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  #1  
Old 03-04-2008, 03:49 PM
ac171073 ac171073 is offline
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Le bugie dei politici...


Lungi da me l'idea di fare propaganda politica su questo forum (anche perche', come ho gia' detto piu' volte, di chi vincera' le prossime elezioni non mi importa assolutamente niente), ma... oggi, girando per alcuni blog in rete sono venute fuori un po' di cosette interessanti che vorrei condividere con voi (di Berlusconi e delle sue assurdita' sappiamo gia' abbastanza, ma anche Veltroni col suo "finto buonismo" non scherza per niente... e chi gli sta dietro e gli crede mi fa soltanto tanta tenerezza...)

Dalla "Repubblica" del 28-2-2008 (fonte ):

Veltroni lancia il partito del lavoro
Oltre ad Antonio Boccuzzi, operaio della Thyssen sopravvissuto, la cui candidatura era già stata annunciata, il leader del Pd ha presentato anche quelle di Loredana Ilardi, palermitana di 33 anni e operatrice in un call center con uno stipendio di 700 euro al mese, e Franca Biondelli dipendente di una Asl piemontese. "Nelle nostre candidature c'è una doppia idea - spiega Veltroni - La prima è che il Pd vuole portare in Parlamento persone che siano parte della vita reale del paese e quindi forze ed energie nuove. La seconda ragione è che noi siamo il partito del lavoro e dell'Italia che produce".


MA......

PD, la candidata "precaria" ha un contratto a tempo indeterminato
L’avete letto su tutti i giornali: si chiama Loredana Ilardi da Palermo, operatrice di call center, stipendio 700 euro al mese. Una così ti pare che al Pd se la fanno sfuggire? E infatti: «Siamo il partito del lavoro», dichiara il segretario ai giornalisti abbracciando la sua protetta. Sorrisoni alle telecamere e vai con lo spot: siamo coi precari, aiutiamo i precari, viva i precari. Dice Walter: «La vera emergenza sono i precari». Continua: «È un dovere lottare per i precari». E ancora: «Loredana è lo specchio dei precari».
Bene: manca solo un piccolo particolare, proprio una bazzecola: dovete sapere che Loredana… non è precaria. Tiene un fior di posto fisso: contratto a tempo indeterminato. Ce l’ha messo per iscritto il suo datore di lavoro. Citiamo la sua lettera. «Gentile direttore - scrivono dalla ditta - la famosissima Loredana Ilardi, sbandierata da Walter come rappresentante dei precari d’Italia, non è assolutamente precaria. A suo tempo fummo noi a comunicarle l’indeterminato. E quanto ai 700 euro mensili, è ovvio: è un part time a 4 ore!».
Ma si può? Ci ripetono da anni che l’Italia brulica di precari, sono dappertutto, dietro le porte, sotto i tappeti, a momenti escono dai tombini, i precari. E chi scelgono come rappresentante? Una col posto fisso. Già si faticava a restar seri con la candidatura di Marianna Madia nel Lazio: ci dicono che è una «giovane venuta dal nulla», e poi si scopre che è amicissima di Enrico Letta, Giovanni Minoli e del figlio di Napolitano. Oggi ci presentano l’eroina dei precari, che però in realtà non è precaria neanche un po’. Insomma, altro che facce nuove: nel Pd candidano facce doppie.
fonte


