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  #1  
Old 09-30-2007, 08:16 PM
romans romans is offline
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Panico in città





ROMA: L’avvocato Renato Gastaldi stava procedendo lentamente nel traffico cittadino, quando ha improvvisamente sentito delle urla alle sua spalle, mentre partivano delle raffiche di mitra. L’avvocato ha rapidamente fatto inversione di marcia, ma dopo pochi metri ha sentito un bruciore lacerante al petto: una pallottola gli aveva trapassato il polmone. Un secondo proiettile gli si è conficcato nell’intestino. Con uno sforzo disperato, l’avvocato ha continuato a guidare, ben cosciente del fatto che fermandosi sarebbe probabilmente morto dissanguato. Mentre si allontanava un terzo proiettile, sempre proveniente da dietro, gli ha frantumato il polso, mentre un quarto gli ha attraversato la scapola alla base del collo. Nonostante tutto l’avvocato Gastaldi è riuscito a portarsi fuori dalla zona di fuoco, ...

... ed è stato poi accompagnato in ospedale, dove è stato operato e dichiarato fuori pericolo. Difficilmente recupererà l’uso della mano colpita.

Meno fortunato è stato un ragazzino di dieci anni, che per salvarsi dalla sparatoria si è gettato dall’autobus su cui viaggiava, solo per essere colpito in pieno alla testa da uno dei tiratori. Anche la madre, che si era lanciata dall’autobus per soccorrerlo, e stata falciata senza pietà da una raffica di mitra.

In tutto sono undici le vittime della sparatoria, che ha provocato oltre 50 feriti.

I killer sono dei mercenari di una società americana, i quali hanno sostenuto di “essere stati attaccati dai rivoltosi locali”. Qualcuno di loro ha anche detto che era esplosa un’autobomba a bordo strada, proprio al momento del loro passaggio.

Non risultano però feriti fra di loro, nè si sono trovati i resti della presunta autobomba. In realtà questi mercenari da tempo terrorizzano la popolazione, massacrando i civili a piacimento, coperti dalla totale impunità che gli garantisce l’accordo con il Dipartimento di Stato, ovvero il Ministero degli Esteri americano.

Il nostro Ministro degli Esteri “pro tempore” ha chiesto chiarimenti a Washington, ma Condolezza Rice ha imposto il bavaglio all’investigazione, sostenendo che tutte le informazioni che riguardano la sparatoria “sono di proprietà del Dipartimento stesso”.

Il predìsidente Bush ha detto che “ci sarà una approfondita investigazione”.

La storia è ovviamente inventata, ma solo nei nomi: se cambiamo Renato Gastaldi con Hassan Jabir, e Roma con Baghdad, diventa assolutamente vera, compresi madre e figlio freddamente abbattuti sull’asfalto mentre cercavano salvezza.

La società di “contractors” - che fa molto più “economically correct” di ”mercenari”– è la nota Blackwater del fondamentalista cristiano Erik Prince, ex-marine miliardario e grande amico di George Bush, che ha visto le azioni della sua società crescere del 600% dall’inizio della guerra in Iraq al 2005. L’esito dell’inchiesta del Presidente, infatti, possiamo già metterlo nero su bianco: “Non sono stati riscontrati atti contrari alle disposizioni vigenti”. Basta non cercarli, ovviamente.

Le “norme vigenti”, inoltre, prevedono la totale immunità dalle autorità locali per qualunque civile americano che stia lavorando in Iraq. Fu Paul Bremer, con il famigerato “Ordine 17”, che nel giugno 2004, in vista del trasferimento di poteri decise di mettere tutti i contractors al riparo dalla giustizia locale. Fu allora che il Washington Post commentò: “L’amministrazione Bush ha fatto la scelta inusuale di garantire l’immunità al proprio esercito e ai suoi dipendenti per l’uccisione di cittadini iracheni, o per la distruzione dei beni locali, dopo la fine dell’occupazione ed il trasferimento del potere politico a un governo iracheno temporaneo”.

