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Per meno di un minuto... ![]() ![]() |
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![]() Speriamo trovino presti un accordo, non vorrei guardare in posticipo partite di 'secondo livello' dopo tutti i soldi che ho speso
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Ora si capisce tutto... Infatti mi sembrava strano ke si era preferito cagliari-parma a juve-udinese considerando ke le altre grandi hanno le coppe. |
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![]() Amichevole, per festeggiare i 75 anni dalla fondazione del club aragonese, tutta da dimenticare, ed il risultato (2 a 1) sarebbe il male minore. La Juventus a Saragozza perde i pezzi. Ranieri recupera Birindelli ma in soli 45' si ritrova in infermeria due giocatori, Nocerino e Boumsong. L'entità degli infortuni verrà valutata a freddo, lunedì, alla ripresa ma per il centrocampista si dovrebbe trattare di una brutta distorsione alla caviglia, messo peggio Boumsong uscito in barella per uno stiramento agli adduttori della gamba sinistra. Gara piacevole, combattuta, ampi spazi e qualche contrasto di troppo, soprattutto nella ripresa. Omaggio a Pavarotti nel prepartita. (gazzetta)
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Boumsong non è una grande perdita... ![]() ![]() ![]() |
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![]() Minacce di morte per Gianluca Falsini. A rivelarlo è il legale del giocatore, Mattia Grassani, intervistato da "Radio Radio". Falsini, secondo quanto scrive il quotidiano "La Sicilia", risulterebbe coinvolto in un'inchiesta della Procura di Siracusa che sta indagando su un giro di scommesse nel mondo del calcio, inchiesta che toccherebbe anche la città di Catania. Proprio questa notizia sarebbe alla base delle minacce subite dal giocatore. "Nel corso dell'allenamento sono entrati due individui a volto scoperto e uno di loro, facendo riferimento alle notizie apparse sul quotidiano catanese, ha ripetutamente insultato Falsini, minacciandolo di morte qualora non fosse andato via dalla città", racconta Grassani. "Gli altri componenti della squadra - continua Grassani - sono stati già contattati dai carabinieri per poter individuare i due, cosa che non dovrebbe essere difficile dal momento che si tratta di soggetti che frequentano lo stadio e l'ambiente sportivo di Catania".
IL SILENZIO DELLA SOCIETA' - Grassani ha poi riferito che dopo l'episodio "Falsini si è rinchiuso nello spogliatoio aspettando che l'atmosfera si tranquillizzasse. In seguito - continua il legale - è tornato in albergo ed è partito per la toscana. Quando tornerà? Quando la situazione sarà migliorata e quando lui avrà superato psicologicamente questo episodio". Secondo Grassani, inoltre, le minacce a Falsini "sono episodi che lasciano sconcertati per la facilità con cui due individui possano fare irruzione nel corso di un allenamento di una squadra di serie A". Da parte della società etnea non c'è stato alcun commento all'episodio, fatto che viene commentato in questi termini da Grassani: "Prendo atto del silenzio della società, non lo condanno e non lo giustifico". Falsini è uno di quei tre giocatori (gli altri due sono il portiere Pantanelli e il centrocampista Biso) che nei giorni scorsi avevano denunciato per mobbing il club etneo. Lo scorso 23 agosto il Collegio arbitrale della Lega calcio ha dato ragione ai giocatori. gazzetta.it |
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![]() Ronaldo resta a Rio de Janeiro e non si sa fino a quando. È questo il frutto di una lunga trattativa che è iniziata venerdì sera, è proseguita per buona parte della notte, è ripresa ieri mattina e ha trovato la sua conclusione poco prima delle 22 quando il dottor Massimiliano Sala, medico sociale del Milan, si è imbarcato alla Malpensa sul volo Alitalia per San Paolo.
