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staff 02-18-2008 08:44 PM

Indipendenza Kosovo
 
Belgrado, proteste contro il Kosovo indipendente


ROMA - L'amministrazione americana ha riconosciuto formalmente il Kosovo "come Stato sovrano e indipendente". L'annuncio è stato dato dal segretario di Stato Usa Condoleezza Rice. In precedenza il presidente Bush aveva anticipato il riconoscimento, peraltro scontato data la posizione che Washington ha sempre tenuto sulla questione. La scelta americana è arrivata assieme a quella dell'Unione europea di lasciare la decisione ai singoli Stati membri. Questo mentre la diplomazia internazionale si confronta sui nodi aperti dalla dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina e Belgrado adotta le prime misure contro la sua ormai ex provincia.

La condanna del Parlamento russo. "Una violazione di uno dei principi fondamentali del diritto internazionale, cioè quello dell'integrità territoriale degli Stati". Così Boris Grislov, il presidente della Duma - la Camera bassa del Parlamento russo - commenta la proclamazione d'indipendenza. Con la quale, insiste, "tutta la comunità internazionale si trova davanti a un precedente pericoloso. Solo la miopia politica impedisce di vedere che il separatismo del Kosovo diventerà una miccia che incendierà molti conflitti latenti sia in Europa - conclude Grislov - che in altre regioni del mondo".

La preoccupazione della Cina. "Profondamente preoccupata" anche la Cina: il portavoce del ministero degli Esteri, Liu Jianchao, ha definito "unilaterale" la decisione del Kosovo aggiungendo che "avrà un'influenza negativa sulla pace e stabilità nella regione dei Balcani". La Cina, prosegue la nota, "ha sempre sostenuto" che Serbia e Kosovo devono raggiungere un accordo "attraverso negoziati" e all'interno della "legalità internazionale". Obiettivo dei negoziati, afferma ancora la nota, dovrebbe essere quello di creare nel Kosovo una "società multietnica".





Le prime mosse di Belgrado. Il ministero dell'Interno serbo ha ufficialmente accusato il premier kosovaro Hashim Thaci, il presidente Fatmir Sejdiu e il presidente del Parlamento Jacup Krasnici di aver organizzato domenica a Pristina "la proclamazione di un falso stato su territorio serbo" commettendo così un atto illegale, contro la Costituzione serba e la sicurezza del Paese. Stasera il Parlamento di Belgrado, convocato d'urgenza, dichiarerà nulla la proclamazione d'indipendenza.

Il bilancio degli scontri. E' di 47 feriti il bilancio degli scontri avvenuti domenica notte a Belgrado fra manifestanti che protestavano contro la secessione e polizia serba. Gli incidenti hanno avuto come epicentro l'ambasciata Usa - gli americani sono "accusati", con l'Unione Europea, di aver sponsorizzato l'indipendenza kosovara - dove alcune centinaia di attivisti nazionalisti, ma soprattutto di tifosi ultrà del Partizan e dello Stella Rossa hanno cercato di rompere i cordoni delle forze dell'ordine. Intanto la polizia kosovara riferisce di due esplosioni avvenute nella notte in enclave serbe del nord del Kosovo: nessuno è rimasto ferito.

Calma a Pristina. Diversa la situazione a Pristina, che si è risvegliata dopo le celebrazioni di domenica - fuochi d'artificio, musica e danze - proseguite a lungo nella notte. I timori per i colpi d'arma da fuoco sparati in segno di giubilo non si sono fortunatamente concretizzati. Non si segnalano feriti, salvo tre giovani coinvolti nell'esplosione di mortaretti o bombe-carta.

www.repubblica.it

corso 02-18-2008 09:53 PM

come ebbi a dire ieri, non so se tutto questo frazionare fa bene all`unita`mondiale e alla fratellanza dei popoli, senza piu` frontiere ne` dogane. :confused:

staff 02-19-2008 01:57 PM

MOSCA - L'indipendenza del Kosovo è una minaccia per la stabilità internazionale. La dura presa di posizione arriva per bocca del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una conversazione telefonica con il segretario di Stato americano Condoleezza Rice e sottolinea il gelo fra i due paesi dopo le ultime dichiarazioni di George W. Bush, che si è detto convinto che l'indipendenza di Pristina "porterà la pace nei Balcani".