Un’infermiera per Walter: ma la candidata simbolo non va in corsia da 6 anni
È il simbolo dell’Italia che lavora. Per questo Walter Veltroni l’ha voluta al suo fianco in conferenza stampa: Franca Biondelli è la turnista, dizione arcaica che rimanda al paese che produce e fatica.
Peccato che il leader del Partito democratico non abbia coniugato al passato tutti questi verbi: la signora Biondelli non mette piede in corsia dall’aprile 2002. Sei anni lontano dal suo umile ma prezioso incarico di ausiliaria, nel reparto chirurgia dell’ospedale di Borgomanero. Sei anni fra distacchi sindacali e aspettative, ora la speranza di spiccare il volo per Roma, direzione Palazzo Madama, e di mettersi una volta per tutte alle spalle quella vita chiusa fra Novara e Borgomanero.
A Borgomanero resta la figlia Raffaella, assunta nello stesso ospedale come impiegata, con una procedura che i sindacati stessi hanno messo in discussione. Lei, la corteggiatissima ex sindacalista, potrebbe presto coronare quel sogno coltivato da almeno dieci anni, da quando aveva messo un piede in politica. A metà degli anni Novanta è solo un’ausiliaria all’ospedale di Borgomanero. Molta fatica, il contatto a volte drammatico con i malati, una catena di piccole incombenze: rifare il letto, pulire le stanze, eseguire gli ordini degli infermieri. È un compito ingrato. Lei lo affianca con l’impegno nel sindacato, da sempre la Cisl. Viene eletta nella Rsu, diventa la controparte della Asl 13 che gestisce alcune strutture sanitarie e ospedali della provincia di Novara. Però è tentata anche dalla politica. Il protocollo della Cisl vieta questi incroci, ma per lei evidentemente la regola non vale: eccola consigliere comunale di maggioranza a Borgomanero, uno dei centri più importanti del Novarese. Tesse pazientemente la sua tela, stabilisce una fitta rete di rapporti, scala posizioni in quel mondo spigoloso.
Diventa responsabile provinciale Cisl per la funzione pubblica, in primis la sanità. Incarico di peso che le permette di lasciare letti e padelle. Nell’aprile del 2002, sfruttando la legge 300, ottiene il distacco sindacale. Paga la Cisl, lei fa il nuovo mestiere, quello vecchio va in naftalina. L’anno dopo, nel 2003, il distacco passa a carico della solita Asl 13, la sostanza non cambia: Franca Biondelli in ospedale ci torna solo per ascoltare i dipendenti. Ha entrature e frequentazioni bipartisan negli ambienti della politica piemontese. Del resto è una donna di charme. Il suo sogno è sempre quello, la politica; così nel 2007 compie una scelta apparentemente stravagante: si tuffa nella politica, nel lillipuziano laboratorio di Borgomanero. Per sua sfortuna, le elezioni vanno male. Vince il centrodestra e la Biondelli deve accontentarsi di un banco anonimo negli scranni dell’opposizione. Eppure accetta, e davanti all’inevitabile opzione, abbandona l’impegno nella Triplice. Strano, ma probabilmente la turnista che non fa più i turni considera quel passaggio necessario. Potrebbe rientrare in reparto, ma non lo fa. Finita la lunghissima stagione dei distacchi, retribuiti, comincia quella dell’aspettativa, a stipendio zero, per ragioni familiari. Scelta legittima, sulla strada per Roma.
Ormai Franca Biondelli è un’ex turnista da quasi sei anni. Ma per Walter Veltroni l’aspirante senatrice è una delle tre figure che portano il mondo del lavoro nei palazzi del Potere. Forse, il candidato premier si confonde con la figlia Raffaella: assunta come impiegata dalla Fondazione Maugeri, un ente di diritto privato del Novarese, ottiene il trasferimento nello stesso ospedale che è stato il quartier generale della madre. Non è un po’ troppo? È vero che a pensare male si fa peccato, ma è anche vero che Franca Biondelli è un nome che conta nel mondo della sanità piemontese e lei stessa si sarebbe vantata in questi anni a destra e sinistra, assicurando decine di persone di essere stata lei l’artefice della loro assunzione da parte della solita munifica Asl 13; qualche romeno, nel prendere al volo un impiego interinale, ha firmato pure il modulo di iscrizione alla Cisl, scambiata forse per una squadra di calcio. Non solo, la figlia Raffaella sembra essere arrivata fino all’ospedale senza aver superato un concorso che fosse uno.
Dunque, i sindacati chiedono lumi alla giunta regionale di centrosinistra guidata da Mercedes Bresso. La risposta, sotto forma di circolare interpretativa, arriva il 12 giugno 2006. Dopo una pagina di svolazzi, l’assessorato Tutela della salute va al dunque: «Ritiene che... l’articolo 15 undecies non possa che essere applicato... soltanto nei confronti del personale sanitario».
Insomma, il passaggio dalla fondazione, formalmente un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, all’ospedale di Borgomanero, non sta in piedi. Perché la donna è impiegata e non infermiera o ausiliaria come la mamma. Cosa succede? Nulla. All’ospedale si vede solo la Biondelli junior. Della madre non c’è traccia da sei anni.
fonte



"Il partito del lavoro e dell'Italia che produce"...? Ma per favore....... che vergogna!!


