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  #1  
Old 10-26-2006, 03:23 PM
Corvinus Corvinus is offline
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Non dimentichiamo: 50 anni dalla rivoluzione ungherese, la nostra Tienanmen


Il quasi assoluto silenzio che passa sopra questa ricorrenza, un po’ per opportunità politica, un po per l’ignoranza dilagante nel nostro paese, mi ha portato a scrivere queste righe.

Sono passati 50 anni da uno degli eventi più sanguinosi e più tristi della storia moderna dell’Europa.
Un’evento che ha trovato quasi tutti i commentatori occidentali dell’epoca concordi, e, l’intera comunità politica occidentale ‘ipocritamente’ unanime nella condanna.

50 anni fa l'ungheria rinacque, o meglio credette di rinascere. Si riprese a parlare di politica quasi apertamente, la censura mollava la presa, si guardava il confine austraco non come un muro , ma come una porta. Gli studenti si riunivano in pubblico, e parlavano del loro futuro, con un ottimismo così poco congeniale alla natura magiara.Una politica che per la prima volta sembrava scrivere e pronunciare discorsi comprensibili e apprezzabili.
50 anni fa i carri armati sovietici, tradivano le promesse di ‘indipendenza’ fatte al popolo magiaro ed invadevano l’Ungheria. Un fiume di sangue sembrò voler cancellare il blù del Danubio.
Noi che facevamo?
Grandi cronisti come Indro Montanelli entravano clandestinamente o semiclandestinamente in Ungheria per documentare quel massacro, quel tradimento ai valori che ancora si credevano reali.
Alcuni di loro, come un noto fotografo francese ne rimanessero uccisi. Tanti tanti studenti provarono a bloccare l’avanzata dei carri armati, quasi potessero riuscire dove il piccolo esercito ungherese aveva fallito.

In Italia si spaccava il PCI, in tanti uscirono dal partito, altri ne rinnegarono i legami con Mosca.
Ma nel frattempo iniziava una pagina tristissima della vita ungherese e quindi Europea. Il grandissimo (non tutti sono d’accordo con me in questa definizione) Imre Nagy diventato simbolo politico della rivolta veniva imprigionato e ‘fatto sparire’, in stile sovietico per poi essere giustiziato in terra Romena 2 anni dopo. L’Ungheria entrò nel triste periodo della gente che scompariva, delle carceri segrete, delle torture. Si impose il silenzio più assoluto su quelle vicende, un silenzio che rimase pressoché assoluto fino alla fine degli anni 80. Chi passasse per Budapest potrà ancora vedere i buchi sui muri lasciati dai proiettili dei carri e potrà dare una triste occhiata alle prigioni visitando la ‘casa del terrore’ : (Budapest, Andrássy út ) http://www.terrorhaza.hu/index2.html

Ecco qualche foto, sono screenshots da Duna (Hotbird 8 (13.0E) - 12149.00 V - 27500 3/4....ed ovviamente nel nostro mediacenter, assieme agli altri canali ungheresi)



Ed ecco lo straziante grido di aiuto lanciato dal primo ministro Imre Nagy all'europa occidentale, nel momento in cui le inadeguae forze ungheresi venivano attaccate e spazzate via dall'armata rossa: (clicca qui)
Tanti tanti studenti persero la vita o la videro distrutta assieme a quella dei loro genitori, fratelli, fidanzate



Cosa resta di tutto questo?

Sono rimasti i simboli. Il primo è la bandiera Ungherese col buco in mezzo: tagliavano i simboli comunisti per potere sventolare ancora con orgoglio la propria bandiera.
Altri simboli hanno fatto parte di una iconografia ormai dimenticata, sono le foto di piccole battaglie vinte, mentre in altre zone il sangue scorreva a fiumi.
Sono le immagini che arrivavano a noi ‘occidentai’ , che dietro espressioni dispiaciute e deluse della gente comune nascondevamo spesso la soddisfazione dei nostri politici per l’errore politico dell’U.R.S.S. che aveva mostrato ingenuamente la sua vera faccia.
Per chi ha avuto la possibilità di parlare con ragazzi o anziani Ungheresi, il silenzio su tutta questa vicenda è davvero insopportabile.

E oggi?

‘Torniamo’ ad oggi, o meglio a qualche giorno fa, quando ricorreva l’anniversario di quei tristi eventi. Un’altra volta una parte del popolo (migliaia secondo il Budapest Sun) ha ripreso quelle vecchie bandiere e ha fatto nascere una autentica guerriglia urbana. Un anziano signore è anche riuscito ad impossessarsi di un carro armato (fortunatamente con poche gocce di carburante) dell’epoca rivoluzionaria e ha puntato le forze dell’ordine. Tanti proiettili di gomma, lacrimogeni, vetrine distrutte e terrore in città.
I motivi scatenanti di tutto questo li conosciamo, o meglio crediamo di conoscerli…si parla del presidente del consiglio e della sua confessione ‘di avere fregato tutti’ etc..etc…
Io non credo che le cose stiano così, ma preferisco tenere per me la mia opinione.
Sarei felice di leggere qualche commento a queste righe, ma state tranquilli, non lo pretendo, mi basterebbe potere pensare che qualcuno a queste cose sia ancora interessato.

