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Io direi non qualche volta, ma sempre le due punte!! In Italia le squadre si difendono in 9 non ci sono spazi e poi se si tenta di andare in contropiede non si può perchè con solo una punta è facilmente marcabile..è vero ci manca il Fenomeno, Inzaghi e Gilardino non possono giocare assieme ed è vero anche questo, Pato è ancora indisponibile, il mercato è chiuso fino a Gennaio....io farei giocare Aubemayang o qualsiasi punta della primavera piuttosto che far giocare Pippo e Gila assieme!! O vogliamo pareggiare (o perdere) tutte le partite di campionato?? Io la penso così.. |
#132
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beh io mercoledì a Palermo giocherei col classico albero di Natale visto che i rosanero sono una squadra che lascia giocare e concede ripartenze; in altre partite come quella di ieri sera ci vogliono le 2 punte (anche se Aubemayang deve farne ancora di strada, ma tentar non nuoce) o anche andrebbe bene un modulo 4-4-1-1 con Kakà che agisce a supporto della prima punta. Non vorrei che se Ancelotti toppa ancora 2-3 partite arrivasse schiaffoni/Mourinho ![]() ![]() |
#133
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Naaah Mourinho allenerà l'Inter... ![]() |
#134
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![]() Il big match dell'Olimpico regala emozioni in quantità: la Juventus conferma un grande carattere e pareggia a 3' dalla fine di una partita in cui si era trovata per prima in vantaggio, prima del tornado Totti che in 6' aveva ribaltato il match. La Roma vede svanire così la prima vera fuga del campionato: i giallorossi sono in testa a 10 punti e conservano due lunghezze sull'Inter, che si salva a fatica a Livorno, solo grazie a una doppietta di Ibrahimovic. Appaiati ai nerazzurri la Fiorentina, che capitalizza un gol di Mutu che basta per vincere a Catania, e l'Atalanta, cui Zampagna regala al 3' di recupero il successo sulla Lazio (2-1).
BIG MATCH - Tutti gli occhi all'Olimpico, per il big match tra Roma e Juventus, ma il primo botto arriva dal Picchi di Livorno, dove gli amaranto vanno in vantaggio al primo minuto con de Vezze, che sorprende con un'incursione centrale una difesa interista impreparata. E vantaggio anche per la Fiorentina a Catania, grazie a un bello stacco di testa di Mutu su azione di angolo. Arriva al 12' il vantaggio del Palermo a Cagliari, grazie a un preciso sinistra a incrociare di Zaccardo, scattato sul filo del fuorigioco. TREZEGOL 100 - Al 16' il ruggito Juve: Trezeguet porta in vantaggio la Juventus con il gol n° 100 in serie A. Perfetta l'incornata di testa, d'anticipo su Mexes, che non dà scampo a Doni. TORO IN GOL - Prima della mezz'ora arriva anche il gol del Torino, con un'azione di manda in gol il difensore Dellafiore. Il portiere del Siena, Eleftheropoulos, ferma il pallone ben oltre la linea di porta. TOTTI E IBRA - Al 30' arriva la risposta della Roma: un gioiello di Totti, che evita con un colpo di biliardo il tentativo di anticipo di Criscito e infila in diagonale Buffon. 1-1 all'Olimpico. A ruota ecco il pareggio dell'Inter a Livorno: dopo molte occasioni rocambolescamente fallite, i nerazzurri pareggiano con Ibrahimovic, che trasforma un assist di Maicon. RIECCO LANGELLA - L'ultimo gol del primo tempo lo segna Langella, che al 43' porta in vantaggio l'Atalanta sulla Lazio incornando sul primo palo un cross da destra di Ferreira Pinto. SECONDO TEMPO - La prima grande emozione arriva ancora dall'Olimpico. Ale Del Piero spedisce alto sopra la traversa un rigore concesso per atterramento di Nedved ad opera di Cicinho. La Juve fallisce così l'occasione più ghiotta per pareggiare: la Roma resta avanti 2-1. Pareggia invece il Siena a Torino: Maccarone conquista un altro rigore (nel primo tempo si era fatto parare il primo da