|
LOGIN |
|
Thread Tools | Search this Thread | Display Modes | Translate |
#21
|
|||
|
|||
in carcere in italia ci vanno solo gli innocenti e gli extra-comunitari. quel mascalzone di travaglio non ha niente da temere.
|
#22
|
|||
|
|||
Quote:
certo i mascalzoni onesti come Travaglio non hanno niente da temere in uno stato democratico, ma non è così nei regimi |
#23
|
|||
|
|||
Quote:
Caro ac, quando è che riuscirai a resistere alla tentazione di generalizzare? Dove ti risulta che qui si pende dalle labbra di qualcuno? Vedi malcom's dappertutto? Poi anche entrando nel particolare il qui imputato mihra in ben "30 messaggi" come avrebbe dimostrato di avere i presunti paraocchi? Che di travaglio si possa avere stima o meno, documenta con molta cura i suoi scritti e quando sbaglia o eccede di "opinione" è giusto che paghi com'è successo, perchè la legge non consente la diffamazione, ma finora di molte querele ne ha subite solo un paio e questo è un dato di fatto, non un opinione. |
#24
|
|||
|
|||
Quote:
non ti sbagliare. quando accusi l'italia di essere sotto regime ne dimostri l'opposto. per fortuna non hai idea cosa significhi. la mancanza TOTALE di liberta', la paura, l'oppressione intellettuale, la repressione politica, la morgue della democrazia, le fosse comuni, le sparizioni, i genocidi. se tutto questo ADESSO non sta accadendo nella patria che tradi' garibaldi, vuol dire che non C'E' regime, ma solo e semplicemente democrazia che ti permette di postare su questo forum. |
#25
|
|||
|
|||
Quote:
Sì corso, ma anche Democrazia non vuol dire avere "certe" libertà e negate altre fondamentali, vedi la gestione rifiuti in Campania su tutte, gestita in maniera più o meno dura. Ci sono regimi acclamati e altri mascherati, più o meno feroci ovviamente, o meglio di gradi differenti, ma Democrazia dovrebbe essere un altra cosa. |
#26
|
|||
|
|||
son d'accordo con te romans, democrazia è un'altra cosa.
anche dittatura, regime però sono un'altra cosa
__________________
VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK |
#27
|
|||
|
|||
Quote:
Il decreto legge n. 152 del 2 maggio 1995, nel disporre l'impiego delle Forze Armate anche nelle province della regione Puglia "per la tutela di specifici obiettivi di lotta alla criminalità organizzata" ed "anche per il controllo della frontiera marittima", al fine di "conseguire un più diffuso controllo dell'ordine pubblico e di garantire la sicurezza dei cittadini", ha dato il via all'ultima missione - in ordine cronologico - affidata all'Esercito per contribuire alla sicurezza interna del Paese. Anche in questo caso, al personale è stato attribuito lo status di agente di pubblica sicurezza e, quindi, l'autorità di procedere a identificazione, fermo, perquisizione di individui sospetti e al sequestro di materiali. Al momento, l'operazione prevede l'impiego di un contingente a livello reggimento di circa 500 militari, tratti dalla Brigata "Pinerolo", per il controllo della fascia costiera ritenuta più insicura, nel tratto fra Brindisi e Santa Maria di Leuca. A similitudine di quanto in atto in Sicilia, il comando dell'operazione è affidato al Comandante della Regione Militare Meridionale, che procede a definire le attività da svolgere sulla base delle direttive generali impartite dal prefetto di Bari, avvalendosi del Comandante della Brigata "Pinerolo" per l'esercizio del controllo operativo delle forze impiegate. In sostanza, il coordinamento generale dell'operazione che fa capo all'autorità prefettizia barese viene realizzato nell'ambito del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. La gestione è affidata ad una Sala operativa, allestita presso la stessa prefettura, in cui operano i rappresentanti delle forze dell'ordine, delle Forze Armate e delle prefetture interessate. A livello intermedio il coordinamento è assicurato dai CPOSP di Brindisi e Lecce ed esercitato dalle **** operative delle rispettive prefetture, presso le quali è dislocato un ufficiale direttamente collegato con il Posto Comando del settore. A livello locale, il coordinamento è, infine, realizzato attraverso il collegamento diretto dei Comandanti delle unità dell'Esercito con i Comandi territoriali locali delle forze dell'ordine. Il vertice dell'organizzazione di Comando del contingente "****nto" si identifica invece nel Comandante della Regione Militare Meridionale, che esercita le sue funzioni tramite il Comandante della Brigata "Pinerolo" alle