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  #2  
Old 03-04-2008, 06:19 PM
zibibbo zibibbo is offline
泽比波葡萄
 
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...fossero solo queste le vergogne per i politici ... ma fra mafiosi, corrotti, razzisti, ladri ecc. questo fa veramente ridere
detto questo ormai è saputo e risaputo che il più pulito c'ha la rogna.
... io non credo più in uno solo di quelli che fanno vedere in tv...
fra l'altro veltroni è quello che diceva di lasciare la politica dopo aver portato a termine il mandato di sindaco di Roma ma si sa le poltrone sono troppo comode
chiudo con questo link che ci aiuta a capire che i soldi, anche quelli sporchi, della droga e dei mafiosi fanno spesso cambiare idee e creano buone alleanze
http://www.****rastamu.org/mafia/do...i/pad271088.htm
al posto degli asterschi va scritto c u n t
__________________
Prima di chiedere CERCA sul forum, nel 99,9999% dei casi il tuo argomento è già stato trattato e la tua domanda ha già una risposta!


Schedule: Serie A - Premier league - Liga - Bundesliga - Lfp - Champions League - Uefa Cup - ecc. ecc.
Link radio: Serie A e B
su www.zibibbo****


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  #3  
Old 03-04-2008, 07:36 PM
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e divertitevi pure con questo
prodi sta creando, fondendo multi-utilities comunali in un'unica società, il terzo polo energetico nazionale.
un polo dove letta, bersani e il suo referente Ovi la fanno da padroni.
una società che cresce mangiando il 7% dalle bollette energetiche (e quindi della loro futura concorrenza) con il CIP6 (quasi tutte le accorpate gestiscono difatti inceneritori) e "utilizzando la leva della moral suasion e degli incentivi alle aggregazioni, ad esempio detassazioni delle plusvalenze da fusioni.

La super-utility del Nord potrebbe nascere da un'aggregazione larga tra Aem, Asm, Hera, Enìa e (forse) Iride, oppure da un'alleanza a tappe «che cominci da Milano con la variante Aem-Asm-Enìa (per poi allagarsi a Hera) o con la combinazione Aem-Enìa-Hera (per poi comprendere anche Asm). Il punto fermo sarebbe comunque che la centralità spetta a Milano e che quindi è il neo sindaco di quella città, Letizia Moratti, la prima a dover dare il proprio assenso (un incontro con Prodi potrebbe esserci entro luglio).
"

come dire... c'è da mangiare per tutti, moratti (leggi PdL) inclusi.

In questo ambito di giochi sporchi rientra anche la deroga all'abolizione del Cip6 per la Campania e la deroga (criminale) che permette l'incenerimento in Campania dei 6 milioni di balle altamente tossiche, che permetterebbe di "lavorare" a pieno regime (ammazzando gente... ma che fà!) per oltre 10 anni.
La gara di appalto alla gestione degli inceneritori campani, dopo i guai giudiziari in cui sono caduti Fibe e Impregilo (Caltagirone/Romiti) permetterebbe loro di assicurarsi 1) l'abboffata, 2) la revoca degli oneri di smaltimento delle balle in modi leciti, 3) sottrarre l'arma del delitto (contenendo materiale tossico nocivo di provenienza malavitosa) alle future indagini su Bassolino, ma anche su Caltagirone (suocero di Casini) e Romiti (Gemina-RCS media).

Insomma sta gente prende municipalizzate (PUBBLICHE cioè nostre), con leggi ad hoc le rende produttive, le si fonde, le si rende SpA quotate in borsa, con altre leggi si finanziano le attività produttive sottraendole dagli introiti di società di energia esistenti, per arrivare a trasformarle in una holding dal valore multi miliardario.
manco i lanzichenecchi...

non dite che parlo male della sinistra (!): fatevi un giro nei CdA di queste società (A2A, Enìa, Iride...) e vedrete che tutti ne escono felici. tranne noi sudditi, ma.. who cares?
__________________
«Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra.» Bob Marley


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  #4  
Old 03-04-2008, 08:06 PM
corso corso is offline
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abn, sei sempre dell`idea del gommone? guarda che piu` leggo e piu` penso che sia la cosa giusta da fare. revolution.