Sereni), si vede respingere ancora il tiro dal dischetto dal portiere granata ma è lesto a riprendere la respinta e a mettere dentro: 1-1. BATTICUORE INTER - Al 18' svolta a Livorno: Loviso trasforma un rigore concesso per atterramento di Pulzetti da parte di Jimenez. Il 2-1 del Livorno sui campioni d'Italia dura poco più di un quarto d'ora. E' un altro penalty, trasformato da Ibrahimovic, a riportare in linea di galleggiamento l'Inter: 2-2. Intanto La Lazio riacciuffa l'Atalanta grazie a un gol al 24' di Mutarelli, appena entrato. La sofferenza dell'Inter a Livorno continua con l'espulsione di Maicon al 36 per un calcio da dietro rifilato a Bogdani. GRAN FINALE - La Juve si conferma indomita e al 42' Iaquinta gela l'Olimpico segnando il 2-2 con un gran colpo di testa. L'ultima rete è dell'Atalanta: al 3' di recupero Zampagna condanna la Lazio e spedisce i bergamaschi al secondo posto. gasport |
#135
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![]() roma sciupona,
juve non perdona |
#136
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![]() Rottura del tendine rotuleo e stagione finita per il difensore della Juventus Jorge Andrade. Ad annunciarlo, al termine di Roma-Juve, e' stato proprio il tecnico bianconero Claudio Ranieri. (Agr)
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![]() Derby: si giocaGli scontri verificatisi nel pomeriggio tra tifosi rossoblù e blucerchiati nei pressi dello stadio Ferraris non modificano il programma: alle 20.30 squadre in campo. Una sessantina di persone ha sfondato il prefiltraggio ma è stata fermata ai tornelli.
l'articolo |
#138
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![]() E' il 24' della ripresa quando Cesare Prandelli decide di sostituire Giampaolo Pazzini con Christian Vieri. Il centravanti si getta subito nella mischia; guadagna una punizione al limite e in un paio di situazioni ha anche sui piedi la palla del 2-0, grazie alle intuizioni illuminanti di Adrian Mutu, regista all'ennesima prova d'autore. Il romeno in precedenza aveva cercato altre strade, scatenando l'insapettata reazione di Bobo. Pare, una manata, smentita poi dall'ex bomber della Nazionale. Mutu ha chiesto addirittura scusa al compagnone di squadra che però non ne ha voluto sapere.
ANCHE ALL'INTER - Fischio finale e tre punti in saccoccia. "Non ho visto niente; si stanno chiarendo negli spogliatoi", dice Cesare Prandelli davanti alle telecamere. Poi le dichiarazioni ufficiali. Di Vieri: "Non era uno schiaffo, è un nostro modo di parlare. Sono cose che sappiamo io e lui. Dopo quella cosa lì mi ha dato due palle gol che ho sbagliato". E rivela: "Io e Mutu ci prendevamo spesso anche quando giocavamo nell'Inter - ha aggiunto Vieri -. Lo facciamo per caricarci. Gli ho solo chiesto di passarmi di più la palla e lui poi lo ha fatto. Io però ho sbagliato due buone occasioni su due suoi assist e quindi forse aveva ragione lui a non darmela...", conclude sorridendo. MUTU CONFERMA - Sul "contatto" ravvicinato con Vieri, Mutu si allinea alla dichiarazione dell'attaccante: "Ci conosciamo da tanto tempo - spiega - è normale che in campo possano esserci discussioni di questo genere. Mi ha chiesto di giocare di più la palla e io l'ho fatto. Nessun problema". gazzetta |
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![]() Atteso, incerto fino all'ultimo a causa degli scontri avvenuti nel pomeriggio, combattuto più fuori dallo stadio che in campo: alla fine il derby della Lanterna si è concluso sullo 0-0 ed ha emozionato ben poco. La notizia migliore viene dalla cronaca: durante il match non si sono verificati incidenti, ed anzi le due tifoserie hanno tenuto un comportamento impeccabile sugli spalti. In campo invece le squadre non hanno quasi giocato, men che meno divertito. Esordio promettente di Cassano, in campo dal 30' della ripresa.
