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  #11  
Old 10-01-2007, 12:04 AM
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Originally Posted by romans

Da chi ci vive in certi "posti":


DI LAYLA ANWAR
An Arab Woman's Blues


ma che può capire costei, romans?
è un'araba, è cacca e ragiona di conseguenza.
mica può mai essere saggia e ogniscente come il nostro emigrante in continuo e naturale rotolamento ovoidale sul pianeta terra....
mi meraviglio di te, romans. dare retta ad un'autoctona e non all'ultracomunitario del forum....
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«Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra.» Bob Marley


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  #12  
Old 10-01-2007, 02:28 AM
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Originally Posted by travis bickle
Corso...che delusione...


io ho vissuto in afghanistan per 8 mesi. 5 ad herat e il resto a kabul. mi sono innamorato del popolo afghano per la loro fierezza, scorbutici si', ma diretti, onesti (per la maggior parte) soprattutto caritatevoli nonostante le loro condizioni siano paurose (poverissimi). sono curiosi, irridenti, critici verso noi occidentali, ma sempre con grandissimo rispetto. ho ricordi bellissimi. al contrario di altri paesi islamici dove ho avuto a che fare PERSONALMENTE (non come certi soloni di periferia) con il tram-tram giornaliero. dove l'odio per qualsiasi individuo non dei loro (compresi altri di fede islamica, ma non dello stesso paese), e' accecante. dove i diritti delle donne, delle minoranze, delle famiglie, delle religioni diverse sono meno che ZERO (proprio come in america vero?). dove la democrazia non e' MAI esistita. dove si e' sterminato il proprio popolo senza che i soloni avessero niente da dire. io ho sempre condannato bush come un grande idiota, fascista, assassino e ho sempre condannato la sua politica folle, irresponsabile e pericolosa per l'intera umanita'. basta leggere alcuni miei vecchi posts. ma ho ANCHE mostrato disaccordo con chi vuol far passare l'america come il diavolo. perche' e' un'assurdita' folle. gli usa SONO, nonostante tutte le eccezioni un gran paese democratico dove i diritti dei cittadini sono prioritari. dove tutte le diversita' (politiche, religiose, di sesso, ecc...) sono accettate e praticate liberamente. dove le donne hanno diritti all'avanguardia e contribuiscono in egual misura all'economia del paese. insomma se volete perche' sono di sinistra che mi aggreghi alla cecita' volontaria di tutti quelli che sbraitano contro israele e gli usa per militanza politically correct e perche' fa tanto moda, o per (questo e' peggio) ignoranza, bene sono uno di sinistra dissidente e me ne vanto. voler darmi di razzista, dopo aver convissuto in mezzo terzo mondo per VOLONTARIATO senza paga e a rischio della mia vita , dopo, 2 malarie, tifo, e altre belle cose, non mi fa inca..are, ma solo provare sconforto nei confronti dei grandi intellettuali di questo, e non ironizzo, bel forum. devo tuttavia ringraziare i partecipanti, che anche se in disaccordo, usano un linguaggio di dialogo leale e si tengono lontani dagli insulti, che servono, in realta' solo a dare la misura di se' stessi.


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  #13  
Old 10-01-2007, 10:29 AM
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@ corso:
ieri ho decisamente esagerato. chiedo scusa.
una tua brutta frase ha stimolato in me la creazione di una ben più stupida e peggiore.
chiedo venia.

