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petrescu 02-07-2008 03:47 PM

Quesito politico
 
Un dubbio mi as****.

Ormai è praticamente sicuro che i candidati premier saranno 3: Berlusconi, Bertinotti e Veltroni. Non ho capito una cosa però.

Per assurdo le elezioni hanno questo risultato: Veltroni: 45%, Berlusconi 35%, Bertinotti 20%. Veltroni vince. Quello che mi chiedo io: Veltroni vince sì, ma a conti fatti l'opposizione è composta da 35+20=55 contro il 45 di Veltroni...dov'è l'inghippo?

E se ci fossero 4 coalizioni (visto che pure FI forse vuole andare da sola)?

Grazie.

kowalsky 02-07-2008 04:25 PM

c'è sicuro almeno una quarta con candidato premier Bruno Tabacci.
E fuori coalizioni forse anche i radicali.
la soluzione è semplice, l'accordo per il governo invece di farlo prima lo si fa dopo per cui o uno dei candidati arriva alla maggioranza assoluta dei parlamentari(cosa possibile solo per la destra) o nasceranno coalizioni di governo dopo le elezioni in parlamento.
Viva l'italia

petrescu 02-07-2008 04:26 PM

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Originally Posted by kowalsky
c'è sicuro almeno una quarta con candidato premier Bruno Tabacci.
E fuori coalizioni forse anche i radicali.
la soluzione è semplice, l'accordo per il governo invece di farlo prima lo si fa dopo per cui o uno dei candidati arriva alla maggioranza assoluta dei parlamentari(cosa possibile solo per la destra) o nasceranno coalizioni di governo dopo le elezioni in parlamento.
Viva l'italia

grazie, ma vorrei una risposta più tecnica

ac171073 02-07-2008 05:19 PM

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Originally Posted by petrescu
grazie, ma vorrei una risposta più tecnica


Alla Camera credo che il problema non sussista, perche' la coalizione (e il candidato premier) che prendono piu' voti a livello nazionale dovrebbero ricevere il premio di maggioranza e quindi avere assicurata la maggioranza assoluta dei seggi.

Al Senato le cose credo siano piu' complicate, perche' i premi di maggioranza sono a livello regionale ed esiste la possibilita' che nessuna delle coalizioni abbia la maggioranza assoluta dei seggi a livello nazionale. Per essere piu' chiaro: supponiamo, per semplicita', che ci siano solo tre regioni. In una vince Berlusconi e si prende il corrispondente premio di maggioranza, in un'altra vince Veltroni e nell'ultima vince Bertionotti. A livello complessivo, avendo ottenuto ciascuno un premio di maggioranza, avranno all'incirca ciascuno 1/3 dei seggi.
Si tratta pero' di un discorso molto teorico, perche' poi nella realta' (tranne clamorose sorprese) tutte le regioni saranno vinte o da Berlusconi o da Veltroni, e quindi anche al Senato alla fine la governabilita' dovrebbe essere garantita a chi vincera' piu' regioni (o a chi si prendera' quelle piu' grandi), sebbene come al solito con un vantaggio minimo da parte della coalizione vincente.

Non so se sono stato chiaro... e soprattutto spero di non aver scritto corbellerie (ma credo di no...)

kowalsky 02-07-2008 05:25 PM

Guarda che era tecnica la mia risposta.
In Italia non esiste l'elezione diretta del presidente del consiglio per cui egli viene ancora nominato dal presidente della Repubblica dopo le consultazioni di prassi.
Pertanto Napolitano nominerà Premier chi avrà, presumibilmente, la fiducia dei due parlamenti.
Nel tuo esempio se Veltroni riesci ad avere anche la fiducia dei parlamentari eletti con la Sinistra e lArcobaleno o con altra coalizione, governerà altrimenti dovrà per forza costruirsi un governo che abbia la fiducia dei gruppi più grandi(la famosa grosse koalition).
Quello che dice ac171073 è vero ma non muta la Costituzione, pertanto, premi di maggioranza a parte, la discriminante sarà sempre i numeri di parlamentari che daranno la fiducia e con questa legge elettorale raggiungere la maggioranza relativa sia alla camera, sia al senato sarà ininfluente se non si conquisteranno anche la maggiornaza assoluta di senatori e deputati.
Rimane pacifico che il tutto si deciderà al senato e soprattutto nelle singole regioni per via dei premi di maggiornaza regionali.

breunzo 02-07-2008 09:37 PM

Si ma il partito democratico si presenta da solo anche al senato e in questo modo Berlusconi è ancora più forte, perchè riesce a strappare più regioni. Secondo me la Toscana e/o l'Emilia-Romagna rimangono al Partito democratico ma i premi di maggioranza delle altre regioni vengono presi tutti dal centrodestra. Veltroni sa di perdere e già ha fatto accordi per spartirsi il potere con Berlusconi quando si sono incontrati, e allora preferisce perdere ma con maggiori deputati e senatori del PD, sa che presentandosi da solo prende più voti che unito.

tiolucas73 02-07-2008 10:26 PM

Quote:
Originally Posted by breunzo
Veltroni sa di perdere e già ha fatto accordi per spartirsi il potere con Berlusconi quando si sono incontrati, e allora preferisce perdere ma con maggiori deputati e senatori del PD, sa che presentandosi da solo prende più voti che unito.


concordo in pieno...chissà perchè AN non piazza (o almeno così dicono le intenzioni) un candidato forte x il comune di roma....preparatevi al ritorno di rutelli nella capitale!
l'inciucio è già partito!!

romans 02-07-2008 10:41 PM

Scusate l'OT che tanto OT non è...
 