RIEPILOGO - Venerdì era stato il dottor Jose Luis Runco, medico della federcalcio brasiliana, a sottolineare che "per accelerare il recupero dallo stiramento di secondo grado ai flessori della coscia sinistra utilizzando una tecnica chiamata 'Fattore di Crescita', per Ronaldo l’ideale sarebbe restare a Rio almeno una settimana". Runco poi si era messo in contatto con lo staff medico del Milan, ossia con Jean Pierre Meersseman, responsabile sanitario, e con Massimiliano Sala. Runco è in ottimi rapporti con il club rossonero e in particolare con Sala e non a caso aveva prontamente sottolineato che la diagnosi del Milan era esatta e che la sua intenzione era quella di collaborare con i colleghi italiani. Sorpreso dalla richiesta giunta dal Brasile, però, Galliani aveva deciso di richiamare il Fenomeno, il cui rientro in Italia era atteso per domani. E’ lo stesso Galliani a raccontare perché le cose sono cambiate: "Ieri mattina mi ha telefonato Meersseman, mi ha detto che probabilmente sarebbe stato meglio per Ronaldo restare in Brasile ancora qualche giorno e allora ho acconsentito. La gestione dei giocatori è affidata a MilanLab, struttura che gode della mia assoluta fiducia. E non credo che un paio di giorni in più di Ronaldo in Brasile possano fare la differenza o aprire un caso. Io non sono affatto dispiaciuto, tanto meno arrabbiato e soprattutto resto molto sereno". RETROSCENA - E’ stato Runco a spiegare a Meersseman che il prolungamento del soggiorno del Fenomeno a Rio aveva un motivo in più: a causa dei problemi di metabolismo, Ronaldo soffrirebbe ad affrontare due viaggi intercontinentali ravvicinati. E questa considerazione, unita alla possibilità di seguire una terapia sperimentale ritenuta efficacissima, ha convinto Meersseman a insistere con Galliani. Ottenuto l’ok dalla società, il dottor Sala si è messo in viaggio: stamattina sbarcherà a San Paolo, poi prenderà la coincidenza per Rio e lì incontrerà Ronaldo. PROGRAMMA - Da ieri il Fenomeno sta lavorando con il suo fisioterapista personale Bruno Mazziotti sotto gli occhi del dottor Runco. La terapia "Fattore di Crescita" (che non è applicata a Milanello) è nata in laboratorio, è ancora a livello sperimentale, però è considerata molto valida per accelerare il recupero da un infortunio. Non è ancora programmato il viaggio di ritorno, ma il giocatore e il dottor Sala dovrebbero tornare in Italia tra mercoledì e giovedì: questa, almeno, è l’idea del Milan, chissà se coinciderà con quella del giocatore che si fermerebbe a Rio per una settimana. Non ci sono certezze, in questa vicenda è davvero impossibile averne. Ma ci sono tanti dubbi, uno su tutti: se, come aveva garantito il Milan e come è stato confermato da Martens prima e da Runco poi, tra circa due settimane Ronaldo sarà in condizioni di giocare, che bisogno c’era di affrontare un viaggio intercontinentale e di sottoporsi a una terapia innovativa al solo scopo di accelerare un recupero ormai vicino? Il motivo è psicologico: Ronaldo ha sofferto moltissimo per non aver potuto vivere neanche dalla panchina la Supercoppa europea. Quella sera a Montecarlo, guardando dalla tribuna i compagni, il giocatore ha cambiato atteggiamento. Così ha chiesto i due consulti supplementari. Il Milan lo ha accontentato per sostenerlo proprio dal punto di vista psicologico, ma alla richiesta di prolungare il soggiorno a Rio ha inizialmente detto di no. Se poi ha cambiato idea, è solo per aiutarlo ancora. Ma lo stesso Ronaldo sa che il Milan sta per arrabbiarsi. gazzetta |
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![]() L'avevo detto io..attenti alle gambe di Ronaldo...
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![]() Un altro mese di stop. Per Ronaldo sembra proprio che i guai non finiscano mai in questo inizio di stagione. L’infortunio del 31 luglio lo tormenta e lo blocca ancora: adesso, però, pare che si sia trovata la terapia adeguata e questo è già un buon risultato. L’attaccante rientrerà da Rio de Janeiro domani e sarà a Milanello mercoledì. Non potrà allenarsi regolarmente perché la cura a cui si sta sottoponendo prevede qualche giorno di riposo assoluto. Dalla prossima settimana potrà iniziare un leggero lavoro in palestra, senza tuttavia forzare.