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  #5  
Old 03-05-2008, 10:08 AM
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romans, cambia idea sul tuo post autocancellato... a me era piaciuto
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  #6  
Old 03-05-2008, 12:42 PM
pietrosanero pietrosanero is offline
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diciamo che le bugie dei politici hanno le gambe corte....e i portafogli pieni!


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  #7  
Old 03-05-2008, 05:11 PM
romans romans is offline
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Originally Posted by ABNormal
romans, cambia idea sul tuo post autocancellato... a me era piaciuto


Bene, allora se me lo dice un admin, non ho più remore e lo accontento volentieri

Ecco, diceva più o meno così:


Presentato in extremis il 178° simbolo di un "nuovo" partito del quale nessun media vi parlerà mai, per cui trovo giusto dargli visibilità:




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  #8  
Old 03-09-2008, 08:03 PM
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Originally Posted by ac171073
Lungi da me l'idea di fare propaganda politica su questo forum (anche perche', come ho gia' detto piu' volte, di chi vincera' le prossime elezioni non mi importa assolutamente niente), ma... oggi, girando per alcuni blog in rete sono venute fuori un po' di cosette interessanti che vorrei condividere con voi (di Berlusconi e delle sue assurdita' sappiamo gia' abbastanza, ma anche Veltroni col suo "finto buonismo" non scherza per niente... e chi gli sta dietro e gli crede mi fa soltanto tanta tenerezza...)

Dalla "Repubblica" del 28-2-2008 (fonte ):

Veltroni lancia il partito del lavoro
Oltre ad Antonio Boccuzzi, operaio della Thyssen sopravvissuto, la cui candidatura era già stata annunciata, il leader del Pd ha presentato anche quelle di Loredana Ilardi, palermitana di 33 anni e operatrice in un call center con uno stipendio di 700 euro al mese, e Franca Biondelli dipendente di una Asl piemontese. "Nelle nostre candidature c'è una doppia idea - spiega Veltroni - La prima è che il Pd vuole portare in Parlamento persone che siano parte della vita reale del paese e quindi forze ed energie nuove. La seconda ragione è che noi siamo il partito del lavoro e dell'Italia che produce".


MA......

