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#11
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MAI DIRE RAI - PAOLO FRANCIA, EX DIRETTORE TROMBATO DI RAI SPORT, ATTACCA KIT CAT E MAFFEI: “LA CHAMPIONS PER 55 MILIONI DI EURO ALL’ANNO, È SPERPERO. DUE ANNI FA AVREMMO POTUTO OTTENERE DUE PARTITE ALLA SETTIMANA PER 25 MILIONI DI EURO. MA CATTANEO POSE Cosa è successo nelle ultime aste: nel ’99 siete riusciti a prendere tutti i diritti della Lega Calcio. Stavolta invece la Rai ha acquisito solo i diritti della Coppa Italia. Che cosa sta succedendo? Partiamo dai fatti: nel giugno 2003, la Rai presenta a Cannes, con legittimo orgoglio, agli investitori pubblicitari la forza della presenza pressoché completa dello sport nei palinsesti Rai. Erano esclusi solo il Motociclismo e la Champions League, due diritti tradizionalmente in mano di Mediaset. Lo slogan di quella convention era “lo Sport è Rai». Da allora la Rai berlusconiana comincia a perdere diritti sportivi come se fossero bruscolini... Succede che alla fine del 2003 il vertice “vedovo Annunziata” (Cattaneo-Alberoni-Petroni-Veneziani-Rumi, ndr) decide di cambiare il management dello sport Rai. Cioè “defenestrano” lei dal doppio incarico di Direttore di Rai Sport e dei diritti sportivi... Diciamo che mi avvicendano. E dopo questo che cosa succede? Che la Rai via via comincia una galoppata di rinunce dei diritti. Primo: i campionati italiani di basket. Secondo: i campionati di pallavolo. Terzo: la Coppa America di vela. Quarto: campionato nazionale di rugby. Quinto: il torneo di rugby delle Sei Nazioni. Sesto, la rinuncia più clamorosa che ri**** a pochi mesi fa: la vantaggiosa opzione per conservare l’esclusiva sui Mondiali di calcio Germania 2006. Perché ritiene proprio questo l’errore strategico più grave? Perché con una spesa non trascurabile, ma comunque limitata rispetto ai soldi spesi per i mondiali 2010 e 2014, la Rai avrebbe conservato i diritti del campionato mondiale più importante, cioè quello tedesco. Chi è il responsabile di questa “arresa“? In primis il direttore generale Flavio Cattaneo, è evidente. E poi ha contribuito l’attuale direttore di Rai Sport Fabrizio Maffei, che non ha mai difeso la testata. Anche Antonio Marano, che è stato un ottimo direttore di Rai Due, si è trovato a coprire un ruolo che non era il suo, quello della gestione dei diritti sportivi. Forse un pesce fuor d’acqua. Ad un certo punto però Cattaneo cambia del tutto strategia. A giugno di quest’anno, il dg continuava a ripetere che ha rinunciato all’esclusiva di Germania 2006 per l’onere esagerato. Ma nello stesso tempo ha deciso di pagare un dividendo di 70 milioni di euro all’azionista (Ministero del Tesoro). Quei soldi si potevano tranquillamente utilizzare per acquisire tutti i diritti dei mondiali tedeschi. Mi sta quindi dicendo che le è stato tolta la direzione dello sport proprio per poter smantellare i diritti sportivi della Rai? Questo non lo so. Posso soltanto rifarmi alla battuta mai smentita che mi ha riferito Deborah Bergamini (direttore del Marketing Rai, ndr). Mi rivelò che un giorno Cattaneo le disse: «Dobbiamo togliere i diritti sportivi a Paolo Francia». I diritti sportivi sono un settore delicato, difficilissimo. C’è bisogno di una lunga esperienza, di una seria familiarità con gli organi sportivi. Navigo nel mondo dello sport da trent’anni. Marano invece ci è arrivato solo da pochi mesi. E poi c’è la svolta di luglio, con il nuovo Cda Rai che spende 500 milioni di euro per acquisire Champions e i due mondiali di calcio. I nuovi consiglieri si trovano una eredità tremenda, di cui non sono assolutamente responsabili. Erano condizionati dallo shock psicologico della perdita dell’esclusiva di Germania 2006, dovuta a una scelta sbagliata del precedente Cda. Pressato quindi dal pericolo di vedersi sfilare anche il mondiale del 2010 da parte sempre di Sky, e pressato anche dall’opinione pubblica, il Cda ha cercato immediatamente di risollevare le sorti. Soltanto che, prima di decidere, avrebbe avuto bisogno di una precisa istruttoria del management di quella che era la reale situazione. Il Cda è un organismo politico, ed ha il diritto di non sapere tutto su tutto. Si sono fatti prendere dalla fretta? Mi spiego: aver acquisito la Champions per, si dice, 55 milioni di euro all’anno, è stato sperpero. Ricordo che due anni fa avremmo potuto ottenere due partite alla settimana per 25 milioni di euro. In quell’occasione Cattaneo pose il suo veto perché lo riteneva un investimento troppo a rischio per il carattere aleatorio della Coppa. Mi domando quindi perché adesso ha dato via libera ad acquisire la metà del prodotto (la Rai potrà mettere in onda una partita alla settimana, ndr) di quello che potevamo prendere noi due anni fa, e al doppio del prezzo. L’ultimo “schiaffo” è arrivato poi dalla Lega... E’ successo che Mediaset, avendo risparmiato i soldi della Champions, li ha potuti investire nel’acquisto dei diritti della serie A. Marano giustifica la sola acquisizione della Coppa Italia dicendo che “si tratta di una decisione strategica”. Altro che scelta strategica! Se Maffei si fosse dedicato a difendere Rai Sport avrebbe potuto spiegare a Marano che la Coppa Italia ha un valore solo dalle semifinali in poi. In quest’ultima asta, la base della Coppa Italia era 18 milioni di euro. Mediaset ha fatto un’offerta di soli 6 milioni. Non c’era proprio bisogno di offrire 26 milioni di euro, come ha fatto la Rai, che poteva portare l’evento a casa con soli 18 milioni. Dunque ha vinto Galliani? Certo. Porta a casa 100 milioni di euro. Con me e Saccà aveva dovuto fermarsi a 62 milioni. E la Rai aveva avuto tutto. da www.dagospia.it |
#12
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Finora forse solo GUANDONG, CCTV5 e GreatS.C.Non riesco a capire perkè ESPN, STAR SPORT, SOCCER WIRED, UBC etcc non trasmettono le partite di calcio di serie a. Alcune di queste l'anno scorso lo facevano.... E ORA ?????
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#13
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http://www.coolstreaming.it/forum/s...12321#post12321 |
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