BUON INIZIO SAMP - Nella Samp l'unica novità al via è l'inserimento di Delvecchio al posto di Sammarco, nel Genoa di offensivo c'è solo il modulo, con Di Vaio e Borriello schierati là davanti e Rossi a sdoppiarsi fra fase difensiva e offensiva. Ma la condotta in realtà è assai prudente, un po' per scelta, un po' perché la Samp parte a razzo e schiaccia il Genoa dalla trequarti in giù. Pieri e Zenoni spingono senza sosta, altissimi, ma è tutta la Samp a esercitare un pressing che rischia di asfissiare i "cugini". Montella spazia su tutto il fronte d'attacco, Bellucci svaria leggermente arretrato, Delvecchio dà manforte (suo è il tiro più insidioso, al 34', col pallone che sfiora il palo alla destra di Rubinho). Insomma, l'attacco doriano non dà punti di riferimento, il centrocampo non lascia respirare quello rossoblu e il ritmo di gara shakera quel che resta del Genoa. Ma la superiorità doriana non dura in eterno: col passare dei minuti i blucerchiati rallentano, Montella perde vivacità, il Genoa non lievita ma almeno trova qualche spazio in più. I molti falli spezzettano la gara, mentre dagli spalti piovono solo incitamenti e applausi. Il peggio sembra passato. CARTA SCULLI - Nella ripresa, dopo 5 minuti, Gasperini prova la carta Sculli (per Milanetto), al 12' anche Leon viene gettato nella mischia, al posto di Di Vaio. Ma il cambio in corsa non dà i frutti sperati da Gasperini, e il Genoa continua a macinare calcio compassato e inefficace. Neanche la Samp riesce a cambiare marcia, e dunque la gara rotola verso una conclusione quanto mai scontata. Al 21' Bellucci non evita l'impatto col volto di Rubinho, proteso in tuffo e in anticipo sul pallone: il portiere deve uscire in barella. Al 27' Montella è in tempo per un incontro ravvicinato con scarpi, che però lo ferma in extremis. Poi è Mazzarri a cercare il colpo di coda finale, e alla mezz'ora manda in campo Cassano al posto di un risentito Montella. Parte con promettente piglio autoritario il barese, ma un quarto d'ora è poco per avvitarsi alla partita. Non calano i falli (sette ammoniti), non migliora lo spettacolo: lo 0-0 finale è risultato inevitabile. Anche se al 50' serve un miracolo di Coppola per fermare un tocco a botta sicura di Delvecchio. gasport |
#140
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![]() Il giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Maicon, espulso ieri nel secondo tempo della partita della quarta giornata di campionato Livorno-Inter. Il brasiliano è stato punito "per avere, al 35° del secondo tempo, a giuoco fermo, colpito con un calcio ad un gluteo un calciatore avversario (Bogdani, ndr) riverso al suolo per un precedente fallo". Oltre al brasiliano, il giudice sportivo ha squalificato per due giornate Baiocco (Catania) per le offese rivolte all'arbitro Giannoccaro e per una Codrea (Siena). Un turno di stop anche all'allenatore del Torino, Walter Novellino, per avere, al termine di Torino-Siena, contestato l'operato dell'arbitro Gervasoni con espressioni ingiuriose.
RICORSO INTER - L'Inter ricorre contro le tre giornate di squalifica a Maicon. In una nota, la società nerazzurra fa sapere infatti "di aver tempestivamente proposto, agli organi competenti della Figc, il preannuncio di ricorso contro la squalifica" del difensore brasiliano, espulso ieri nel secondo tempo di Livorno-Inter per aver colpito con un calcio ad un gluteo Bogdani del Livorno mentre era a terra per un precedente fallo. gazzetta |