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L'inter ha meritato lo scudetto?
Io sn un tifoso Juventino e sportivo, devo ammettere che in Italia le squadre che giocano bene al calcio a mio avviso sono solo 4 La Roma, la Fiorentina e il Milan quando vuole e la Juve per alcuni tratti di partita gioca bene al calcio per poi rilassarsi. L'Inter nonostante lo scudetto vinto sul campo nn la considero una squadra spettacolare.
Considerando i favori arbitali ricevuti dall'inter, mi pongo la domanda quanto sia stato meritato questo scudetto pur ammettendo che l'inter ha un grande organico formato da tanti buoni giocatori ed escluso ibra nessun fuoriclasse. L'anno prossimo con Melberg,Giovinco, DeCeglie e in più si spera Xabi Alonso e Amauri alla Juve si balla Obbiettivo Roma 2009 |
credo proprio si possa dire tranquillamente che l'inter abbia meritato.
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Quote:
Concordo. ;) La Roma rimane comunque fortissima. Peccato per un paio di occasioni importanti che avrebbero potuto cambiare il finale. In primis lo scontro diretto del ritorno dove era meritatamente in vantaggio. |
la roma in certe partite e` stata meravigliosa da guardare. l`inter mai. ma meritato penso di................................................ . :o
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ma che me fott'a me se l'ha meritato guagliò...
so solo che ho perso 28 mila sterline! :mad: |
La Roma è bella ma non balla...
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e come l'anno scorso.......
GRAZIE INTER!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :D :D :D |
Ieri ho visto Parma-Inter. L'Inter doveva giocare la partita della vita per vincere lo scudetto, ma ha offerto la solita prova monocolore. Gioco noiosissimo, pochissimi spunti e si e' affidata alla speranza che prima o poi qualcuno arrivasse a metterla dentro. Gli e' andata bene grazie a Ibrahimovic (in grande forma) e alla pochezza del Parma, veramente una squadra inguardabile.
La Roma, al contrario, ha controllato la partita tranquillissimamente nel primo tempo, rischiando pochissimo e dando impressione di sicurezza nonostante si giocasse in una vera e propria bolgia. Nel secondo tempo, dopo la notizia del gol dell'Inter, la Roma ha mollato e il Catania si e' messo a fare il tiro al bersaglio finche' non l'ha messa dentro. Considerando quanto e' noioso il suo gioco, io dico che l'Inter non ha meritato un bel niente. E spero che dal prossimo anno ritorni finalmente alla posizione che le compete (3-4 posto ed eliminazione agli ottavi o ai quarti in Champions). Cosi' si ristabilirebbe la giustizia. E sogno una bella finale Roma-Liverpool all'Olimpico (o, in alternativa, Roma-Juve...) |
purtroppo il "merito" nel calcio italiano non esiste, l'ha detto un ex presidente di lega come galliani ieri: "chi vince ha sempre ragione".
il discorso termina qui, non è importante come vinci ma l'importante è vincere. e l'italia è questa sia nel calcio che fuori. se rispetti le regole lo prendi al culo, se vinci sei un grande. nel corso del campionato la roma nelle persone di rosella sensi, pradè, conti e spalletti non hanno mai osato fare una minima denuncia nei confronti dell'inter e neanche verso le altre società...MAI, l'unico a parlare contro l'inter è stato totti ed è stato deferito e multato insieme alla roma. ieri de rossi giustamente alla fine del campionato si toglie la soddisfazione di dire che tutti hanno visto come l'inter abbia vinto certe partite. oggi paolillo risponde che de rossi si deve prendere le responsabilità delle sue parole...come pensi finirà? la roma ha condotto un campionato regolare, ogni punto di questi 82 è stato guadagnato sul campo. lo stesso ovviamente non si può dire dell'inter....ma non importa. in italia le partite si vincono fuori dal campo. ieri a catania sembrava di assistere a "fuga per la vittoria" da un articolo di Fabrizio Rossi "Ieri, ho assistito a lanci di frutta e sassi contro il pullman della Roma, e non solo all’arrivo al Massimino, ma per tutto il tragitto dall’albergo allo stadio. Ho visto colleghi aggrediti a bordo dei taxi e tassisti che hanno lasciato giornalisti a parecchi