ma dissento fortemente sui tuoi ragionamenti.
sia sulla posizione israelo-palestinese, sia sugli USA.
tu hai girato il mondo;
io sono di origini colombiane, un terzo della mia famiglia è ancora laggiù e, sebbene facente parte della parte benestante del paese, si ha na netta memoria di quale sia il tipo di democrazia che i "gringos" sono capaci di esportare.
la quantità di governi fantoccio e dittature criminali imposte dagli USA per garantire lo sfruttamento dei beni di quelle terre è la costante nella mia seconda patria.
le zozzate impunite che le multinazionali americane hanno compiuto in tutto il mondo sono parte della storia e se sono rimaste impunite è perchè i governi USA hanno garantito loro sempre, ovunque e comunque la totale protezione.
tu avrai visto cose che noi umani neanche immaginiamo. la mia famiglia è salva dalla fucilazione del dittatorucolo-fantoccio per "miracolo"...
stai in america, chiedi come agiscono le compagnie bananiere, chiedi cosa successe decenni fa ai confini tra colombia e venezuela.
Un governo "amico" qual'è quello di pastrana ha posto il veto sulla legge che classificava come delitti il genocidio politico, la sparizione forzata, il desplazamiento forzado (l’espulsione dalle terre di residenza, subìto da oltre un milione e mezzo di colombiani), la tortura.
è questa la "democrazia" formato esportazione degli USA?
no. una forma sociale e politica è sana non quando garantisce con saccheggi worldwide il piucchebenessere del proprio popolo. è sana quando ha principi che sa applicare e ritiene irrinunciabili.
tu non hai simpatia per gli arabi. ma ciò non sposta il punto che i palestinesi hanno subìto un delitto che è fonte di tutti gli altri. quando si stabilì la nascita di israele a questi ultimi fu dato lo status di nazione (giustamente) mentre alla restante parte fu lasciata (volutamente a mio giudizio) lo status di "territori". una specie di "zona di nessuno" che fu facile trasformare in "zona per tutti" (egitto, israele, siria...), con confini di burro che nessuno riporterà a quelli stabiliti. colpa dei palestinesi? no. colpa degli stati forti che non tutelarono quei "beduini" e continuano ad ignorarne l'esistenza ancora oggi. chi governa i palestinesi può essere odioso oltre ogni misura. ma il popolo palestinese DEVE vedere garantito lo status di nazione. fina a quel giorno, fintanto che gli sarà pure negato il diritto di avere un esercito non ci si lamenti della formazione di gruppi armati irregolari. non ci si lamenti se vengono lanciati i missili kassam. se guardi la cartina

la gran parte delle volte stanno lanciandoli in territori che dovevano essere "palestina". che cadano su case e ahimè teste israeliane è perchè quelle terre sono state rubate, in quanto non protette dal diritto internazionali sul rispetto dei confini.

ecco perchè dissento fortemente. ma questo non mi autorizza ad essere scostumato, per cui chiedo ancora scusa.

ABN
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  #14  
Old 10-01-2007, 11:28 AM
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Originally Posted by ABNormal
@ corso:
ieri ho decisamente esagerato. chiedo scusa.
una tua brutta frase ha stimolato in me la creazione di una ben più stupida e peggiore.
chiedo venia.

ma dissento fortemente sui tuoi ragionamenti.
sia sulla posizione israelo-palestinese, sia sugli USA.
tu hai girato il mondo;
io sono di origini colombiane, un terzo della mia famiglia è ancora laggiù e, sebbene facente parte della parte benestante del paese, si ha na netta memoria di quale sia il tipo di democrazia che i "gringos" sono capaci di esportare.
la quantità di governi fantoccio e dittature criminali imposte dagli USA per garantire lo sfruttamento dei beni di quelle terre è la costante nella mia seconda patria.
le zozzate impunite che le multinazionali americane hanno compiuto in tutto il mondo sono parte della storia e se sono rimaste impunite è perchè i governi USA hanno garantito loro sempre, ovunque e comunque la totale protezione.
tu avrai visto cose che noi umani neanche immaginiamo. la mia famiglia è salva dalla fucilazione del dittatorucolo-fantoccio per "miracolo"...
stai in america, chiedi come agiscono le compagnie bananiere, chiedi cosa successe decenni fa ai confini tra colombia e venezuela.
Un governo "amico" qual'è quello di pastrana ha posto il veto sulla legge che classificava come delitti il genocidio politico, la sparizione forzata, il desplazamiento forzado (l’espulsione dalle terre di residenza, subìto da oltre un milione e mezzo di colombiani), la tortura.
è questa la "democrazia" formato esportazione degli USA?
no. una forma sociale e politica è sana non quando garantisce con saccheggi worldwide il piucchebenessere del proprio popolo. è sana quando ha principi che sa applicare e ritiene irrinunciabili.
tu non hai simpatia per gli arabi. ma ciò non sposta il punto che i palestinesi hanno subìto un delitto che è fonte di tutti gli altri. quando si stabilì la nascita di israele a questi ultimi fu dato lo status di nazione (giustamente) mentre alla restante parte fu lasciata (volutamente a mio giudizio) lo status di "territori". una specie di "zona di nessuno" che fu facile trasformare in "zona per tutti" (egitto, israele, siria...), con confini di burro che nessuno riporterà a quelli stabiliti. colpa dei palestinesi? no. colpa degli stati forti che non tutelarono quei "beduini" e continuano ad ignorarne l'esistenza ancora oggi. chi governa i palestinesi può essere odioso oltre ogni misura. ma il popolo palestinese DEVE vedere garantito lo status di nazione. fina a quel giorno, fintanto che gli sarà pure negato il diritto di avere un esercito non ci si lamenti della formazione di gruppi armati irregolari. non ci si lamenti se vengono lanciati i missili kassam. se guardi la cartina

