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Old 07-03-2007, 07:38 PM
travis bickle travis bickle is offline
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Berluska show da Formigoni


Silvio Berlusconi torna ad attaccare il presidente del Consiglio e sventola un nuovo sondaggio effettuato tra i suoi elettori, pronti, a suo dire, a elezioni anticipate.
Di Prodi parla ricordando la scorsa campagna eletto.rale: «Volevo andare in televisione a raccontare cosa aveva fatto il nostro governo ma ci sono andato solo due volte e sempre con Prodi, e ho avuto un minuto e mezzo per rispondere alle domande del giornalista e replicare alle stronzate di Prodi». L'ex premier lo dice a Milano, alla scuola politica di Roberto Formigoni e le sue affermazione sono accolte da applausi degli astanti. Il leader Cdl si compiace: «Vedo che apprezzate questo mio linguaggio rozzo ma efficace». Dalla stessa sede annuncia poi il sondaggio effettuato tra gli elettori Cdl: «Da un campione di 3 mila persone è emerso che almeno 5 milioni di persone sono pronte a tornare a Roma per chiedere di tornare alla volontà popolare». Però, precisa, non è in corso alcun tipo di organizzazione per portarle in una manifestazione. Dunque «non è detto che andremo in piazza», ma in ogni caso «ci sono 3 italiani su quattro che non stimano questo governo perché vedono le cose andare di male in peggio».

Il leader di Fi torna ad attaccare anche Carlo Azeglio Ciampi che, quale presidente della repubblica, intervenne sulla legge eletto.rale che il governo Berlusconi si accingeva ad approvare. «Ha favorito la sinistra perché era uomo della sinistra», sostiene il Cavaliere e «ha voluto che il premio di maggioranza fosse su scala regionale e non nazionale, favorendo così la sinistra». Secondo l'ex premier l'attuale legge «funziona bene» alla Camera ed è perfettibile al Senato «trasformando il premio di maggioranza da regionale in nazionale» e aggiungendo poi una soglia di sbarramento «al 5% o almeno al 4 per cento».

Silvio Berlusconi parla anche di Walter Veltroni e lo definisce «un uomo di sacrestie politiche, un esponente dei riti della vecchia politica». E aggiunge: «Invece noi vorremmo avere tanti esponenti della vita vera che per una certa parte della loro attività si interessano alla vita di tutti, dei politici al servizio degli altri». A proposito delle valutazioni espresse dal sindaco di Roma sul Pd al Lingotto considera: «Non ci sono formule magiche per dare risposte ai problemi del Paese». E attacca la capacità di tenuta dell'Unione: «alla fine stracceranno il programma e faranno quello che la sinistra radicale dice loro di fare».
Sulle pensioni difende lo scalone, con il passaggio da 57 anni a 60 anni introdotto dalle legge Maroni. «Mantenere lo scalone è già poco: io fui costretto a fare quello scalone».
E preferisce non parlare della vicenda Visco: «Non voglio entrare in questa cosa. Io non vado mai contro gli uomini, caso mai faccio critiche alle politiche e alle idee».

Palazzo Chigi non commenta le dichiarazioni dell'ex premier, ma la maggioranza reagisce con fermezza. Secondo Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria Ds non c'è alcun dubbio che «le ultime esternazioni del presidente Berlusconi siano un chiaro e palese segnale di nervosismo». Prosegue Migliavacca: «è evidente che il leader Cdl si rende conto del cambiamento di clima e di opinione che si inizia a respirarsi nel Paese, un cambiamento dovuto sia alla grande novità rappresentata dalla nascita del nuovo Partito democratico, sia agli ultimi significativi interventi del governo».

Anche Antonello Soro, coordinatore Dl replica al leader Cdl: «anzichè confrontarsi sulle proposte concrete, Berlusconi preferisce gli insulti personali e un linguaggio scadente. Eppure le parole di Veltroni a Torino sulla ricerca di una reciproca legittimazione tra i poli e di un civile confronto state apprezzate da tutti, non ultimo il senatore Pisanu». L'esponente Dl considera: «ancora una volta il leader dell'ex Cdl ha perso l'occasione per interpretare autorevolmente il ruolo di uomo di Stato, preferendo come sempre privilegiare quello mediocre della vecchia polemica politicante». Dalla Margherita interviene anche Franco Monaco per sottolineare: «sconcerta che Tg del servizio pubblico facciano da amplificatore delle volgarità berlusconiane, del suo contributo all'imbarazzante degrado della polemica politica. Imbarazzante per lui, imbarazzante per gli italiani». Sulla stessa linea anche le dichiaraizoni di Marina Magistrelli, senatrice della Margherita.

Dal Pdci interviene Pino Sgobio, capogruppo alla Camera «Berlusconi, si sa, ne dice e ne fa tante. E, purtroppo, ha fatto fare tante figuracce all'Italia: le corna alla riunione di Bruxelles dei capi di Governo dell'Ue e il dito medio fieramente alzato ad un comizio eletto.rale. Stavolta ha deciso di passare direttamente al linguaggio rozzo».


Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...ulesView=Libero


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