metri dal Massimino, costringendoli a raggiungere lo stadio a piedi ed in mezzo a migliaia di catanesi pronti a colpire chiunque avesse un accento vagamente romano. Ho visto telecronisti di una emittente romana, minacciati fino a convincerli a non urlare in caso di gol. Ho parlato con persone dello staff della Roma che, preoccupati di non riuscire a lasciare lo stadio in sicurezza, hanno chiesto la scorta anche per i cronisti al seguito, che hanno lasciato la ridente cittadina alle falde dell’Etna, inseriti in una colonna di camionette blindate, che li hanno accompagnati fino all’aeroporto di Fontanarossa. E qualcuno dovrà spiegarmi perché il dott. Capomacchia Questore di Catania, il dott. Finazzo Prefetto di Catania, il dott. Emanuele Commissario Straordinario al Comune di Catania -visto che Catania non ha nemmeno un Sindaco-, il dott. Matarrese Presidente della Lega Calcio o il dott. Cellino Vice Presidente di Lega, non sono riusciti a prendere un provvedimento sensato in un intera stagione calcistica di partite casalinghe degli etnei. Nessuno di loro si è mai accorto che sul perimetro di gioco del Massimino stazionano in media 300 persone. Nessuno di loro ha mai avuto riportino di minacce fatte da questa varia umanità ai giocatori avversari. NESSUNO DI LORO HA MAI PRESO PROVEDIMENTI SERI. Eppure non è difficile. Basterebbe chiedere conto al presidente Pulvirenti degli accessi concessi e farsi dare una lista con i nomi, con i pass e con i titoli che ne hanno permesso il rilascio. Ieri, sul gol del pareggio etneo, grazie alla registrazione della partita e ad un fermo immagine, ho potuto contare 83 persone intorno a Martinez, di cui 32 fotografi senza macchina fotografica, 13 persone con un fratino con scritto staff, tutta la panchina del Catania ed un gruppetto di tifosi. Domanda: cosa faceva li tutta questa gente non tesserata? Risposta: creava scompiglio e minacciava i calciatori e la panchina della Roma. Su richiesta della società, non farò i nomi delle persone dello staff tecnico e dirigenziale con cui ho parlato. Ma sul terreno di gioco è successo di tutto: richieste fatte ad un difensore giallorosso di lasciare segnare il Catania (la risposta è stata: “ma vaffa") minacce continue fatte ai giocatori che si trovavano sulla fascia dal lato delle panchine e sempre da persone senza divisa sociale del Catania; la frase “se non ci fate pareggiare da qui non uscite sani”, pronunciata nei confronti della panchina della Roma. E tutto questo, senza che nessuno dello staff catanese facesse nulla. Anzi, consci che un’ambiente stile calcio sudamericano, avrebbe portato quei vantaggi sportivi che la tecnica calcistica non gli consentiva. Il problema delle trasferte a Catania, non sono i tifosi ospiti, ma i tifosi di casa." ricordo che zamparini chiese ufficialmente lo 0-3 a tavolino per roma-palermo per un raccattapalle e per una settimana non si è parlato di altro. in italia si vince anche così ed il catania si è salvato. io penso e lo dico questa volta senza nessun sarcasmo che è giusto che sia l'inter la squadra campione d'italia perchè è la squadra che meglio di altre rappresenta la nazione. |
Certe squadre!!
Con un pubblico da campionato dilettanti ,non gli dovrebbero dargli nemmeno le possibilita" Di competere in campo nazionale! :rolleyes: :rolleyes:
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chi è sto fabrizio rossi?
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Quote:
è un giornalista di roma, era stata pure diffusa una nota dall'USSI, Unione Stampa Sportiva Italiana,nella quale si stigmatizzano le aggressioni di parecchi pseudotifosi del Catania nei confronti di alcuni giornalisti di Roma. «Un gruppo di sedicenti tifosi ha fermato il taxi sul quale viaggiavano Daniele Lo Monaco del Romanista e Mattia Chiusano e Emanuele Gamba della Repubblica, che sono stati aggrediti verbalmente e picchiati, reazione ancora più violenta quando uno degli aggrediti ha mostrato il tesserino professionale dell'Ordine dei Giornalisti, provando a spiegare il ruolo suo e dei colleghi. Un identico tentativo di bloccare un altro taxi, sul quale viaggiavano Mimmo Ferretti de Il Messaggero, Fabrizio