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E' in arrivo la rivoluzione adsl!E' arrivata la delibera bitstream, che aprirà le dighe (entro fine anno) a una nuova generazione di offerte Adsl e Hdsl/Shdsl. È una novità di cui si parla già da gennaio 2006 ma solo in questi giorni è stata pubblicata la delibera Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni) che chiede a Telecom Italia di fornire entro 15 giorni il bitstream agli operatori e ne chiarisce gli ultimi dettagli.
In soldoni, il bitstream è la possibilità per gli operatori alternativi di collegarsi in più punti della rete Telecom, anche molto vicino all'utente (con una propria scheda nel Dslam in centrale) e così di poter offrire connessioni xDsl con caratteristiche originali (per velocità e garanzie di banda). Acquisteranno l'accesso a rete Telecom, per la prima volta, tramite un sistema orientato ai costi, il che potrebbe spingere in basso i prezzi agli utenti. I vantaggi saranno in particolare per coloro che risiedono in zone non coperte da unbundling: potranno, grazie al bitstream, accedere a formule Adsl che finora sono state disponibili solo su rete Fastweb, Wind o Tiscali (per esempio, a 20/1 Mbps). Alcuni esempi di tagli che diventeranno disponibili: Adsl a 2/1 Mbps, a 7 Mbps con upload a 256, 384, 512 o 900 Kbps. Adsl a 20 Mbps con upload di 384, 512, 768 Kbps o 1 Mbps. Il tutto, del resto, sarà disponibile agli operatori (come scrive la delibera Agcom) solo "nelle centrali non ancora aperte all'unbundling". Dove cioè ci sono meno di 50 linee utente in unbundling, attivate da uno o più operatori. Tra i collegamenti che gli operatori, con il bitstream, potranno acquistare da Telecom Italia c'è pure la tecnologia multicast, il che permetterà la nascita di Iptv alternative ad Alice Home Tv anche nelle zone non raggiunte da unbundling. L'ultimo punto da affrontare, per l'arrivo del bitstream, sono i prezzi che Telecom Italia chiederà agli operatori. L'offerta sarà valutata da Agcom e potrebbe essere respinta se non sarà ritenuta adeguata. Agcom la valuterà in base alla contabilità regolatoria Telecom del 2006 (dove ci sono le varie componenti di costo della sua rete). Poiché la contabilità ha ancora elementi di incertezza, però, Agcom ha pensato bene di usare come criterio di valutazione dell'offerta Telecom anche le best practice europee. Confronterà insomma il bitstream proposto da Telecom con quello disponibile agli operatori di Paesi europei considerati modello per la banda larga. Nascerà un iter che potrebbe rimandare il lancio delle prime offerte al pubblico, basate sul bitstream, fino agli ultimi mesi di quest'anno. fonte: www.mytech.it |
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