PD, la candidata "precaria" ha un contratto a tempo indeterminato
L’avete letto su tutti i giornali: si chiama Loredana Ilardi da Palermo, operatrice di call center, stipendio 700 euro al mese. Una così ti pare che al Pd se la fanno sfuggire? E infatti: «Siamo il partito del lavoro», dichiara il segretario ai giornalisti abbracciando la sua protetta. Sorrisoni alle telecamere e vai con lo spot: siamo coi precari, aiutiamo i precari, viva i precari. Dice Walter: «La vera emergenza sono i precari». Continua: «È un dovere lottare per i precari». E ancora: «Loredana è lo specchio dei precari».
Bene: manca solo un piccolo particolare, proprio una bazzecola: dovete sapere che Loredana… non è precaria. Tiene un fior di posto fisso: contratto a tempo indeterminato. Ce l’ha messo per iscritto il suo datore di lavoro. Citiamo la sua lettera. «Gentile direttore - scrivono dalla ditta - la famosissima Loredana Ilardi, sbandierata da Walter come rappresentante dei precari d’Italia, non è assolutamente precaria. A suo tempo fummo noi a comunicarle l’indeterminato. E quanto ai 700 euro mensili, è ovvio: è un part time a 4 ore!».
Ma si può? Ci ripetono da anni che l’Italia brulica di precari, sono dappertutto, dietro le porte, sotto i tappeti, a momenti escono dai tombini, i precari. E chi scelgono come rappresentante? Una col posto fisso. Già si faticava a restar seri con la candidatura di Marianna Madia nel Lazio: ci dicono che è una «giovane venuta dal nulla», e poi si scopre che è amicissima di Enrico Letta, Giovanni Minoli e del figlio di Napolitano. Oggi ci presentano l’eroina dei precari, che però in realtà non è precaria neanche un po’. Insomma, altro che facce nuove: nel Pd candidano facce doppie.
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Un’infermiera per Walter: ma la candidata simbolo non va in corsia da 6 anni
È il simbolo dell’Italia che lavora. Per questo Walter Veltroni l’ha voluta al suo fianco in conferenza stampa: Franca Biondelli è la turnista, dizione arcaica che rimanda al paese che produce e fatica.
Peccato che il leader del Partito democratico non abbia coniugato al passato tutti questi verbi: la signora Biondelli non mette piede in corsia dall’aprile 2002. Sei anni lontano dal suo umile ma prezioso incarico di ausiliaria, nel reparto chirurgia dell’ospedale di Borgomanero. Sei anni fra distacchi sindacali e aspettative, ora la speranza di spiccare il volo per Roma, direzione Palazzo Madama, e di mettersi una volta per tutte alle spalle quella vita chiusa fra Novara e Borgomanero.
A Borgomanero resta la figlia Raffaella, assunta nello stesso ospedale come impiegata, con una procedura che i sindacati stessi hanno messo in discussione. Lei, la corteggiatissima ex sindacalista, potrebbe presto coronare quel sogno coltivato da almeno dieci anni, da quando aveva messo un piede in politica. A metà degli anni Novanta è solo un’ausiliaria all’ospedale di Borgomanero. Molta fatica, il contatto a volte drammatico con i malati, una catena di piccole incombenze: rifare il letto, pulire le stanze, eseguire gli ordini degli infermieri. È un compito ingrato. Lei lo affianca con l’impegno nel sindacato, da sempre la Cisl. Viene eletta nella Rsu, diventa la controparte della Asl 13 che gestisce alcune strutture sanitarie e ospedali della provincia di Novara. Però è tentata anche dalla politica. Il protocollo della Cisl vieta questi incroci, ma per lei evidentemente la regola non vale: eccola consigliere comunale di maggioranza a Borgomanero, uno dei centri più importanti del Novarese. Tesse pazientemente la sua tela, stabilisce una fitta rete di rapporti, scala posizioni in quel mondo spigoloso.
Diventa responsabile provinciale Cisl per la funzione pubblica, in primis la sanità. Incarico di peso che le permette di lasciare letti e padelle. Nell’aprile del 2002, sfruttando la legge 300, ottiene il distacco sindacale. Paga la Cisl, lei fa il nuovo mestiere, quello vecchio va in naftalina. L’anno dopo, nel 2003, il distacco passa a carico della solita Asl 13, la sostanza non cambia: Franca Biondelli in ospedale ci torna solo per ascoltare i dipendenti. Ha entrature e frequentazioni bipartisan negli ambienti della politica piemontese. Del resto è una donna di charme. Il suo sogno è sempre quello, la politica; così nel 2007 compie una scelta apparentemente stravagante: si tuffa nella politica, nel lillipuziano laboratorio di Borgomanero. Per sua sfortuna, le elezioni vanno male. Vince il centrodestra e la Biondelli deve accontentarsi di un banco anonimo negli scranni dell’opposizione. Eppure accetta, e davanti all’inevitabile opzione, abbandona l’impegno nella Triplice. Strano, ma probabilmente la turnista che non fa più i turni considera quel passaggio necessario. Potrebbe rientrare in reparto, ma non lo fa. Finita la lunghissima stagione dei distacchi, retribuiti, comincia quella dell’aspettativa, a stipendio zero, per ragioni familiari. Scelta legittima, sulla strada per Roma.
Ormai Franca Biondelli è un’ex turnista da quasi sei anni. Ma per Walter Veltroni l’aspirante senatrice è una delle tre figure che portano il mondo del lavoro nei palazzi del Potere. Forse, il candidato premier si confonde con la figlia Raffaella: assunta come impiegata dalla Fondazione Maugeri, un ente di diritto privato del Novarese, ottiene il trasferimento nello stesso ospedale che è stato il quartier generale della madre. Non è un po’ troppo? È vero che a pensare male si fa peccato, ma è anche vero che Franca Biondelli è un nome che conta nel mondo della sanità piemontese e lei stessa si sarebbe vantata in questi anni a destra e sinistra, assicurando decine di persone di essere stata lei l’artefice della loro assunzione da parte della solita munifica Asl 13; qualche romeno, nel prendere al volo un impiego interinale, ha firmato pure il modulo di iscrizione alla Cisl, scambiata forse per una squadra di calcio. Non solo, la figlia Raffaella sembra essere arrivata fino all’ospedale senza aver superato un concorso che fosse uno.
Dunque, i sindacati chiedono lumi alla giunta regionale di centrosinistra guidata da Mercedes Bresso. La risposta, sotto forma di circolare interpretativa, arriva il 12 giugno 2006. Dopo una pagina di svolazzi, l’assessorato Tutela della salute va al dunque: «Ritiene che... l’articolo 15 undecies non possa che essere applicato... soltanto nei confronti del personale sanitario».
Insomma, il passaggio dalla fondazione, formalmente un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, all’ospedale di Borgomanero, non sta in piedi. Perché la donna è impiegata e non infermiera o ausiliaria come la mamma. Cosa succede? Nulla. All’ospedale si vede solo la Biondelli junior. Della madre non c’è traccia da sei anni.
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"Il partito del lavoro e dell'Italia che produce"...? Ma per favore....... che vergogna!!