la gran parte delle volte stanno lanciandoli in territori che dovevano essere "palestina". che cadano su case e ahimè teste israeliane è perchè quelle terre sono state rubate, in quanto non protette dal diritto internazionali sul rispetto dei confini.

ecco perchè dissento fortemente. ma questo non mi autorizza ad essere scostumato, per cui chiedo ancora scusa.ABN



caro abn, anch'io non mi sono espresso bene e mi scuso. quando ero giovanissimo ero animato da un fervore di rinnovamento globale, anti dittatura, anti democrazia cristiana, anti ipocrisia. volevo rifare il mondo quasi tutto da solo. credevo e credo ancora che per mettere le cose a posto basterebbe cosi' poco. vedi smetterla di far le guerre, smetterla di spendere i soldi in armamenti e dedicarli invece a costruire scuole, a stipendiare insegnanti capaci, costruire ospedali e e case decenti ai poveri e investirli nella ricerca scentifica. la politica espansionistica delle multinazionali americane e' atroce. pensa, in costarica, dalla parte di puerto limon, era dominio usa e regnavano le piantagioni di banane. chiquita ecc.. poi si vede che non rendeva piu' e allora le hanno abbandonate creando danni paurosi alla popolazione del luogo. adesso le piantagioni sono dirette ed appartengono ad ex-braccianti jamaicani, che cercano faticosamente di tirarci fuori due lirette. ovunque c'e' da fare soldi le ditte private usa vanno e raziano. io tutto questo lo detesto profondamente. perche' per non essere da meno, anche altri paesi del mondo imitano lo scempio commerciale americano. i cinesi, i russi, gli indiani, e anche i privati vanno all'estero e devastano. non esiste freno all'arricchimento senza scrupoli. pensa che bush voleva trivellare anche l'alaska con danni irreversibili. e ho anche visto di persona lo scempio compuito dai singoli italiani a santo domingo, dove con un contratto di 3 anni, dopo 11 mesi sono scappato via. insomma, ho paura che come io odio la caccia mentre il mio migliore amico e' cacciatore sfegatato, cosi' in ogni popolo e razza ci sono quelli di coscenza come te, come me, come altri e poi quelli che al suono del dollaro brucerebberoo il cool della madre. quindi non ne faccio colpa ad un popolo intero ma alle fasce malate di ciascuna razza. gli israeliani hanno rubato la terra dove vivono.e' storia, ma adesso che si puo'fare? non si puo' mica buttarli a mare. chi e' nato li' la sente sua. del resto l'istria era nostra ed adesso non piu'.nizza... il mio discorso (errato nella forma, hai ragione) era perche' detesto quando si fa di tutt'un'erba un fascio.non si puo' dipingere gli stati islamici come dolci poverelli ed israele come il mostro, quando la verita' e' molto piu' complessa.la giordania e la siria hanno ucciso, anzi sterminato piu' palestinesi che gli israelits. ma non condono quello che gli stessi fanno adesso in cisgiordania e nella striscia. anzi,mi fa infuriare perche' avviene sotto gli occhi di tutti e l'onu non fa un ca..o poi, adoro rula gebrael (che gnocca) quindi non andrei mai contro di lei. tra gli amici piu' cari a firenze ho il mio fratellino camillo, di bogota', che mi ha raccontato cose turche sulla bellezza della colombia e su quello che gli usa hanno cercato di fare. lui e' fortunato, di famiglia buona, architetti e avvocati, e' venuto a vivere in italia, con passaporto americano. grande donnaiolo.