Aspri e Alessio Di Francesco di Radio Radio fortunatamente non ha avuto esito e la vettura è riuscita a superare lo sbarramento e a raggiungere lo stadio. L'Ussi condanna questo clima di pesante intimidazione, sfociato in una violenza assurda, che identifica negli organi di informazione e nella categoria dei giornalisti sportivi un comodo bersaglio per chi ha trasformato il calcio in un'arena nel quale tutto è permesso, dall'insulto all'intimidazione e alle botte. L'Ussi esprime solidarietà ai colleghi aggrediti e sollecita interventi congiunti anche da parte dell'Osservatorio del Viminale, della Federazione Nazionale della Stampa e dell'Ordine dei Giornalisti, per garantire agli operatori dell'informazione la possibilità di svolgere il proprio lavoro, in piena autonomia e sicurezza, tutelando la loro incolumità e sanzionando duramente gli autori di questi atti violenti, che troppo spesso restano impuniti». questa invece la testimonianza di Daniele Lo Monaco dal Romanista: "Noi, giornalisti salvi per miracolo" DANIELE LO MONACO Forse è stato quando l’attenzione s’è spostata verso il pullman della Roma, che è passato sulla strada attigua proprio in quel momento – verrebbe da dire provvidenzialmente se non fosse che anche lì poi si sfiorerà la tragedia – che il branco di vigliacchi che ci stava aggredendo ha mollato la presa. Altrimenti chissà quando sarebbe finita e soprattutto come. Nei secondi immediatamente successivi – eravamo intorno alle 13.30, un’ora e mezza prima della partita – l’orda si è riversata addosso al pullman della Roma: insulti, sputi, manate, calci alle fiancate e poi, quel ch’è peggio, un vetro sfondato con un martelletto di chirurgica precisione e un sasso di grandi proporzioni lanciato contro il parabrezza che, per fortuna, ha tenuto. Tutto ripreso e documentato dalle telecamere della polizia: le immagini sono da ieri pomeriggio al vaglio degli inquirenti per le identificazioni del caso. Nel frattempo il nostro taxi era riuscito a sfilarsi dal vicolo sostanzialmente cieco in cui s’era infilato e dopo qualche altro metro ha lasciato i clienti – il vostro cronista e due inviati di Repubblica, Gamba e Chiusano – presso le transenne che adesso delimitano l’immensa piazza diventata tristemente famosa la sera della tragedia Raciti, quella dove scorrazzavano i due Defender del reparto Celere nel vano tentativo di disperdere i facinorosi che volevano spaccare tutto. Scene di ordinaria violenza a Catania, Italia, nel 2008, dov’è ancora possibile che un gruppo di vigliacchi repressi possa circondare un taxi e, messo a tacere il conducente catanese - «Muuuto devi stare» - cominciare a colpire senza motivo con violenza cieca gli occupanti, cercando di trascinarne fuori qualcuno, e magari lavorarlo meglio lì, in mezzo alla strada, davanti agli occhi di altre centinaia di tifosi che guardano senza intervenire. Limitati i danni riportati: la tessera giornalistica che chi scrive ha mostrato per testimoniare che la presenza allo stadio era giustificata da motivi professionali è stata strappata via dalle mani e finita chissà dove, qualche colpo sulle braccia protese in difesa, qualche calcio ben assestato soprattutto ai due malcapitati seduti sui posti posteriori, quasi strappati fuori dall’abitacolo di peso, e ovviamente molti danni alla carrozzeria del taxi. Dentro, l’atmosfera di caccia all’uomo s’è intensificata soprattutto dopo i gol dell’Inter, come raccontiamo nella cronaca della partita. E aggiungiamo le testimonianze raccolte sul volo di ritorno, dove la rabbia per il secondo posto s’è mischiata alle considerazioni sullo scampato pericolo: quelle di chi era in panchina, minacciato dagli inservienti di morte qualora la Roma non avesse fatto pareggiare il Catania, dei dirigenti in tribuna, costretti a lasciare lo stadio tra gli insulti prima della fine, dei giocatori, schifati da tutto. E non solo per l’epilogo del campionato. |
L'Inter si è meritato lo scudetto...però c'è da dire che senza Ibra sono sicuro che l'Inter avrebbe perso lo scudetto ieri, inoltre nel solo campionato di ritorno la Roma è sempre stata in testa.
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lo sospettavo...