Più che “inusuale”, potremmo dire che si è trattato di una scelta a) altamente illegale, b) profondamente imm****e, e c) logicamente ridicola:

a) la Convenzione di Ginevra stabilisce chiaramente che la proprietà stessa dei beni di un paese occupato rimanga interamente nelle mani dei cittadini di quel paese. In teoria quindi gli americani dovrebbero rispondere di ogni singolo libro da loro bruciato, di ogni porta sfondata e di ogni edificio distrutto, mentre nella realtà non andranno nemmeno sotto processo per l’uccisione gratuita e ingiustificata dei civili, che è ovviamente condannata senza eccezioni dalla Convenzione stessa.

b) Concedere l’immunità a gente che di mestiere fa il mercenario, e che si trova circondata ovunque da civili disarmati, dopo averli convinti che ogni musulmano è un nemico giurato dell’occidente, equivale in tutto e per tutto a una incitazione al genocidio.

c) Resta da capire quale “potere” possa mai essere trasferto agli iracheni, se nel contempo ti è permesso di sottrarti alla loro giustizia.

Più in generale, quello che è accaduto in Iraq negli ultimi due anni è al di fuori della concezione di un normale essere umano, e solo col tempo le “popolazioni civili” degli stati invasori - noi siamo stati fra questi, non dimentichiamolo mai – si renderanno conto di quello che è stato fatto, con il loro silente consenso, a una nazione che fino a ieri doveva “soltanto” sopportare la tirannia di un misero dittatore qualunque.

Tutti i musei, tutte le biblioteche, tutti gli archivi universitari, tutte le scuole, tutte le località archeologiche, tutti i gli antichi reperti di valore inestimabile - tutto, assolutamente tutto quello che costituiva la cultura millenaria di quel popolo, è stato cancellato per sempre dalla faccia della terra. La popolazione vive nel terrore costante di morire per mano di uno qualunque degli oltre centomila “grilletti facili” che si aggirano per le città alla ricerca di “nuove emozioni”. I morti civili sono oltre 700.000 (altre stime superano il milione), ovvero più del doppio di tutti i morti italiani nella seconda guerra mondiale. Tutti i soldi per la ricostruzione – venti miliardi di dollari in contanti - sono stati non solo allocati alle, ma subito rubati dalle, sussidiarie della Halliburton, senza rilasciare uno straccio di ricevuta, e senza che venisse ricostruito un solo ospedale. I trasporti sono ridotti all’osso, le comunicazioni sono interrotte ovunque, manca l’acqua praticamente in tutto il paese, e negli ospedali non ci sono nemmeno le siringhe per i neonati, che debbono venire inoculati con gli aghi riciclati degli adulti. Mentre il paese è ormai diventato una desolata landa radioattiva, sulla quale vive almeno un altro milione di persone destinate a morire prima del tempo. Hiroshima in confronto è stato uno scherzo da dilettanti.

Queste sono le condizioni in cui vive oggi l’Iraq liberato. E il petrolio di cui si sono impossessati gli americani non basta nemmeno a rifornire il loro esercito di occupazione.

Però loro sono i più forti.

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  #2  
Old 10-01-2007, 04:30 AM
ac171073 ac171073 is offline
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D'accordo che gli americani stanno occupando illegalmente l'Iraq, d'accordo che stanno portando avanti una missione militare senza molto significato soltanto per motivi economici (anche se secondo me il petrolio e' un falso problema... i motivi sono altri), d'accordo che ci sono un certo numero di soldati americani che se ne approfittano e fanno un bel po' di porcherie alla popolazione civile...
MA, detto questo...
Non ti sembra che il commento che hai postato sia un tantinello esagerato?

