[giacchettone]

La legge Gasparri mantiene una situazione di duopolio nel sistema radiotelevisivo italiano e rischia di estenderlo anche al digitale. Con questa analisi, la commissione europea ha inviato oggi una lettera di "parere motivato" all'Italia, nella quale si danno due mesi di tempo per replicare, trascorsi i quali si passera' all'ultima fase della procedura di infrazione, vale a dire il ricorso alla Corte di Giustizia Europea. La Commissione ritiene, secondo quanto si legge in una nota, "che la legislazione italiana sul passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale terrestre, imponga delle restrizioni ingiustificate alla fornitura di servizi di radiodiffusione e conferisce dei vantaggi ingiustificati agli operatori analogici esistenti. La situazione che conosce attualmente la televisione analogica, nella quale solo qualche operatore puo' affrontare la concorrenza sul mercato dei servizi di radiodiffusione, rischia di riprodursi con la televisione digitale il che lascerebbe gli utenti italiani di fronte ad una scelta limitata". La legislazione italiana impedisce infatti ai nuovi entranti sul mercato di procedere a sperimentazioni sul digitale terrestre e creare la propria rete. La Commissione contesta inoltre il fatto che, in base alla legge italiana, i radiodiffusori esistenti possono non solo acquistare nuove frequenze in vista della sperimentazione numerica ma anche conservare il controllo sulle frequenze e sulle reti di trasmissione analogica, anche dopo l'abbandono della radiodiffusione analogica. (AGI) - Bruxelles, 18 lug. -