Le elezioni anticipate regalano 300 milioni di euro ai partiti

La fine della legislatura non blocca il rimborso per le spese elettorali del 2006. E sono in arrivo nuovi contributi per il prossimo voto

La casta non si pente, anzi rilancia. Il voto anticipato farà guadagnare 300 milioni. Di euro.

Questi soldi arriveranno nelle tesorerie sotto la voce “rimborsi elettorali”, che i partiti continueranno a riscuotere nei tre anni che mancano alla fine naturale della XV legislatura. E non finisce qui. I compensi andranno ad accumularsi con i nuovi rimborsi elettorali a cui avranno diritto per il fatto di correre e avere eventuali eletti alle prossime consultazioni elettorali.

I calcoli. Come detto la torta è di trecento milioni di euro, più precisamente 49.964.574,57 euro all’anno per ogni Camera da dividere fra tutti i partiti. Ciò significa un euro all’anno per ogni voto alla Camera e un euro per il Senato, ovvero per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali, anche se non vota, un costo di 10 euro a legislatura, 16 se si contano le prossime elezioni anticipate.

Il trucco c’è, ma non si vede. O meglio è nascosto tra le pieghe delle norme. Ri**** al 2006, in carica il governo Berlusconi, ma con rigoroso voto bipartisan, si introduce, con una leggina ah hoc (proposta da Tremonti), il solenne principio dell'erogazione del rimborso elettorale anche in caso di scioglimento delle Camere (legge n. 51/2006, art. 39-quaterdecies, comma 2, lettera a).

Difficile non considerare questa mossa un vero e proprio scandalo. Perché fino al 2006 il rimborso era interrotto se si andava al voto. Logica conseguenza del fatto che con la nuova legislatura scatta il rimborso per le nuove spese elettorali.
Ora invece i partiti si prenderanno anche una sostanziosa liquidazione. Tanto paga Pantalone, pardon, i cittadini. E' proprio vero, la democrazia ha i suoi “costi”.

Quanto guadagnano i parlamentari

Pensioni da favola


Mi sa che oltre a non votare dovrò restituire la tessera elettorale. Porci!


il corsivo è mio

corso 02-08-2008 09:38 AM

Quote:
Originally Posted by romans
Le elezioni anticipate regalano 300 milioni di euro ai partiti

La fine della legislatura non blocca il rimborso per le spese elettorali del 2006. E sono in arrivo nuovi contributi per il prossimo voto

La casta non si pente, anzi rilancia. Il voto anticipato farà guadagnare 300 milioni. Di euro.

Questi soldi arriveranno nelle tesorerie sotto la voce “rimborsi elettorali”, che i partiti continueranno a riscuotere nei tre anni che mancano alla fine naturale della XV legislatura. E non finisce qui. I compensi andranno ad accumularsi con i nuovi rimborsi elettorali a cui avranno diritto per il fatto di correre e avere eventuali eletti alle prossime consultazioni elettorali.

I calcoli. Come detto la torta è di trecento milioni di euro, più precisamente 49.964.574,57 euro all’anno per ogni Camera da dividere fra tutti i partiti. Ciò significa un euro all’anno per ogni voto alla Camera e un euro per il Senato, ovvero per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali, anche se non vota, un costo di 10 euro a legislatura, 16 se si contano le prossime elezioni anticipate.

Il trucco c’è, ma non si vede. O meglio è nascosto tra le pieghe delle norme. Ri**** al 2006, in carica il governo Berlusconi, ma con rigoroso voto bipartisan, si introduce, con una leggina ah hoc (proposta da Tremonti), il solenne principio dell'erogazione del rimborso elettorale anche in caso di scioglimento delle Camere (legge n. 51/2006, art. 39-quaterdecies, comma 2, lettera a).

Difficile non considerare questa mossa un vero e proprio scandalo. Perché fino al 2006 il rimborso era interrotto se si andava al voto. Logica conseguenza del fatto che con la nuova legislatura scatta il rimborso per le nuove spese elettorali.
Ora invece i partiti si prenderanno anche una sostanziosa liquidazione. Tanto paga Pantalone, pardon, i cittadini. E' proprio vero, la democrazia ha i suoi “costi”.

Quanto guadagnano i parlamentari

Pensioni da favola


Mi sa che oltre a non votare dovrò restituire la tessera elettorale. Porci!


il corsivo è mio



ecco la verita`...verita`....verita` :)

tiolucas73 02-08-2008 01:39 PM

ma guardate un po' che bella sta pagina, m'è capitata sotto gli occhi ora ora...ihihihihih:

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=75957

differenze tra parte DESTRA e parte SINISTRA??????
ahauhaahhau :D :D :D :D


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