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  #1  
Old 09-21-2008, 06:27 PM
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Coppa Devis.. k fatica!!


Coppa Davis, Starace salva l'Italia

Gli azzurri battono la Lettonia 3-2

C'è stato bisogno della quinta e decisiva partita per avere la meglio sulla Lettonia, ma alla fine l'Italia del tennis è riuscita a evitare la retrocessione nella serie C di Coppa Davis, rimanendo nel gruppo I Euro-Africa. Gli azzurri devono dire grazie a Potito Starace, che si è sbarazzato in tre set di Andis Juska: 6-3, 6-4, 7-6 il punteggio finale. In precedenza, Andreas Seppi era finito ko contro Ernest Gulbis (6-3, 7-5, 3-6, 6-7, 3-6).

TgCom.it


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  #2  
Old 09-21-2008, 07:11 PM
alma alma is offline
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spru libera pm
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P2PTV?...incomincia da qua.
Perché non continuar così...e poi magari registrare?
Se hai domande...te lo cerco io
La (R)esistenza continua


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  #3  
Old 09-21-2008, 07:23 PM
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Originally Posted by alma
spru libera pm


Non capisco..


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  #4  
Old 11-23-2008, 08:36 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Coppa Davis alla Spagna


Come se ce ne fosse ancora bisogno, la Spagna conferma il suo anno d’oro e si aggiudica la sua terza Coppa Davis (ancora in un anno olimpico, dopo i successi nel 2000 e nel 2004). Verdasco vince il quarto, tiratissimo, match di fronte a un generoso Acasuso, penalizzato anche da un problema agli addominali nella fase cruciale del match (due set pari). Finisce in cinque set (6-3 6-7 4-6 6-3 6-1) e dopo quattro ore di gioco fa festa la Armada Española, capace di andare a vincere nell’inferno (di pubblico) di Mar del Plata, nonostante l’assenza di Rafa Nadal. Regna ovviamente la delusione in casa argentina, con una squadra che paga una preparazione atletica inferiore a quella degli avversari.
INEDITO – Gli argentini sono costretti ad affidare ogni speranza di rimonta a José Acasuso (n° 48 del mondo), dopo l’infortunio di Del Potro nel singolare di venerdì. Anche dall’altra parte c’è un cambiamento, ma stavolta la scelta è tecnica. Ferrer non ha convinto nello 0-3 subito da Nalbandian e Sánchez Vicario gli preferisce Fernando Verdasco (n° 16), decisivo nel doppio di sabato. Soltanto un precedente tra i due, ma sulla terra battuta, con vittoria di Acasuso.
PRESSIONE - Verdasco è più solido e non sembra risentire delle fatiche del doppio. Mantiene con tranquillità il servizio e trova un buon break nel sesto gioco, complice una serie di errori gratuiti di Acasuso. Il giocatore di casa, forse condizionato dall’improvvisa pressione, cede anche il game successivo, faticando sempre a rispondere ai servizi dello spagnolo. L’argentino poi sfrutta bene il proprio turno di servizio per rimanere nel set e Verdasco fa di tutto per graziarlo (doppio fallo e smash inguardabile), ma Acasuso non c’è proprio e spreca la palla del contro-break. Finisce 6-3 in 35 minuti un primo set di scarso livello.
TIE BREAK - Anche il secondo parziale si gioca sui nervi e sugli errori più che su colpi vincenti. Verdasco regala il primo turno di servizio con due doppi falli e il pubblico di casa ridà coraggio ad Acasuso. Sul 3-1 il nastro dà una mano agli argentini su una palla che potrebbe riaprire i giochi. A questo punto prevale la paura e si assiste ad un avvicendarsi di break e contro-break in serie: a nessuno dei due funziona più il servizio. Peraltro ad Acasuso non funziona proprio il rovescio. Si va al tie break. Sin qui la Spagna ne ha vinti tre su tre, ma stavolta la guerra di nervi dice Argentina (7-3).
NERVOSISMO - Verdasco ne risente vistosamente. Il pubblico lo becca nelle pause tra il primo e il secondo servizio e lo spagnolo s’innervosisce. Concede subito un break, ma Acasuso lo riporta in partita nell’ottavo gioco, sbagliando due palle semplicissime che valgono il 4-4. Poi Verdasco va ancora sotto sul suo servizio e il sudamericano non regala più niente: fallisce due set point ma non il terzo e con un ace chiude il discorso (6-4). Si va al quarto set. Lo spagnolo ritrova fiducia, mantiene il servizio, e lo strappa ad Acasuso, sui soliti regali in rovescio di quest’ultimo. Finisce 6-3 per la Armada Española e si va al quinto, decisivo, set.
FIESTA ROJA - Prima di rientrare in campo Acasuso viene medicato, per un problema addominale, dopo esser stato costretto a correre tantissimo nelle fasi finali del parziale. Da lì in poi non c’è più partita. Verdasco strappa subito il servizio e gioca con estrema sicurezza, facendo muovere il più possibile un avversario allo stremo delle forze. Acasuso scompare dal campo e il match si conclude con un 6-1 finale. Il tripudio è tutto spagnolo, con il Polideportivo Islas Malvinas che dopo tre giorni di speranza biancoceleste (l'Argentina non ha mai vinto al Davis, solo due finali nel 1981 e nel 1996), si tinge improvvisamente di rosso e giallo. Tutta la Spagna, in assenza di re Nadal, può incoronare i principi Fernando Verdasco e Feliciano Lopez.

gasport


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