Prendo alcune affermazioni a caso:
"Tutti i musei, tutte le biblioteche, tutti gli archivi universitari, tutte le scuole, tutte le località archeologiche, tutti i gli antichi reperti di valore inestimabile - tutto, assolutamente tutto quello che costituiva la cultura millenaria di quel popolo, è stato cancellato per sempre dalla faccia della terra."
"La popolazione vive nel terrore costante di morire per mano di uno qualunque degli oltre centomila “grilletti facili” che si aggirano per le città alla ricerca di “nuove emozioni”."
"I morti civili sono oltre 700.000 (altre stime superano il milione), ovvero più del doppio di tutti i morti italiani nella seconda guerra mondiale."
"Mentre il paese è ormai diventato una desolata landa radioattiva, sulla quale vive almeno un altro milione di persone destinate a morire prima del tempo. Hiroshima in confronto è stato uno scherzo da dilettanti."

Domanda: ma ti sembra plausibile che i centomila "grilletti facili" (suppongo che ci si riferisca ai militari americani) siano tutti dei delinquenti e dei poco di buono? Oppure e' molto piu' probabile, come succede in tutto il mondo e in tutte le situazioni, che ci sia una minoranza di delinquenti irresponsabili e macellai e una maggioranza (schiacciante) di bravi ragazzi che non premono il grilletto cosi' soltanto per provare "nuove emozioni" e magari, quando possono, danno anche una mano alla popolazione locale?
Domanda n.2: anche ammettendo che i morti civili siano proprio 700,000 (francamente, ma e' solo un'opinione personale, mi sembra una cifra eccessiva... come si fa notare nel commento, sarebbero più del doppio di tutti i morti italiani nella seconda guerra mondiale...), pensi che tutte queste persone siano state effettivamente ammazzate dagli americani? Oppure la maggior parte di questi morti sono venuti fuori da guerre civili tra le differenti etnie irachene?

Ma il commento piu' sconfortante e' quello sulla "desolata landa radioattiva" e su Hiroshima... questo e' veramente una sciocchezza colos****, oltre che di cattivo gusto...
La differenza con Hiroshima e' che gli americani in Iraq ci stanno VIVENDO (in quanto invasori)... cosa fanno, rendono radiattivo un posto dove loro stessi stanno abitando (e non si parla solo di militari)? E lasciamo perdere i confronti con Hiroshima... io a Hiroshima ci sono stato e ho visto con i miei occhi le testimonianze e i reperti di quel massacro. Una VERA vergogna per l'umanita' intera (non solo gli americani, ma anche tutti gli altri "paesi civili" che hanno avallato e accettato quella carneficina). Una tristezza senza confine. Anche solo nominarla e confrontarla con l'Iraq, soltanto per sensazionalismo o per rendere piu' "colorito" un post "anti-imperialista", e' una cosa vergognosa.

Cerchiamo di guardare con obiettivita' la realta', e di non trasformarla in un filmetto di serie B sul "grande complotto americano"... se si esagerano troppo i toni e si cede al sensazionalismo, si finisce per rendere poco credibile anche quello che effettivamente e' vero... rifletteteci...


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  #3  
Old 10-01-2007, 04:53 AM
ac171073 ac171073 is offline
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Ah, tanto per continuare il discorso... ecco alcuni passaggi presi dal "link originale" postato sopra:

Lawyer Hassan Jabir was stuck in traffic when he heard Blackwater USA security contractors shout "Go, Go, Go." Moments later bullets pierced his back, he said Thursday from his hospital bed.
Jabir was among about a dozen people wounded Sunday during the shooting in west Baghdad 's Mansour neighborhood. Iraqi police say at least 11 people were killed.
Prime Minister Nouri al-Maliki described the shooting as a "crime" by Blackwater, a N.C.-based company that guards American diplomats and civilian officials in Iraq .
"No one fired at them," Jabir said of the Blackwater guards. "No one attacked them but they randomly fired at people. So many people died in the street."
Blackwater's operations have been suspended pending completion of a joint U.S.-Iraqi investigation. In the meantime, most U.S. diplomats and civilian officials are confined to the Green Zone or U.S. military bases unless they can travel by helicopter.
As Jabir posed for p***ographers in Yarmouk Hospital, an Interior Ministry official came by to register his name as a victim in connection with the investigation.
Jabir's account is among several versions which the investigators hope to reconcile. Blackwater insists that its employees came under fire from armed insurgents and s*** back to protect State Department employees.
The New York Times reported in its Friday editions that the Iraqi government has concluded the Blackwater guards weren't fired upon and that the shooting was unprovoked.
An Iraqi Interior Ministry report stated that "the Blackwater company is considered 100 percent guilty through this investigation," according to the Times. The document also recommends the dozens of foreign security companies in the country be replaced by Iraqi companies, their immunity lifted, and that Blackwater pay compensation to the families of the victims.