Il presidente americano ha riconosciuto l'indipendenza proclamata unilateralmente domenica scorsa dal parlamento di Pristina, aggiungendo che gli Stati Uniti stabiliranno presto piene relazioni diplomatiche con il Kosovo. L'annuncio è giunto dalla Tanzania, dove il presidente ha fatto tappa nel corso del suo viaggio in Africa. "Gli Stati Uniti sostengono questa iniziativa perché noi crediamo che porterà la pace" nei Balcani. "Ora sta a tutti noi - ha aggiunto - aiutare i kosovari a realizzare la loro pace". Bush ha poi invitato i kosovari "a onorare il loro impegno a sostenere i diritti dei non albanesi e dei non kosovari, nel loro Paese.

Riferendosi poi alla Russia, che si oppone all'indipendenza del Kosovo, Bush ha osservato che Mosca ha avuto "un disaccordo" con Washington. Di ben altro tono le dichiarazioni del ministro degli Esteri Lavrov, secondo il quale l'indipendenza è "inaccettabile e pericolosa". Nella telefonata con la Rice Lavrov ha sottolineato "il pericolo delle conseguenze di un tale passo, che può portare alla distruzione dell'ordine e della stabilità mondiale createsi in decenni".

Belgrado considera "nulla" l'indipendenza proclamata da Pristina ed ha richiamato l'ambasciatore serbo a Washington, un primo passo della rappresaglia serba contro i paesi che hanno riconosciuto l'indipendenza del Kosovo. Il ministro degli Esteri di Belgrado, Vuk Jeremic, ha spiegato che il rappresentante diplomatico in Francia sarà presto richiamato in patria. Seguiranno - ha precisato - i rappresentanti diplomatici in Gran Bretagna, Germania e Italia.

"Chiunque decida di calpestare il diritto internazionale", ha detto Jeremic al termine della riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, "chiunque decida di brutalizzare e calpestare la sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica serba non può continuare ad avere relazioni normali con la nostra amichevole, pacifica e democratica nazione".

Il ministro ha ammesso che la Serbia non è riuscita a raccogliere grandi consensi attorno alla questione in Consiglio di sicurezza e si è detto "profondamente dispiaciuto" per questo. Ma Belgrado non molla.
"Contro questo atto illegittimo, la Serbia continuerà a lottare con i denti e con le unghie" in tutti i fori diplomatici e politici.

(19 febbraio 2008)

corso 02-19-2008 03:12 PM

come al solito bush e i suoi inetti consiglieri rischiano di scatenare un putiferio. speriamo obama sia eletto presto e cancelli questi otto anni di putridume e infamia.

breunzo 02-19-2008 03:50 PM

A sto punto anche i Paesi Baschi, L'Irlanda del Nord, i nostri fratelli corsi che da molto tempo chiedono l'indipendenza. Ma il Kossovo entra nei piani di una strategia politica internazionale e vale la pena controllare e influenzare questo lembo di terra a scapito della Russia

alma 02-19-2008 04:11 PM

Quote:
Originally Posted by corso
come al solito bush e i suoi inetti consiglieri rischiano di scatenare un putiferio. speriamo obama sia eletto presto e cancelli questi otto anni di putridume e infamia.

Speriamo!Sembra proprio che la marea stia montando per Obama.
http://www.moveon.org/

( :D Al contrario di VE dove oggi siamo alla me..lma a causa di una una bassa marea eccezionale :D )

ABNormal 02-19-2008 04:35 PM

Quote:
Originally Posted by breunzo
A sto punto anche i Paesi Baschi, L'Irlanda del Nord, i nostri fratelli corsi che da molto tempo chiedono l'indipendenza. Ma il Kossovo entra nei piani di una strategia politica internazionale e vale la pena controllare e influenzare questo lembo di terra a scapito della Russia

non dimenticando sudtirol, padania, cecenia, ossezia, kurdistan ed il mio condominio che pure si ritirerebbe volentieri da questa nazione di puppù...