cui dipendenze opera il Comandante del Reggimento responsabile del settore di intervento. Al fine di assolvere i compiti generali assunti, il reggimento incaricato della missione opera articolato nei settori "Lecce" e "Brindisi", sviluppando le seguenti attività: - presidi ai posti di osservazione e allarme per il controllo di un settore di vista ampio 5, 6 km; - effettuazione di pattuglie di collegamento per garantire la continuità della vigilanza delle fascia costiera tra i vari posti di osservazione; - effettuazione di pattuglie di ricognizione per controllare ed individuare persone sospette lungo itinerari costieri ed estendere il dispositivo in profondità. Le pattuglie perseguono anche il duplice scopo di effettuare - sulla base di elementi informativi, acquisiti in proprio anche con l'impiego di mezzi aerei o forniti dagli organi di P.S. - rastrellamenti di località sospette e posti di controllo e di blocco lungo gli itinerari che dalla costa portano alle arterie di comunicazione principali. Anche per quanto riguarda l'operazione "****nto" è già possibile fare un consuntivo, riepilogando attività sinora svolte, pari a: * 1.650 posti di osservazione; * 10 pattugliamenti in profondità; * 767 controlli di autoveicoli; * 2.604 identificazioni di persone * 3.029 fermi di clandestini; * 10 fermi di persone sospette; * impiego complessivo di 1.713 uomini. Come si può notare, pure in questo caso stiamo parlando di un'operazione importante, anche solo dal punto di vista quantitativo, delle forze impiegate. L'operazione "****nto", in qualche misura, rappresenta un passaggio successivo, ancorché logico e coerente, rispetto alle precedenti "Vespri" e "Riace". Uguale il compito, ma diversa la minaccia da fronteggiare, non più interna in senso stretto, bensì proveniente dall'esterno.
__________________
VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK |
#28
|
|||
|
|||
Quote:
Sì è che ti resta sempre un padrone sopra la tua testa, che decide cosa tu possa fare e uno di questi ti fa credere di essere libero, ma la libertà è un'altra cosa, lui ti allargato solo la gabbia per dartene l'illusione di questa, ma con lo scopo unico di abbuonirti, o rincogli0nirtirti, come si preferisce. Sai che differenza poter esprimere il proprio dissenso e morire per avvelenamento della mia terra o della mia acqua e non poter dire neppure nulla, almeno non mi prendono per il culo, quindi la cosa più importante e chiamare le cose col suo nome: "regime: sistema di governo di stampo autoritario e repressivo, indipendentemente dalla sua forma di legittimazione" ...e da quanto lo sia. |
#29
|
|||
|
|||
Quote:
Sì!E che comunque parte sempre da qui: Pericle (da Tucidide) Abbiamo una costituzione che non emula le leggi dei vicini, in quanto noi siamo più d’esempio ad altri che imitatori. E poiché essa è retta in modo che i diritti civili spettino non a poche persone, ma alla maggioranza, essa è chiamata democrazia: di fronte alle leggi, per quanto riguarda gli interessi privati, a tutti spetta un piano di parità, mentre per quanto riguarda la considerazione pubblica nell’amministrazione dello stato, ciascuno è preferito a seconda del suo emergere in un determinato campo, non per la provenienza da una classe sociale ma più che per quello che vale. E per quanto riguarda la povertà, se uno può fare qualcosa di buono alla città, non ne è impedito dall’oscurità del suo rango sociale. Liberamente noi viviamo nei rapporti con la comunità, e in tutto quanto riguarda il sospetto che sorge dai rapporti reciproci nelle abitudini giornaliere, senza adirarci col vicino se fa qualcosa secondo il suo piacere e senza infliggerci a vicenda molestie che, sì, non sono dannose, ma pure sono spiacevoli ai nostri occhi. Senza danneggiarci esercitiamo reciprocamente i rapporti privati e nella vita pubblica la reverenza soprattutto ci impedisce di violare le leggi, in obbedienza a coloro che sono nei posti di comando, e alle istituzioni, in particolare a quelle poste a tutela di chi subisce ingiustizia o che, pur essendo non scritte, portano a chi le infrange una vergogna da tutti riconosciuta.
__________________
FreeIPTVforFreePeople P2PTV?...incomincia da qua. Perché non continuar così...e poi magari registrare? Se hai domande...te lo cerco io La (R)esistenza continua |
#30
|
|||
|
|||
Quote:
Sì ma c'è un problema di fondo che fa da discriminante, qual'è? |
Thread Tools | Search this Thread |
Display Modes | |
|
|