Conoscete l'inglese o devo tradurveli?
Si dice che esistono numerose versioni dei fatti, e quella dell'innocente avvocato colpito a tradimento alle spalle mentre era in macchina e' solo una delle tante; si dice che l'amministrazione irachena ha avviato un'inchiesta congiunta sui fatti con le autorita' americane e ha sospeso a tempo indeterminato le operazioni della compagnia di mercenari BlackWater; si dice che l'avvocato ferito, Jabir, posava per delle foto e dei servizi giornalistici mentre raccontava agli inquirenti e ai giornalisti (contemporaneamente) la sua versione dei fatti; si dice che all'avvocato era stato intimato piu' volte di muoversi e di allontanarsi dalla zona di fuoco, prima che i colpi lo raggiungessero.

Come vedete, basta cambiare (o omettere) qualche parolina qua e la' nella traduzione dall'inglese, e le storie cambiano completamente...


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  #4  
Old 10-01-2007, 06:46 PM
romans romans is offline
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Intanto l'articolo non l'ho scritto io, come puoi vedere dal link che ho postato ma un certo Massimo Mazzucco, che è vero non ho riportato nel post, comunque è un'uomo che vive in America a Los Angeles da vent'anni e non per qualche mese quindi se hai qualche obiezione sulla traduzione puoi tranquillamente andare sul suo sito, lugocomune.net e nella notizia in questione fare la tua precisazione e lui, come di solito fa con tutti da sempre ti risponderà ma fino ad allora mi tengo per buona questa.

Ma a me in realtà il caso specifico che sia vero o no non ha grossa importanza, vedi quelli come te si soffermano sui particolari pur di sfuggire all'argomento ben più ampio e scomodo.

Perchè a me di sapere se tutti sti "centomila" grilletti facili sparino o no (nella maniera del video o meno, ma forse hai fatto finta di non vederlo) il fatto di poter essere autorizzati a farlo e rimanere impuniti da un paese occupante e "democratico" (a casa loro forse) mi fa accapponare la pelle oltre che inc****e grandemente. (ma il caso Calipari non ti insegna niente?)

E tu col tuo atteggiamento da culo al caldo ne parli come se si stesse parlando di bambini che tirano pallonate alle finestre di casa tua. Ma che glie fà che te frega... Guarda che e continui così nessuno potrà esimerti dalla tua parte di responsabilità in tutto questo. Te lo detto e te lo ripeto.

Se da una parte è stato impiccato un assassino, genocida o che altro dall'altra parte qualcuno dovrebbe rispondere delle stesse cose... (Falluja ne è solo la punta dell'iceberg).

Finchè le responsabilità non si bilanceranno (c'è la TV dall'altra parte) non si può pretendere che si smetta di parlarne.


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  #5  
Old 10-01-2007, 07:41 PM
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Io condivido in pieno l'artricolo!

Inoltre: La società di “contractors” - che fa molto più “economically correct” di ”mercenari”– è la nota Blackwater del fondamentalista cristiano Erik Prince, ex-marine miliardario e grande amico di George Bush, che ha visto le azioni della sua società crescere del 600% dall’inizio della guerra in Iraq al 2005.
Il papa farebbe bene ad occuparsi di un cristaiano falso che vive ecvonomicamante di morte invece di sparare contro gay,pacs,staminali,ecc!

A questo punto fossi in D'Alema farei una moratoria all'Onu chiedendo una forte limietazione all'uso dei mercenari. E' ne farei anche uno che obblighi tutte le società coinvolte in opere di ricostruzione,sminamento,e missioni umanitarie varie a certificare fino all'ultimo centesimo dove vanno a finire i soldi che ricevono!


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