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Dopo la depenalizzazione del falso in bilancio...la bancarotta fraudolentaOggi il Consiglio dei Ministri, anche su mia richiesta, ha evitato di esaminare il disegno di legge delega per la riforma delle disposizioni penali in materia di procedure concorsuali.
Si tratta di un disegno che trova la mia ferma contrarietà nella parte in cui è prevista una diminuzione delle pene massime per alcuni reati come la bancarotta fraudolenta. Sarebbe gravissimo diminuire le pene perché comporterebbe l’automatico accorciamento dei termini di prescrizione. Con l’effetto che processi come quelli relativi agli scandali Cirio e Parmalat avrebbero la quasi certezza di non essere celebrati. È un risultato che non possiamo permetterci. L'Italia dei Valori vuole restituire ai cittadini una giustizia giusta, efficiente e credibile e io non voterò mai sconti di pena per bancarottieri che hanno rovinato migliaia di famiglie. Per questi motivi ho chiesto formalmente la soppressione della parte del disegno di legge delega che prevede pene massime inferiori a quelle attualmente vigenti. Il tempo che abbiamo a disposizione prima che il testo venga esaminato dal Consiglio dei ministri dovrà servire a modificarlo per eliminare delle prescrizioni di fatto. Se ciò non avverrà esprimerò parere contrario alla sua approvazione. In aggiunta, resta sempre il problema del falso in bilancio, che il precedente Governo ha depenalizzato. Anche in questo caso, ho avanzato formale richiesta agli uffici legislativi di Palazzo Chigi, affinché il ddl delega sia integrato con il ripristino delle norme che punivano il falso in bilancio come delitto, perseguibile d’ufficio e con una previsione di misure sanzionatorie e termini di prescrizione adeguati. antoniodipietro.it |
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