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  #15  
Old 10-01-2007, 02:11 PM
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Forse non e' giusto che io mi intrometta in questa discussione, ma troppo forte e' la tentazione... perche', anche se stiamo andando un po' OT, questo thread sta dando uno specchio molto fedele di come vanno le cose in questo forum e, piu' in generale, nell'Italia di oggi (anche se poi io, e qualcun altro dei partecipanti al forum, in Italia non ci siamo piu'...)

Sono abbastanza nuovo di questo forum. Ho cominciato a scrivere post da qualche settimana perche' mi piacevano gli argomenti di cui si parlava e perche', piu' di una volta, non condividevo le affermazioni di altri forumisti e volevo provare a spiegare il mio punto di vista.
Quando si parla dei "problemi del mondo", ci sono due categorie di persone che partecipano alla discussione: quelli (come Corso) che il mondo l'hanno girato e l'hanno visto, che ne conoscono la faccia bella e la faccia brutta perche' le hanno vissute sulla propria pelle, e quelli che non sono mai usciti dalle loro "quattro mura" (se non per qualche breve vacanza qua e la'), e che il mondo lo conoscono per come gli viene raccontato da qualcun altro (un libro, un giornale, la TV, un blogger, un intellettualoide onniscente, o qualsiasi altra cosa). Questo secondo gruppo di persone, quando parlano dei "problemi del mondo", non descrivono il mondo cosi' come l'hanno visto con i propri occhi, ma come qualcun altro glielo presenta. Tutto cio' che fanno e' decidere a chi credere, quali racconti prendere per veri e quali no. Anche se in buona fede, vedono il mondo con gli occhi (o con le parole) di qualcun altro.

Vi faccio una domanda: quanti di voi hanno vissuto negli Stati Uniti (la "tana del diavolo") abbastanza a lungo da capire veramente come ci si vive e che tipo di paese e'? Quanti di voi hanno abitato in un paese arabo, o in un paese comunista o pseudo-comunista tipo Cina o Cuba, o nell'Iraq di Saddam o in quello di oggi, o in Israele o in Palestina, o in un paese povero dell'Africa? Quanti di voi parlano perche' conoscono VERAMENTE, dal di dentro, la realta' di quei posti?
Penso che la maggior parte di voi siano ragazzi molto piu' giovani di me (anche se non sono poi' cosi' vecchio), e che avrete tutto il tempo di girare il mondo e di vedere la realta' con i vostri occhi... e chi di voi lo fara', credetemi, cambiera' molte delle sue idee. Anch'io, 15 o 20 anni fa, ero un sognatore e un idealista, ma poi il mondo piano piano mi ha cambiato... resto un grande sognatore e un idealista, ma in modo un po' diverso. Succedera' lo stesso anche a molti di voi, o almeno a quelli che avranno la fortuna di vedere un po' di mondo.

