloc, che c'era una gran confusione e qualcuno tirava contro di loro le molotov, che non era possibile distinguere tra "buoni" e "cattivi": bugie smascherate nel corso del processo, come sottolineato dal giudice. I cattivi c'erano per davvero, ed erano i poliziotti che a bastonate aprirono una vasta ferita sulla fronte della pediatra triestina. Dal momento che quegli agenti, come in buona parte degli episodi legati al vertice, non sono stati identificati, Angela Latella ha deciso di condannare il Ministero dell'Interno. La cifra che verrà pagata a Marina Spaccini non è certo clamorosa - cinquemila euro tra invalidità, danni morali ed esistenziali - , ma il punto è evidentemente un altro.

«Se risulta chiaramente che la Spaccini sia stata oggetto di un atto di violenza da parte di un appartenente alle forze di polizia - scrive il giudice - , non si può neppure porre in dubbio che non si sia trattato né di un'iniziativa isolata, di un qualche autonomo eccesso da parte di qualche agente, né di un fatale inconveniente durante una legittima operazione di polizia volta e riportare l'ordine pubblico gravemente messo in pericolo».

Perché l'intervento della polizia non fu «legittimo», è ormai abbastanza chiaro. Lo hanno confermato i testimoni e in un certo senso gli stessi poliziotti e funzionari, con le loro contraddizioni: «Gli aggressori erano diverse decine; l'ordine era di caricarli, disperderli ed arrestarli», hanno detto, interrogati. Ma poi risulta che furono arrestati solo due ragazzi (non feriti), la cui posizione fu in seguito peraltro archiviata. La pacifista era assistita dagli avvocati Alessandra Ballerini e Marco Vano. Il giudice ha sottolineato come fotografie e filmati portati in aula «siano stati illuminanti»: «Si vedono ammanettare persone vestite normalmente; più poliziotti colpire con i manganelli una persona a terra, inerme. La stessa Spaccini è una persona di cinquant'anni, di cui giustamente si sottolinea l'aspetto mite». E poi, le testimonianze come quella di una signora settantenne che parla di una «manifestazione assolutamente pacifica e allegra» e di aver quindi visto agenti «bastonare ferocemente persone con le mani alzate ed inermi come lei». Marina Spaccini ha accolto il giudizio con un sorriso: «Era semplicemente quello che attendevo da sei anni. Giustizia».


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  #2  
Old 05-09-2007, 06:38 PM
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ci fu un disegno criminale da parte di apparati statali????????


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  #3  
Old 05-09-2007, 08:59 PM
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Originally Posted by juve
ci fu un disegno criminale da parte di apparati statali????????

Da come sono andate le cose pare proprio di si....


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  #4  
Old 05-09-2007, 09:16 PM
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io aspetto ancora la tanto promessa commissione governativa su quei fatti... ma sembra che il governo sia guidato da Mina : PAroLe PaRole PArolE


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  #5  
Old 05-10-2007, 06:21 PM
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Originally Posted by travis bickle
Da come sono andate le cose pare proprio di si....

quello de centri sociali come lo chiami,manifestazione pacifica con tanto di distribuzione di fiori a tutti????con gente come te e i tuoi soci l'italia va a rotoli


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  #6  
Old 05-10-2007, 06:24 PM
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Originally Posted by jfive
io aspetto ancora la tanto promessa commissione governativa su quei fatti... ma sembra che il governo sia guidato da Mina : PAroLe PaRole PArolE

io mi aspetto che siano messi in galera chi ha distrutto e saccheggiato una città ,e invece si processa la polizia,solo in italia poteva succedere una cosa del genere


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  #7  
Old 05-10-2007, 06:39 PM
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no, succede dovunque è rimasta un pò di democrazia, dove le forze armate non hanno il diritto di pestare chiunque ma hanno il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini. La polizia a Genova non ha mai bloccato i gruppi di persone più pericolosi, non ha impedito ad esempio ai black blocks di organizzarsi e far casino.

Nessuno dei *veri* dimostranti è andato a Genova quel giorno per distruggere e saccheggiare, solo per dimostrare pacificamente.
Allo scopo di creare casini erano presenti solo alcuni esagitati che la polizia avrebbe dovuto tenere sotto controllo. Non è stato fatto tutto questo, non si sono prevenuti i disordini, c'era la volontà di menare manganellate nell'aria, e complici esagitati ed infiltrati i casini sono scoppiati e puntualmente la polizia ha cercato di ripristinare l'ordine nell'unico modo che, complici anni di cameratismo, hanno imparato in caserma: la violenza.

Ragazzi e ragazze, anziani e giovani disarmati, a terra, sanguinanti, colpiti a manganellate dai poliziotti ... ed avete ancora il coraggio di chiedere che siano questi a finire in galera?????

Se il poliziotto diventa una figura "intoccabile", non siamo in una democrazia, ma in una dittatura


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  #8  
Old 05-10-2007, 06:42 PM
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Originally Posted by juve
quello de centri sociali come lo chiami,manifestazione pacifica con tanto di distribuzione di fiori a tutti????con gente come te e i tuoi soci l'italia va a rotoli

sei sempre il solito,vabbè quelli della Diaz erano degli energumeni,soprattutto Vittorio Agnoletto del Social Forum,già lo si evince dal nome che è un violento....


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  #9  
Old 05-10-2007, 08:27 PM
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Originally Posted by riux
no, succede dovunque è rimasta un pò di democrazia, dove le forze armate non hanno il diritto di pestare chiunque ma hanno il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini. La polizia a Genova non ha mai bloccato i gruppi di persone più pericolosi, non ha impedito ad esempio ai black blocks di organizzarsi e far casino.

Nessuno dei *veri* dimostranti è andato a Genova quel giorno per distruggere e saccheggiare, solo per dimostrare pacificamente.
Allo scopo di creare casini erano presenti solo alcuni esagitati che la polizia avrebbe dovuto tenere sotto controllo. Non è stato fatto tutto questo, non si sono prevenuti i disordini, c'era la volontà di menare manganellate nell'aria, e complici esagitati ed infiltrati i casini sono scoppiati e puntualmente la polizia ha cercato di ripristinare l'ordine nell'unico modo che, complici anni di cameratismo, hanno imparato in caserma: la violenza.

Ragazzi e ragazze, anziani e giovani disarmati, a terra, sanguinanti, colpiti a manganellate dai poliziotti ... ed avete ancora il coraggio di chiedere che siano questi a finire in galera?????

Se il poliziotto diventa una figura "intoccabile", non siamo in una democrazia, ma in una dittatura

io condanno sia la polizia che i manifestanti ,voi solo la polizia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!


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  #10  
Old 05-10-2007, 08:28 PM
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Originally Posted by travis bickle
sei sempre il solito,vabbè quelli della Diaz erano degli energumeni,soprattutto Vittorio Agnoletto del Social Forum,già lo si evince dal nome che è un violento....

vale anche per te quello che ho detto a riux


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