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#1
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Luxuria-CSIHanno menato Luxuria a Mosca.
Lo avevano fermato prima in aereoporto per "avvisarlo" perchè sul passaporto aveva scritto "maschio" ma in realtà ha le tette. Ma, visto che è stato mandato in parlamento da Rifondazione, non lo sa come ragionano i comunisti ex KGB come Putin? A voi i commenti. Comunque il rumore del pugno (non a lei) in TV si sente per benino! Su compagni! Non prendetevela così! Prendetevela sul muso! |
#2
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Quote:
Si vabbè adesso Putin è comunista ma se ha privatizzato piu' lui di Silvio... Comunque l'aggressione è stata ad opera di naziskin,che grazie anche alla negligenza della polizia moscovita hanno menato di brutto... |
#3
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ok!Quote:
OK! Ma se la Russia manda qui delle biondone.... e noi gli mandiamo Luxuria, potrà pure lui essere un po' incavolato no? |
#4
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Quote:
propongo una colletta.....x farglielo restare in russia |
#5
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Ecco il resoconto del giornale di partito.... Una cinquantina, tra parlamentari europei e attivisti dei diritti civili russi e europei, si sono ritrovati domenica mattina davanti alla residenza del Sindaco di Mosca. Volevano consegnargli una lettera a sostegno dei diritti delle minoranze sessuali dopo che il sindaco aveva vietato, per il secondo anno consecutivo, lo svolgimento del Gay Pride nella capitale russa. Sono stati aggrediti da un gruppo di nazionalisti accompagnati da religiosi ortodossi che li incitavano a cacciare i peccatori. I poliziotti presenti sono intervenuti ma solo per arrestare e picchiare i sostenitori dei diritti dei gay. Vladimir Luxuria, la deputata transgender di Rifondazione comunista, è stat aggredita mentre parlava on i giornalisti e fatta segno di un lancio di uova. Sabato era stata trattenuta per sei ore in aeroporto dalla polizia.
Fermato invece l'europarlamentare radicale Marco Cappato e con lui Ottavio Mazzocchi, un militante dei diritti civili. Spiega Cappato di essere stato prima aggredito dai nazionalisti e poi fermato dalla polizia. «Uno tirava i calci a Ottavio Marzocchi», spiega riferendosi all'assistente parlamentare con lui trasferito nel posto di polizia. «Allora mi sono messo a urlare agli agenti: "Come mai non ci proteggete?"». L'eurodeputato dei Radicali si trovava a Mosca con altri esponenti del Parlamento europeo per sostenere i diritti degli omosessuali. «Questa mattina alle ore 10.15 ora italiana - spiega una nota del Partito radicale - a Mosca, davanti alla sede ufficiale del sindaco di Mosca, sulla Via Tverskaja, sono stati aggrediti e malmenati da gruppi di naziskin, e poi dalla polizia che li ha arrestati, gli esponenti radicali Marco Cappato, deputato europeo; Nikolai Alexeiev, radicale russo e Coordinatore del Gay Pride di Mosca; Nikolay Kramov, rappresentante dei radicali a Mosca; Ottavio Marzocchi, radicale e funzionario al Parlamento Europeo». La delegazione radicale, insieme a parlamentari europei di altri gruppi voleva consegnare al sindaco, spiegano i radicali, una lettera firmata da 50 parlamentari europei e italiani dopo che era stato vietato il Gay pride. Ma «mentre veniva distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti all'iniziativa nonviolenta e poi a picchiare violentemente i radicali». Tutti i fermati sono stati successivamente rilasciati, ma Nikolai Khramov, Nikolai Aleksev e Sergei Kostantinov, dirigenti del Partito russo transnazionale, sono stati incriminati per resistenza a pubblico ufficiale i dirigenti del Partito russo radicale transnazionale a Mosca. Intanto, per lunedì 28 si annuncia una protesta di una delegazione di eurodeputati socialisti, guidata dal presidente del gruppo Martin Schultz. I deputati europei si recheranno a Mosca «per protestare contro i dirigenti russi» rei di «assurde violenze e prevaricazioni» nei confronti di chi è sceso in piazza per difendere i diritti degli omosessuali. Lo ha annunciato il vicepresidente del gruppo del Pse, Pasqualina Napolitano. «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Marco Cappato, Vladimir Luxuria e ai partecipanti alla manifestazione di Mosca - afferma l'eurodeputata - vittime di assurde violenze e prevaricazioni nel corso di una civile protesta in difesa dei diritti degli omosessuali. Domani - spiega - saremo a Mosca con una delegazione del Gruppo Pse guidata dal presidente Martin Schulz e avremo incontri ad alto livello con i dirigenti russi, oltre che con esponenti della società civile. E non mancheremo - assicura - di sollevare il tema della libertà di espressione e del rispetto dei diritti umani in tutta la Russia». Fonte:l'Unita.it |
#6
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che schifo!!!!!!
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#7
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Quote:
ti servirebbe una bella rilettura http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm sembra che tu non l'abbia mai vista |
#8
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No!Quote:
La so quasi a memoria. Ma in RUSSIA la costituzione ITALIANA non si applica! Capito? |
#9
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Luxuria chiede l'intervento di D'AlemaDopo quello che è successo chiedo che Massimo D'Alema intervenga". Vladimir Luxuria torna a parlare dell'aggressione subita a Mosca da un gruppo di nazionalisti, mentre, con alcuni deputati radicali, manifestava a favore dei diritti gay. "Già quando siamo usciti dall'albergo abbiamo trovato un gruppo di poliziotti come comitato d'accoglienza", racconta il deputato di Rifondazione. E ora deve intervenire il ministro degli Esteri.
Vladimir Luxuria, ancora scossa per quanto accaduto, torna sull'aggressione subita a Mosca, e chiede con forza che la Farnesina si faccia sentire. "Massimo D'Alema deve fare pressioni sulle autorità russe affinché Nikolai Aleskev (l'organizzatore del Gay Pride), venga scarcerato", dice il deputato di Rifondazione. Poi torna sul racconto di quei momenti di paura a Mosca. "E' evidente che c'è stata la pressione del sindaco per spaventarci e per non far avere luogo alla manifestazione", ha dichiarato. "L'organizzatore del Gay Pride - ha aggiunto - era stato preso dalla milizia che lo voleva portare sul camion: ho cercato di evitarlo e sono stata spintonata. La polizia ci ha detto che voleva portarci via perché voleva proteggerci; ma mentre ci tiravano le uova e, ad alcuni, anche i sassi, la polizia non faceva nulla e ridevaù". "Il nostro intento - ha spiegato il deputato di Rifondazione comunista - era solo quello di consegnare una lettera al sindaco di Mosca, sottoscritta da diversi europarlamentari, in cui si ricordava che l'articolo 11 della Convenzione europea dei diritti umani, sottoscritta anche dalla Russia, enuncia il diritto di manifestare il proprio pensiero". "Tuttavia - conclude - preannuncio un'interrogazione parlamentare". Fonte:TgCom.it |
#10
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Quote:
han voluto la "democrazia"...beh ora possono constatare quanto sia bella e romantica,peccato che non si mangi (perchè se la mangiano pochi mafiosi e il cremlino... |
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