Corvinus.
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Corvinus

infondo me lo avevano detto: non volare troppo vicino al fuoco...ed ora sono riparabili le ali?


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  #2  
Old 10-26-2006, 04:24 PM
romans romans is offline
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Corvinus, come cercavo di far capire, aprendo alcuni thread, bisognerebbe pensare che dovremmo rifiutare qualsiasi forma di dispotismo, anche quelli mascherati da democrazie.
A proposito inserisco questo link molto interessante su come intendevano la "democrazia" alla fine della seconda querra mondiale gli stessi americani.

Scusa se vado un po' OT.


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  #3  
Old 10-26-2006, 04:28 PM
Corvinus Corvinus is offline
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mi fa piacere che qualcuno si sia interessato alla cosa....
Comunque quello che ho scritto, non voleva essere un attacco ai dispotismi (anche se non ne hanno mai abbastanza), voleva solo essere un promemoria.
La nostra abitudine a dimenticare, a sorvolare è qualcosa di icredibilmente radicata.

per questo ho scritto solo basandomi sui fatti, evitando ogni considerazione personale..(e sull'argomento ne ho tante...)
mi sono messo il tuo link tra i preferiti, poi me lo guardo con calma.

E mi raccomando se vai a Budapest fai un salto alla 'casa del terrore'... io ne rimasi scioccato...
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Corvinus

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  #4  
Old 10-26-2006, 04:33 PM
romans romans is offline
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E perchè il museo delle torture a San Marino riguardo al medio evo e la chiesa cattolica.... che come disse qualcuno... i talebani in confronto sono bambini dell'asilo... nella loro follia.

Ricordate gente, ricordate...


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  #5  
Old 10-26-2006, 05:02 PM
stefano.vitali84 stefano.vitali84 is offline
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Bravo Corvinus!!
Davvero belle le immagini!
Sapevo già che eri un magiarofilo ma apprezzo che porti un po' di sana informazione nel forum..

Forse Minoli su Rai Educational avrà fatto un servizio in questi giorni sulla riv. ung. ma il 23-10 ne ha fatto uno sulla guerra in Egitto che si combatteva proprio durante la rivoluzione ungherese.


Comunque anch'io voglio dare il mio contributo:

Victor Sebestyen (autore)

Budapest 1956 La prima rivolta contro l'impero sovietico (titolo)

Rizzoli Storica


E' bellissimo, io l'ho letto e devo dire che è magistrale, ma soprattutto dice la verità (che fa male).

Per quanto riguarda i teppisti che hanno deciso di mettere a soqquadro Budapest proprio il giorno della commemorazione devo dire che si devono proprio vergognare. E' come se i fascisti si mettessero a fare i cortei in piazza durante il 25 Aprile tanto per citare un'analogia italiana.

Avevano già manifestato in settembre distruggendo l'edificio della televisione ma quelli erano estremisti di destra (e non mi sorprenderebbe che dietro di loro ci sia Orbàn, il leader dell'opposizione).
Ancora non so come siano andate le cose precisamente i fatti il 23 ottobre 2006 a Budapest ma mi documenterò (sono spesso all'università e su Duna Tv i telegiornali non sono molto frequenti).


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  #6  
Old 10-26-2006, 05:38 PM
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Originally Posted by stefano.vitali84
Forse Minoli su Rai Educational avrà fatto un servizio in questi giorni sulla riv. ung. ma il 23-10 ne ha fatto uno sulla guerra in Egitto che si combatteva proprio durante la rivoluzione ungherese.


Dal mio punto di vista, se non ci fosse stata la guerra in egitto, non ci sarebbe stata la rivoluzione ungherese, non in quel modo almeno.
Io sono convinto che dall'occidente sono arrivate false promesse d'aiuto agli uomini di Nagy, proprio per spingere l Urss a disimpegnarsi dall'egitto per correre li...

se vuoi vedere qualche filmato dell'epoca oltre a duna...che credo anche sasera faccia cose interessanti, c'e' sempre il sito dell'istituto luce.

dove, dopo la registrazione gratuita, potrai vedere un gran numero di filmati alcunio dei queli proprio sul 56 ungherese: www.luce.it



sono contento ti sia piaciuto quello che ho scritto.
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Corvinus

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  #7  
Old 10-26-2006, 05:38 PM
yatta yatta is offline
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Un amico mi ha citato questo post, pertanto non volevo mancare per esprimere un giudizio in merito, mi sembra ebbe inizio il 23 ottobre e terminò l'11 novembre 1956, persero la vita 25.000 ungheresi (senza distinguere chi era favorevole o meno alla rivoluzione), morirono 7000 soldati sovietici, ci furono migliaia di feriti, molti con gravi amputazioni, la vita di un popolo distrutta, un periodo nel quale molti uomini constatarono la vera natura dei loro simili, badate non sto facendo distinzione politica, sto solo mettendomi nei panni di coloro che in breve tempo videro crollare tutte le loro certezze, famiglia, lavoro, etc.