SCOPERTA - Attorno alla vicenda Ronaldo si è creato, nell’ultimo periodo, un caos che ha generato errori su errori. Innanzitutto la prima diagnosi dei responsabili medici del Milan era sbagliata: avevano detto che si trattava di uno stiramento di primo grado al flessore della gamba sinistra, mentre la realtà parla di una seria lesione al muscolo semitendinoso del flessore della coscia sinistra. E questa realtà, a Ronaldo, l’ha comunicata uno specialista radiologo presso il quale lo stesso giocatore era stato mandato da un medico amico fin dai suoi primi anni in Italia. Il radiologo in questione, dopo aver effettuato una risonanza magnetica, ha compilato il referto e l’ha consegnato nelle mani di Ronaldo. Il Fenomeno, letto l’esito, si è allarmato e ha chiesto spiegazioni ai responsabili di Milan Lab. Ma come?, mi avevate detto che era soltanto uno stiramentino e invece si tratta di una faccenda ben più seria. A seguire un’accesa discussione con lo staff sanitario sul banco degli imputati. VIAGGI - Assieme a Jean Pierre Meersseman, coordinatore di Milan Lab, Ronaldo è volato ad Anversa dal professor Martens e poi a Rio de Janeiro dal professor José Luiz Runco, suo dottore di fiducia oltre che della Nazionale brasiliana. A Rio l’attaccante si è sottoposto a un trattamento specifico, il "fattore di crescita", che dovrebbe facilitarne il recupero. In sostanza vengono prelevati 30-40 centimetri cubici di sangue a Ronaldo, questo liquido viene centrifugato e si ottiene un concentrato di piastrine, quindi si inietta sul muscolo lesionato assieme a un reattivo per liberare il "fattore di crescita" e rompere le piastrine. Questa pratica non è stata approvata dal Coni e, ufficialmente, non è consentita in Italia, mentre in quasi tutti i paesi del mondo rientra nella norma. TEMPO - S’intuisce facilmente che la diagnosi sbagliata ha fatto perdere parecchio tempo a Ronaldo e ha danneggiato il Milan che oggi, se tutto fosse andato per il meglio, avrebbe il Fenomeno pronto per scendere in campo. Ancelotti, invece, dovrà attendere ancora un mese (sempre che non sopraggiungano complicazioni): il peso dell’attacco rossonero sarà sulle spalle di Inzaghi e Gilardino che, a turno, giocheranno al fianco di Kakà. Non è proprio la situazione ideale per una squadra che aveva programmato un inizio di stagione a tutto gas, ma (a vedere il bicchiere mezzo pieno) c’è di peggio. PROGRAMMI - Non è escluso che Ronaldo rientri in Italia assieme al suo fisioterapista di fiducia. Di certo le previsioni ottimistiche di metà agosto sono state disattese. Non solo il Fenomeno non ha partecipato alla Supercoppa Europea, non solo non era disponibile per le prime due gare di campionato, ma non lo sarà neppure per il debutto in Champions League, a San Siro, il 18 settembre contro il Benfica. gasport |
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![]() Ad agosto pensava ancora a fare il calciatore, poi si è liberato contrattualmente dall'Inter, nei giorni scorsi ha annunciato di voler un futuro da attore, e oggi svela che farà "L'Isola dei Famosi". Francesco Coco, 30 anni, ha chiuso col calcio ed è alle soglie di una nuova carriera.
RIPARTENZA - "Fino a oggi la gente mi conosceva per quello che è stato scritto di me. Adesso, grazie all'Isola dei Famosi, avrò la possibilità di farmi conoscere per quello che sono veramente". Francesco Coco, ex difensore di Milan, Barcellona e Inter, che ha appena risolto il contratto con i nerazzurri, annuncia in un'intervista esclusiva a Chi che sarà il decimo naufrago vip del reality di Simona Ventura: "Tre settimane fa non ci pensavo nemmeno, stavo ancora valutando offerte in campo calcistico. Poi ho deciso che, dopo una carriera piena di soddisfazioni, non potevo chiudere in tono minore. E ho lasciato il mondo del pallone". gasport |