ABNormal 02-19-2008 04:43 PM

Quote:
Originally Posted by alma
Speriamo!Sembra proprio che la marea stia montando per Obama.
http://www.moveon.org/

( :D Al contrario di VE dove oggi siamo alla me..lma a causa di una una bassa marea eccezionale :D )

cliccandoci su si arriva a scoprire che il nuovo sito della regione veneto ha dominio .to (isole tonga).
ebbene un dominio tonghitano (tongonese?) costa:
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non conveniva comprare un più ovvio dominio italiano, tra l'altro più economico?

corso 02-21-2008 05:28 PM

Quote:
Originally Posted by ABNormal
non dimenticando sudtirol, padania, cecenia, ossezia, kurdistan ed il mio condominio che pure si ritirerebbe volentieri da questa nazione di puppù...


se si potesse votare il miglior avatar... abn il tuo e` da oscar. :p :) :D

staff 02-22-2008 01:49 PM

(Reuters)
Mentre Usa e Usa accusano la Serbia per l'inadeguata protezione delle ambasciate durante la guerriglia urbana di ieri, la Russia difende Belgrado e minaccia l'uso della forza armata nel Kosovo se Ue e Usa non rispetteranno le decisioni dell'Onu. «Se l'Europa lavora al di fuori di una posizione comune, o la Nato infrange il proprio mandato nel Kosovo, si troveranno in conflitto con le Nazioni Unite. A quel punto dovremo procedere con la forza bruta, in altre parole: la forza armata» ha avvertito l'ambasciatore di Mosca alla Nato, Dmitri Rogozin, secondo quanto riferito l'Interfax. Un'altra agenzia russa, l'Itar-Tass, smentisce: la Russia «esclude totalmente la presenza di componenti militari russe nella soluzione del problema del Kosovo» avrebbe detto lo stesso Rogozin.

INGRESSO SERBIA IN UE, NEGOZIATI CONGELATI - Intanto anche l'Unione europea si è fatta sentire: le trattative tra Belgrado e Bruxelles per l'ingresso della Serbia nell'Unione Europea sono congelate finché non avranno termine le violenze nella capitale serba. Lo ha riferito l'Alto rappresentante europeo per la sicurezza e la politica estera, Javier Solana, riferendosi agli attacchi alle rappresentanze diplomatiche, messi in atto ieri da manifestanti nella capitale serba. «Le ambasciate vanno protette. E questo è un obbligo di Belgrado» ha precisato. Quanto all'Accordo di stabilizzazione e associazione con la Serbia, ha aggiunto: «Prima di avere un clima propizio a ulteriori contatti la situazione deve distendersi».

PROTESTA USA: SICUREZZA INADEGUATA - Gli Stati Uniti hanno protestato ufficialmente presso la Serbia, giudicando inaccettabile l'attacco subito dall'ambasciata Usa a Belgrado: la sicurezza «non era adeguata» ha attaccato a Washington il portavoce del Dipartimento di Stato Sean McCormack proprio mentre l'ambasciatore all'Onu Zalmay Khalilzad chiedeva al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, riunito al Palazzo di Vetro, di condannare l'attacco contro la rappresentanza diplomatica degli Stati Uniti in Serbia. Ma Washington ha ricordato a Belgrado che la protezione delle sedi diplomatiche è di sua responsabilità. Secondo McCormack ci sono voluti ben 45 minuti alla polizia di Belgrado per giungere sul posto, mentre per ristabilire l'ordine e disperdere i rivoltosi ne sono bastati pochi. Il portavoce ha infine reso noto che il numero tre del Dipartimento, Nick Burns, ha chiamato il premier serbo, Vojislav Kostunica, e il ministro degli esteri, Vuk Jeremic, spiegando loro che Washington li considererà direttamente responsabili in caso di nuovi incidenti.




fonte corriere.it


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