Io non ho l'esperienza di Corso (che invidio tantissimo), non ho avuto la fortuna di viaggiare in cosi' tanti posti meravigliosi, ma qualcosa l'ho visto anch'io... ho vissuto per un breve periodo negli Stati Uniti, che (nonostante quello che tanti intellettualoidi di sinistra e "rivoluzionari" alla Michael Moore vogliono farvi credere), sebbene tra mille difficolta' e difetti e cose che potrebbero essere migliorate, sono la piu' grande democrazia del mondo e probabilmente il paese che offre le migliori opportunita' di una vita dignitosa a tutti, poveri e diseredati compresi. Che poi queste opportunita' si sappiano cogliere o no, dipende dai singoli e non dal governo... e che poi ci siano dei politici corrotti e ladri e che fanno i propri interessi, beh, dov'e' la novita'? Mi sapreste dire il nome di un qualsiasi stato o angolino di mondo dove la maggior parte dei politici non siano corrotti o ladri? Perche' dovremmo aspettarci che gli Stati Uniti siano qualcosa di diverso?
In questo momento vivo in Giappone. Un altro grandissimo esempio di democrazia e di Stato "buono", dove in piu' credo che la qualita' della vita sia piu' alta che in qualsiasi altro posto del mondo. I poveri sono una percentuale quasi insignificante della popolazione (quelli che qui si definirebbero "poveri", in Italia sarebbero considerati persone di media borghesia o giu' di li'), la disoccupazione e' inesistente, c'e' grande rispetto per gli altri e per la cosa pubblica, tutti hanno diritto a una vita dignitosa e decente, e tutti (o quasi) ce l'hanno. 60 anni fa hanno avuto milioni e milioni di morti per mano degli americani, sono stati usati come cavie umane per testare due diversi modelli di bombe atomiche, eppure hanno avuto l'intelligenza e il buon senso di capire che tutto questo non glielo avevano fatto "gli americani", ma solo una ristretta minoranza di militari e di politici ottusi e ignoranti. Hanno importato il modello di democrazia dell'America, e l'hanno ulteriormente migliorato. Hanno imparato la lezione della storia, visto che anche loro avevano fatto un bel po' di porcherie agli americani, ai coreani, ai cinesi... Hanno chiesto scusa a coreani e cinesi, e hanno dato (e continuano a dare) di propria spontanea volonta' un bel po' di soldi alla Cina, a titolo di risarcimento per gli errori fatti in passato. L'arcipelago di Okinawa (territorio giapponese ) e' stato fino a non molti anni fa sotto il controllo amministrativo degli americani, ma i giapponesi, anche se di sicuro non contenti della situazione, non hanno continuato a fare i kamikaze e gli attentati contro l' "invasore" straniero: lo hanno accettato, se lo sono fatto amico nonostante la guerra del passato, e ne hanno ricevuto in cambio l'impulso economico e gli aiuti che gli hanno permesso di diventare la seconda potenza economica mondiale.

Ragazzi, internet e' una grande invenzione e insegna tante cose nuove, ma il mondo la' fuori e' diverso da come ve lo presentano in rete... CHIUNQUE sia a presentarvelo... uscite e andate a vederlo con i vostri occhi, toccatelo con le vostre mani... vedrete che cambierete molte delle vostre idee.


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  #16  
Old 10-01-2007, 06:21 PM
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Io non ho mai pensato che un "popolo" sia responsabile di questo o quello, è fuori dalla mia logica, dovrebbere essere ovvio che quando si parla di USA o di imperialismo americano non tutti gli americani dovrebbero sentirsi colonialisti o se dico che "noi" sfruttiamo il petrolio nigeriano ad esempio, non penso che ABN, Travis, Corso, Breunzo o chi altro lo stanno facendo ma le nostre care amministrazioni; così per USA intendo le loro amministrazioni (come in qualche occasione ho precisato) o se alla TV dicono ad esempio che la Francia ha posto il veto su una cosa non penso "tutti" i Francesi. Poi ovviamente quegli americani che se ne infischiano di quello che "fanno" o addirittura ne sono felici potrebbero essere ritenuti partecipi ma questo è un problema a cui solo loro possono rispondere.
A conferma di ciò è evidente che quello che più volte ho scritto viene rimproverato da molti cittadini USA alle loro amministrazioni, così come avvenne ad esempio per la guerra in vietnam, perchè trovano inconciliabile che un paese che si dichiari "democratico" compia certe azioni. Comunque se necessario me ne scuso e sarò più preciso in futuro.

Il discorso che sfugge, volutamente o no è che ci prendono per i fondelli, ma forse questo finchè ce ne conviene o non ci tocca direttamente non ci tange più di tanto o al massimo giusto per acquietarci la coscienza alziamo all'occorenza il ditino e diciamo "biricchino".

Ma mi avete sentito dire una sola volta che arabi o altri popoli o dittature siano esenti da colpe come fossero santarellini? Ma c'è da capire il punto principale: chi va a rompere i cogl*oni a chi. Perchè è del tutto legittimo da parte di chi è parte in causa dire e sperare che ad esempio la guerra Iran-Iraq avesse potuto portare a una spartizione del temibile Iraq in piccole nazioni più innocue tutt'altra cosa è che a farlo arrivino i cari Amici Americani che dovrebbero espressamente farsi i cazzaruoli loro (così come fanno giustamente incazzare noi quegli arabi che vorrebbero tolto il crocifisso dalle scuole o quando il vaticano interviene nella poilitica italiana).
Gli arabi in questo sono stati chiarissimi fin da tempi memorabili: è una faccenda nostra, giusta o sbagliata che sia e se volete sostenere Israele a tal punto di intervenire in loro favore capirete da voi che divverete nostri nemici.

