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![]() Crisi finanziaria: In italia conti garantiti fino a 103mila euroI depositi dei correntisti delle banche iscritte al Fondo interbancario di garanzia sono coperti, in caso di fallimento, fino a 103mila euro per conto. Lo spiega all'Agi il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti. "Bisogna sfatare la favola secondo la quale il Fondo interbancario di garanzia garantirebbe il risparmio di tutti i correntisti - afferma Lannutti - se uno ha in banca 20mila euro e' garantito, se ne ha 200mila e' garantito, appunto, solo per 103mila euro". "Mi auguro che Unicredit si riprenda in borsa e non continui il tracollo che l'ha portata a perdere due terzi della propria capitalizzazione da giugno 2008 - prosegue Lannutti - ma nel malaugurato caso che fallisca una banca come Unicredit, che ha 10-12 milioni di correntisti, ci si chiede che capienza possa avere il Fondo interbancario di garanzia". I pronti contro termine, spiega ancora Lanutti, non sono garantiti, mentre i titoli di stato, preferibilmente a scadenza non troppo lunga, costituiscono ancora un investimento relativamente sicuro. Per i depositi titoli, che sono separati dai bilanci delle banche, valgono invece le normative fallimentari. A rischio anche i risparmi di chi ha investito in obbligazioni bancarie, soprattutto quelle rilasciate dalle grandi banche d'affari, ora nell'occhio del ciclone. Le responsabilita', per il presidente dell'Adusbef, sono delle agenzie di rating e degli istituti di credito che hanno diretto i risparmiatori verso investimenti poco sicuri.
"Le banche hanno allontanato i risparmiatori dai titoli di stato, che sono relativamente sicuri, spingendoli ad acquistare obbligazioni a rischio di banche d'affari come la Goldman Sachs - prosegue Lannutti - sto facendo un dossier con piu' di 200 mail di persone che sono state convinte ad investire su obbligazioni come quelle della Lehman Brothers, e i loro risparmi sono andati in fumo". "Faremo causa all'Abi e forse anche alla Banca d'Italia e alla Consob - annuncia poi Lannutti - sul sito 'Patti chiari' venivano considerati a rischio i Btp italiani ultradecennali, e alcuni risparmiatori sono stati spinti a dismetterli". In conclusione, afferma Lannutti, nella fase attuale la forma d'investimento da ritenere piu' sicura sono i titoli di stato". "Noi consigliamo i Btp a scadenza non troppo larga, fino al 2015, garantiscono rendimenti anche del 4,5%" conclude Lanutti. (AGI) - Roma, 1 ott. - |
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![]() Beh non è tragica la cosa: basta dividere il prorio conto milionario in "mini conti" da 103 mila euro al massimo e le Banche se la prendono su per il Retto-Colon!
![]() Scherzi a parte siamo di fornte nuovi casi tipo Parlamlat, Cirio e Bond Argentini. La colpa è delle solite banche ed assicurazioni che non informano bene i clineti ma anzi fanno pubblicità ingannevole. Però anche le associazioni di cxonsumatori: ma quando si decidono a fere un vademecum per il "piccolo investitore"? |