si potrebbe postare anche sto famigerato fermo immagine cone le 83 persone che abbracciano un giocatore? e come avrebbe fatto questo giornalista di roma a sapere ste cose che cito: Domanda: cosa faceva li tutta questa gente non tesserata? Risposta: creava scompiglio e minacciava i calciatori e la panchina della Roma. Su richiesta della società, non farò i nomi delle persone dello staff tecnico e dirigenziale con cui ho parlato. Ma sul terreno di gioco è successo di tutto: richieste fatte ad un difensore giallorosso di lasciare segnare il Catania (la risposta è stata: “ma vaffa") minacce continue fatte ai giocatori che si trovavano sulla fascia dal lato delle panchine e sempre da persone senza divisa sociale del Catania; la frase “se non ci fate pareggiare da qui non uscite sani”, pronunciata nei confronti della panchina della Roma. E tutto questo, senza che nessuno dello staff catanese facesse nulla. ??? lui era dentro al campo? se la risposta è si, che ci faceva un giornalista in mezzo al campo che non è di sky? si lamenta delle 83 persone dentro il campo e poi il primo a non poterci stare è proprio lui! se la risposta è no, qualcuno deve avergliele riferite ste frasi... allora affinchè il giornalista sia credibile DEVE riportare nomi e cognomi... altimenti è solo aria fritta! è solo aria fritta in quanto qualunque pinco pallino (persino io che non ero presente alla partita) può dire che era in campo e smentire tutto quello che è stato riportato senza fare nomi e cognomi! se invece il giornalista riporta nomi e cognomi due sono le cose: a) tutti tacciono e allora è vero b) si becca una bella denuncia da parte delle persone di cui ha fatto nome e cognome perchè le cose sono false! adesso si capisce perchè senza nomi e cognomi le parole sono aria fritta? :rolleyes: |
sospettavi un bel ciufolo.
è ovvio che il giornalista non era in campo e non c'è bisogna che il giornalista si dimostri credibile...ti basta guardare la partita per capire cosa è accaduto per tutta la partita. se puoi avere la certezza chiedi a Mexes ;) una cosa disgustosa che sporca una città magnifica come catania e anche tanti tifosi catanesi che ieri erano allo stadio solamente per tifare la loro squadra. Conti ritorna sull’atmosfera vissuta a Catania: ”Quando siamo arrivati ci hanno fatto stare tre o quattro minuti fermi perche` non si sapeva cosa potesse capitare. Ci hanno fatto di tutto, *****tti, sputi al pullman. Non si puo` giocare una partita di calcio e pensare che puoi non uscire dallo stadio. Ho sentito anche che a Catania c’era gente stupenda, pero` se dobbiamo parlare dei presenti… in albergo c’era una tensione… i nostri in tribuna hanno tremato quando e` stato annullato il gol. Non puoi partire dall’albergo e andare allo stadio con una tale scorta di macchine. Ma cos’e`, la guerra? Quando hanno fatto gol non ti dico quante persone erano in campo e cosa hanno dovuto sentire i dirigenti in tribuna. Se dobbiamo migliorare il calcio non si puo` andare avanti cosi`”. ah poi visto che tu sei quello che ritiene i tifosi di roma e lazio i peggiori in assoluto, mi piacerebbe leggere un commento sui fatti di parma perchè io non sono riuscito a capire perchè così tanti tifosi interisti nonostante il divieto dell'osservatorio sono arrivati a parma, abbiano distrutto tutto ciò che trovano, si sono scontrati con la polizia e con i tifosi avversari e addirittura sono riusciti ad entrare nello stadio...veramente molto strano :eek: oppure come al solito devo pensare che in realtà non erano tifosi nerazzurri ma giallorossi mimetizzati in missione? EDIT: da un articolo su calciomercato.it di Andrea Michelini (preciso non so se è romano, quindi in caso lo fosse è da prendere con le molle ovviamente :rolleyes: ) ...Scendiamo al Sud, con sdegno ancora maggiore. A Catania le premesse sembravano migliori, visto che i tifosi romanisti - per fortuna - non avevano sfidato le disposizioni dell'Osservatorio (che d'ora in avanti faremmo meglio a chiamare "Nonservatorio", visto che non serve a nulla, come ha argutamente fatto notare un commentatore radiofonico). Ovvero, se ne sono stati al sole della Capitale, in attesa di un evento-beffa che li avrebbe fatti gioire come mai accaduto prima. E per un'ora ci avevano anche creduto, prima delle magìe di Ibracadabra. Ma quello che ancora non sapevano erano i fatti delle 13.30, quando - in mancanza di tifosi avversari - un taxi con a bordo tre colleghi romani veniva scelto quale bersaglio di uno sfiorato linciaggio: calci sui fianchi, pugni sul viso, carrozzeria del mezzo danneggiata. E paradossalmente la "salvezza" al malcapitato trio la forniva il contemporaneo arrivo del pullman con la squadra della Roma a bordo, nei confronti del quale si scatenava la violenza dei facinorosi e il taxi trovava una provvidenziale e inaspettata via d'uscita... Finito? Macché. In campo la situazione era la scenografia degna di un dramma kafkiano: centinaia di persone non autorizzate scorrazzavano ai bordi del campo e, passando davanti alla panchina di Spalletti, lanciavano apprezzamenti del tipo: "Se non pareggiamo morite tutti!", "Pezzi di m....", "Maledetti romani"... Alla fine, sul 2-0 per l'Inter, il gol di Martinez dava più sollievo allo staff giallorosso che non a quello etneo. |
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