Perchè mai fino ad oggi tutte le nazioni arabe intorno ad Israele non l'hanno invaso? Perchè il fratellone Americano altrimenti interveniva, almeno fino a quando non l'ha armato e istruito per bene da qualche tempo a questa parte. E non si dica che "tutti" i paesi esportano armi, lo hanno fatto i Russi all'Iran, gli Usa all'Iraq, noi ad Israeliani e Arabi, questo si accetta, ti servono armi all'occorrenza, bene, trattiamo, ma ben altra cosa è il perenne sostegno logistico, militare e politico USA-Israele.

Poi se questi paesi arabi hanno compiuto atti veramente riprovevoli a tal fine non esiste l'ONU? E poi sempre che questi paesi abbiano accettato l'ONU in precedenza, altrimenti se vuoi intervenire sei sempre libero di farlo ma chiamala con il suo nome: Dichiarazione di guerra" e non esportazione (coatta) di democrazia e esci dall'ONU perchè ne hai infranto le regole fondamentali. Vi sfugge forse che l'ONU non aveva approvato l'intervento in Iraq? Perchè? Non èche si sapeva già da prima che quella delle armi di distruzione di massa era solo una gran balla.

Se ho inserito l'articolo sfogo dell'iraqena non è perchè voglia giustificarlo ma è senz'altro comprensibile se preso nel conteso iraqeno e non credo che ad esempio costei fuori da una situazione del genere avrebbe fatto le stesse considerazioni. Certo che loro hanno colpe belle grosse, si uccidono in continuazione e violano diritti fondamentali da far schifo (ma non tutti) ma tu chi sei da metter becco? Oppure visto da quanti lustri lo fanno, adesso vogliono farci credere che andiamo lì per metter fine a tutto ciò, ma ci si fa o ci si è, ma non vi basta che già l'allora sottosegretario agli esteri Gustavo Selva confessò che avevano mascherato una dichiarazione di guerra per avere il sì dal quirinale? Ma il problema è nostro? No vero?

Poi ci permettiamo dii dre agli altri cosa devono fare: se vi hanno invaso fatevene una ragione e accettatelo. Questo mi sembra un discorso da chi avrà sì girato il mondo ma non erano sua quelle realtà e per sua non fate finta di non capire cosa voglio dire, cioè: non anche se ci "vivi" un periodo.

Ci si riempie la bocca con la parola "Democrazia" ma non abbiamo veramente idea di cosa voglia dire, quella che a tutt'oggi ci hanno presentato come tale altri non è che un bel modo per "aquietare" la popolazione, insomma hanno solo raffinato i metodi, ovvero ci hanno allargato la gabbia; ma la libertà è un'altra cosa. Neppure un'uccellino ne sarebbe contento, noi invece quella gabbia la difendiamo pure.

A proposito di diritti negli USA, quella "Patriot act" non mi sembra tanto un gesto gentile e democratico, tanto più che mi ricorda un decreto di un certo Adolf, con effetti differenti proprio perchè dobbiamo continuare a credere che siamo in Democrazia.

Quando ci si sveglia e si inizia a mettere in discussione veramente questa democrazia così "meravigliosa"? Forse perchè bene o male a noi ci lascia lo spazio per poter avere quello che può accontentarci? E' facile essere democratici nel proprio paese e dire che in patria tutti (e non è vero, chiediamolo a qualche nero) possiamo avere le nostre possibilità, quando per "averle" le abbiamo tolte agli altri, Africa in primis, così ricca di materie prime e così povera, chissà come mai vero?

Poi quando "qualcuno" almeno ci prova, che sia vero o no, che ci riesca o no ad instaurare un po' di vera democrazia (potere del popolo) lo si chiama imbecille e pericoloso.

Siamo carne da macello rendiamocene conto, cittadini USA, Iraqeni, Birmani o giapponesi che sia. Ma finchè il macellaio gira alla larga da noi ci va bene vero?