Direi che è un post abbastanza di parte....
L'idea di Valter è buona èerchè chi si apprensata a Governare deve rappresentare tutti.
Si sà che i sindacalisti hanno molti permessi per organizzare l'attività sindacale: lo prevere la lelegge 300/1970 conosciuta come statuto de Lavoratori che però noto ai più fà sempre più schifo, dimenticando il sangue e lotte con cui i nostri genitori hanno pagato queste conquiste!
Quanto la tipa del call center ora è a tempo indeterminato ma in passato non le era quindi sà cosa significa e ciò mi basta. Inoltyre la politica è impegnativa, se non hai il posto fisso non ha i la mante abbasta sgombra per affrontarla.
Onestamante non sopposto questo qualunquismo un pò grillini dove l'importante e lanciamere merda sui politici...e poi ci lamentiamo della classe politca.. ce la cerchiamo...il qualunquismo porta a questo.


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  #9  
Old 03-10-2008, 04:54 AM
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Originally Posted by Malcom1875
Direi che è un post abbastanza di parte....
L'idea di Valter è buona èerchè chi si apprensata a Governare deve rappresentare tutti.


Come al solito non hai capito qual e' il problema di fondo... il titolo del thread non era "i candidati del Pd", ma "le bugie dei politici"...

Il problema qui non e' se le due donne in questione siano delle buone candidate oppure no... non le conosco e non sono in grado di giudicarle. Il problema e' come queste candidature siano state "vendute" da Veltroni, e cioe':

-) Si presenta una signora siciliana dicendo che e' una precaria che lavora nel call center per 700 euri al mese. Si omette di dire (ma guarda un po' ) che la signora non e' piu' precaria da anni (ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato) e che guadagna (GIUSTAMENTE!!) 700 euri al mese perche' lavora part-time soltanto 4 ore al giorno, e per sua scelta .

-) Si presenta una signora piemontese come "infermiera turnista"... quando invece quella signora non solo non fa piu' la turnista da 5 anni, ma e' anche una potentissima sindacalista molto influente in Piemonte ed ha gia' un'esperienza politica di lungo corso a livello locale... perche' Veltroni non ha detto queste cose, invece di raccontare il lavoro che questa signora FACEVA 5 anni fa? A questo punto, presentiamo lo stesso Berlusconi non come ricco imprenditore, ma come animatore "precario" sulle navi da crociera...

La cosa piu' scandalosa e' che le due candidature di cui sopra sono state presentate come quelle del "partito dell'Italia che lavora"... ma dico io: se la loro intenzione era proprio quella, non potevano presentare una VERA precaria dei call center e una VERA infermiera turnista? Ce ne sono tante in giro, anche molto in gamba...
Medita Malcolm, medita... togliti le fette di salame dagli occhi...


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  #10  
Old 03-10-2008, 07:42 PM
Malcom1875 Malcom1875 is offline
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Si vabbè ma non è abbia detto stà gran balla. Una sindacalista in quanto tale comomunque fà gli interessi dei lavoratori.
Avere un part-tima da 700 euro al mese anche se no è male non il massimo...All'estero ne potresti avere due di part time e fare un full-time. In Italia ciò è possibile solo sulla carta ma di fatto nessuno ti prende se lavori già altrove anche s epart time.
Cmq è una ex precaria che non fà certo la vita da nababba perchè con 700 euro al mese anche se fissi non che ci vivi del tutto... un pò precarietta lo è...


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