La tragedia, il dolore, non si possono manifestare con immagini, con video, ciò che queste persone hanno provato credo sia una cosa indescrivibile, solo chi veramente ha vissuto, sia indirettamente che direttamente, una storia di questo tipo sa cosa significa ..., e mi sembra impensabile non ricordare questi eventi, così come altri similari, teniamoci stretti i nostri affetti, e godiamo delle nostre esperienze vissute, cerchiamo di prendere il meglio ovunque ... la vita, l'uomo è in agguato ... soffermiamoci a pensare ... non prendiamo la vita con superficialità.

Mi fermo qui, non credo sia giusto andare oltre, è giusto dare spazio agli altri utenti, ringrazio Corvinus che mi ha dato modo di ricordare questi eventi. Ciao Yatta


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  #8  
Old 10-26-2006, 05:41 PM
Corvinus Corvinus is offline
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Grazie yatta, ero certo che avresti dato un contributo importante.
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  #9  
Old 10-26-2006, 05:49 PM
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Originally Posted by stefano.vitali84
Per quanto riguarda i teppisti che hanno deciso di mettere a soqquadro Budapest proprio il giorno della commemorazione devo dire che si devono proprio vergognare. E' come se i fascisti si mettessero a fare i cortei in piazza durante il 25 Aprile tanto per citare un'analogia italiana.

Avevano già manifestato in settembre distruggendo l'edificio della televisione ma quelli erano estremisti di destra (e non mi sorprenderebbe che dietro di loro ci sia Orbàn, il leader dell'opposizione).
Ancora non so come siano andate le cose precisamente i fatti il 23 ottobre 2006 a Budapest ma mi documenterò (sono spesso all'università e su Duna Tv i telegiornali non sono molto frequenti).

Ho avito modo di discutere la cosa con una mia carissima amica magiara e spero di potere postare al più presto qualche articolo interessante in proposito tradotto in italiano.
Sono daccordo col deplorare il comportamento dei teppisti. Specialmente riguardo i fatti che precedono quelli durante la manifestazione commemorativa. Sono, però, altresì convinto che il malcontento diffuso in terra magiara non sia limitato a 4 teppisti di estrema destra. Purtroppo tutta la classe dirigente dei paesi che furono 'oltrecortina' hanno illuso le loro popolazioni e lo stato di tensione sociale diventa sempre più alto. Temo che avvenimenti analoghi scuoteranno la Polonia e la Romania nel giro di un lustro.

spero di sbagliarmi.

PS comprerò il libro che consigli.
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  #10  
Old 10-26-2006, 06:12 PM
stefano.vitali84 stefano.vitali84 is offline
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Originally Posted by Corvinus
Dal mio punto di vista, se non ci fosse stata la guerra in egitto, non ci sarebbe stata la rivoluzione ungherese, non in quel modo almeno.
Io sono convinto che dall'occidente sono arrivate false promesse d'aiuto agli uomini di Nagy, proprio per spingere l Urss a disimpegnarsi dall'egitto per correre li...



Non capisco, la riv secondo me sarebbe partita comunque anche se non ci fosse stata la guerra...

E poi, "per correre lì" : sarebbe davvero triste (qualche volta occorre citare le fonti di dichiarazioni un po' forti ). E almeno potevano intavolare delle trattative visto che l'Urss e gli Usa sono entrambi membri permanenti del consiglio di sicurezza.

Ci sono molte coincidenze che hanno fatto sì che la rivoluzione finisse in quel modo.
Il fatto è che la radio europa libera incitava gli ungheresi nella lotta, mentre Eisenhower non aveve nessuna intenzione di intervenire e di sacrificarsi per una decina di milioni di persone (di lì a pochi giorni si sarebbero svolte le elezioni). Non voleva nemmeno il conflitto in Egitto che però volevano francesi e inglesi per ovvie ragioni.
In più Khruscev (lo scrivo così) era circondato all'interno da molti uomini del partito pronti a cogliere il momento per attaccarlo e spodestarlo. Per questo Khruscev era sempre più convinto che se avesse mostrato un minimo segno di debolezza (che avrebbe potuto causare la disfatta dell'impero) tutti lo avrebbero additato come colpevole. (è questo almeno quello che ho capito dal libro)
In più all'Onu nessuno dette ascolto a Nagy quando dichiarò l'Ungheria uno stato neutrale...

P.S. il libro costa 22 € ma li vale tutti.
P.P.S. Per me gli articoli puoi postarli anche in magiaro


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