Allora mi si dirà: ma che vuoi, questo è il mondo va così da sempre. Bene, allora abbiamo almeno l'onestà di riconoscere che noi grossi passi avanti non ne abbiamo fatti dai tempi della pietra, abbiamo solo raffinato le "armi". Ancora qualcunaltro aggiungerà che se non saccheggiamo noi per primi allora sarà probabile che lo facciano gli altri, non ci garantisce nessuno che gli altri ci rispetteranno e che non facciano altrettanto o peggio quello che abbiamo fatto noi a loro. Benissimo, basta rendercene conto e non spacciarsi come popoli "evoluti" e poi è un conto dire: "devo abbozzare" un'altro è "accettarlo" e a modo nostro farcene difensori col nostro atteggiamento, col nostro silenzio o col nostro semplice "bisbigliare" un disappunto. Mai! Altrimenti che vi piaccia o no un po' di quella responsabiltà che tanto vogliamo addossare ai vari governi, proprio grazie a quelle briciole di democrazia che abbiamo in mano sarà anche un po' nostra.

Last edited by romans : 10-01-2007 at 08:50 PM.


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  #17  
Old 10-01-2007, 06:55 PM
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  • UOMO DEL MIO TEMPO





    Sei ancora quello della pietra e della fionda,

    uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,

    con le ali maligne, le meridiane di morte,

    t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,

    alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,

    con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,

    senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,

    come sempre, come uccisero i padri, come uccisero

    gli animali che ti videro per la prima volta.

    E questo sangue odora come nel giorno

    Quando il fratello disse all’altro fratello:

    «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,

    è giunta fino a te, dentro la tua giornata.

    Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue

    Salite dalla terra, dimenticate i padri:

    le loro tombe affondano nella cenere,

    gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.










    Salvatore Quasimodo



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  #18  
Old 10-01-2007, 07:05 PM
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Ho parlato un po' con un giovane africano che mi ha confermato quanto il colonialismo sia ancora la malattia più grave di quel continente.

"L'Africa è un mendicante seduto su un tesoro" così gli diceva un suo insegnante.

In effetti dovrebbe essere chiaro a tutti ormai che i paesi occidentali scavano da secoli sotto questo mendicante e lo derubano di tutti o quasi i suoi tesori.

Magari prima di andarsene gli gettano una manciata di monete, dandogli l'ingannevole impressione di essere suoi affezionati protettori.

Affezionati soprattutto a depredare questo meraviglioso continente che appare ormai totalmente sottomesso alle logiche della violenza e della depressione sociale.


Silvano Agosti.


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  #19  
Old 10-01-2007, 08:20 PM
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Originally Posted by ac171073
Hanno imparato la lezione della storia, visto che anche loro avevano fatto un bel po' di porcherie agli americani, ai coreani, ai cinesi... Hanno chiesto scusa a coreani e cinesi, e hanno dato (e continuano a dare) di propria spontanea volonta' un bel po' di soldi alla Cina, a titolo di risarcimento per gli errori fatti in passato.


E meno male che te lo dici da solo. Quando vedrò fare la stessa cosa dagli americani (l'amministrazione intendo ) verso tutti i popoli che hanno depredato e "continuano" a depredare (particolare non irrilevante) allora ma solo allora inizierò a considerarli più civili di russi cinesi o paesi arabi (amministrazioni eeh ) oppure se fa più piacere continuiamo a fare gli ipocriti.

p.s. ma a proposito, ma tu adesso cosa intendi, per "giapponesi", che "tutti" i "giapponesi" han fatto porcate? Eeeh, come si dice: quando si vuol far finta di non capire e nascondersi dietro un problema dialettale.

Last edited by romans : 10-01-2007 at 08:24 PM.


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  #20  
Old 10-01-2007, 08:36 PM
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Guardate che le libertà di costume, le libertà di parola ecc. non servono a un c***o, non sono democrazia se non posso "decidere" con gli altri della mia e della loro vita. Come si dice: Quante me ne ha date... sì ma quante gliene ho dette. ...Ah, dimenticavo, fin quando non siamo "noi" a prenderle, va bene così.
E pensate che con un voto ogni 4 o 5 anni di contare qualcosa. Poveri illusi.

p.s.... anzi, se si è capito il sistema "oligarchico", come lo è stato in tutta lo storia o quasi, il voto un po' di responsabilità lo porta, è ciò di cui hanno bisogno per tenere su sta farsa e di sentirsi liberi di decidere se e chi invadere.

Last edited by romans : 10-01-2007 at 10:28 PM.


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